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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Insomnium - Across The Dark
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( 6648 letture )
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Gli Insomnium sono una band finlandese formatasi nel 1997, che con Across The Dark giunge già al suo quarto album. Principale fonte d’ispirazione del gruppo sembrano i Dark Tranquillity (in particolare del periodo metà anni ’90) e, come ben si può immaginare, lo stile rimanda ad un canonico melodic death. Per la verità, da una band che è sulle scene già da un po’ di tempo ci saremmo aspettati un maggiore sforzo per creare qualcosa di più particolare, ma gli Insomnium, al contrario, non sembrano brillare né per originalità, né per creatività, se non a sprazzi.
L’album si apre con un lungo arpeggio con la chitarra acustica che introduce Equivalence, un pezzo che si lascia andare in un crescendo che vede via via inserirsi batteria, chitarre elettriche ed il cantato in growl. Non male neanche il successivo Down With The Sun, un brano aggressivo con una buona dose di melodia. A partire dalla terza traccia ritroviamo, per contro, una serie di brani che non convincono pienamente: su Where the Last Wave Broke sono presenti anche delle seconde voci cantate in chiaro (ad opera di Jules Näveri), ma il pezzo manca di mordente e risulta forse anche un po’ edulcorato. Non entusiasmano particolarmente neanche i successivi The Harrowing Years, sulla stessa scia del precedente, ma con una vena malinconica un po’ più accentuata, specialmente nel ritornello e Against The Stream, più irruento, ma allo stesso tempo troppo scontato e poco significativo. Il livello torna ad alzarsi con The Lay of Autumn, dove melodia e pesantezza si coniugano egregiamente, nel quale trova spazio anche una parte cantata in chiaro e viene concessa qualche piccola apertura folk: sicuramente il pezzo più riuscito dell’album, che si sviluppa nell’arco di oltre nove minuti, denotando anche qualche tendenza progressiva. Se il disco si fosse mantenuto su questi livelli di song-writing, sicuramente in questa sede avremmo speso ampie parole di elogio per questa band. Purtroppo Across The Dark non mantiene un’ispirazione così elevata per tutta la sua durata, anzi si rivela spesso abbastanza sciatto, come abbiamo potuto osservare finora analizzando la tracklist. Proseguendo, possiamo dire che in effetti non è male neanche il successivo Into the Woods, un brano che si avvicina nuovamente ai Dark Tranquillity e che riesce ad essere tutto sommato abbastanza dinamico e coinvolgente. Lascia invece alquanto perplessi la conclusiva Weighted Down With Sorrow, con un tema che obiettivamente sembra “rubato” alla trilogia di The Marriage of Heaven and Hell dei Virgin Steele.
La nostra tracklist si ferma qui ma va segnalato che esiste un’edizione speciale con due bonus tracks. Tirando un po’ le somme, ad ogni modo, ci sembra di poter dire che tra alti e bassi almeno la sufficienza venga raggiunta.
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19
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Gran bell'album, melodico ed intimista, con brani davvero ispirati. L'inizio del loro peiodo di splendore che culminerà con quello che a mio avviso è l'apice della band Shadows of the Dying Sun. Il voto è una presa per il culo. Per me è un 78 |
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18
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Sono d'accordo con gianmetal! |
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17
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Sono d'accordo con gianmetal! |
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16
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Troppo basso il voto, come minimo un 80. Nel melodeath è difficile fare un qualcosa di originale e per me gli Insomnium sono una delle migliori realtà in questo momento. |
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15
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Per me è un ottimo album con delle canzoni veramente ben fatte e ben arrangiate... Non si grida al miracolo nel complesso ma "Lay of the Autumn" è un piccolo gioiellino, una di quelle canzoni che rimangono piacevolmente intappolate nella testa, probabilmente a vita. Voto 75 |
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14
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Il mio primo degli Insomnium, e mi è piaciuto. Per me almeno voto 70 |
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13
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Per me è il loro migliore, voto 80. |
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12
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Secondo me rispetto al ai primi 2 album con atww e atd gli insomnium hanno preso una strada decisamente più personale nel loro death melodico con influenze quasi doom. Non dimentichiamo che dal pdv atmosferico i big del settore sono sempre stati in un altro frangente, le melodie pulite, gli arpeggi e le atmosfere secondo me sono solo loro e dei soci (anche se ovviamente più doom) swallow the sun. Non sarà il gruppo dall'originalità assoluta ma trovo che alcuni paragoni a volte siano fatti con un pò troppa leggerezza. Un 75 ci sta tutto secondo me.. |
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11
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anch'io li ho visto dal vivo e hanno qualità e grinta. C'è da riflettere sul fatto che forse almeno in questo che doveva essere l'album della maturità (quest'anno di spalla ai DT mica gente qualunque) c'erà bisogno di un pizzico di originalità. |
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10
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60 mi sembra fin troppo ingeneroso per un album che mostra spunti notevoli e ottime idee. Se poi consideriamo lo stato non proprio esaltante del death melodico nordeuropeo, con molte band sputtanate (Soilwork, In Flames) e altre spompate e fiacche (Arch Enemy e, purtroppo, i DT dell'ultimo disco), questi finnici rappresentano una piacevole sorpresa (o una conferma, visto il buon album precedente). Inoltre, dal vivo i brani di Across the Dark risultano particolarmente coinvolgenti, come potrà confermare chi li ha visti di spalla ai DT. Il mio voto è un 79/100: non un capolavoro, ma un lavoro coinvolgente, emozionante, di una band dalle grandi potenzialità non ancora pienamente espresse. |
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9
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D'accordissimo con master444 ed Antonio! Perde un po di "carica" rispetto all' ottimo predecessore, ma parliamo di un album che possiede ottime idee; Bisogna dire una cosa xò...il Mel. Death sta cambiando; Esponenti storici si muovono ormai su altri lidi! Se da un album del genere vi aspettate che vi trasmetta sofferenza, angoscia, atmosfere cupe....beh, questo puo essere anche il disco dell' anno! se invece intendete il Mel. Death come lo fanno i DISARMONIA MUNDI (penso attualmente il miglior album in circolazione), allora siamo un po fuori strada; Per quanto mi riguarda un bel 75 ci sta tutto. |
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8
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Per il semplice motivo che le idee non mancano ma sono esposte male a mio avviso, essere ispirato non vuol dire solo avere lo spunto ma piazzarlo e espanderlo in maniera coerente e incisiva all'interno del platter. Purtroppo di scelte azzeccate ne sento davvero poche rispetto ai precedenti. Poi c'è la questione del gusto e li ok ognuno va per sua corrente e sono d'accordo che il melodic death dei ragazzi finlandesi abbia anima propria, in questo caso però è offuscata da una mancanza espositiva che come fa notare Holy Diver alterna brani di buona caratura a altri altamente bypassabili. Non è un brutto disco ma neanche di quelli che ti viene voglia di metterlo su ogni due giorni, magari avrei dato 65 o forse per passione 68 ma il risultato poco sarebbe cambiato in linea teorica e pratica dato che il mio pensiero bene o male coincide con quello del recensore. |
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7
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se ti hanno emozionato in passato come mai non in questo che è superiore? soprattutto nelle idee |
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6
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Sono d'accordo con quanto scritto da Elio, il songrwriting di questo disco è poco ispirato e lo definirei quasi arruginito. Hanno cercato di sopperire con qualche sprazzo di lucidità ma non basta, l'album è davvero poca cosa e lo scrivo dispiaciuto perchè in passato erano riusciti a emozionarmi, peccato. Bella recensione. |
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5
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per me questo al momento è il migliore degli insomnium. Mio voto: 75 |
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4
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per me questo al momento è il migliore degli insomnium. Mio voto: 75 |
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3
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Da questo punto di vista capisco certamente il tuo modo di vedere. Che tra l'altro è giusto e coerente ma se guardi un pò il panorama melodic death paragonandoli ad altre band del movimento noteresti delle idee più variegate e messe insieme in maniera più particolare. certo onparliamo di capolavoro. lunfgi da me definirlo tale ma 60 è un pò poco. Chiaramente stra-rispetto la tua visione...ci mancherebbe altro!! |
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2
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Il voto deriva facendo un po' una media di brani di grande spessore con altri decisamente poco ispirati. Se si fossero mantenuti sugli standard qualitativi che dimostrano di possedere, inevitabilmente anche la votazione finale sarebbe stata sensibilmente più elevata |
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1
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No mi dispiace...troppo basso il voto...il melodic death presente in questo platter è ben fatto e la band è cresciuta esponenzialmente negli anni...mi dispiace ma non posso convenire nel voto soprattutto |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Equivalence 2. Down With The Sun 3. Where The Last Wave Broke 4. The Harrowing Years 5. Against The Stream 6. The Lay Of Autumn 7. Into The Woods 8. Weighted Down With Sorrow
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Line Up
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Markus Hirvonen – drums Ville Friman - guitars Niilo Sevänen – vocals, bass Ville Vänni – guitar
Jules Näveri – clean vocals Aleksi Munter - keyboards
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