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Dying Fetus - Killing on Adrenaline
02/06/2018
( 3298 letture )
L’odio ha sempre occupato una parte rilevante nelle lyrics della musica metal, dovuto al fatto che essa nasce come una volontà di trasgressione, di non voler seguire la massa. Alcuni lo esprimevano in modo raffinato, con metafore e giochi di parole degni del miglior poeta, altri non si sono mai fatti problemi di urlare nel microfono tutti loro pensieri senza filtri, in modo diretto. Ecco, i Dying Fetus appartengono proprio a quel tipo di band: le loro canzoni erano e sono tuttora un concentrato di odio purissimo. Dopo il notevole esordio del 1996, Purification Through Violence, che aveva fatto destare più di un’attenzione nell’underground della musica estrema, i ragazzoni del Maryland ritornarono due anni dopo con Killing On Adrenaline, mostrando una tecnica e una capacità di songwriting sicuramente superiori. John Gallagher e soci realizzano un album destinato a fare la storia del suo genere e che porrà le basi per il successivo capolavoro della band, Destroy The Opposition, con brani che prendono ispirazione dal brutal death più marcio, dal grindcore più oltranzista e addirittura dall’hardcore. I chitarristi macinano riff brutali ma allo stesso tempo orecchiabili e dal groove incontenibile, il basso di Jason Netherton rimbomba e sferraglia nelle retrovie sconquassandoci le budella, mentre Kevin Talley alle pelli s’inventa fill e pattern di rara bellezza senza darci un attimo di tregua. Il tutto mentre Gallagher e Netherton si cimentano in growl e scream furibondi. La produzione, nonostante sia migliore di Purification Through Violence, lascia qualcosa a desiderare per quanto riguarda la sezione ritmica, con il basso poco definito e il suono del rullante della batteria che non convince a pieno; si tratta però di sottigliezze che non intaccano quasi per niente il valore di Killing On Adrenaline.

Si apre con la titletrack che riassume in poco più di cinque minuti e mezzo tutto il disco: chitarre violentissime e catchy allo stesso tempo, accelerazioni e rallentamenti da infarto, basso terremotante e batteria tanto affascinante quanto disumana. La seconda canzone, Procreate The Malformed, è una suite brutal death di quelle che non scherzano; oltre sette minuti di puro godimento con dei riff uno più bello dell’altro. Fornication Terrorist parte subito in quarta ed alterna momenti più cadenzati ad altri che corrono a velocità proibitive. We Are Your Enemy nel suo andamento si dimostra un filo più attenta al groove rispetto alle tracce precedenti, senza per questo perdere una sola oncia della sua potenza distruttrice. Il mini-classico Kill Your Mother/Rape Your Dog è forse tra le miglior canzoni mai scritte dal quartetto (ora terzetto) americano; qui Gallagher e Netherton ci comunicano senza mezzi termini tutto il loro odio verso il mercato musicale dell’epoca (che non è cambiato più di tanto in vent’anni), accompagnati da una sezione strumentale come al solito devastante, che concentra tutta la sua rabbia in meno di un minuto e venti. La terzultima traccia, Absolute Defiance, si trascina tra atmosfere stranianti e melodie malsane fino al minuto 1:27 prima di esplodere nel classico tripudio brutal death made in Dying Fetus. Come settima traccia ci viene proposta la cover di Judgement Day degli Integrity, che il gruppo riadatta al proprio stile in modo superbo senza snaturarla, in una vera e propria dichiarazione d’amore verso l’hardcore. In Intentional Manslaughter vengono concentrate le ultime energie rimaste: il risultato è probabilmente la più violenta canzone del disco e sicuramente una delle più riuscite; inutile dire che anche qui si scatena un’orgia death metal da rimanerne storditi ed affascinati allo stesso tempo.

Con Killing On Adrenaline la band compie un ulteriore passo avanti verso l’Olimpo del metal e dimostra di avere la capacità di entrare a fa parte dei pesi massimi della scena estrema mondiale: un disco superbo, studiato fin nei minimi dettagli, complesso, violentissimo, e addirittura "catchy". Un album dei Dying Fetus insomma... solo il loro nome vale più di mille parole.



VOTO RECENSORE
90
VOTO LETTORI
85.42 su 7 voti [ VOTA]
LAMBRUSCORE
Domenica 3 Giugno 2018, 16.01.03
11
Ho ancora il vinile di Little Dreamer, peccato che non mi piaccia la voce di Sasso quando cerca di cantare pulito...
Galilee
Domenica 3 Giugno 2018, 13.51.36
10
Mhh... troppo thrashosi i DRI. Comunque siamo sempre lì. Little dreamer ha un suono metal rispetto al dischi precedenti.
LAMBRUSCORE
Domenica 3 Giugno 2018, 13.17.43
9
Grande album, ho il disco da anni e mi piace ancora. Poi per quanto riguarda gli Integrity, non li conosco benissimo ,ma agli inizi, per me non assomigliavano per niente ai Negazione, piuttosto il suono di chitarra del primo demo somiglia in certi punti ai D.R.I.
Alessio
Sabato 2 Giugno 2018, 18.24.07
8
Beh, partendo dal presupposto che Little Dreamer e' un grandissimo album e che System Overloaded e Humanity is the Devil (ep) sono quelli più vicini all'hardcore in senso stretto...nn saprei..ma non e' comunque un azzardo affermarlo..Considera anche io sono davvero anni che non riascolto entrambi gli album accostati.Mentre Those Who Fear Tomorrow e Seasons in the size of the Days, sono quelli forse meglio integrati col metal, il secondo quasi "slayeriano". Disconi comunque, mi fa' piacere che finalmente qualcuno se ne sia interessato. 😊
Galilee
Sabato 2 Giugno 2018, 17.32.08
7
Stavo ascoltando system overload. Niente male davvero. Non vorrei dire una cazzata ma ci sento molto i Negazione di Little dreamer.
Alessio
Sabato 2 Giugno 2018, 17.00.40
6
@Hard n' Heavy, non fatico a crederlo. Per me fu lo stesso negli anni 90. @Galilee, secondo me posso piacere anche a te, erano troppo cazzuti ( gli Integrity). Sono attivi ancora oggi e fanno buoni dischi, ma i primi erano imprescindibili x il genere. Comunque tornando ai Dying Fetus, recupera anche questo che merita davvero di brutto...diciamo che fino a quello da te citato non hanno toppato nulla.😉
Hard N' Heavy
Sabato 2 Giugno 2018, 15.29.28
5
@ Alessio, gli album citati da te li sto ascoltando sul tubo (sia Santo subito youtube) ad un primo ascolto è scattato il colpo di fulmine per questa band (immensa) sopratutto per l'album ''System Overloaded''. Grazie di nuovo amico per i consigli che mi hai dato.
Galilee
Sabato 2 Giugno 2018, 14.56.06
4
Conosco poco dei Dying. Ho solo Destroy the opposition che considero ottimo. Prima o poi approfondirò. Interessante digressione Alessio, terrò a mente.
Alessio
Sabato 2 Giugno 2018, 13.39.23
3
Ciao Hard & Heavy, direi che devi recuperare Those Who Fear Tomorrow, System Overloaded, Seasons in the size of the Days e in più l'ep Humanity is the Devil. Fammi sapere piu in la se ti piacciono. Chiudo off topic
Hard N' Heavy
Sabato 2 Giugno 2018, 13.25.24
2
ciao Alessio quali sono i capolavori assoluti degli Integrity. Ciao di nuovo & Grazie.
Alessio
Sabato 2 Giugno 2018, 12.42.54
1
Album bomba, punto. Giusta menzione per la cover dei grandissimi Integrity, band che con i primi album di vero metal hard core ( o Hardcore-metal) ha influenzato non si sà quanti gruppi a venire.
INFORMAZIONI
1998
Morbid Records
Brutal
Tracklist
1. Killing on Adrenaline
2. Procreate the Malformed
3. Fornication Terrorists
4. We Are Your Enemy
5. Kill Your Mother/Rape Your Dog
6. Absolute Defiance
7. Judgement Day
8. Intentional Manslaughter
Line Up
John Gallagher (Voce, Chitarra)
Brian Latta (Chitarra)
Jason Netherton (Voce, Basso)
Kevin Talley (Batteria)
 
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