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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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E ritorniamo a parlare di nwobhm trattando una delle band più storicamente importanti del movimento. I motivi di tanta attenzione da porre su di loro sono essenzialmente due, intanto si trattava di una buona band che mise insieme più di un ottimo album, ma è soprattutto alla line-up che bisogna guardare per rendersi conto di alcune cose piuttosto importanti per valutare alcuni basilari sviluppi futuri dell’intera scena, ciò in quanto i Samson portarono avanti il verbo della nascente rivoluzione musicale in parallelo ad un altro gruppo che avrebbe avuto leggermente più fortuna , gli Iron Maiden.
Ho detto in parallelo? Bè, avrei dovuto dire letteralmente insieme, perché la storia delle due band è tanto profondamente intrecciata come più non potrebbe ed è anche piuttosto esplicativa di come spesso siano gli episodi a decidere intere carriere e, forse, intere esistenze, ma andiamo a dare un’occhiata a questa benedetta line-up. Innanzi tutto alla chitarra troviamo Paul Samson, fondatore della band, buon musicista e compositore di metal-Anthems –anche produttore- prematuramente scomparso nell’Agosto del 2002; al basso Chris Aylmer -deceduto anch’egli nel 2007- ma è dietro le pelli e davanti al microfono che gli intrecci Samson/Maiden si fanno di ferro come la Vergine arcinota, dato che l’attività delle due band è sempre stata così vicina l’una all’altra che il primo batterista dei Samson si chiamava Clive Burr, mentre lo stesso qui impegnato Barry Graham -meglio noto come Thunderstick- fu a sua volta molto brevemente parte degli Iron Maiden nelle primissime fasi di vita del gruppo, ossia nel 77, dopo Ron Matthews e prima di Doug Sampson; venne scaraventato fuori da un Harris già con le idee chiare in merito perché si addormentò durante un concerto (!) preda dei fumi dell’alcool. Di lui si ricorda un cortometraggio recitato da protagonista (Bicepts of Steel, parodia metal della storia di Sansone) con la band intera che appare on stage ed il cognato del batterista ad interpretarlo come musicista; stralci di questo cortometraggio saranno poi utilizzati per il più conosciuto film Incubus. Circa Thunderstick vale la pena di aprire una ulteriore parentesi, si trattava infatti di un personaggio piuttosto….singolare, che si presentava in pubblico rigorosamente a volto coperto da una maschera integrale in perfetto stile sado-maso e che spesso suonava chiuso all’interno di una gabbia metallica, uno dei più peculiari musicisti del primo quinquennio degli 80’s. E’ comunque il vocalist ad essere storicamente più importante, dato che quando decisero di sostituire Paul DiAnno gli Iron Maiden non si rivolsero ad uno sconosciuto alle prime armi, ma continuarono ad attingere al serbatoio Samson, visto che Bruce Bruce era appunto il vocalist della band di Paul Samson, ed il soprannome appena citato –a sua volta derivante da uno sketch dei Monty Phyton- era quello usato nelle note di copertina per quella band. Le cose andarono più o meno così: Samson ed Iron Maiden erano in tour insieme e si conoscevano benissimo, con i primi forse addirittura più avanti musicalmente tanto da indurre Steve Harris ad imprimere una svolta decisa alla musica della sua band, svolta per la quale DiAnno era assolutamente inadatto, ed allora quale miglior vocalist di quello del gruppo che stava ispirando il nuovo corso? Detto fatto al Festival di Reading dell’81 Harris propone ufficialmente a Dickinson di entrare negli Iron Maiden, il resto è –veramente- storia.
Shock Tactics è a mio parere la miglior realizzazione dei Samson, ancora post 70’s -Paul Samson veniva da quell’epoca anche culturalmente- e mette in mostra un Dickinson che sembra già parte dei Maiden, con il suo tipico screaming ed il suo inconfondibile timbro, non sorprende affatto che Harris ne sia rimasto colpito. I primi due pezzi -Riding with the Angels e Earth Mother- sono già un ottimo esempio del passaggio maturo dall’HR dei 70 alla nuova forma di espressione, aggressive e tecniche, mentre Nice Girl e Bloodlust riportano maggiormente alla decade che era appena passata mostrando anche un ottimo riffing di Paul Samson. Altro capitolo a parte meriterebbe Got To Hell, posta in chiusura di prima facciata ed assolutamente Maideniana nel suo attacco con le sovrapposizioni di batteria, chitarra e voce sull’incipit del basso, chi ha influenzato chi? La parte più cattiva del platter prosegue e si amplifica con Bright Lights e Once Bitten, decisamente molto ruvide per l’epoca, poi Grim Crime riporta su toni leggermente più pacati, ma a causa dell’interpretazione di Bruce la mente non può che andare ancora a cose che sentiremo in seguito dai Maiden , a chiudere un HR piuttosto canonico come Communion.
Dopo l’abbandono di Dickinson i Samson non riuscirono più a ripetersi a certi livelli, e pur producendo una serie di buoni lavori sempre più blueseggianti finirono per essere relegati tra le grandi incompiute della storia dell’Heavy Metal, ma ogni conoscitore di quella fantastica decade che furono gli 80’s non può disconoscere il valore del gruppo e magari anche pensare a cosa sarebbero stati gli Iron Maiden -e quindi tutto l’HM- senza il loro apporto, in tutti i sensi, una cosa che non sapremo mai e che aggiunge sapore alla passione per un genere immortale.
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12
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Secondo album di Dickinson con i Samson, lavoro migliore del precedente ma ancora niente di che rispetto ad altre band del periodo (Angelwitch, Def Leppard, Saxon) e confronto assolutamente impari con i Maiden di Di Anno che ai samson gli aprivano il culo. |
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11
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Gran bell album di sana nwobhm.Bellissima riding with the angels,e poi la prova maiuscola di dickinson e di paul samson..peccato che dopo l'uscita di dickinson,la band non abbia saputo continuare a sfornare dischi di questo livello... |
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10
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questo album e una dimostrazione che Dickinson e un fuoriclasse assoluto per fortuna i maiden lo chiamarono al posto del mediocre di anno altrimenti non so che fine avrebbero fatto forse quella dei samson |
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9
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Dimenticavo una cosa... e chiedo a Raven nel caso ne fosse per caso a conoscenza... negli anni mi è capitato di vedere numerosi clips dei Samson al festival di Reading con Dickinson... sai se fu mai stampato un live album con tutte le tracce o un vhs di quell'evento? |
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8
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grandioso album e grandioso Dickinson!!!! Io do a questo album per una serie di motivi personali 99 e veramente non me ne pento!!!! Interessante il fatto che poi Bruce Bruce riprenderà brani come Riding With The Angels nelle sue esibizioni da solista! Brano che è specialmente dal vivo di una carica spettacolare!!! Paradisiaca anche Communion che però sfortunatamente non riprese mai e che vorrei veramente riascoltare oggi!!!! Avevo sentito che Steve Harris all'epoca avrebbe fatto carte false per avere nell album dei maiden Earth Mother... ma poi non se ne fece nulla... massimo rispetto per questa release, per ciò che ha significato e per il povero Paul Samson che è venuto prematuramente a mancare dopo una lunga malattia nel 2002... la sua musica rimarrà come giusto epitaffio a quelli che furono anni di grande gloria e fermento per tutto il metal! |
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7
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Decisamente migliore del primo, buon rock, anche se di certo le canzoni non sono memorabili. Bruce ovviamente a livelli stratosferici. Ascoltandolo mi sembra di sentire il cd delle b-side dei Maiden. |
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6
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Golden Eggs???  |
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5
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ovviamente eccolo qua! Golden eggs Raven sempre in prima linea. Consiglio spassionato, beh mica tanto invero; andate a stanare sto disco e lasciate perdere bigiotteria dell'ultima ora. Anch'io caro raven lo reputo superiore all'osanatissimo 'Head on'! |
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4
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bella recensione! devo recuperarlo al più presto! |
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3
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Bruce Dickinson...che nome celestiale...Oh bambino!!! |
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Thanx  |
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1
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Ottima riscoperta. Recensione perfetta come di consueto. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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Riding With the Angels Earth Mother Nice Girl Blood Lust Go to Hell Bright Lights Once Bitten Grime Crime Communion
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Line Up
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Paul Samson - Guitar, B. Vocals Thunderstick - Drums Percussions, B. Vocals Chris Aylmer - Bass, A. Guitar, B. Vocals Bruce Bruce - L. e B. Vocals,
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RECENSIONI |
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