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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Bleed From Within - Fracture
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12/04/2021
( 917 letture )
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Nuovo tassello discografico per gli scozzesi Bleed From Within, a due anni dal precedente e ottimo come-back Era, che segnò il ritorno sulle scene dopo la pausa artistica tra il 2015 e 2018, e mise in evidenza un netto distacco dal deathcore primordiale degli esordi. Influenze metal, questa la direzione intrapresa, pescando dal death/thrash in fase di riffing, pur mantenendo un approccio metalcore, che diede un ampio respiro alla proposta della band rispetto al passato.
Questo quinto full-length si presenta come la continuazione del percorso iniziato con Era, dando ancora più spazio alle influenze thrash/death e -allo stesso tempo- introduce nuovi elementi nel sound del quintetto. Influenze riconducibili ai Lamb Of God di Sacrament e Wrath, con riff molto groovy che ben si intersecano col substrato -core del gruppo, composto dalle ormai classiche alternanze tra strofe ad alta velocità e breakdown spaccaossa. Le trame chitarristiche giocano un ruolo fondamentale grazie alla varietà di soluzioni proposte, attraverso un ricorso frequente di melodie che disegnano scenari sonori ad ampio raggio d'azione, relativamente ai quali si segnala l'ottima prestazione di Craig 'Goozi' Gowans che macina riff su riff e si rende anche protagonista di ottimi assoli, come nel caso di Fall Away, Utopia e Into Nothing. La sezione ritmica composta da Steven Jones e dal bassista Davie Provan va a coadiuvare in maniera complementare e precisa l'operato del proprio compagno. Parlando di novità, l'utilizzo di voci pulite nei ritornelli si dimostra vincente, con rimandi ai quasi conterranei While She Sleeps (dati i recenti trascorsi come turnista del cantante Scott Kennedy nella band di Sheffield). Il cantato pulito va ad intrecciarsi con la voce tonante del singer, che ribadisce ancora una volta di essere uno dei migliori frontman di tutto il panorama metalcore, sciorinando con perizia growl feroci e scream, come per esempio nel caso della cadenzata title-track, in Ascend e del primo singolo The End Of All We Know. Nota a parte per Night Crossing in cui veste i panni di ospite Matt Heafy dei Trivium che in fase di assolo non fa che sottolineare l'elevata caratura tecnica del gruppo sfociando in toni quasi epici. Infine, il drumming preciso del batterista Ali Richardson chiude il cerchio nel migliore dei modi.
Possiamo definire Fracture il parto più ambizioso e completo della carriera dei nostri, in cui le varie sfaccettature di cui è ricco sono il biglietto da visita perfetto per l'esplosione definitiva a livello di status, non solo nella scena metal-core ma nell'intero panorama heavy.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1.The End Of All We Know 2.Pathfinder 3.Into Nothing 4.Fall Away 5.Fracture 6.Night Crossing 7.For All To See 8.Ascend 9.Utopia 10.A Depth That No One Dares
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Line Up
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Scott Kennedy (Voce) Craig 'Goonzi' Gowans (Chitarra) Steven Jones (Chitarra) Davie Provan (Basso) Ali Richardson (Batteria)
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