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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Subliminal Crusher - Endvolution
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( 2054 letture )
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Terzo full-lenght per gli umbri Subliminal Crusher, chiamati così all'impegnativo compito di confermare alcune buone impressioni suscitate dai due predecessori di questo Endvolution.
La band, nella cui line-up compaiono due rappresentati di altrettante ottime realtà tricolori (Jerico e Rodeath sono entrambi membri sia degli Hyades che degli S.R.L.) è dedita ad un melodic death/thrash in cui una certa componente groovegiante contribuisce a creare un sound abbastanza moderno.
Ciò è dovuto soprattutto al lavoro delle chitarre, che maggiormente hanno il compito di variare il tono delle canzoni rispetto alla canonicità della sezione ritmica e della voce, le quali sono molto più attaccate alla tradizione: il risultato è quantomeno complesso e da analizzare attentamente. Da un lato risalta il buon lavoro di questi cinque ragazzi nell'inquadrare precisamente la struttura da dare ad ogni pezzo, così che ogni canzone sia il risultato di un lavoro completo e preciso, ma dall'altro salta all'orecchio qualche incongruenza nella trasposizione di tutto ciò dal mondo teorico alla pratica; le parti dalle influenze più melodiche sono ben strutturate e convincenti, ciò soprattutto grazie all'ottimo lavoro dei due chitarristi, autori di riff di ottimo livello (come quello iniziale di Bored, che però a voler essere maligni sembra assomigliare a quello d'apertura della recente The Persecuted Won't Forget dei Testament), mentre si notano cali di livello nelle sezioni più tirate, principalmente per due motivi ben distinti: la voce di Steph, per quanto improntata su di un growl classico (con richiami ai Pantera), manca di incisività e cattiveria, facendo spesso perdere mordente alle sezioni dove sarebbe maggiormente necessario; l'altro motivo è la produzione, che fallisce il tentativo di dare al prodotto finale un sound moderno, che ritroviamo solo nelle parti più melodiche, già di per sé valide, ma che penalizza quelle più violente, che avrebbero forse bisogno di un approccio più old-school.
È un vero peccato che le numerose idee messe in campo dai Subliminal Crusher non siano sfruttate a dovere, ma solo in alcune canzoni che spiccano tra le altre: Just All I Want, la titletrack, e soprattutto The Promise, vero pezzo forte di questo platter. Una prestazione altalenante, che oscilla tra ottimi punti e notevoli scivoloni, ma lasciando nell'ascoltatore l'idea che vi sia in questa band una maturità tecnico/artistica già a livelli buoni che potrebbe portare a dischi davvero di livello.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Preface 2. Just All I Want 3. Bored 4. Later 5. The Visionaire Pt.1: Desert Chains/Liberation 6. The Promise 7. Life Arises 8. Wellness Perfection 9. Endvolution 10. The Visionaire Pt.2: The Darkest Vision
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Line Up
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Steph - Vocals HwK - Guitar Marco "Panduk" Delle Fate - Guitar Jerico - Bass Rodeath - Drums
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