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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Living Death - Metal Revolution
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( 3829 letture )
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La storia del thrash, e forse di quello tedesco in particolare, è disseminata di bands ormai dimenticate, ma che hanno contribuito in maniera talvolta determinante a tracciare le regole di un genere che tanta fortuna ha avuto e continua ad avere pur vivendo adesso nel suo complesso un periodo di comprensibile stasi creativa, tra queste credo valga la pena di parlare dei Living Death, rocciosissimo combo per molti versi troppo avanti per raccogliere il successo che meritava. Formatisi nel 1980, i Living Death misero a ferro e fuoco i locali della loro terra natia con una lunga serie di gigs che li portarono all’incisione di un demo, ovviamente su nastro, nel 1982, per poi incidere un primo grezzo LP per la Earthshacker intitolato Vengeance Of Hell.
Dopo un piccolo assestamento della line-up e l’EP Watch Out -che vendette 5000 copie in una settimana- i Living Death diedero alle stampe quello che probabilmente è il loro lavoro migliore, la miglior sintesi loro possibile tra crudezza e violenza da una lato e cura dell’incisione dall’altro: Metal Revolution, per quei tempi un vero assalto frontale ai padiglioni auricolari dei malcapitati ascoltatori; pezzi come Grippin’ a Hearth, Screaming for a Chamber, Panic & Hysteria e Deep in Hell ti inchiodavano al muro senza scampo, veramente potenti se rapportati all’anno di incisione. Dal punto di vista musicale si trattava di una instabile ed urticante miscela tra l’heavy tradizionale ed il thrash-speed mittleuropeo, fatto di riffs al vetriolo, ritmica ossessiva, martellante e velocissima e nessun momento di pausa; quello che però connotava maggiormente il gruppo era l’improbabile voce del singer Thorsten 'Toto' Bergmann, il prototipo del cantante che o si ama o si odia visceralmente, e la seconda era decisamente più probabile. Non si trattava nemmeno di una voce, era un miagolio, un lamento, qualcosa che all’epoca era praticamente inedito e che divise moltissimo anche i fans più accaniti che apprezzavano la musica, ma speravano in un singer 'normale'; a distanza di molti anni e dopo aver sentito di tutto e di più nel settore vocalist penso che ciò si possa considerare come un qualcosa che anticipava i tempi conferendo ai Living Death un tocco di originalità che per l’epoca era notevole, fermo restando che tecnicamente il buon Thorsten difficilmente entrerà nella top-ten dei migliori singers di sempre.
Oltre che per ciò che hanno lascito come Lp’s, (un altro paio oltre a quelli citati), i Living Death vanno ricordati anche perché i fratelli Kelch furono parte integrante dell’avvio del misterioso progetto Mekong Delta, attivo ancora oggi con innumerevoli cambi di formazione, ed i più attenti non faticheranno a rintracciare nelle loro prime cose le influenze dei Living Death. Chiudo ricordandovi che la presente recensione si riferisce all'edizione in mio possesso, ovvero quella originale in vinile, mentre é disponibile una edizione del 2002 su cd della Shark Records contente alcune bonus-tracks, tra queste un inedito live.
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Dopo aver letto la recensione della rivista H/M acquistai lp Vengeance of Hell e da li in poi li comprai tutti erano gia' avanti insieme ai Mekong Delta.......non per tutti. |
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disco che pensavo aver perso , ma ritrovato in uno scatolone ,rimesso sul piatto, mi ha stupito per la sua freschezza a distanza di 35 anni. buon lavoro convincente per i tedeschi |
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Le nostre palle hanno una soglia di reststenza piuttosto elevata, e le richieste sono sempre bene accette. |
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Sono sicuro che qualcuno ti accontenterà... col tempo  |
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Ehmmm....nn per spaccare le palle......ma i Coroner!??!?! )) |
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Prima o poi arriveranno anche loro |
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ma una bella recensia dei grandissimi Deathrow....a quando!?!?!? )) |
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L'ho detto, la voce era una novità all'epoca, oggi è più facile assimilarla. |
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6
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Buona fortuna!A parte questo e il secondo (Vengeance of Hell), ristampati su CD, per gli altri ho idea che devi rivolgerti a qualche venditore tedesco su Ebay..... |
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Ho ascoltato il disco in questione. Grande album! Anche la voce a me piace, non la trovo affatto brutta, anzi. Ora mi procuro tutti gli album  |
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proprio loro  |
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Ma sono gli stessi di Protected from reality? |
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Davvero interessante, dalla rece si evince che deve essere un gran bel disco. Cercherò di reperirlo! |
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Impeccabile come al solito! Bel disco, per quanto in effetti la voce lo renda un po' difficile da apprezzare. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Killing Machine 2. Grippin´ A Heart 3. Rulers Must Come 4. Screaming From A Chamber 5. Shadow Of A Dream 6. Panic & Hysteria 7. Road Of Destiny 8. Deep In Hell
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Line Up
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Reiner Kelch - Guitar Dieter Kelch - Bass Frank Fricke -Guitar Thorsten Bergmann - Voice Andreas Oberhoff - Drums
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RECENSIONI |
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