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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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( 5517 letture )
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La ripetitività distrugge le relazioni, non mi stancherò mai di ripeterlo(!). Molti grandi amori sono finiti proprio a causa di questo, schiacciati da una routine che inesorabilmente spegne il fuoco della passione. Se ciò è vero nell'ambito generale dell'esistenza umana, lo sarà a maggior ragione anche nel particolare, ossia nei diversi aspetti di cui quest'ultima è composta e trae la forza per andare avanti. Quello musicale è proprio uno di questi aspetti: sarà stata questa staticità creativa ad allontanare ogni volta le varie donne che negli anni (pochi) di vita dei Sirenia si sono avvicendate al cospetto del mastermind Morten Veland? Non è dato sapersi, fatto sta che il sospetto mi si è insinuato sempre più forte in merito ai ripetuti ascolti di questo nuovo The 13th Floor. Già, perchè dopo il discreto successo ottenuto nelle chart tedesche del precedente e poco più che carino Nine Destinies And A Downfall, con questo nuovo giro (il quarto per l'esattezza), nonostante la nuova cantante Ailyn ed il nuovo chitarrista Michael Krumins, la storia in casa Sirenia non è cambiata di una virgola, rimanendo saldamente ancorata a quei princìpi che fino a questo momento non hanno certo fatto brillare il loro nome nel marasma di band che affollano il genere. Trattasi di gothic (ma anche qua ci sarebbe da discutere) metal dal cantato femminile e ricco di influenze classiche e di elementi black e death, niente di più e niente di meno. Ora, si sa che l'originalità non è mai stata la virtù peculiare di questo genere ma qui si esagera: pezzi standardizzati al massimo che riciclano soluzioni adottate già centinaia di volte da altre band.
Questa è la ricetta: voce cristallina, tanta tanta melodia ed un pizzico di cattiveria. Mi correggo, una manciata di cattiveria, perché rispetto al precedente disco le inserzioni di cantato growl da parte di Veland sono di molto aumentate ed in parallelo anche la componente sinfonica è cresciuta esponenzialmente, dando al sound un tocco squisitamente Within Temptation-oriented. Le chitarre (ultracompresse, sembrano provenire da un virtual instrument) vengono di conseguenza relegate a semplice accompagnamento, ammennicolo per dare enfasi e spingere su determinati passaggi, quasi fossero un'appendice della sezione ritmica da tanto faticano ad emergere dal contesto. Altro elemento che mi ha lasciato parecchio perplesso è la batteria: non mi stupirei se fosse stata triggerata e completamente ricampionata dall'inizio alla fine, ogni colpo suona infatti incredibilmente uguale al precedente, sia come timbrica sia come, ahimè, dinamica. Come risultato ho avuto l'impressione che il disco non riesca mai veramente a decollare come groove, come feeling, sembra strozzato nel circolo vizioso della compressione a tutti i costi per alzarne l'impatto ma finendo però con lasciare ben poco respiro e dinamica ai pezzi (che è poi ciò che mantiene desta l'attenzione dell'ascoltatore). Insomma, questo The 13th Floor dà proprio l'idea di essere stato costruito a tavolino in studio. Non necessariamente un male: nell'era della musica fast food dei lettori mp3 in molti non noteranno questa totale mancanza di genuinità.
Del resto i pezzi buoni non mancano: The Path To Decay (il singolo apripista), Lost In Life (probabile secondo video), The Lucid Door, Led Astray sono dei pezzi dall'indubbio appeal melodico, dominati da orchestrazioni e tastiere pomposissime. La componente malinconica e dark, quella che in un disco gothic dovrebbe essere preponderante, fatica ad emergere, soffocata com'è dalle aperture più catchy e commerciali. La nuova cantante spagnola regge bene il confronto con la dimissionaria Monika Pedersen e, anzi, la trovo più adatta al sound dei norvegesi; rispetto alla Pedersen la timbrica di Ailyn risulta infatti più eterea ed angelica (meno robusta di sicuro), conferendo un tocco più soave e atmosferico ai pezzi (chi ha detto Den Adel?). Bisogna comunque convenire che questo disco sarà sicuramente in grado di strappare consensi a chi cerca soluzioni musicali sul genere Nightwish, Within Temptation o Evanescence e anche su gruppi leggermente più duretti (e più di spessore) come Tristania o After Forever; per questo una sufficienza non gliela toglie nessuno, il fine prefisso è raggiunto. Mi riservo infine di dubitare sull'effettiva longevità che questo platter avrà sui succitati ascoltatori.
E la fiamma della passione? Mi dispiace, ma qui non arde più da un pezzo, perciò gothsters incalliti prego astenersi. Anzi, magari una chance concedetegliela pure, fatelo però a cuor leggero e senza particolari aspettative, solo così qualche soddisfazione riuscirà a togliervela. E' come del buon sesso occasionale, piacevole per carità, ma l'amore risiede altrove.
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10
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deludente..la cantante è completamente anonima..preferivo la pedersen.. |
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9
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Mi è bastato ascoltare The Path To Decay per capire che disco mi sono trovato di fronte, brutto brutto brutto! |
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8
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Diciamocelo chiaramente, è una cacata questo disco. I primi due dischi dei Sirenia erano molto belli, tutt' ad un tratto firmano per Nuclear Blast e cominciano a fare stronzate, canzonette strofa-ritornello di 2-3 minuti per fighetti, pensando di vendere qualche copia in più. Per loro sfortuna il metallaro non è fesso, e soprattutto il metallaro è povero e prima di acquistarli i dischi li scarica. Grazie emule, quanti soldi che mi hai fatto risparmiare. |
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7
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rece che parla chiaro.Per quanto riguarda il disco, lascio i commenti a Germano Mosconi. |
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6
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"Con propone oggi" intendevo anche il precedente album.. mi sono piaciuti i primi album |
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5
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Per Mat: se ti è piaciuto il precedente vai pure a colpo sicuro |
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4
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Che dire purtroppo la rece è ben fatta... illustra bn come è la situazione... dico purtroppo perchè come gruppo a me piaceva molto e vedere oggi quello che propone mi dispiace assai... |
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3
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Già col precedente ero stato generoso a concedere loro un 65, se le cose stanno così.... |
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2
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MI accodo al buon Giasse: le metafore rendono perfettamente chiaro ciò che vuoi dire... se potrò starò alla larga da questo cd, dubito che faccia al caso mio! |
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1
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Rece stupenda. Il disco non l'ho ancora sentito... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Path To Decay 2. Lost In Life 3. The Mind Maelstrom 4. The Seventh Summer 5. Beyond Life's Scenery 6. The Lucid Door 7. Led Astray 8- Winterborn 77 9. Sirens Of The Seven Seas
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Line Up
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Pilar Giménez García "Ailyn" - Vocals Morten Veland - Vocals, Guitars, Bass, Keyboards Michael S. Krumins - Guitars Jonathan A. Perez - Drums, Percussion
Guest members: Jan Kenneth Barkved - Vocals Stephanie Valentin - Violin
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