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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Killswitch Engage - Incarnate
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16/05/2016
( 3415 letture )
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Non è mai facile recensire la nuova fatica di un gruppo che ha fatto la storia di un genere dal 1998 in avanti, contribuendo alla definizione dei connotati base del metalcore. Forse nessuno allora avrebbe immaginato l’entità che la suddetta deriva –core avrebbe avuto in futuro, diventando l’ambito sonoro di riferimento per schiere di giovani e non. Ma che cosa rimane oggi di un gruppo del genere, che amato oppure odiato che sia da chi li conosce, ha posto la prima pietra a di un futuro tanto roseo e florido?
Non molto, purtroppo. O meglio, non c’è molto di nuovo sotto il sole che dia linfa vitale ad una formula esautorata e stantia, quando statica nei suoi schemi. Sia chiaro, i più conservatori ed amanti della tradizione troveranno pane per le loro orecchie, i riff e le soluzioni stilistiche sono quelle che ci hanno fatto saltare per casa e pogare ai concerti, quindi non disperate.
Sentirete sfuriate senza cervello e piene di muscoli, veloci come fulmini e martellanti fino allo sfinimento, giusto per tenere il volume al massimo e smetterla di farsi troppe paranoie di natura tecnica. Non mancano comunque brani più lenti e melodici, di facile presa, ma qualche perla emerge anche nella mediocrità di fondo. Si consideri Cut Me Loose, che certo non spinge sull’acceleratore e riesce a creare un’atmosfera oscura scandita da arpeggi di chitarra coinvolgenti e da una voce pulita alternata ad un timbro in scream. Sorpresa delle sorprese, c’è una piccola sezione aggressiva che spezza piacevolmente il ritmo e che regala sani brividi. Da notare per c0ntro la massima delusione contenuta nel disco, dal titolo It Falls On Me. Dopo un’intro neutra, la voce da rockstar lecchina e la struttura da abc delle pseudo ballad accompagnano un testo composto da luoghi comuni e spunti banali. La traccia finale mi ha invece destato sensazioni positive, il suo procedere cadenzato che non sembra mai esplodere del tutto sa come tenere alta l’attenzione, col suo tocco oscuro ed ossessivo specialmente nel finale, che non ha nessuno spunto puramente tecnico da segnalare ma gioca bene con i propri mezzi emotivi. Considerando l’esperienza che i nostri possono vantare, delude un po’ vedere come si accontentino di un album sufficiente ma mai esaustivo, piacevole ma mai esaltante. Certo, si lascia ascoltare in macchina e può accompagnare sessioni in palestra a base di pesi e più pesi, perché garantisce quella carica spesso richiesta al –core; in tal senso potete ascoltare Reignite, la traccia bonus più cattiva ed interessante, con un drumming forsennato ai limiti del black e riff granitici molto ritmati, pesanti come scuri sui nostri colli che viaggiano su e giù durante il brano. Si riesce quasi ad immaginare l’enorme pit che genererebbe quando proposta dal vivo, tanto spinge sul lato caotico e rissoso delle nostre menti.
In sostanza, cerchiamo di non essere troppo critici e godiamoci le spinte melodiche e violente del sapiente mix qui proposto, quella commistione di pulito e grezzo che si ripercuote sulle scelte nei brani, a volte ballad e a volte mazzate sui denti, perdendo un po’ la bussola ma arrivando comunque alla meta. Forse il punto rimane questo, che i nostri sanno dove andare ed hanno messo il pilota automatico da qualche tempo, sapendo che basterà a non precipitare, per quanto non si decollerà mai fino in paradiso.
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Visti ieri sera, hanno aperto il live dei Megadeth a Roma, che dire: pessimi. Un'ora di prevedibilità e noia, senza contare la sparata su Trump che "vuole dividerci e nessuno ci dividerà YEAAAAH" che mi ha fatto cadere le palle che hanno fatto più casino dei loro breakdown banali e ripetitivi. |
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Giustissimo,a primo ascolto anch'io avevo pensato avessero fatto un passo indietro,ma canzoni come "Hate By Desing","The great Deceit"e "ascension" dopo un pò migliorano moltissimo,è vero che il punto debole è "It Falls On Me",ma tutte le altre sono convincenti,in alcuni frangenti rischiano l'autocitaszionismo come nell'opener che assomiglia spaventosamente a "As Daylight Dies"come struttura...tutto sommato anch'io sono tra il 75 e l'80,ero convinto fossero finiti con l'ultimo album di Howard,che comunque è forse stato il loro miglior cantante,ma va detto che con Jessie hanno saputo rialzarsi...canzoni migliori "Strength of the Mind"Hate By Desing"e"Embrace The Journey"...come al solito grandi testi "Who can save you from the fall and save you?Only YOOOOOOUUUUUU!!!" |
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@Max quell'album nemmeno ho mai provato a sentirlo sapendo che persino i fan lo hanno disprezzato |
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Sarà ma io vado controcorrente, non mi era piaciuto per nulla il disco precedente, a parte qualche brano superstite, qui si utilizza la stessa formula ma secondo me eè ben più ragionata, per quanto mi riguarda vale lo stesso discorso fatto con gli In Flames, non rifaranno cose del passato, ci si mette una pietra sopra e nessun Alive part 2 sarà creato, vale adattarsi a questi ''nuovi'' Killswitch che non dispiacciono e il loro lavoro lo sanno fare bene, piacevolmente stupito a dispetto delle aspettative, non parliamo di miracolo o gran ritorno, ma semplicemente qualcuno che si vuole godere la proposta fatta. Voto 75 |
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Invece a me il precedente DTD era piaciuto moltissimo, questo invece per nulla...peccato, disco appena sufficiente giusto per la grande professionalità e mestiere del gruppo |
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va beh, sì, dai ci siam capiti  |
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@Undercover..😁 hai ragione mi ero confuso...anzi ora che me lo ricordi, mi sembra che il primo omonimo nemmeno mi era piaciuto...Alive si pero! Ti do anche ragione sul genere Deathcore si addice forse piu ad altri! Anche se a dirla tutta, io sarei all'antica..nel senso che ricordo che io chiamavo Metalcore gruppi tipo i mitici Integrity, ma erano altri tempi ahimè!😉 |
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@Doomale Alive era il secondo disco, prima uscì l'omonimo sempre con Leach alla voce... ma più che deathcore, di death non hanno nulla, direi metalcore, visto che sono fra coloro che ahimé l'hanno sdoganato. |
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Mi dispiace che questa band non riesca a risollevarsi..anche se questo non l'ho ascoltato..ma l'ultimo non mi era per nulla piaciuto. Dico questo xke tra l'ondata Deathcore loro erano gli unici che mi dicevano qualcosa. Comunque devo dire che il primo Alive e TEOTH mi erano piaciuti un casino...soprattutto il primo. |
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Avevo sperato per anni che il rientro di Jesse li facesse risanvire, non mi aspettavo un "Alive Or Just Breathing II", quello era impossibile, ma neanche questo disco senza testa né coda. Personalmente il 60 lo darei per grazia concessa, ma il 50-55 ci starebbe anche bene. |
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Concordo col discorso sotto ultimamente le uscite nuove lasciano a desiderare.. Tanti gruppi sconosciuti e mancan recensioni di gruppi importanti.. Es abbath ? Aspetto ogni sabato x rivivere i vecchi album del passato! Ne mancan tantissimi all appello appunto killswitch engage, o mostri come ozzy che ne mancano parecchi, Korn, sarcofago ecc grazie come sempre! |
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Mi riferivo al commento n. 5. (Andrrr: c'è di peggio, tipo KE II) |
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Ti do ragione, però sono anche dell'idea che questo genere per suo stesso limite intrinseco porta inevitabilmente alla ripetizione e all'uniformità: una volta "inventato" e "sfruttato" è ben difficile proporre qualcosa di nuovo e spesso si vedono ne più ne meno cosa già trite e ritrite e/o gruppi clone!! |
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Che cu*o,l'unico album che compro dei KE ed è il peggiore per la recensione! "EVIVAAAA" (cit.) |
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Ragazzi Killswitch Engage è un nome che va recensito, nel bene e nel male. |
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@ Metal Shock : veramente ? Si nel senso che lo hai già ascoltato !!! La notizia che mi dai, e che interesserà tanti altri utenti appassionati di thrash, è una buona notizia. Se questo nuovo destruction, e non lo metto in discussione, anche perché come gusti musicali in ambito thrash siamo abbastanza simili, è valido la cosa si fa interessante. A questo punto attendo la review .... intanto ho il Tuo giudizio e questo per me è già importante. Intanto grazie .... |
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@Rickbay: certo che se recensiscono questo ma non altri piu` belli gia` usciti e magari rispolverano classici del passato, cosi` e` troppo facile. Se ti interessa ho gia` ascoltato il nuovo dei Destruction e lo ritengo il migliore da Antichrist, altro che Killswitch. |
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@ Metal Shock : quotone !!!! ..... anche se non sono nessuno, hai tutta la mia stima ....hai notato che nelle ultime due pagine web quanti pochi commenti ai dischi nuovi !!! .... e invece anche se non tantissimi ci sono nei dischi rispolverati !!?? .... ma allora sono i dischi vecchi quelli belli !!! ...evviva !!! ...sempre con il sorriso, arriveranno tempi migliori, eheh .. |
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Ma con tutti i dischi che non avete recensito, proprio questa schifezza dovevate fare??? Vabbeh pazienza!!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Alone I Stand 2. Hate by Design 3. Cut Me Loose 4. Strength of the Mind 5. Just Let Go 6. Embrace the Journey… Upraised 7. Quiet Distress 8. Until the Day 9. It Falls on Me 10. The Great Deceit 11. We Carry On 12. Ascension 13. Reignite (Bonus track) 14. Triumph Through Tragedy (Bonus track) 15. Loyalty (Bonus track)
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Line Up
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Keese Leech James (Voce) Adam Dutkiewicz (Voce, Chitarra) Joel Stroetzel (Chitarra) Mike D’antonio (Basso) Justin Foley (Batteria)
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RECENSIONI |
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