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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Pretty Maids - Sin-Decade
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21/09/2024
( 749 letture )
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Anno 1992, l’hard rock e il metal scontano un mix di successo di band come Guns N’Roses, freschi dei due Use Your Illusions e nel bel mezzo di un glorioso tour mondiale, i Bon Jovi di Keep the Faith, gli Extreme di III Sides to Every Story e su sonorità più metalliche gli Iron Maiden di Fear of the Dark scalavano le classifiche assieme ai Megadeth di Countdown to Extinction, il tutto mentre il fenomeno grunge affacciatosi poco prima con il Seattle sound di Nirvana, Soundgarden e Pearl Jam prendeva sempre più spazio, moltiplicando le uscite e ampliando esponenzialmente i fans del genere. In questa fase di transizione, sia pure su scala mediatica ben inferiore, si posizionarono pure i danesi Pretty Maids, giunti al quarto album a due anni di distanza dal platinato Jump the Gun, tanto ambizioso in termini di produzione ad opera di Roger Glover e di songwriting dal sound a stelle e strisce e più melodico rispetto ai primi due episodi della band, quanto scarsamente riconosciuto in termini di successo rispetto alle elevate aspettative.
Il nuovo Sin-Decade risulta caratterizzato da un ritorno a sonorità più heavy e dirette, a cavallo tra robusto hard rock e heavy metal melodico, tra Dokken, Lynch Mob e Extreme più tirati. La formazione e il songwriting sono fortemente ancorati ai due membri storici Ronnie Atkins e Ken Hammer, restato unico chitarrista e con il resto della formazione decisamente rimaneggiata con gli innesti di una nuova sezione ritmica composta dagli energici Kenn Jackson al basso e Michael Fast alla batteria. Pochi fronzoli e molto accento su ritmiche quadrate e riff graffianti, con poco spazio alle tastiere e innesti melodici limitati ai refrains pennellati da un Ronnie Atkins tagliente, aggressivo ma espressivo quando serve, vero protagonista del platter. Un sound potente e amplificato da una produzione essenziale ma allo stesso efficace da parte dell’esperto Flemming Rasmussen, già noto per il lavoro in consolle di album di grande successo come Difficult to Cure dei Rainbow, Master of Puppets e And Justice for All dei Metallica. L’album scorre in modo assolutamente fluido nei tre quarti d’ora, spaziando dal class metal veloce e trascinante dell’opener Running Out, la title track Sin-Decade e Raise Your Flag, capaci di scatenare un contagioso headbanging, a mid-tempos cadenzati e scanditi dai riffs di Hammer che pennellano strutture di hard rock energico e compatto come Who Said Money, Come On Though, Come On Nasty, Credit Card Lover, fino a ballad ottimamente condotte da un ispirato Atkins come Nightmare in the Neighborhood e Know It Ain’t Easy, divenute veri e propri classici della band nel corso degli anni. Merita sicuramente menzione anche la conclusione Please Don’t Leave Me, ottima cover del brano scritto a quattro mani da Phil Lynott e John Sykes ad inizio anni Ottanta, con uno splendido solo e una prestazione sicura di Atkins, poi divenuto caposaldo delle scalette dal vivo della band danese. Sin-Decade è un album complessivamente solido e senza cadute qualitative, che riposiziona i Pretty Maids. su sonorità più heavy rispetto al precedente lavoro e traccia la strada per il prosieguo della carriera della band, sempre a cavallo tra hard rock e melodic metal, ancor oggi marchio di fabbrica della proposta dei danesi, capaci di intraprendere una lunga e prolifica carriera e di sfornare oltre una ventina di album, esempio di perseveranza e di coerenza, solo ultimamente un po’ rallentata dagli impegni di Atkins in sede solista e con Avantasia. Un album che non delude e che vale la pena senz’altro di rispolverare, non il principale successo della band, ma un capitolo importante nella storia dei Pretty Maids.
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6
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Gran bel disco! Penso anch’io che i due precedenti siano superiori, ma di certo non sfigura al confronto. La doppietta formata da title-track e Come On Though è da sballo, forse sul lato B ci sono un paio di pezzi meno efficaci, però bellissima la cover di Please Don’t Leave Me. Voto 80 |
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5
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Secondo me i loro più belli sono proprio i due precedenti che seguivano un po l\'andazzo Glam Metal imperante però a livello sonoro era sempre un Heavy Metal di gran classe.
Questo é più diretto, probabilmente ispirato a Wicked Sensation dei Lynch Mob uscito nello stesso anno... |
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4
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Diretto e senza sbavature, disco da 8-10 |
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1
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Band strepitosa. Anche tutti gli album anni 90 - 2000 meritano |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Running Out 2. Who Said Money 3. Nightmare in the Neighbourhood 4. Sin-Decade 5. Come On Though, Come On Nasty 6. Raise Your Flag 7. Credit Card Lover 8. Know It Ain’t Easy 9. Healing Touch 10. In the Flesh 11. Please Don’t Leave Me
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Line Up
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Ronnie Atkins (Voce) Ken Hammer (Chitarra) Alan Owen (Tastiera) Kenn Jackson (Basso) Michael Fast (Batteria)
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RECENSIONI |
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