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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Savior From Anger - Lost in the Darkness
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( 3002 letture )
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Va bene… lo dico? Azzardo? Mi sbilancio? D’accordo: i Savior From Anger suonano come dovrebbero suonare i Metal Church se avessero avuto la forza di restare tali, risultando più Churchiani degli stessi Metal Church, oppure, se volete, più Vicious Rumors dei Vicious Rumors, più Anthrax degli Anthrax. Come dite? Suono vecchio? Il solito trito e ritrito Thrash? Forse, ma ragazzi: questa è musica per le mie orecchie, anche considerando gli echi di puro HM codificato ai tempi della nwobhm.
Rispetto al già buono No Way Out i Savior From Anger –pur rimanendo solidamente ancorati ai modelli Americani prima citati- compiono un discreto step in avanti, potendo contare su un lotto di pezzi quadratissimo e granitico e su una line-up che vede dietro al microfono Alessandro Granato -un Joey Belladonna nato in Campania– e su una sezione ritmica che può contare in parte su Michele Coppola alla batteria –sul basso il discorso è ancora più complesso- e soprattutto sul lavoro alla sei corde del chitarrista mastermind Marco Ruggiero, la line-up della band è comunque piuttosto… varia, lo vedremo in seguito. Quel che conta è che Lost in the Darkness provoca un continuo e massiccio headbanging dall’inizio alla fine, mettendo in mostra le qualità chitarristiche di Ruggiero sia in fase ritmica che di soli, questi ultimi eseguiti sempre con criterio, ossia senza mitragliare note a ripetizione per far vedere quanto si è veloci, ma con gusto ed efficacia.
Apertura affidata a Claustrophobia, pezzo che mette già in chiaro lo spirito dell’album, ottima prova di Granato. Si prosegue con Victim of Rage -classica killer song da concerto– seguita da No Way Out, il cui riuscitissimo bridge si stampa immediatamente in testa, facendola risultare probabilmente una delle due o tre canzoni che si ricordano subito appena terminato il primo ascolto. Killing Greed è un onesto mid time nobilitato dal solo di Ruggiero che sfodera qui il proprio gusto per quel tapping che tanti cuori ha conquistato durante la gloriosa –ed ancora in corso– epopea del Thrash. Va notato che –booklet alla mano– è Stuart Franzoni a suonare la batteria fino a questo punto, (e da qui in poi lo stacco si sente abbastanza nettamente), così come al basso risulta essere presente Fabrizio Santalucia, sostituito nel prosieguo dell’album da Antonio Di Costanzo, infine Bruno Masulli appare come ”on Stage Bass”. Ma ritorniamo alla musica: Double Shot riprende e sviluppa il discorso del brano precedente, per portare poi a Mindstruck, e le influenze del Power targato USA qui vengono fuori prepotentemente insieme a quelle della nwobhm, in maniera particolare da parte dell’icona Iron Maiden, anche se poi ci pensa ancora Ruggiero a riportare l’attenzione su di sé con un’altra prova solistica più che godibile; Shudders of Death mantiene la tensione provocata dal brano precedente. Non può mancare la ballad -Through This Life- semplice ed efficace. A concludere questo fiero lavoro Shock Wave, tipica closer di potenza, anche se in realtà a chiudere le danze è la bonus track Punture of Submission.
Purtroppo va rilevato che la produzione con poco ”tiro” -immagino a causa di un budget limitato, e non per imperizia– non consente al disco di decollare come potrebbe, dando poco corpo soprattutto al suono della batteria , (ed a soffrirne mi sembra siano maggiormente i pezzi con Coppola dietro le pelli), e talvolta anche ai passaggi ritmici della chitarra. Peccato, perché Lost in the Darkness, pur non spostando gli equilibri della scena attuale, è un album in grado di soddisfare pienamente sia i Thrashers che gli amanti dell’US Power Metal, soprattutto –e ne sono testimone– in sede live, dove i Savior From Anger risultano precisi e coinvolgenti.
Da seguire e sostenere.
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9
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band valida che mi ricorda gli anthrax in alcuni passaggi... |
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8
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Ho avuto occasione di vederli live parecchie volte, e sono davvero validi. I detrattori saranno di qualche band invidiosa, come si usa in qui Campania  |
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6
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Metal Church? Vicious Rumors? Ok, ordinato!!! |
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5
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La prima riga del commento precedente dice tutto, calcolate anche la produzione insufficiente. |
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4
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Disco sincero, e ben fatto. Nulla di moderno. Solo passione, cuore e tanto old school Heavy - Thrash. Echi di Armored Saint e Metal Church che davvero coinvolgono. E anche a me il Thrash piace. Thrash 'till death. |
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3
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anche a me il thrash piace e anche parecchio, ma anche SECONDO ME questo disco non merita. |
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2
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esattemente quello che vogliono fare: Thrash classico. Non ti piace? Basta non comprarlo, a me il Thrash piace, c'era, c'è e ci sarà ancora per un bel pezzo, molti altri generi nn so.... |
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1
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che band di merda...un sound di 20 anni fa |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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CLAUSTROPHOBIA VICTIM OF RAGE NO WAY OUT KILLING GREED DOUBLE SHOT MINDSTRUCK SHUDDER OF DEATH THROUGH THIS LIFE SHOCK WAVE PUNCTURE OF SUBMISSION (BT)
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Line Up
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Alessando Granato - vocals Marco Ruggiero - guitars Bruno Masulli - bass Michele Antonio Coppola - drums
GUESTS Stuart Franzoni - Drums Fabrizio Santalucia - Bass Antonio Di Costanzo - Bass
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