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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Ace Frehley - Frehley’s Comet
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Quando mister Ace Frehley manifestò il bisogno di un lavoro solista fuori dai Kiss, si percepirono le prime crepe profonde che poi, inevitabilmente, segnarono e tracciarono il destino. Le proteste dell’uomo stellare del Bronx fecero si, la prima volta, che tutti e quattro i componenti registrassero un album solista, quello con le 4 maschere in copertina ognuna con il proprio colore e con il proprio milione di copie da vendere, la seconda volta, invece, fu irreparabile e segnò la fine. La fine della sua permanenza in formazione con i Kiss. Addio per sempre all’Asso della chitarra truccato, re della trasgressione alcolica e dell’abuso di varie sostanze: in quegli anni, parlo di fine settanta e primi ottanta, Ace ne combinò davvero di tutti i colori, rimettendoci anche fisicamente per alcuni incidenti stradali gravi dai quali uscì miracolosamente vivo. Prestò poche plettrate per The Elder, non suonò nella raccolta Killers ma apparve lo stesso nello scatto di copertina, stessa cosa successe per il monumentale Creatures Of The Night, gli ultimi suoi legami con il make- up trovano riscontro nella promozione europea di quest’ultimo album. Poi fu split dalla casa madre. Nonostante i tentativi di Simmons e Stanley, Ace decise di abbandonare zatteroni e costumi e diede inizio alla sua carriera solista. Con grosso dispiacere da parte di Paul e Gene, con immane voglia di libertà da parte del chitarrista. Per riconoscenza e strani cavilli legali, l’extraterrestre riceverà assegni consistenti dai Kiss fino al 1985, intascando profitti da lavori come Lick It Up e Animalize senza esserne minimamente coinvolto. Quando si dicono le stranezze, bah. Subito dopo la sua fuga, Ace, tra i fumi degli abusi e la volontà di scrivere materiale proprio, mette in piedi una band di tutto rispetto che prova e incide demo per almeno un paio d’anni; quelle canzoni dovevano risultare particolarmente buone visto che giunsero alcune valide offerte per la pubblicazione. La scelta sui membri del combo cadde, tra gli altri, sul drummer Anton Fig, vecchia conoscenza delle pelli che aveva suonato già con lui nel 1978 sul solo album e su due Kiss release, il bassista John Regan, precedenti con Peter Frampton, e il talentuoso vocalist e chitarrista Tod Howarth. Il monicker scelto è Frehley’s Comet, nome che ricorre in una serie di demo da studio registrati tra il 1984 e il 1985, mentre il loro primo show live avviene presso i S.I.R. Studios di New York City, il 20 novembre ‘84, e riscuote consensi. Il contratto discografico arriva di lì a poco, da parte della Megaforce Records, e dopo un biennio di lavorazione, l’album della Cometa di Frehleyviene rilasciato esattamente il 7 luglio del 1987.
Con il produttore Eddie Kramer dietro la consolle, nel suo curriculum del passato alcuni lavori con Kiss, il debutto solista di Ace e i primi demo della nuova band, il lavoro prende una direzione molto ruvida, quasi street. Sin dal pezzo di apertura si nota questa propensione, che in tutta sincerità dona grande credibilità ad alcune song e ne rende altre un po’ difformi. Ace co-produce il tutto, assistito dal bassista Regan e le registrazioni avvengono in ben quattro studi della Big Apple con John Zazula, boss dell’etichetta, che segue da molto vicino il susseguirsi dei lavori. Rock Soldiers irrompe come una Corvette lanciata a 120 miglia orarie e spariglia i dubbi, Ace è un tornado! Batteria che lancia il riff iniziale poi è tessitura rock hard con la voce spaziale di Ace che narra tracce della sua vita; il testo autobiografico pone l’accento sulle sue disavventure varie. Epico l’incipit hey Frehley Frehley, don’t be silly, Frehley smetti di far cazzate! La sua chitarra starnazza dolore e rinascita, una sorta di Araba Fenice del music biz a grandi livelli. Un pugno nello stomaco, cruda, vera, stradaiola. Il solo recupera le note in sequenza che hanno reso celebre lo Spaceman sin dal ‘73 e la magia si compie ancora. Grande pezzo dotato di un clip scuro, opaco, in linea con le tematiche trattate, girato a Toronto, Canada e che Mtv trasmise poco e soprattutto durante l’attesissimo Headbangers Ball che all’epoca indottrinava tutti gli appassionati di metal con video al fulmicotone. Era, in quel tempo, anche l’unica ora dedicata al rock oltranzista, solo chi c’era all’epoca lo ricorderà con cuore aperto e sorridente. Insomma, il soldato del rock è di nuovo in piedi! Breakout, scritta con il suo vecchio compagno Eric Carr dei Kiss e con Ritchie Scarlett, è cantata dal validissimo Todd Howarth, dotato di una voce acuta e immaginifica, che rende la traccia molto commerciale ma che non verrà mai editata come singolo anche se ne aveva tutte le caratteristiche. Ottime chitarre, un break baccanoso della batteria nel mezzo e atmosfere infuocate fanno di Breakout uno dei momenti più riusciti con Todd che piazza un paio di acuti da brividi con la sua voce stentorea. Una curiosità: dal vivo Ace suonerà questo spicchio rock dedicandola sempre alla memoria del compianto Carr. Into the Night è un altro colpo spaccacuore per gli amanti di Ace. Lanciato come singolo raggiunse la posizione 27 del Billboard's Mainstream Rock Tracks chart anche grazie ad un video d’atmosfera. La voce, la chitarra, le armonie, il solo, tutta figliolanza diretta di Frehley con un’ottima performance globale. Scritta dall’amico Russ Ballard, autore dell’inossidabile New York Groove, il maggior successo di vendite dello spaziale, non ripeterà quei fasti ma si assesterà su livelli alti: un gran bel pezzo. Tod scrive e canta anche la seguente Something Moved, che consta di tante chitarre, una voce come sempre apprezzabile e cattiva in certi frangenti, ma che non ripete la brillantezza dei primi tre solchi del disco. Discreta, tutto qui. We Got Your Rock è autocelebrativa. Un rullante profondo si fonde con chitarre che dettano orizzonti e la voce cantilenante fa il resto tratteggiando un buon chorus da cantare, soprattutto in fase live. Una song eccellente con un intervento solistico di grande impatto, la Gibson, maltrattata, sanguina e fischia, sbuffa rock e si costituisce alle forze del tuono. Riff serrato, basso che fluidifica un rullante roccioso per una voce sempre spaced-out, ecco Love Me Right. Il testo è braccato dagli strumenti e dalla sei corde che riempie ogni microsecondo confezionando un ottimo ritornello, tutto bello, davvero bello e molto energizzante. La distorsione di Ace è perfetta, fuori controllo e così poco rassicurante così come il solo giocato su una successione di note inquietanti ma che fidelizzano l’amore per questo personaggio fuori dalle righe.
Ace è grande, che piaccia o no. Filiera numero sette, Calling To You. Tod Howarth, già leader dei 707 scrisse questo pezzo nel ‘82 e ottenne grandi riscontri arrivando sino al numero 12 della classifica rock di Bilboard Usa. Lo ripropone in questo lavoro, riscrivendo alcune parti e aggiornandone altre, vedi le lyrics, rifatte con il grande tastierista Jonathan Cain (Bad English, , Babys e pure Vasco, tra gli altri) rendendo un favore all’album. Un bel pezzo, quasi aor, con suoni poco marcati e talvolta levigati all’eccesso. Eccitante, ma che non c’entra minimamente con la firma e la musica del boss della band; in ogni caso molto piacevole ma Ace pare non esserci nemmeno. Dolls invece è tutta Frehley, non potrebbe essere altrimenti. In verità, non un grande pezzo, piuttosto una filastrocca moderna con tante tastiere che supportano un chorus deboluccio e che termina con un canto di bimbi, tra i quali spicca sua figlia, insomma la solita traccia infantil-corale che l’Asso piazza in tutti i suoi lavori. Si può tranquillamente andare oltre. Stranger In A Strange Land, al contrario, ha palle quadre dal primo secondo. L’ascia svicola dall’oblio seguita da una batteria secca e il chorus è il tipico ritornello che ci si aspetta da uno come lui. Chitarra anarchica che va dove le pare, voce con delay che sale, struttura tetragona per una traccia che riscatta la precedente con tanto vigore. Il solo è spettacolare, tenuto a freno dalle ritmiche, esplode sul limitare del terzo minuto e semina distruzione. Note che scalano l’esistenza e si conficcano sulla cute, euforizzando chi ascolta. Ace is god! Come termina ogni lavoro solista di questo extraterrestre? Lo sanno tutti…la saga dei Fractured strumentali non si stopperà mai. Questa volta, ribattezzata Fractured Too, ha in sé sofferenza e momenti incalzanti. Chitarra acustica, elettrica, fantasia e ritmi fanno di quest’ultimo episodio un degno finale della cometa che sfreccia in cieli stellati senza soluzione di continuità. Anche se, a parere del sottoscritto, la miglior Fractured si trova in Trouble Walkin’, battezzata come Fractured III, e con un solo spettacoloso. In definitiva, questo Frehley’s Comet, si pone come una sapiente miscela di pezzi ottimi, a parte qualche piccola caduta di tensione, tutto è improntato sui polpastrelli e sullo stile del chitarrista ex Kiss che ha saputo influenzare, per decadi, innumerevoli stuoli di fans e musicisti. Il lavoro solista, con soli due singoli estratti, Rock Soldiers e Into The Night, raggiunse la posizione 43 nelle chart americane vendendo mezzo milione di copie in quel paese e altrettanto in tutto il mondo ottenendo dischi d’oro e di platino. Il quartetto incrociò le armi in sede live con tanti nomi della scena, tra gli altri i Y&T di Dave Meniketti, e i White Lion che si prestarono come opening act, mentre per l’album successivo, Second Sighting, la Cometa suonò di spalla a tour di grandi nomi come Alice Cooper e Iron Maiden. Per gli impegni pressanti del batterista Anton Fig, drummer ufficiale del David Letterman show, uno dei momenti tv più seguiti degli States, l’attività dal vivo non fu molto continua e per il lavoro successivo verrà sostituito. Su questo capitolo discografico doveva apparire anche un’altra song scritta a quattro mani con Eric Carr, originariamente titolata Heaven e registrata durante le session di The Elder, che invece troverà poi posto in Revenge dei Kiss con il nome di Carr Jam. Tutto sommato, la copertina immersa negli spazi aperti del firmamento, ci consegna un buonissimo album, un lavoro da riscoprire a tutti gli effetti, un segno alla Ace. La Frehley's Comet darà ancora alle stampe altri due dischi, nel 1988 Second Sighting e nello stesso anno solare il disco dal vivo Live+1, poi si eclisserà per sempre; dal successivo Trouble Walkin’ Ace Frehley sarà il marchio di riconoscimento per tutti i suoi fans. Ace è tornato lo scorso settembre con l’ottimo Anomaly. Se invece intendete seguire la scia di questo grande e storico guitar player non vi resta che partire da queste tracce. Rock Soldiers go!
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10
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Bellissimo album dall'inizio alla fine e bellissima recensione. Grazie |
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9
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Lo trovai a £ 3.000 in vinile. Non delude. |
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8
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Grande disco rock, ritornelli che si ricordano, grandi riff e uno spaceman in grande forma....90 Io amo questo disco. CHi cavolo abbassa i voti???? |
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7
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Ottimo anche questo Frankiss Rock Soldier, mi è venuto in mente guardando il tuo nuovo articolo; eppoi menzioni i 707 di Tod Howarth che in molti non ricordano, ma 'Megaforce' ( con il grande K.Chelfant alla voce, quello degli Storm ) è davvero un disco da 'Escape'. Concordo in pieno con la rece. |
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6
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Grande album meglio di tutti quelli dei kiss da anamalize a hot in the shade. |
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5
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Questione di gusti ...assolutamente , come accennavi tu...trovo il solo di quel Fractured veramente unico e di grandissimo feeeling e trasporto!!! |
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4
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Perdonami una piccola cosa che forse non interessa a nessuno!!!... Ma secondo me il migliore Fractured è quello di Anomaly. O meglio, è valido quanto quello di Trouble Walkin', giusto mi da una grande sensazione di pace, un pezzo davvero rilassante e coinvolgente... questione di gusti direi! |
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3
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Grazie AdemaFilth per le tue parole legate non solo alla recensione...è un piacere ricevere complimeti legati al mio romanzo! Esatto, l'unico album di Ace trattato qui su Metallized,al momento, sarà questo, poi, in futuro si vedrà....arriveranno nelle prossime settimane un paio di recensioni legate a filo doppio ai Kiss, nn dico altro per nn svelare la sorpresa...In quanto a questo album, in negozi di cd usati o in qualche negozio ben fornito potrai trovare anche il cd...buona ricerca! un caro saluto....Rockin' thru the years!!! |
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2
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Amore infinito per lo spaceman! Sono riuscito a trovare solo Trouble Walkin' e ovviamente Anomaly in formato CD! I Frehley's Comet si trovano solo in LP e purtroppo non posso ascoltarli... Dalle tue citazioni degli album intuisco che non tratterai tutti gli album di Ace. Mi farebbe molto piacere leggere le recensioni di tutti i dischi di Ace e di Peter ma immagino che ci sia troppo materiale da trattare. Un grazie per ogni cosa che abbia a che fare con i KISS, leggere finalmente una recensione in italiano di un disco solista di Ace è un pò come riscoprirlo. P.S. ho letto Linea D'ossigeno, complimenti mi è piaciuto davvero moltissimo. |
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1
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GRANDE ALBUM !!! Ho il vinile comprato appena uscito. Il voto secondo me può essere un 85 pieno. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Rock Soldiers (Frehley, Taylor) 5:05 2. Breakout (Frehley, Carr, Scarlett) 3:38 3. Into The Night (Ballard) 4:12 4. Something Moved (Howarth) 4:02 5.We Got Your Rock (Frehley, Kupersmith) 4:12 6. Love Me Right (Frehley, Schickman) 3:54 7. Calling To You (Howarth, Frehley, McClarty, Russell) 4:20 8. Dolls (Frehley) 3:28 9. Stranger In A Strange Land (Frehley) 4:02 10. Fractured Too (Frehley, Regan) 4:14
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Line Up
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Ace Frehley - Voce, Chitarra Tod Howarth - Chitarra, Tastiere, Voce John Regan - Basso, Cori Anton Fig - Batteria, Percussioni
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RECENSIONI |
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