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27/04/25
THE LUMINEERS
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Vicious Rumors - Concussion Protocol
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10/09/2016
( 2716 letture )
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I Vicious Rumors sono un nome storico della scena metal internazionale e, come per tutte le nuove uscite di gruppi di una certa importanza, le aspettative del pubblico sono piuttosto alte. Quando, poi, si susseguono diversi avvicendamenti nella line up stessa con l’ingresso di giovani musicisti -come in questo caso- qualcuno potrebbe provare una certa inquietudine talvolta mista anche, ammettiamolo, a un atteggiamento prevenuto nei confronti dei nuovi arrivati, rei di aver sfacciatamente rimpiazzato chi li ha preceduti. Non è quindi dei più tranquilli l’esordio su full length per Tilen Hudrap e Nick Holleman, ma bisogna dire che i due non sono del tutto sconosciuti ai fan della band statunitense: entrati in pianta stabile nel corso del 2013, i ragazzi erano già presenti nel precedente Live You to Death 2 - American Punishment, uscito un paio d’anni fa. Il terreno, quindi, era in qualche modo già stato preparato e nemmeno il fatto che la coppia di musicisti fosse di altre nazionalità (Holleman è olandese e Hudrap sloveno) poteva rappresentare un limite, tantomeno in un’epoca in cui internet agevola in tutto e per tutto persone che vivono in Paesi anche lontanissimi, e per non sbagliare il buon Geoff ha agito “alla vecchia maniera”, decidendo di affittare una casa in cui scrivere le nuove canzoni e provarle coi compagni. Una convivenza che è servita sia a rinforzare i rapporti personali che, appunto, a trovare l’amalgama giusta con le new entry. Nasce così Concussion Protocol, un concept album incentrato sui vari disastri globali -quasi tutti causati dall’uomo, tanto per cambiare- che stanno mettendo a dura prova il nostro pianeta; anzi, come si evince dalla copertina pare proprio che per la Terra sia giunta la resa dei conti, e i Vicious Rumors ci raccontano questo scenario da incubo a suon di assoli e screaming.
Se con Electric Punishment la band di Geoff Thorpe aveva leggermente ammorbidito il proprio sound tirando fuori un disco più “tranquillo” del solito rispetto ai canoni del gruppo, con questo Concussion Protocol i fan possono stare tranquilli: si tratta infatti del lavoro più pesante dei Vicious Rumors, infarcito di una violenza sonora che per certi versi non sospettavamo e che mixa sapientemente il classico heavy metal al power includendo addirittura il thrash. Nick Holleman, al suo debutto in studio, è una sorpresa più che gradita: il ragazzo raggiunge vette veramente notevoli con degli ottimi acuti (Chasing the Priest, Every Blessing Is a Curse) che vanno ad arricchire il suo timbro squillante ma cattivo e graffiante al tempo stesso, capace anche di farsi più riflessivo, come nella magnifica ballad Circle of Secrets, o di cambiare completamente incupendosi, come nell’opprimente Life for a Life, il brano più atipico del lotto. Come sempre la prestazione dei musicisti è impeccabile, i riff si sprecano con la solita perizia tecnica tra sfuriate thrashy (1000 Years) o più power-oriented (Chasing the Priest). Per non farsi mancare nulla Thorpe ha pensato bene di invitare un paio di ospiti di lusso, entrambi ex asce degli stessi Vicious Rumors: Brad Gillis, già alla corte di Sua Maestà Ozzy Osbourne, e Steve Smyth che vanta un passato con Testament, Forbidden e Nevermore tra gli altri. La produzione, potente, nitida, di grande impatto, ma comunque rispettosa della storia dei californiani è curata dallo stesso Thorpe, supportato da Juan Urteaga. Gli strumenti sono ben bilanciati tra loro e alla sezione ritmica è dato il giusto rilievo, onde ottenere quel muro sonoro che ben si attaglia alle composizioni di questo full length (lo sbalorditivo Larry Howe pesta come un ragazzino e all’occorrenza sa fare davvero male con la sua doppia cassa). Il songwriting appare genuinamente ispirato e non ci sono filler evidenti; paradossalmente una delle tracce più deboli del disco è proprio il brano per cui è stato girato un video promozionale, Take It or Leave It (il chorus in questa canzone è piuttosto banale e poco efficace, a differenza di altri presenti nelle restanti song), che insieme a Bastards mostra il fianco ad altri pezzi ben più riusciti; ma a parte pochissimi episodi bisogna dire che nonostante la lunghezza del platter l’ascolto è fluido e per niente appesantito dal minutaggio, un altro punto a favore dell’album.
I Vicious Rumors ritornano sulla scena alla grande, Concussion Protocol mescola al meglio tradizione e innovazione restituendoci una band tecnicamente impeccabile e in forma smagliante e un lavoro che convince fin dal primo ascolto innanzitutto grazie all’elevatissima qualità dei brani; cose tutto sommato ovvie, ma che segnano il -profondo- confine tra un disco di mestiere e un buonissimo album.
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7
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Non mi aveva lasciato molto quando uscì... non l’ha fatto più di tanto nemmeno oggi quando l’ho rimesso su. È un po’ meglio dell’ultimo - questo sì, ma non ci vuole tanto -, bello potente (Larry Howe è sempre una garanzia)... però alterna brani validi (per esempio la cadenzata Victims of a Digital World o la sparatissima Every Blessing’s a Curse) ad altri molto più banali. Meglio i precedenti. Voto 73 |
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6
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Non mi convince. Lo trovo discreto ma niente di eccezionale. |
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4
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Confermo il commento 1 di Metal Shock! 80! |
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3
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Chemica slaves e` da headbanging puro, una goduria!!!!!!!!! |
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2
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@ Metal Shock : hai detto tutto tu. Bene così. |
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1
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I Vicious Rumors sono una di quelle band che ha raccolto molto meno di quanto meritassero. Il trio Digital dictator, Omonimo 1990 e Welcome to the ball, sono tre album straordinari di power americano. Dopo tanti album finalmente ho sentito un'ottimo disco da parte degli americani con bordate al limite del thrash ed altri pezzi più cadenzati, con un grande cantante che si è rivelato essere Nick Holleman ed un solito enorme Geoff Thorpe. Per me quattro punti in più e un 80 pieno. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Concussion Protocol 2. Chemical Slaves 3. Victims of a Digital World 4. Chasing the Priest 5. Last of Our Kind 6. 1000 Years 7. Circle of Secrets 8. Take It or Leave It 9. Bastards 10. Every Blessing Is a Curse 11. Life for a Life
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Line Up
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Nick Holleman (Voce) Geoff Thorpe (Chitarra, Cori) Thaen Rasmussen (Chitarra) Tilen Hudrap (Basso) Larry Howe (Batteria)
Musicisti Ospiti: Steve Smyth (Chitarra nella traccia 2) Brad Gillis (Chitarra nella traccia 5) Juan Urteaga (Cori) Jimmie Evans III (Cori)
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