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22/04/2024
( 1311 letture )
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Alfieri dello speed/thrash vecchia scuola, i Vulture tornano alla carica con il loro quarto album Sentinels, dimostrando un ulteriore grado di maturità nel loro percorso professionale a partire dalla bella copertina ad opera dell'artista sudamericano Mario Lòpez.
La formula è sempre la stessa e da lì non si scappa: suonare a tutta velocità con tupa tupa scavezzacollo -Unhallowed & Forgotten- riff serratissimi e grida acute unite a cori incalzanti; se da un lato la cosa può sembrare poco originale -e lo è- dall'altro non disattende quello che i fan del thrash old school vogliono sentire da un gruppo dichiaratamente lontano da sperimentazioni e modernità. Già dalla produzione appare chiaro che i tedeschi sono dei nostalgici degli anni '80, non manca un velato riverbero e un suono che riporta al passato pur facendo risaltare i vari strumenti in maniera nitida e chiara, tanto nelle chitarre quanto nelle occasionali evoluzioni al basso di Andreas "Axetinctör" (Oathbreaker, Realm of the Impaler). La voce di L. Steeler si divide tra pulito e screaming praticamente in ogni traccia -escluse ovviamente le due strumentali Transylvania e Der Tod Trägt Schwarzes Leder- e basta dare un ascolto a una Draw Your Blades o alla più scanzonata Where There's a Whip (There Is a Way) per sincerarsi delle vette che la sua ugola riesce a raggiungere. Tecnicamente pure la coppia d'asce appare dotata e le chitarre si completano a vicenda costruendo scale assolutamente congeniali alle tematiche orrorifiche del disco (Gargoyles, Realm of the Impaler) oppure alle atmosfere più smaccatamente Eighties, come nella title-track che chiude la tracklist.
Insomma, Sentinels è un lavoro che pur non facendo gridare al miracolo soddisfa e intrattiene come dovrebbe l'ascoltatore, il quale trarrà giovamento nell'abbandonarsi all'headbanging selvaggio sui solchi dell'album; questo a condizione che non si ricerchino innovazioni di sorta o originalità a tutti i costi, in quel caso i Vulture non sono certamente il gruppo più indicato da seguire. Consigliato agli amanti del thrash old style.
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Caro compaesano (presumo dal nik) @LAMBRUSCORE assolutamente d’accordo vidimo ogni tua parola. Genere eterno. |
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Per i maniaci smanettoni birrafondai, non fatevi scappare i Napalm Strike di Tucson  |
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@Jappy, il genere non durerà a lungo ... durerà SEMPRE , fin quando ci sarà passione, voglia di suonare, sperimentare o rimanere ancorati alla old school, per me basta scegliere quello che si ritiene valido. Cosa soggettiva  |
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Riascoltato diverse volte sono veramente bravi. Per alcuni versi mi ricordano pure i rage di reign of fear, ottimi |
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Ok i Vulture non riempiranno gli stadi. Forse non vivranno esclusivamente di musica ma suonano del sano heavy metal old school venato di thrash e lo fa con tutto l’amore possibile per un genere che durerà ancora a lungo . Per me è una band da premiare ed ascoltare senza pensare oddio questo riff è preso da Exodus quest’altro dai Destruction o questo
solo preso dagli Exciter .. |
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Lisa black....all\' epoca tutte le band in qualsiasi genere di metal erano sempre in cerca di nuove soluzioni musicali per svecchiare il genere...adesso copiano bene la roba di 40 anni fa\' e basta....ma le copie non hanno mai un fascino convincente...invece queste band a mio parere dovrebbero cercare di aggiungere qualcosa in più a quell che fanno per accreditarsi una buona credibilità...o alla lunga cadranno nel dimenticatoio...come molte revival bands fanno. |
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Non capisco dire cloni a gruppi giovani che suonano speed o thrash con entusiasmo e lo fanno pure bene.. Che senso ha? Clone significa plagiare le canzoni di un gruppo, copiare la voce o altro.. Perché mai una band che pubblica un buon disco heavy o thrash, nel 2024, deve essere etichettata come clone.. Ma di chi? |
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Secondo me è una band che ama quel periodo e quel genere. E lo fanno alla grande, hanno tutti gli ingredienti giusti e non annoiano. Il neo di questo tipo di band sta in quel retrogusto di parodia che per forza di cose si porteranno dietro. |
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...beh,...di classici del thrash ce ne sono......ti potrei citare almeno 100-200 titoli...... |
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Quindi tu se vuoi thrash ascolti SOLO Kill em all? Faccio un esempio.. Ammazza che noia.. Solo Kill em all perché gli altri sono tutti cloni. Tu ascolti 4 dischi e basta.. Cavolo, come uno che mangia sempre la pizza. Buonissima ma ogni tanto una bistecca ci vuole |
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...ok...d\'accordo....ma non parliamo di futuro del metal.....preferisco le bands che lo hanno inventato...a questa nuova ondata di cloni ad oltranza.... |
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@Duke, è normale che se cerchi cose nuove non le trovi in band revival il cui unico scopo è fare un omaggio a generi morti, ci sarà un motivo se negli ultimi 20 anni i dischi più rivoluzionari non sono Heavy Thrash o Death classici, ma dischi che hanno anni 70/80 come influenze ma aggiungono cose nuove. |
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Ma infatti lisa la regola sarebbe passare da un disco all\'altro come si faceva da giovani |
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...gli anni 70-80-90 sono stati eccezionali.....sono anni irripetibili..... |
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A me lascia indifferente ascoltare un disco dopo 13459 volte... Band nuove a profusione.. |
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...a me i dischi di 40 anni fa...emozionano ancora....e altri recenti ..mi lasciano indifferente.... |
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È un discorso soggettivo.. Per me sullo scaffale ci sono i dischi che ascoltavo 40 anni fa\' e che ho ascoltato 1000 volte, io cerco sempre band nuove e stimoli nuovi. Non passo la vita ad ascoltare 3 dischi degli anni 80... |
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..la band sara\' pure buona....ma se si finisce per citare continuamente...la musica e le soluzioni del passato....dura poco nello stereo.....me ne sono accorto dopo aver dato fiducia ad alcune bands revival.....se non c\'e\' nulla di nuovo.....dopo il primo momento di entusiasmo ...finiscono a fare le ragnatele nello scaffale...dai giovani si pretende il nuovo....e cosi\' che va il mondo....fatevene una ragione...... |
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Piuttosto fatevi vostri gli lp o le ristampe CD dei gruppetti dell\' epoca...che almeno vi regalano più emozioni ...partendo non soltanto dalla musica ma anche dalle copertine...che queste band pseudo revival...perlomeno a prescindere all\' epoca si cercava di innovare il genere....adesso invece piuttosto che cercare di fare qualcosa di nuovo e diverso...scopiazzano a malapena la roba dell\' epoca...che tristezza a palate. |
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Ho ascoltato le prime 3-4 tracce per curiosità qualche giorno fa su bandcamp, e in realtà ho avuto l\'idea opposta, cioè che non hanno nulla da invidiare a tanti gruppi del genere (definiti ora cult) di quel periodo. Nulla di eclatante ma sanno scrivere comunque pezzi interessanti ed intrattenenti. |
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Esatto se regala belle emozioni si ascolta e bon |
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Ma chi se ne frega poi se quarant’anni fa sarebbero finiti nel dimenticatoio? E quindi? Il disco esce nel 2024 non nel 1984… |
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Non parlavo di loro parlavo del genere |
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secondo me loro non vivono di citazioni e basta |
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Non sono una band di serie c è che è un genere anacronistico che vive di citazioni al passato quindi va preso per quello che è senza per forza scomodare gli anni 80 |
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Non c\'è in Italia giustamente.. Troppa bigottaggine |
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secondo me più che altro non c\'è in italia, mi pare che in crucconia ad esempio ste band vadano per la maggiore, insieme alle pacchianate pseudo epic
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Invece sono una band valida, anche se purtroppo finirà nel dimenticatoio. Non c\'è il supporto adeguato ai gruppi più giovani, questo è il punto. |
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Negli anni 80 questi sarebbero caduti nel dimenticatoio delle bands di serie c |
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Adatto, come scritto nei commenti precedenti, agli amanti dello Speed anni \'80. Mi è piaciuto, pezzi in up tempo alternati con parti più cadenzate, assoli, arpeggi, voce azzeccata, abbastanza vario per non annoiare i maroni, cosa che capita a volte nel genere -come in tutti-. Per me voto rece ok  |
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Anche questo ottimo, lo ascolto da giorni.. Pura energia thrash e speed, bel disco come il precedente. Album consigliato a chi crede che non ci siano band heavy giovani e valide. Ascoltatelo🤟 |
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Gran cantante, tra zetro e John cyriss, disco molto bello che riporta agli anni d\'oro del genere. Mi stanno piacendo nonostante non propongano nulla di nuovo. Bravi |
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ci sento molto gli Exciter. Un ascolto picevole e voto per me giusto |
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secondo me il disco merita almeno 80. pur avendo alcuni aspetti specifici in cui copiano troppo exodus e fate, nel complesso l\'impostazione mi pare parecchio fresca e affrancata dagli stili degli 80, pur conservandone in sound. voglio dire, secondo me hanno acquisito la lezione degli eighties ma, pur rimanendo troppo ancorati a determinate band sotto certi aspetti, nel complesso hanno fatto proprio e personale questo sound |
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