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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Stratovarius - Elements Part 1
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( 10450 letture )
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Cercherò di essere il più obbiettivo possibile. Non gioca a mio favore l’aver letto già diverse recensioni di questo Elements Part 1, ma la curiosità era giustificabile vista l’attesa di tre anni dall’ultima (non di certo esaltante) uscita sul mercato del combo finnico. Tre anni che avevano un preciso scopo, ricaricare le batterie e proporre sul mercato un capolavoro, frutto di una maturazione che avrebbe portato sensibili novità nel suono tipico degli Stratovarius senza però stravolgerlo. Il problema della band sembra essere proprio questo, l’esser ancorati ad una ben precisa identità musicale che impedisce senza una buona dose di coraggio di rinnovarsi sensibilmente e proporre nuove idee sulle quali costruire il proprio futuro.
Credo sia indiscutibilmente la voglia di sperimentare cose nuove la chiave di lettura dei due solo-album della coppia Tolkki-Kotipelto che hanno accompagniato l’uscita di quest’ultimo full length.
Dopo questa breve introduzione passerei all’analisi dell’album in questione. Premetto subito che chi si aspettasse sensibili novità resterà con buona propabilità deluso. L’album è il classico prodotto Stratovarius con influenze prog condito da una vera e propria sezione orchestrale che caratterizza una buona metà dell’album proponendo degli ottimi inserti sinfonici. Unica eccezione è l’intro di Find Your Own Voice realizzata da Jens Johansson con il solito lavoro di tastiera. La prima traccia del disco Eagleheart è anche il primo singolo uscito ed è sicuramente il pezzo più banale e ovvio dell’ album, il classico singolo da classifica orecchiabile e piatto che come tradizione vuole deve essere piazzato in testa alla tracklist e deve durare al massimo 3 o 4 minuti. Si passa poi a Soul of a Vagabond pezzo ben più ispirato e meno scontato dove il buon Kotipelto si cimenta in una buona performance espressiva e vocale. Find Your Own Voice è il classico pezzo happy-power veloce con voce altissima, incessante rullio di sottofondo e con i soliti stacchi di tastiera. La quarta traccia è Fantasia ed è forse il pezzo più "innovativo" della tracklist e quello più prog-oriented e non vorrei sbagliarmi ma credo sia ispirata al film La Storia Infinita. Qui gli inserti orchestrali si fanno ben piu massicci, i mille cambi di tempo e l’ottima prova espressiva di Kotipelto contribuiscono ad esaltare il lavoro compositivo della band. Learning to Fly è un altro straclassico pezzo power... non credo ci sia molto da dire in merito. Si passa poi a Papillon, pezzo d’atmosfera aperto da una voce femminile, suggestivo e dolce all’ascolto. Buona la settima traccia strumentale Stratofortess ricca di tecnicismi e che propone gli Stratovarius alle prese con sonorità barocche. L’album si chiude con Elements e con l’acustica A Drop in the Ocean. Elements riprende gli esperimenti e gli ottimi spunti già presenti in Fantasia. Anche qui la sezione orchestrale caratterizza una canzone maestosa lunga ben 12 minuti con diversi tempi morti ma dal buon impatto finale. A Drop in the Ocean è la canzone più anonima dell’album. Se l’intento era quello di creare un pezzo struggente e ricco di pathos credo che il risultato sia molto scarso.
Concludo con una piccola ammissione. Come annunciato all’inizio ho tentato di essere oggettivo ma se avessi lasciato da parte tutto il mio spirito critico avrei volentieri scritto senza pensarci due volte "Che palle di disco". Da un lato mi verrebbe naturale dare un voto basso perchè Elements Part 1 non mi piace più di tanto ma è anche vero che l’album è ottimamente suonato e non sfigura di certo nella discografia del combo finnico. Decido quindi di mediare le due cose e di dare la sufficienza di circostanza.
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VOTO LETTORI
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71.89 su 141 voti [
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Eagleheart 02. Soul of a Vagabond 03. Find Your Own Voice 04. Fantasia 05. Learning to Fly 06. Papillon 07. Stratofortress 08. Elements 09. A Drop in the Ocean
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Line Up
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Timo Tolkki: guitars Timo Kotipelto: vocals Jens Johansson: keyboards Jorg Michael: drums Jari Kainulainen: bass
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