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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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14/03/2022
( 5241 letture )
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Il famigerato terzo disco. Quante volte abbiamo sentito o letto di questo argomento. Da sempre considerato il disco del “o la va o la spacca”, quello che deve confermare se il gruppo preso sotto esame è capace di grandi cose o è solo una meteora destinata al dimenticatoio. Gli Slayer con Reign in Blood o i più recenti Vektor con Terminal Redux possono confermare questa tesi. Il gruppo sotto la lente d'ingrandimento di questa recensione è quello dei Messa. la band padovana, con il loro terzo disco Close, è arrivata al compito di confermare le ottime capacità dimostrate nei precedenti Belfry e Feast for Water e per farlo si sono affidati alla nota Svart Records che in sonorità doom ha sempre offerto gruppi interessanti. In poco più di un'ora, i nostri presentano un doom metal macchiato di sonorità settantiane e influenze jazz, che non ha paura di sorvolare lidi extra-metal riuscendo nel compito di non risultare fuori luogo.
La prima parte di questo album è affidata alla coppia Suspended e Dark Horse. La traccia d'apertura, Suspended, infatti mostra come i Messa riescano a gestire bene i ritmi lenti del doom, la voce di Sara tiene testa ai riff massicci e solidi di Alberto che verso la fine del brano mette in mostra le sue capacità di esecuzione suonando un breve assolo jazz. Se la prima mostrava la band sui ritmi lenti, Dark Horse invece preme sull'acceleratore, con la batteria di Rocco nel ruolo di protagonista. Il musicista spazia tra blast beats e doppio pedale andando a rendere variegato il corso del pezzo. Con Orphalese, i Messa cominciano a sorvolare territori del medioriente. Infatti il brano inizia con lo strumento a fiato Duduk suonato dal musicista ospite Giorgio Trombino, che lascia spazio ad un riff mediorientale che accompagna perfettamente la voce calda di Sara che, non solo in questo pezzo, dimostra le sue ottime capacità vocali. Se gli Orphaned Land suonassero doom invece di prog, avrebbero scritto un brano con queste caratteristiche. Rubedo è sicuramente uno dei brani più riusciti del lotto. Mette in mostra la solidità dei Messa sia nelle parti più lente come le strofe sia in quelle più spinte come il ritornello e l'assolo di Alberto che fa chiudere, insieme al bassista Marco la canzone, con i sintetizzatori. Sicuramente diverrà un cavallo di battaglia nelle esibizioni dal vivo. Hollow è una breve strumentale che fa tornare il gruppo verso territori meridionali e nord africani, infatti il brano successivo è Pilgrim. La prima parte del singolo di presentazioni ha come protagonista un riff di chitarra dall'atmosfera nordafricana, con delle intromissioni di strumenti tipici del luogo come il dulcimer o l'oud. Il brano, che è stato il primo singolo estratto da Close, è estremamente legato alla copertina. Infatti le influeze africane creano un ponte con le donne raffigurate nello scatto usato come cover. Le tre rappresentate sono state catturate durante lo Nakh, una danza rituale eseguita dalle donne nella quale la testa e i capelli vengono fatti ondeggire, un po' come il nostro moderno headbanging. La seconda sezione è molto più classica e doom. Con 0=2 inizia la seconda tranche del disco, quella maggiormente “classica”, con una lieve presenza psichedelica. Il brano continua a far dialogare il doom dei Messa e le sonorità mediorientali qui presenti nel riff di chitarra. Decisamente interessante la parte finale del brano dove un sax impazzito suonato sempre da Giorgio Trombino riesce a mantenere attento l'ascoltatore. If You Want Her to Be Taken è il brano più debole del lotto, purtroppo si adegua alla struttura classica del pezzo lento iniziale e pezzo più veloce nel finale, senza altro da offrire. Leffotrak è black metal e può risultare fuori luogo all'interno del disco. Infatti è una breve strumentale dove lo scream di Rocco e il resto delle band si uniscono per creare una scheggia impazzita di quarantacinque secondi. L'ultimo brano del disco è Serving Him, un pezzo molto occult rock che non propone anch'esso una qualche novità in più, però è solido e ben sostenuto dal gruppo che chiude nella giusta maniera ovvero senza allungare eccessivamente l'album.
I Messa con Close ci hanno consegnato un ottimo disco che li fa superare appieno la prova del terzo album. La band ha raggiunto la piena maturità compositiva sia nei brani più rispettosi verso il doom come Suspended e Dark Horse sia in quelli più atipici e piacevolmente sorprendenti, Pilgrim e Orphalese soprattutto. Un plauso ancora alla voce di Sara che in molti pezzi dimostra la sua elasticità vocale che riesce a dare ancora più riconoscibilità ad ogni canzone. Il disco, per chi non è affine al genere, potrebbe risultare ostico ad un primo ascolto ma se riuscirete a isolarvi con delle cuffie in testa e il niente intorno, questo Close vi ammalierà, soprattutto per il coraggio di aver voluto sperimentare invece di adagiarsi su quanto fatto precedentemente. Complimenti.
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VOTO LETTORI
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80.72 su 195 voti [
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30
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Questi se non avessero annullato la data di apertura con Lindemann chi cavolo li considerava. |
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29
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boh,non ci trovo veramente nulla di che in questa band,specchio dei tempi bui (dal punto di vista musicale) che stiamo vivendo.. 30 anni fa non sarebbero probabilmente andati oltre al demo,ora sono osannati come una top band |
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28
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Finalmente l\'ho recuperato. Un gran bel disco. I Messa hanno personalità e talento. Un\'altra realtà italiana con gli attributi. |
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27
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Ascoltato ora, veramente un album notevole, non ho capito solo Leffotrak aka Kartoffel.
Hanno un bellissimo sound, una grande voce, bella produzione, album solidissimo: 80 concordo.
Doom over the world. |
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25
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Mi sorprende un po\' il giudizio di @Bob. Cioè mi riesce difficile capire come si possano considerare monotone una Pilgrim o una Leffotrak. Secondo me è inferiore di poco a Belfry e meglio di Feast for Water, che mi piace ma che trovo, quello sì, un po\' monotono. |
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24
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Gruppo che ho conosciuto solo grazie ai sito. Una bella sorpresa. L\'inizio con Suspended e Dark Horse mi è piaciuto moltissimo. Questi suoni arcani, oscuri, misteriosi, con voce da \"sacerdotessa\" che declama antichi riti mi hanno sempre affascinato. 78 |
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23
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Personalmente questo disco non mi ha fatto impazzire come i precedenti lavori,anzi, lo reputo un leggero passo indietro. Dopo una buona partenza con le prime tre/quattro canzoni davvero ottime secondo me il disco un po’ si perde restando abbastanza monotono e a tratti stancante. Ho sempre fatto fatica ad arrivare fino in fondo ogni volta che l’ho ascoltato. Restano pur sempre tra le migliori band italiane che ci sono in circolazione, se non la migliore. |
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21
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Disco dell\'anno. Voto 95 al disco, più 4 per alzare la media ridicola del voto lettori |
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19
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per me, disco "non metal" dell'anno. Incredibile poi come tutti ci vedano queste atmosfere doom, pesanti ecc quando in realtà il disco, a mio avviso, è quanto di più leggiadro e soffice. Sì, forse proprio in contrapposizione alle chitarre pesanti ma, insomma, diciamocelo: non sono neanche così pesanti. Trovo piuttosto che ci sia tutta una serie di sonorità psichedeliche dei migliori JEfferson Airplane, di improvvisazioni soul e jazz, di magie mediorientali e folk. E la voce pazzesca di Sara che riesce a creare armonie e melodie SEMPRE. |
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18
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@Alberto mi hai sgamato Albè, che commento intelligente. Al pari dei voti dei "lettori" di metallized |
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Capace che è proprio il sig. Echoes a farlo... di solito il primo che sente la puzza è quello che l'ha mollata... |
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@Echoes
credo ci sia proprio qualcuno che ce l'ha a morte con metallized, che vota tipo 30 a tutto quello che piace. non lo chiamerei lettore, sembrano più dei troll malmostosi. Spero trovino una ragazza o un ragazzo e escano, fuori c'è una vita. |
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15
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@Echoes
credo ci sia proprio qualcuno che ce l'ha a morte con metallized, che vota tipo 30 a tutto quello che piace. non lo chiamerei lettore, sembrano più dei troll malmostosi. Spero trovino una ragazza o un ragazzo e escano, fuori c'è una vita. |
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14
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Voto : 56. Sempre più imbarazzanti i voti dei lettori su questa piattaforma. |
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13
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È vero, if you want her to be taken e Serving him sono i brani che presentano meno novità. Il problema è che sono stupendi. |
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Il chitarrista a destra e il basso a sinistra creano delle pareti di roccia sonora, dietro rotola quasi nascosto il movimento tellurico della batteria e dal centro di quelle rocce esce la voce della Gorgone Sara, un ruscello che diventa torrente, restando limpido. (L'audio non era il massimo però...). |
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11
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Gruppo immenso, disco incredibile, e anche Sara tanta roba veramente (sia di voce che di aspetto!) |
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10
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Eccellente band che ho seguito dal loro primo album, Belfry con il campanile di Curon Venosta in copertina e le sonorità doom contaminate dalla worldmusic che mi hanno ricordato alcuni passaggi degli Aktuala. Esempio interessantissimo di come il doom, forse assieme al black, sia contaminabile e colorabile anche da altre influenze. Qui siamo su un songwriting ancora più ricercato e superiore ai due precedenti, con polistrumentisti e voce di alto livello. Giustamente sottolineate nella ottima recensione, Pilgrim e soprattutto Orphalese come i brani più sorprendenti e personalmente migliori. Gli ascoltavo ieri sera con un Syrah Siciliano dal gusto fortemente tendente alle ciliegie. Ottima colorazione. Come la musica dei Messa. Très bien. Au revoir. |
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9
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Ogni disco è meglio del precedente.. qualità altissima. Orgoglio italiano nel mondo |
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7
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Ottima band, purtroppo non ho ancora nulla di loro, ma rimedierò. |
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6
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seguo i Messa dai tempi del primo album ormai 5 anni fa, che dire? secondo me la miglior band italiana, poi dal vivo sono clamorosi, persino meglio che su disco, il loro successo è meritatissimo |
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5
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Ascoltato solo una volta ma disco che merita davvero di essere approfondito, bravi |
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4
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Mi chiedevo a quale popolazione appartenessero le danzatrici della foto, pensavo fossero indiane d'America tipo Navajo, dalla rece ho capito che sono Berbere (che fanno headbanging come dice Pez) Il disco, beh, ordinato tempo fa sulla fiducia e arrivato da qualche giorno, altro che ostico, dal primo ascolto l'ho trovato bellissimo! Gran gruppo, e la voce di Sara, c'è poco da dire, è perfetta, una delle migliori del genere! (E a proposito di gran voci femminili doom, tra un paio di mesi arriva anche il nuovo Besvarjelsen). |
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3
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Spettacolare! Ascoltato, acquistato! |
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2
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Sono al ventesimo ascolto. Come dice la recensione, Close vi ammalierà. Immensi Messa di Cittadella. |
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1
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il disco è bellissimo, gruppo che adoro..... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Suspended 2. Dark Horse 3. Orphalese 4. Rubedo 5. Hollow 6. Pilgrim 7. 0=2 8. In You Want Her to Be Taken 9. Leffotrak 10. Serving Him
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Line Up
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Rocco (Batteria, Percussioni, Cori) Alberto (Chitarra, Oud, Mandolino, Cori, Moog, Piano, Sintetizzatori, Percussioni) Marco (Basso, Chitarra acustica, Cori, Sintetizzatori, Dulcimer) Sara (Voce, Percussioni)
Musicisti Ospiti Giorgio Trombino (Sassofono, Duduk) Matteo Bordin (Chitarra)
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