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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Walls of Jericho - With Devils Amongst Us
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04/11/2023
( 668 letture )
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Aggressività massima e deterioramento sociale. Illusioni e sogni infranti. Diavoli e pensieri violenti. Dopo due anni scarsi tornano a ribaltare le mura del vostro rifugio sicuro i Walls of Jericho, con una formazione stabile grazie all’inserimento di Dustin Schoenhofer alla batteria. Il cuore rimane intatto così come le intenzioni battagliere. Il contorno e il condimento cambiano in favore di un thrash-core indiscutibilmente funzionale e devastante. Il messaggio è chiaro: distruzione di massa.
All Hail the Dead (2004), fondamentale e grezzo quanto basta suona come un mero aperitivo a confronto di With Devils Amongst Us All, dove la band gira a pieno regime focalizzandosi sulla consueta violenza tout-court, l’hardcore nelle vene e gli iper-riff ora taglienti ora muscolari della coppia Mike Hasty / Chris Rawson. La ricetta è semplice, ma non per questo da sottovalutare: ci pensa l’accoppiata inziale a sbalzarvi dalla sedia con veemenza soprannaturale. E se Trigger Full of Promises è la versione iper-vitaminizzata del sound pre-2006, I Know Hollywood and You Ain’t It si affaccia a una solida forma di thrash metal ottimamente prodotto. I tocchi stradaioli durante i bridge aumentano il potenziale livido e marcio, mentre i brevi breakdown dal retrogusto groove non fanno altro che trasportarci indietro ai primi anni ’90. Sempre diretti, sul pezzo, focalizzati e “ignoranti” il giusto, i Walls of Jericho capitanati dall’antidiva Candace Kucsulain proseguono il cammino oscuro di distruzione tra le macerie potentissime e dissonanti di And Hope to Die, con il suo bilanciamento –core perfettamente in bilico tra NWOAHM e groove metal. Delizia violenta, l’accelerazione sulla tre-quarti ci spazza giustamente via con noncuranza, ma non è tutto: contro-cori e una buona prova dietro le pelli di Dustin Schoenhofer convalidano la nuova/vecchia forma della band, ulteriormente inasprita dal rifferama retrò di Plastic, che sembra spuntare fuori dagli archivi del 1989. Distruggete tranquillamente tutto ciò che avete a tiro ma andateci piano: non siamo neanche a metà strada e abbiamo bisogno di birre ghiacciate, cappellini alla rovescia e bermuda militari. È un massacro nel massacro e non si guarda in faccia nessuno. Non c’è tempo per cori zuccherini, progressioni complesse o partiture all’avanguardia. Una breve narrazione sofferta, doppia-cassa e riff stoppati ed è di nuovo ora dell’assalto (sub)urbano. Gioiello brutale.
Che dire di Try Fail Repeat? Durante il consueto giro di boa ci troviamo al cospetto della rabbia velenosa ma motivazionale di Candace Kucsulain e della sua combriccola. Riff che spunta fuori direttamente da casa Slayer e doppia-cassa fulminea dipingono uno dei brani più veloci, veementi e sanguinosi dell’intero lavoro, con la classica alternanza HC/thrash e i richiami a Hatebreed e Freya grazie ai frequenti stop’n’go e agli incalzanti contro-cori. Gang vocals come se piovesse e bridge ritmico che definire da headbanging selvaggio sarebbe quantomeno riduttivo. The Haunted fa fede al suo titolo richiamando la band svedese, ma gioca con un’intro drammatica in crescendo. Non c’è quiete né redenzione, ma solo una pioggia di riff spessi come antiche mura e taglienti come lame affilate, un ritornello corale da pugni alzati e un fantastico basso a cura di Aaron Ruby, qui davvero convincente nel rassodare la sezione ritmica. With Devils Amongst Us All è godibile in quasi ogni occasione, ma attenzione a non andare fuoristrada durante l’up-tempo di And the Dead Walk Again perché la spregiudicatezza sfrontata e prettamente “live” del brano non fanno altro che aumentare il potenziale di ossa rotte. Si prosegue così per tutta la scaletta, e laddove non arriva l’originalità arriva la potenza, la buona tecnica o la violenza. Come in un buon slasher movie che si rispetti, la formula dei Walls of Jericho è consolidata in eterno nonostante la ormai lunga assenza dalle scene e la scarsa produttività.
Ci piace pensare ai loro album come a un andi-rivieni continuo di minacce a base di hardcore ed heavy metal. Una fratellanza unica e unita, che non volta mai le spalle alla cricca fidata. Ma attenzione, perchè c’è anche tempo per una ballata introspettiva (sì, avete letto bene), dove la furia senza compromessi di Candace si placa mostrando un’inaspettata bella voce, pulita e delicata anche se sofferta. No Saving Me è triste, gotica e malinconica. Introduce gli archi e un bel crescendo centrale, dove Mike Hasty si si prodiga in un solo melodico davvero bello. Dopo la gradita pausa dipinta di velluto chiudiamo i battenti con la potenza aggiornata di Welcome Home, che ci conduce e ci riconnette con lo spirito thrash-core di With Devils Amongst Us All: una discesa nella fumosa metropolitana della Grande Mela, dove caos, tremolanti luci al neon e urla dominano la scena. Infine, la title-track confeziona il lavoro senza sbavature, racchiudendo l’intensità e il significato del Walls of Jericho - sound, collegandosi agli albori senza tradire lo spirito dell’album. Un buonissimo finale che ci punta il dito contro non senza sorprese, ma con la consueta potenza e il gran coro finale. Ancora una volta pollice in su per la gang di Detroit.
Il mosh pit è tutto vostro!
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6
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Album violentissimo e senza compromessi.. Cantato deflagrante a più non posso.. In una parola: Letali! |
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5
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Visti in due occasioni diverse sempre di supporto ai Sick Of It All, confermo che dal vivo sono molto energici, Candace è una furia, un vero animale da palco. Non conoscevo le canzoni, ma nel complesso hanno sempre fatto bei show. |
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4
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Non mi hanno mai convinto, mi sembra una \"furia\" che a lungo andare stanca e lascia il tempo che trova. Ma è solo una mia opinione personale.
Dal vivo dicono tutti siano coinvolgenti, cercherò di vederli prima o poi. |
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3
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Anni fa avevano suonato a 10 minuti da casa mia, alcuni miei amici c\'erano andati e mi hanno detto che avevo fatto male a mancare, perchè sotto al palco c\'era un pogo -termine purtroppo ormai poco usato- da paura e lì -secondo loro- facevano hardcore metallizzato ma bello potente , io non sono dello stesso parere ma fa niente.. |
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2
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Visti anni fa al Leoncavallo nella saletta in mezzo al pubblico praticamente. Dal vivo veramente coinvolgenti e tutti veramente alla mano, soprattutto la cantante. Anche musicalmente per me molto validi, quindi a mio giudizio un\'ottima band di hard core metallizzato e spaccaossa. |
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1
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Visti Live di supporto ai Biohazard. Non capisco il loro successo nel genere. Band per me sopravvalutata , però alla festa di Radio Onda d\'urto , dove avevano suonato, c\'era birra buona e salsicce a prezzi contenuti  |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Trigger Full of Promises 2. I Know Hollywood and You Ain’t It 3. And Hope to Die 4. Plastic 5. Try Fail Repeat 6. The Haunted 7. And the Dead Walk Again 8. Another Day, Another Idiot 9. No Saving Me 10. Welcome Home 11. With Devils Amongst Us
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Line Up
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Candace Kucsulain (Voce) Mike Hasty (Chitarra) Chris Rawson (Chitarra) Aaron Ruby (Basso) Dustin Schoenhofer (Batteria)
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