|
27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
|
|
Last Rites - Future World
|
( 1525 letture )
|
Sono attivi da 12 anni. E in tutto questo tempo hanno ricevuto complimenti da pubblico, fan, riviste specializzate e in generale da chiunque se li sia trovati di fronte.
E allora mi volete dire perché c***o non godono ancora della giusta fama???
Ok ok.. forse sono di parte, essendo quasi loro conterraneo e avendoli visti ormai più volte dal vivo, ma la verità è che i Last Rites rappresentano una delle più interessanti realtà del panorama death italiano da ormai molti anni, nonostante chi di dovere paia ancora non accorgersene.
Forti debitori del death metal classico, i Last Rites con questo ultimo disco abbracciano il suo lato più oscuro e violento, riducendo le influenze di Arch Enemy e amplificando quelle già segnalate in precedenti recensioni di band quali Bloodbath; eppure questo è uno di quei casi in cui influenza non fa rima con banalità né lo fa ispirazione con plagio. La band savonese sa infatti cosa voglia dire suonare death e come farlo coinvolgendo. Forti di una produzione di tutto rispetto, i Last Rites si presentano all'ascoltatore come un terzetto caotico, furibondo e a tratti oscuro, il cui death mira più ad annichilire che a colpire direttamente; le atmosfere sono spesso cupe e sature di distorsioni accentuatissime, la linea vocale di Dave spazia da un profondissimo growl ad accentuate tonalità quasi in screaming (e qua vorrei davvero complimentarmi con lui per l'ottima capacità di interpretazione di entrambe); le ottime cavalcate trainate alla batteria da Laccio sanno coinvolgere l'ascoltatore per poi lasciarlo agli ottimi stacchi e mid-tempos come nel caso del refrain di Hate, forse la miglior canzone dell'album. Nonostante una struttura abbastanza statica, che macchia un po' di omogeneità il risultato finale, le canzoni si godono singolarmente grazie ad alcuni accorgimenti che evitano che la noia faccia il suo ingresso: dal fresco lavoro di riffing di The Hole Of The White Rabbit alla pesantissima vena Bloodbathiana di Human Extinction il disco si lascia ascoltare più e più volte convincendo senza particolari riserve.
Insomma, solo un sordo potrebbe non accorgersi della grande qualità che permea il qui presente Future World; resta da vedere se ci sia qualcuno in grado di capirlo anche ai piani alti. Nel mio piccolo non posso fare altro che premiare la band e il suo lavoro, augurando ai tre ragazzi savonesi di sfondare presto, perché se lo meritano!
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1
|
Grandissimi Last, Dave e Soci sono dei Signori peccato che l'Italia si dimentichi spesso dei ifgli buoni portando alla ribalta certe ehm ciofeche immonde. Per fortuna i ragazzi non mollano!!! |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
Intro Hate The Hole Of White Rabbit 26.04.86 Human Extinction The Last Rites
|
|
Line Up
|
Laccio - Drums Dave - Guitar, Vocals Libu - Bass
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|