|
26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
|
|
|
05/08/2023
( 736 letture )
|
Parlare di Equilibrium, significa parlare del disco più sottovalutato di una delle band più sottovalutate che ci siano. I Crowbar hanno da sempre dimostrato di esser un monolite mastodontico in grado di esser molto più estremi di generi di per sé votati all’estremismo, un manipolo di americani del profondo Sud che va dritto al punto sempre e comunque senza fronzoli, orpelli o virtuosismi fini a se stessi.
Un piccolo neo imputabile al disco in questione è una produzione differente rispetto al passato, in quanto più spinta e a tratti più risoluta. In alcuni momenti le chitarre sono poco chiare e nitide mentre i piatti della batteria in altri episodi momentanei sono fin troppo presenti, pecche che non ne rovinano comunque un piacevole ascolto. Musicalmente siamo sempre all’interno del mondo Crowbar, riffing infiniti e pesanti come intere montagne, liriche striscianti, atmosfere asfissianti e lugubri anche se c’è qualche piccola novità, ma andiamo con ordine. I Feel the Burning Sun è quanto di meglio si possa desiderare come opener di un disco sludge e, senza mezzi termini, è un brano di pura didattica del genere, così come la successiva titletrack Equilibrium. Questa combo iniziale di per sé vale già il prezzo del biglietto. Glass Full of Liquid Pain presenta delle progressioni melodiche immediate e dirette, inoltre si caratterizza per variazioni ritmiche che si discostano dal solito andamento sui tempi utilizzati generalmente dalla band, un brano davvero interessante sotto ogni punto di vista. Va sottolineato inoltre che stimolanti divagazioni prog sono presenti anche in altri brani (tutti peraltro di pregevole fattura) come Uncovering o Euphoria Minus One. Venendo alle novità, la più diretta è l’utilizzo di clean vocal da parte di Mr.Windstein perfettamente a suo agio anche in questo registro, basti sentire il finale di Down Into Rotting Earth ma ancor più la ballad To Touch the Hand of God per restarne colpiti a pieno. Menzione particolare va alla conclusiva Innahgotta poco più di un minuto di puro divertimento e spirito scanzonato.
Detto chiaramente, non c’è nulla che non vada in Equilibrium, forse alcuni momenti leggermente più deboli e qualche calo di tensione certo, ma la qualità messa in mostra è di primissima scelta. Il problema focale come più volte detto da Mr.Windstein è stata l’eccessiva fretta con cui si è trovato ad aver a che fare durante le registrazioni che lo hanno portato ad un accumulo di stress e alla mancanza di cura in alcuni dettagli. Analiticamente un altro punto di debolezza di questo disco è l’esser uscito “dopo e prima” di dischi monumentali della band e del genere come Broken Glass, Odd Fellow Rest e Sonic Excess In Its Purest Form solo per citarne alcuni. Ciò detto Equilibrium è un album dei Crowbar da Crowbar pertanto assolutamente da rispolverare e rivalutare per i cultori del gruppo e dello sludge in genere.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4
|
Mah, sulla produzione - parlando del CD originale - in realtà le chitarre sono molto \"in your face\", mentre la batteria è piuttosto sottile nel mix, specialmente il rullante, con poca presenza. Per il resto, non un classico rispetto a dischi come i precedenti (tutti), ma estremamente solido, anche grazie alla presenza di Sammy Duet. Il disco dopo resta l\'ultimo grande lavoro, poi solo cose nella media a mio avviso, pur decorose. Non è stato citato che \"Dream Weaver\" era una cover di Gary Wright |
|
|
|
|
|
|
3
|
Nono ma quale minore, per me è tra i migliore tre in assoluto |
|
|
|
|
|
|
2
|
Ottima recensione, nulla da aggiungere. Album comunque molto bello. Forse potremmo definirlo un disco minore nel complesso, ma il punto è che un disco minore all\'interno della discografia dei Crowbar è comunque un ottimo album. |
|
|
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. I Feel the Burning Sun 2. Equilibrium 3. Glass Full of Liquid Pain 4. Command of Myself 5. Down Into Rotting Earth 6. To Touch the Hand of God 7. Uncovering 8. Buried Once Again 9. Things You Can’t Understand 10. Euphoria Minus One 11. Dream Weaver 12. Innahgotta
|
|
Line Up
|
Kirk Windstein (Voce, Chitarra) Sammy Pierre Duet (Chitarra) Todd Strange (Basso) Sid Montz (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|