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Pop Evil - Versatile
24/05/2021
( 1668 letture )
Se non si è mai sentito pronunciare il nome dei Pop Evil è probabile che con un moniker così curioso si rischi di non prendere sul serio la proposta di questo combo americano sulle scene ormai dal lontano 2001.
Partire con questo pregiudizio però sarebbe del tutto errato in quanto i nostri sono riusciti negli anni a conquistare i favori della critica internazionale e a suonare sui palchi che contano in compagnia di numi tutelari di una certa scena alternativa come Five Finger Death Punch, Trivium e Papa Roach tra gli altri.
Arrivati ormai al sesto album in studio i cinque americani sono pronti a compiere il grande salto verso il mainstream di stampo americano facendo uso di tutti gli elementi indispensabili per farne parte, ma riuscendo a rimanere autentici verso uno stile che essi stessi hanno contribuito a delineare.

Versatile risulta fin dal primo ascolto il migliore album della band grazie ad un equilibrio sapiente tra modernità e aggressività, le quali danno vita ad un mix brillante e perfettamente confezionato per le radio americane, ma anche per i futuri concerti live del gruppo. Accanto a ritornelli irresistibili e crescendo emozionali propri di realtà come Shinedown ed Escape The Fate i nostri non lesinano riff e strutture che rimandano al miglior crossover anni ’90 come nel brano di apertura Let The Chaos Reign, che inaugura l’album con sonorità a cavallo tra Rage Against The Machine e nu metal, nella maniera in cui è stato interpretato anche dagli ultimi Bring Me The Horizon. Il brano è poi perfetto per esaltare la furia della batterista Hayley Cramer, perfetta con il suo drumming possente ad inserirsi tra le strofe rappate con enfasi dal frontman Leigh Kakaty.
La prima parte dell’album si muove bene o male su queste coordinate sganciando un altro pezzo da novanta, ovvero il singolo Breathe Again; con un titolo così è facile aspettarsi un brano intenso e di grande respiro, che va a toccare argomenti cari all’attualità americana concentrando il tutto in corrispondenza di un ritornello congegnato in maniera ottima per essere memorizzato all’istante. Il riff principale guarda ancora una volta al nu metal, ma stavolta è la componente pop a risaltare e va benissimo così.
Cosa differenzia a questo punto i Pop Evil da un gruppo come i Five Finger Death Punch però? Innanzitutto la produzione di Versatile, sebbene sia curatissima sotto tutti gli aspetti, suona molto meno “plasticosa” dell’ultimo disco della band di Ivan Moody ad esempio e in secondo luogo all’interno di Versatile si può respirare una tale versatilità che è difficile trovare nella discografia dei colossi di Las Vegas. Paradossalmente questo aspetto è quello che probabilmente non ha ancora permesso il salto di qualità alla band del Michigan, ma in questa sede è invece molto apprezzato.
Prova ne sia un brano come Work che, nel suo essere quasi un calco spudorato di Sail degli Awolnation, convince appieno con le sue movenze elettroniche non banali, seppure sempre al servizio di una struttura pop che non dispiacerebbe nemmeno a certi Imagine Dragons, per non parlare poi degli ultimi Royal Blood. La voce grintosa di Kakaty è la vera ciliegina sulla torta, ma in questi quattro minuti funziona davvero tutto, dall’arrangiamento alla produzione. Vero è che in questo caso di metal non c’è davvero nulla, ma nel corso dell’album le variazioni stilistiche sono talmente variegate che diventa difficile incasellare la musica della band in un genere preciso. Rimangono costanti solamente i ritornelli azzeccati ed estremamente cantabili, inseriti all’interno di composizioni ora prettamente rock, ora invece più electro-pop, senza mai dimenticarsi di quell’approccio metal riscontrabile quasi sempre nei suoni di chitarra e negli interventi in scream del cantante.
Certamente nella seconda parte dell’album manca un po’ di quella grinta che caratterizza la prima parte di scaletta e in brani come Raise Your Flag si percepisce un po’ di stanca, anche se risulta palese come questo sia il momento più radio-friendly del lotto e probabilmente uno di quelli che avrà maggior fortuna al di fuori del disco.
Sul finale merita una menzione la ballata country – immancabile in album del genere – Survivor, la quale riesce a mixare un impianto strumentale estremamente catchy ad un’atmosfera generale southern rock indovinatissima, che si tinge ancora una volta di metal sul finale, in maniera del tutto inaspettata. Impossibile non cantare il ritornello insieme a Kakaty negli ultimi secondi del brano.

La scaletta si conclude in crescendo con Worst In Me, un bel concentrato di Bring Me The Horizon e Linkin Park, dov’è ancora una volta lo screaming del cantante ad impressionare e a convincere, così come nella seguente Same Blood, la quale invece punta tutto sulla sua ritmica sincopata e sui cori che impreziosiscono i momenti più concitati del brano.
Dodici brani, in un genere come questo, non sono pochi, ma Versatile riesce a scorrere alla grande nei suoi quarantuno minuti di durata, facendosi anche riascoltare con piacere.
Non siamo di fronte a un party album, è bene chiarirlo, perché i Pop Evil non mirano a far divertire l’ascoltatore – come abbiamo visto fare abilmente dai Sumo Cyco qualche giorno fa – ma la musica contenuta in questo disco è a suo modo seriosa e talvolta anche “impegnata”, sebbene sia resa più immediata e leggera da un approccio strumentale moderno e diretto, perfettamente calato nell’attualità.
In campo alternative rock/metal abbiamo già visto uscire album meritevoli, ma Versatile merita di entrare nella lista dei migliori dischi del genere usciti per ora, anche se le mire della band vanno sicuramente al di là dei confini imposti dal genere stesso, per puntare ancora più in alto verso un mercato che forse è pronto ad accoglierla.



VOTO RECENSORE
78
VOTO LETTORI
72.4 su 5 voti [ VOTA]
si come no
Lunedì 2 Agosto 2021, 23.25.29
6
Per chi è interessato a questo gruppo consiglio vivamente "Onyx"...
Indigo
Giovedì 22 Luglio 2021, 17.18.32
5
Ottimi i tre brani iniziali (Let the chaos reign in primis) e molto buoni i tre conclusivi; la parte centrale della tracklist invece non mi ha convinto. Dove attingono al nu metal ci siamo, mentre il resto sembra strizzare l'occhio all'alternative mainstream attuale (come detto nella recensione gente come Imagine Dragons/Royal Blood) e ai BMTH senza riuscire a replicare la qualità di quest'ultimi. Quello che manca è un po' di carattere e una maggior personalizzazione del sound: @Alex cita i Five Finger Death Punch, una band arrogante, finta e paracula che però ha molto carisma ed è riuscita a creare una proposta musicale subito riconoscibile ed identificabile; per questo tra le due band scelgo Moody e soci. Questo è un buon disco ma manca ancora qualcosa per raggiungere il vertice.
Albifuz
Giovedì 27 Maggio 2021, 19.15.47
4
E' sempre tutto gia' sentito... e capisco chi si e' anche rotto... pero' bisogna ammettere che il gruppo e' sopra la media... il disco lo ascolto volentieri senza grosse aspettative... ha dei buoni pezzi, melodie, e' super commerciale... qualche ascolto si fa' volentieri
Galilee
Giovedì 27 Maggio 2021, 9.29.59
3
Sa tutto di già sentito mille volte. Stacchi, melodie, riff, chorus. Per me inascoltabili. L'etichetta alternative ad una branchia del metal così limitata e stereotipata fa un pò ridere, ma lo so viene chiamata così. Devo però ringraziare tutte queste band alternative che grazie alla loro proposta così mediocre mi hanno fatto finalmente apprezzare band storiche come i Linkin Park che ai tempi non avevo mai tanto considerato.
Black Me Out
Giovedì 27 Maggio 2021, 9.18.16
2
Capisco il tuo commento @albyfuz, ma personalmente è proprio questo "minestrone" di stili che mi ha fatto apprezzare il disco. Ad ogni modo per me meglio questi Pop Evil che i molto più osannati Five Finger Death Punch.
albyfuz
Mercoledì 26 Maggio 2021, 21.21.03
1
Ne carne ne pesce ... ma di buona qualita'
INFORMAZIONI
2021
eOne Music
Alternative Metal
Tracklist
1. Let The Chaos Reign
2. Set Me Free
3. Breathe Again
4. Work
5. Inferno
6. Stronger (The Time Is Now)
7. Raise Your Flag
8. Human Nature
9. Survivor
10. Worst In Me
11. Same Blood
12. Fire Inside
Line Up
Leigh Kakaty (Voce)
Nick Fuelling (Chitarra)
Dave Grahs (Chitarra)
Matt DiRito (Basso)
Hayley Cramer (Batteria)
 
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