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Symphony X - Paradise Lost
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Posso sbagliarmi, ma credo che i Symphony X stiano cambiando. Soprattutto, credo che stia cambiando il loro modo di vivere la musica. Il primo fattore importante che mi viene in mente, è la recente collaborazione con i Dream Theater in sede live. Mi immagino la scena: Portnoy e Romeo che si scambiano opinioni nel backstage, modalità diverse di composizione ed attitudine che vengono messe a confronto.
Da questo elemento, così come ovviamente da molti altri, potrebbe essere derivato il nuovo modo di scrivere musica dei Symphony X: 1) canzoni compatte, di durata raramente superiore ai 6 minuti; 2) riferimenti non più soltanto alla musica classica europea, ma anche alla scena rock americana ed a quella metal britannica; 3) un'attenzione pronunciata alle melodie facili. Ma partiamo dal primo punto. Paradise Lost rispetta il tipico canovaccio della band, ovvero 1 brano strumentale per orchestra (Oculus ex Inferni) + 9 canzoni. Diversi fraseggi (il finale di Revelation) - e qualche riferimento nei testi - rimandano senza ombra di dubbio al capolavoro della loro discografia, l'ormai lontano The Divine Wings of Tragedy. Tuttavia, tra i due dischi si crea un divario quando andiamo ad analizzare la struttura delle canzoni. Infatti, mentre il vecchio masterpiece vantava brani più lunghi ed arzigogolati, come ad esempio la suite omonima di ben 20 minuti, e dove strofe e ritornelli si mescolavano in maniera eccezionale a lunghe digressioni strumentali di stampo progressive/barocco, nel caso di questa nuova release i pezzi cercano di concentrarsi su una struttura strofa-ritornello leggermente più diretta, senza avventurarsi nelle maestose elaborazioni costruite in precedenza. Da qui deriva anche il secondo punto: i Symphony X mettono da parte i pesanti tributi al passato classico europeo (senza rinnegarlo) e tentano cautamente di esplorare nuove strade, più legate alle loro radici: ecco così dei timidissimi accenni ai vocalizzi dei Judas Priest (nel refrain di The Walls Of Babylon) ed ai ritmi ipnotici dei Tool (nella strofa di The Serpent’s Kiss). Il terzo punto è la diretta conseguenza di queste scelte stilistiche: le melodie, se possibile, sono ancora più di facile assimilazione rispetto al passato, virando spesso quasi nel power puro (Eve Of Seduction). Ciò non toglie nulla alla grandezza della band, che si dimostra ancora una volta all'altezza della situazione, e che forse riesce anche a risollevarsi sia dagli sperimentalismi del precedente The Odissey, un buonissimo album inficiato però da una freddezza eccessiva, sia dalla scarsezza di temi musicali in V (basato sostanzialmente tutto su musiche di Verdi, Mozart, Bach e Bartok). I Symphony X se la cavano ancora egregiamente anche nelle “ballate”, come dimostra la presenza della bellissima titletrack e di The Sacrifice, un pezzo sulla falsariga di Candlelight Fantasia (ma non allo stesso livello).
Degna di nota è infine la produzione (il mixaggio è dello svedese Jens Bogren), che da molto tempo non appariva del tutto soddisfacente, e che finalmente si può permettere di gareggiare perfettamente con gli altri grossi nomi del genere progressive e non. Ineccepibile come sempre l'esecuzione: noto con piacere anche un rinnovato interesse per le tastiere, il cui ruolo era finito un po' in secondo piano in The Odissey. L'unica critica che si può muovere in questo senso è la costruzione degli assoli, fatti con lo stampino e ricchi di deja vu. In definitiva, Paradise Lost è un disco che farà la gioia dei fan a tutto tondo della band statunitense, mentre magari i puristi del progressive metal storceranno il naso di fronte a certe soluzioni ostentatamente power. Bentornati Symphony X.
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VOTO LETTORI
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82.90 su 176 voti [
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43
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Riascoltato oggi. Anche questo, come molti altri album dei Symphony X, è un capolavoro. Pezzi dalla struttura più standard e in 2/3 casi molto diretti rendono l'album nel complesso meno elaborato di quelli che lo precedono, ma allo stesso tempo -pur all'interno di strutture più semplici- lo stile prog-metal caratteristico è ben presente. Disquisizioni di carattere stilistico a parte, quello che poi conta è il valore dei pezzi. Set The World on Fire, Seven, la title-track, Revelation, Eve of Seduction, Domination.... la bellezza di queste canzoni mi sembra pressoché incontestabile. Voto 92 |
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42
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Comunque il disco non è degno di portare il titolo "progressive", tanto meno di citare The Divine Wings of Tragedy o di rievocarne la melodia alla fine di Revelation. |
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40
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Il disco che consacrerà la band come i Romeo X. Gettiamo un velo pietoso sulla prestazione di Allen (specialmente su Domination).
Le ballate riflettono lo stato della band: la melodia della title track è riciclata da The Edge of Forever, mentre Sacrifice è orripilante, smielata come poche.
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39
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disco spettacolare.....opinione confermata dopo averli visti dal vivo a quei tempi....tecnica e feeling .....grandiosi! |
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Apprezzo tutta la loro discografia, ma questo per me è il loro migliore, le canzoni qui sono una più bella dell'altra, incredibili, una summa del loro stile e una pesantezza thrash non cosi esagerata come sul troppo monolitico e noioso successore...per me rasenta la perfezione, complimenti alla band |
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Ripreso in mano anche questo disco e stupito ancora della qualità enorme. Molto diverso si dai vecchi lavori, ma sono sempre loro e si sente. Anche se Allen ha iniziato a sporcare il timbro non cambia la situazione: rimane sempre uno dei migliori nel suo ambito, e non solo. La titletrack mi ha fatto sempre venire i brividi come poche altre canzoni, ma anche l'opener, Seven, The Serpent's Kiss..tutti brani bellissimi in tutta la tracklist |
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Tra i migliori dei SymphonyX - mi aveva stupito il cambio musicale, non solo verso melodie meno prog e più direttamente orecchiabili (ma a tal proposito che bello è il Chorus di Set The World On Fire.. e poi una alla vecchia maniera.. Quella Paradise Lost, diventata un classico) ma anche dal cambio di genere, dal un prog in tempi dispari e disparati, e quasi un heavy power molto tecnico e cattivo (la voce di Sir Allen in questo disco è notevolmente più cazzuta rispetto anche solo all'Odissea precendente). Tuttavia, abituatomi al nuovo stile (vedi anche i seguenti 2 album).. Porca Troia! LUNGA VITA AI SYMPHONY X se continuano a sfornare questi capolavori! (anche se però un nuovo album Prog alla vecchia maniera mi piacerebbe sentirlo) Voto MOLTO ALTO! (95) |
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Disco meraviglioso. ben suonato e con pezzi di altissimo livello. band sempre grandissima! sono rimasto colpito da Seven che più ascolto e più mi piace. e poi Domination, un capolavoro. per me voto 90 |
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Progetto ambizioso. Bello, ma alla fine non lo riascolto mai. Però la titletrack con i suoi rimandi ai Kansas è proprio stupenda. 78 |
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33
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Disco superlativo.Ottima la versione cartonata limited con il dvd.Bella recensione |
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Disco spettacolare, eccelle sia nelle canzoni potenti che nelle ballate. Gli unici nei, per quanto mi riguarda, sono nella mancanza di un ulteriore pezzo tranquillo tra "Domination" e "The serpent's kiss", che avrebbe reso più piacevole l'ascolto continuato dell'opera, e nella somiglianza di quest'ultima canzone con l'omonima dei Virgin Steele. Probabilmente un tributo? |
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31
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Band spettacolare...forse un po'sottovalutata rispetto alle sue capacità |
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30
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Comprato e sono rimasto veramente soddisfatto la recensione direi che rasenta la perfezione . |
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29
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I Symphony X continuano sulla strada dell'"incattivimento" già iniziata col precedente album; anche qui i risultati sono ottimi. "Set the World...", "The Serpent...", "Eve..." dimostrano come il gruppo sia unico nel combinare potenza e cattiveria a melodie di facile presa, ma mai troppo banali; la title-track e "The Sacrifice" dimostrano invece come, anche quando non pesta duro, la band sia capace di produrre piccole perle, emozionanti nel loro incedere. Dal secondo album in poi i SX non han sbagliato più un colpo, e per me questo "Paradise Lost" è a livello del precedente "The Odyssey": 90 |
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28
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Potente ed esaltante, nonostante si siano un po' "balanizzati". Rimangono ottimi musicisti e la commistione power-prog si rivela devastante ed eccezionale. |
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27
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che album!! La title track da sola vale l'acquisto!!! Allen è un fenomeno!! |
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Grande album.Revelation è magnifica e riassume efficacemente tutto l'album.Dal vivo i SX sono devastanti. Una potenza incredibile |
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il modo migliore per sfoderare con tecnica prog una rabbia dal gusto quasi thrash, anche dopo tanti anni di carriera... disco potente che merita un posto d'onore! |
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Ottima scelta quella dei nuovi Symphony X... si presentano dopo 5 anni e hanno il coraggio di sfornare un album di potenza eccessiva, di strizzare quasi l'occhio al thrash... ma fanno tutto con grande personalità! disco ottimo, da apprezzare soprattutto l'idea... disco potente e in grado di scaricare la rabbia come mai in passato! |
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23
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eeheh sono contento ke apprezzi anke tu manowar... eh solo il batterista eh...anke i due bassisiti,thomas miller e michael lepond sono fortissimi...e poi ke michael romeo,anke in questo disco...e ke russel allen,,e pinnella cm al solito un ottimo tastierista .... beh portnoy impreciso nn lo definirei,pero preferisco jason rullo...beh preferisco anke io i symphony ai dream theater!!  |
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Parla un appassionato da sempre dei Symphony X sono 8 anni che li seguo,li ascolto attentamente,apprezzandone la bellezza che creano pezzo dopo pezzo,disco dopo disco...sn il massimo per me...uno dei pochi gruppi prog veramente valida,sicuramente prima dei Dream Theater!! il batterista,Rullo,lo apre a Portnoy che è di una imprecisione e ripetitività imbarazzante..CMQ GRAN DISCO, da 93-95... sonorità splendida,potente,riff di chitarra equilibrati ed energici,sempre precisissimi nella sessione ritmica,e voce spettacolare.... nn vedevo l'ora di sentirlo.. ora dopo averli visti qui a roma a ottobre, 25 febraio tutti a firenze! spero verrete in tanti... |
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figurati! x cosi poco  |
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Grazie a nome della Redazione! |
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beh ke dire d piu sull album!!!capolavoro senza eguali,punto!!! ke dire sulla band?ke la recensione è stupenda,mi fa molto piacere sentire descrivere i componenti in questa maniera!!! inarrivabili !!!!! |
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devo dire ke i recnsori d questa webzine sono dei pure fenomeni!! ho letto questa recensione,quella d divine wings of tragedy e poi anke powerslave dei maiden e reign in blood degli slayer!!beh, delle recensioni senza eguali d album senza eguali a mio giudizio nell ambito metal,e x metal intendo tutto il metal,ke come sappiamo è forse il genere piu vasto della musica,almeno d quella suonata!! un commento a paradise lost?stupendo,si concordo ke divine wings è inarrivabile,e aggiungo ke al secondo posto metto V ,pero il terzo posto secondo me gli sta tutto a questo capolavoro d album!! i symphony x sn la band piu completa d tutta la scena metal a mio avviso,nn è ke abbiano poco da invidiare alle altre band,sono le altre band ke hanno da invidiare a loro!!! scusate la lunghezza |
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17
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The Odissey non mi era piaciuto per niente, nessun ritornello memorabile, tanta tecnica e come dice viene detto nella recensione troppa freddezza. Paradise Lost al confronto è un capolavoro! Bellissimo! Non ai livelli di "The Damnation Game" che per me rimane il loro capolavoro, ma davvero bello! 8+! |
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16
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questo è un album MONDIALE! XD e che resa live i pezzi..no ma comunque anche solo per una canzone come paradise lost è un capolavoro...magnifici symphony x ..e bella recensione!!anche se io credo che V sia stupendo altrettanto ^.^ |
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CAPOLAVORO!!! è vero che stanno cambiando ma non fa mai male il suono diretto e un pò d'incazzatura in più con i tempi che corrono sinceramente preferisco un bel fraseggio pesante e una ritmica martellante piuttosto che una scala classicheggiante. capolavoro. non facciamo i soliti discorsi:tdwot è insuperabile un pò come potrebbe essere per images and words dei dream. smettiamola non c'è più motivo di essere nostalgici dei vecchi tempi i tempi cambiano le band pure avvenimenti vari cambiano il sound secondo me è un bene che le bands cambino un pò lo stile soprattutto nell'arco di più di 10 anni |
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Un disco di una potenza cosi assoluta nn si ascoltava da anni... Trovo che l'ascolto di PL sia obbligato per tutti gli amanti del genere. |
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bellissimo. Premetto che x me TDWOT non è un capolavoro. Lo è V sicuramente, e non mi vergogno di dire che questo nuovo album è anche migliore forse di entrambi. Molti parlavano di staticità musicale, per me invece in questo disco tirano fuori in maniera piu' intima canzoni come Paradise Lost (qualcosa di fantastico veramente) e Sacrifice, e potenziano ancora di piu' tutto, come già veniva fatto in the Odyssey, ma quì ancora di piu'. Io li trovo migliorati, piu'...come dire....liberi. ottimo |
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Eccessivamente power per i miei gusti, ed ormai lontano dal loro capolavoro assoluto TDWOT... ...ogni tanto però si lascia ascoltare!! Forse sarò uno dei pochi che questa volta preferisce SC dei DT a PL dei SX!! |
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Io aspetterei anche altri 5 anni per un disco così  |
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5 anni , disco diretto? si forse ottima la produzione ma ci vorranno ancora illimitati ascolti per giudicarne l'effettivo valore.. il che è un ottima cosa perchè prende subito piede per l'immediatezza ,,, ma comunque apre nuove possibili soluzioni per il futuro.. 5 anni ma spesi molto molto bene per una band con un cantante di assoluto valore... INCREDIBILI.. e ora nn rimane che ascoltarli dal vivo a bologna con gli altrettanto stratosferici DT.. e scusate se è poco |
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Più immediato di come me lo aspettavo, è comunque ottimo. |
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Non c'è molto da dire: è semplicemente un disco fantastico. per me da 90. |
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Monumentale. Anche se in maniera più diretta, i Symphony X colpiscono ancora una volta nel segno con un album perfetto: suoni immensi, tecnica sbalorditiva, assoli ancora più ricercati e studiati (per quanto possibile!) del passato, costruzione delle song diretta e priva di tempi morti (vedi ultimo D. Theater, troppo prolisso) ma sempre geniale... su tutte la title-track, una delle più belle canzoni, al di là dei generi, ascoltate negli ultimi anni... uscita decisamente superiore a tutto quanto ascoltato negli ultimi mesi... |
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5
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Ah dimenticavo, bravo Renatino, impeccabile come sempre! |
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In parte ampiamente scontato ma si ascolta volentieri... non vedo l'ora di rivederli dal vivo! Manca un po' la verve dei primi dischi, speriamo che non si siano un po' "chiusi in loro stessi"... |
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3
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Disco da paura, devastanti, capolavoro!!!! |
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2
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Un disco come ce lo si aspettava, con una produzione finalmente ottima, e RUSSELL ALLEN che è un DIO IN TERRA!!! |
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1
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Assolutamente stratosferici! Non vedo l'ora di gustarmeli insieme ai DT! Personalmente ho apprezzato molto l'irrigidimento e la robustezza del sound, ALLEN forse il migliore cantante sul panorama Heavy, veramente fantastico... Ci son voluti 5 anni per questo disco, per quanto mi riguarda hanno superato le mie aspettative... |
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