Non c’è bisogno di spendere tante parole sui Powerwolf, gruppo power tedesco attivo da ormai vent’anni, capace disco dopo disco di conquistare un grande pubblico grazie a una proposta energica e con una grande identità, sempre conferita con potenza dal carismatico frontman Attila Dorn e da una band ben affiatata. Ecco, allo stesso modo il disco di oggi, Interludium, non ha bisogno di tante presentazioni: si tratta di una raccolta di una manciata di inediti/singoli usciti nel corso degli ultimi mesi con l’aggiunta di alcune vecchie canzoni ritirate fuori dal cilindro per l’occasione. A questo vanno aggiunte le edizioni speciali, una che include Communio Lupatum II, in cui gruppi amici quali e Eisbrecher, Electric Callboy, Korpiklaani e Rage coverizzano i grandi successi dei Powerwolf, un’altra edizione ancor più limitata che invece contiene anche Interludium Orchestrale, in cui sono presenti canzoni registrate in versione orchestrale. Non si può parlare tanto di questo Interludium perché alla fin fine più che un disco è una specie di raccolta, un qualcosa in più da pubblicare prima di un vero album di inediti degno di nota.
Le canzoni sono sempre le solite e trasmettono bene l’attitudine della band, con ritmiche muscolose e cori battaglieri ad accompagnare la profonda voce di Attila. Questo vale per i quattro inediti, Wolves of War, No Prayer at Midnight, Altars on Fire e Wolfborn, di cui i primi due si distinguono per l’andamento più allegro e scanzonato, il terzo essendo un po’ più lento e battagliero e l’ultimo per l’apprezzabile presenza in primo piano dell’organo, a dare un tono più solenne alle canzoni e a differenziare quel minimo i brani, che tra loro scorrono compattissimi. Sainted by the Storm è un singolo uscito a Marzo 2022, con un bel riff di chitarra accattivante, così come lo è il ritornello. Si possono all’incirca ripetere (ripetitività nel bene e nel male è una delle parole chiave del disco) le stesse parole per My Will Be Done, pubblicato nell’Ottobre 2022. Si prosegue con Stronger Than the Sacrament e Living on a Nightmare originariamente contenuti in Wolfsnächte 2015 Tour EP, disco distribuito alla vendita nel relativo tour. Si prosegue con Midnight Madonna, bonus track contenuta nel buon The Sacrament of Sin del 2018, per poi concludere con Bête du Gévaudan, versione in francese di Beast of Gévaudan, incalzante canzone pubblicata nel 2021.
Che dire di questo Interludium? Alla fine come raccolta non è male, ci sono gli ultimi singoli e qualche canzone passata meno rilevante messa in questo contesto in primo piano. La qualità è quella a cui il gruppo ci ha abituato, quindi molto alta, in cui tutto è praticamente perfetto, dalla copertina, alla produzione e probabilmente anche le canzoni dal punto di vista tecnico. Per contro si porta dietro anche i soliti difetti dei Powerwolf, quindi una certa ripetitività e prevedibilità: non è un lavoro imperdibile, ma se vi scorre casualmente sulla playlist si può lasciar andare senza problemi, l’energia e la carica che danno i Powerwolf c’è sempre.
|