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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Axxis - Kingdom of the Night
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( 2599 letture )
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Nel 1988, dopo aver spedito un demo-tape contenente solo il brano Tears of the Trees, i teutonici Axxis firmano un contratto con la prestigiosa EMI. Il loro platter di debutto, Kingdom of the Night, esce nel 1989 in Europa, Canada, Giappone, Australia e USA e vende immediatamente centomila copie, diventando il miglior album d’esordio targato Germania. Insomma, niente male per un combo appena affacciatosi sul mercato. Anche l'album successivo, II, uscito nel 1990, venderà molte copie, spinto dal videoclip di Touch the Rainbow, senza raggiungere il successo del precedente; ma questo è un capitolo a parte.
Tutte le canzoni presenti vengono scritte da Bernhard Weiss e Walter Pietsch, prodotte da Rolf Hanekamp in combutta con i due autori principali, per un coacervo heavy della durata di quasi 46 minuti. All'epoca la stampa specializzata accolse il gruppo alla grande, definendolo il meglio della scena germanica. In effetti, anche se il sound può apparire un pochino datato, nelle dinamiche e nella chiarezza (oggi si sono fatti salti siderali in avanti per quanto concerne la resa e la produzione) questo disco genera ancora parecchie scariche positive e mantiene viva l’icona di quello che era l’heavy di quel tempo. Pezzi come Kings Made of Steel, Just One Night e la title-track sono veri assalti sonori sfoderanti sostanza e potenza, la cadenzata, e più “americana” nel ritornello, Living in a World, mostra carnalità ed assonanze con i più famosi conterranei, gli eroici Scorpions. In generale, gli undici pezzi contenuti sono di qualità e presentano gli stilemi tipici del metal: chitarre serrate e cavalcanti, voce urticante ed acuta, solismo smagliante, arrangiamenti acuminati e sezione ritmica solida e granulosa. C’è spazio anche per la ballad magniloquente Fire and Ice, con tanto di acustica tirata fuori dal cassone, e ancora la sincopata Young Souls, con rullante a sparo, mentre Love Is Like an Ocean rende chiara la potenza e la versatilità live di questi ragazzi. E ancora il crescendo ottimo di The Moon dove la voce vola altissima e le chitarre ululano, poi l’originalità, la grandezza e la perizia tecnica sfoggiata in Tears of the Trees, canzone dalla quale si originò tutto il percorso del quartetto mangiacrauti. Una track magica ancora oggi con le sue diverse componenti perfettamente fuse assieme, per un risultato finale da lodi sperticate.
Si percepisce nitidamente tra i solchi il fuoriuscente, classico “gusto tedesco”, che diventerà un marchio di fabbrica per molte realtà provenienti da quelle lande, insomma, un motivo in più per riscoprire questo disco che può contare su alcuni assi nella manica. Chi non conosce gli Axxis potrà immergersi in queste atmosfere e scoprire una realtà vivida, scoppiata tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei turgidi anni Novanta. Il metal di oggi è passato anche attraverso release di questa tipologia. Documento da recuperare.
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7
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Bel disco, uno dei migliori esempi di hard melodico teutonico, da riscoprire a chi piacciono le atmosfere pompose di fine eighties assieme a Zeno, JoJo e Craaft...concordo sul voto |
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6
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Un debut album memorabile peccato non si siano più ripetuti |
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5
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Rispolverato stamattina. Gran bel debut, suoni e melodie tipicamente di fine eighties, come si poteva ascoltare in tante produzioni di quegli anni. Ma pezzi come l’opener, Never Say Never, Tears of the Trees, come pure le più heavy Kings Made or Steel o Kingdom of the Night avevano una marcia in più. Voto 84 |
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4
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79 è un voto troppo basso |
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3
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Gran bel disco. Godibilissimo. |
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2
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Questo è uno dei capolavori del melodic metal. L'album di debutto più venduto nella storia di un gruppo tedesco, perciò un successo meritatissimo. Questo è un gioiello da 90. Anche il secondo album è bellissimo, ma gli Axxis restano a galla ancora oggi. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Living in a World 2. Kingdom of the Night 3. Never Say Never 4. Fire and Ice 5. Young Souls 6. For a Song 7. Love Is Like an Ocean 8. The Moon 9. Tears of the Trees 10. Just one Night 11. Kings Made of Steel
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Line Up
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Bernhard Weiss (Voce, Chitarra) Walter Pietsch (Chitarra) Werner Kleinhans (Basso) Richard Michalski (Batteria)
Musicisti Ospiti: Tobias Becker (Tastiere) Werner Peters (Tastiere nella traccia 9) Ava Cimiotti (Cori) Frank Pieper (Cori)
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RECENSIONI |
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