|
26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
|
|
Blaze Bayley - Promise And Terror
|
( 9663 letture )
|
Blaze Bayley, classe 1963, è uno dei cantanti più esaltati, sottovalutati, sfigati e onesti della storia dell'heavy metal. Il buon Blaze balzò sulle copertine delle riviste specializzate (e negli stereo degli appassionati) agli inizi degli anni '90, allorchè decise di abbandonare la sua band e la sua vita -i Wolfsbane, l'heavy metal grezzo e di serie B della periferia inglese- per sostituire Sua Maestà Bruce Dickinson alla corte degli Iron Maiden, la più grande band dell'Universo. Per Blaze fu un sogno ad occhi aperti: lui, sporco, chiassoso, guascone e iperattivo capellone aveva sempre considerato l'heavy metal più di una fede, un vero stile di vita; e da sempre aveva distillato ogni goccia della sua debordante adrenalina per il vessillo dei Wolfsbane, band di culto ma modesta nella quale la sua carriera stava scorrendo tra errori, ripensamenti e sogni delusi. Bayley non poteva dire di no ai Maiden, e non aveva paura di nulla: era sempre stato abituato a dimostrare tutto, e lo aveva sempre fatto con la sua passione vitale per il rock, la sua genuinità imbarazzante, la sua carica tronfia di simpatia. L'avventura con la band fresca di Fear of The Dark però non fu esaltante: i fan non volevano dimenticare Dickinson e oltre a ciò il sound di X Factor e Virtual XI risultava stantìo e stanco, ripetitivo. Blaze lasciò la band in preda alla depressione e mise in piedi i Blaze (1999), poi divenuti nel 2007 Blaze Bayley: col primo moniker vennero pubblicati quattro LP, con il nuovo nome tre, dei quali Promise And Terror è l'ultimo arrivato; gran trascinatore e buon cantante dalla timbrica dura e rauca, l'imprevedibile e folle Blaze ha da sempre pagato caro la sua grande carica positiva e il suo entusiasmo spassoso e coinvolgente: dapprima con la delusione made in Maiden, successivamente -e in maniera molto più dolorosa- con la perdita dell'amata moglie Debbie, colpita da una grave ischemia cerebrale e seguita mano nella mano, al suo capezzale, nei tre mesi di dolore che ne hanno portato alla triste scomparsa, ennesima cicatrice per lo sfortunato singer britannico.
Blaze non si ferma e torna a ruggire per l'heavy metal un anno dopo, nel 2009, lavorando appunto a Promise And Terror, appesantito nel fisico e lontano dall'energia giovanile ma pur sempre con quel suono dentro al cuore. Heavy Metal potente e melodico, un mix equilibrato di riff e assoli nella media senza picchi di straordinarietà: questo è in estrema sintesi Promise And Terror, dischetto aperto dall'arrembante Watching the Night Sky e incalzato dal sound corposo e asciutto privo di orpelli che caratterizza tutto il platter. Questo classic style abbraccia oltre metà dei pezzi presenti, tutti ridondanti del vocione epico e coraggioso del grande Blaze: il singer dà un'impronta evidente ad ogni singola traccia, abbellendola con vocals piacevoli e ritornelli canticchiabili. La fluidità delle trame chitarristiche è discreta ma tuttavia lontana dalle classiche galoppate cristalline di impronta maideniana: tutto il resto è ordinato e non trascendentale, ben fatto e gradevolissimo, dai cori ad alcuni prolungati graffi strumentali. Man mano che le canzoni si susseguono, si nota come nei solchi del platter aleggia un'alone perenne di mistero e magia cupa, tratto non a caso distintivo anche dei due album che Bayley registrò al fianco di Steve Harris, facendo quindi discostare il sound della Vergine di Ferro dalla sua limpidezza canonica. Uno dei brani migliori del lotto è God of Speed, innervato da riffoni dinamici sparati a briglia sciolta nell'eccitante parte strumentale. E' facile inquadrare i primi quattro pezzi del disco, un paio di tracce non eccezionali e la bella The Trace of Things That Have No Word nel nucleo centrale dell'album, ampiamente descritto come di tradizionale e oscuro heavy classico: in particolare, l'ultimo pezzo citato è il tipico e tambureggiante pezzo 'alla Blaze'; in questo ensemble di brani potrebbero figurare inoltre la decadente (e noiosa) Comfortable in Darkness, che chiude l'opera, e Letting Go of the World, che dopo un inizio lento e triste accelera in riff potenti e ritornello anthemico. Questo pezzo cerca quasi di concentrare in sè stesso tutte le peculiarità del platter, in una sorta di sintesi che infatti comprende anche la solenne enfasi sinistra di City of Bones (da brividi i cori!) o la velocità elettrizzante di Faceless, un pezzo alla Futureal per intenderci; nella gamma di suoni che giostrano nell'arco dei 55 minuti di durata di questo disco rientra anche una potente ballata quale Surrounded by Sadness, malinconica e gradevole.
Disco ampiamente promosso, indicato per gli amanti dell'heavy metal classico, potente e soprattutto confezionato da uno che in questa musica crede più di ogni altra cosa: anche se manca un riff o un ritornello capace di fare la differenza ed essere ricordato nel tempo, la voce di Blaze è garanzia di interpretazioni belle e intense, un elemento che da solo sa conferire qualcosa in più al singolo pezzo. Non un capolavoro, dunque, ma una pagina onesta del diario di bordo del buon Bayley, un cantante che per passione, curriculum e qualità meriterebbe di essere circondato da una fama e da dei musicisti decisamente superiori (non che questi non siano in gamba o siano deludenti, ben lungi da affermare questo!), perlomeno in grado di assicurargli la possibilità di competere a livelli elevati con le 'nuove uscite'. Così non è, purtroppo, perchè Promise And Terror non aggiunge nulla al metalrama mondiale, non ha troppe pretese e resterà una pubblicazione attesa con sincera curiosità solamente dai fan più accaniti del cantante dei Wolfsbane.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
16
|
Ho ripreso in mano questo disco dopo diverso tempo. Devo dire che la recensione va di pari passo con il mio pensiero. Disco onesto e senza fronzoli con qualche buon pezzo. Secondo me il migliore è 1633. |
|
|
|
|
|
|
15
|
La discografia degli IRON è la mia preferita insieme a quella dei ManOwar , ma il periodo Blaze mi è piaciuto poco , quindi Blaze da solista mi dice ancora meno , bocciato !!! |
|
|
|
|
|
|
14
|
Secondo me, il voto e' decisamente troppo basso. Ci sono ottimi brani come il singolo Watching the Night Sky e Madness and Sor, ma soprattutto Time to Dare. E' ovvio che non siano brani fenomenali, ma sono ben scritti e ben suonati da uno che di Metal se ne intende, e personalmente stimo Blaze per tutto l'impegno che ha sempre messo nella musica, e poi non è certamente facile uscire dal critico periodo post-Maiden come ha fatto lui. Gran bell'album. Voto: 80. |
|
|
|
|
|
|
13
|
visto dal vivo 2 volte con i maiden e una volta da solo e devo dire che a me ha fatto sempre una buona impressione!! con i maiden ha avuto un gran coraggio e gran carattere e da solo è da vedere per la carica che sprigiona !! grande personaggio di sicuro!! poi la voce è soggettiva ma il carisma e la voglia di far bene c e' sempre stata!! |
|
|
|
|
|
|
12
|
Blaze Bayley mi ha sempre comunicato una parola: dignità. Poteva farsi la cresta sul fatto che cantava con i Maiden, poteva farsi il divo, poteva cercarsi altri gruppi famosi, e invece no: ha tirato su dal niente una band heavy metal che forse non compete coi mostri sacri, ma che è comunque una leggenda heavy metal underground. E poi una cosa: la gente sta sempre a dire che non sa cantare e lo riempie di insulti... ma anche no. Tra lui e Paul di Anno, stravince Blaze Bayley. |
|
|
|
|
|
|
11
|
Ho scoperto Blaze proprio nei Maiden e devo dire che come cantante mi è piaciuto fin da subito. Nei Maiden è stato sfortunato, perchè è entrato a far parte di un grandissimo gruppo che in quel periodo era in uno stato di profondissima crisi di identità! Tra l'altro ho sempre avuto l'impressione che Harris e gli altri gli impedissero di dare una sua impronta personale al gruppo, costringendolo a svolgere il suo bravo compitino quasi riempitivo di cantare delle tracce , alune sicuramente belle , ma a quel periodo prive di mordente e carica adrenalinica che ha sempre contraddistinto i brani dei Maiden!! Grande Blaze!!!!!! |
|
|
|
|
|
|
10
|
a proposito di Maiden ...... il nuovo album si chiamerà "The final frontier" ed uscirà nella tarda estate. E ... niente gods, in quel periodo saranno negli States con i Dream Theater come supporto ..... qualche data ad agosto in europa, ergo, tour in Italia da headliner in autunno/inverno ...... |
|
|
|
|
|
|
9
|
Un personaggio che rispetto. |
|
|
|
|
|
|
8
|
grazie per i complimenti alla recensione. ritengo blaze un grande, perchè nelle interviste, nei live e in ogni conteto risulta una persona meravigliosa, appassionata, piena di entusiasmo, ma la vita gli ha sempre riservato amare delusioni e perdite drammatiche. vedere il vecchio ragazzo scatenato e invincibile sospendere il tour e stare vicino alla moglie in fin di vita è stato dolorosissimo, e ancora oggi se ripenso alle sventure di blaze provo una grande solidarietà per lui.. un abbraccio, blaze |
|
|
|
|
|
|
7
|
Ah, dimenticavo, complimenti per la recensione, rende bene l'idea sia sul disco che sulla storia di Blaze, ance se io forse avrei dato qualche punto in più  |
|
|
|
|
|
|
6
|
Un disco che ho trovato molto gradevole e anche a tratti fresco. Mi sento di appoggiare in pieno sia il personaggio Bayley che il musicista, capace a mio avviso di regalarci ancora dei buoni dischi di heavy metal ancorati al passato ma attualizzati con piccoli accorgimenti moderni. Inoltre reputo la sua carriera solista migliore rispetto alle ultime cose partorite dai Maiden Lo vidi anche in tour coi Maiden nel '95 e mi aveva sorpreso molto positivamente anche in quella sede! Bel disco fatto da musicisti sinceri e devoti. Promossi! |
|
|
|
|
|
|
5
|
Buon cantante, onesto ,sempre motivato e coerente...Questo disco è indubbiamente buono, anche se , dispiace ammetterlo la voce non è più quella di un tempo...A tratti nasale, si sente che molto spesso stenta. Non che prima fosse una sirena, ma mettendo da parte la parentesi Maiden, che ha comunque dato alle stampe un album fantastico (X factor), ed uno buono ma fatto troppo in fretta( Virtual), bisogna ammettere che Blaze la voce l'ha sempre avuta molto potente ed impostata...Adesso sta lentamente decadendo... |
|
|
|
|
|
|
4
|
Povero Blaze! A me ispira una gran simpatia, solo che la sua musica proprio non fa per me! |
|
|
|
|
|
|
3
|
PERFETTAMENTE,THE THRASHER,PERFETTAMENTE. |
|
|
|
|
|
|
2
|
'La fluidità delle trame chitarristiche è discreta ma tuttavia lontana dalle classiche galoppate cristalline di impronta maideniana' con questa frase mi riferivo appunto alle galoppate, agli assoli, meno brillanti di quelli dei maiden; in tutto il complesso il disco è secondo me più compatto, duro e cupo rispetto agli standard della Vergine di Ferro, nei quali si possono cogliere melodie più fantasiose e armoniche. è solo una precisazione rossmetal65 per chiarire cosa intendevo, spero di essermi spiegato megliO!  |
|
|
|
|
|
|
1
|
Disco sicuramente buono,come dice il nostro Rino,ma a piccoli tratti,il fantasma degli Iron si sente eccome e,secondo me,e' anche naturale.La voce di Blaze e' sempre calda e accattivante e negl iultimi quattro pezzi del cd da il meglio di se.PURO HEAVY METAL. |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Watching The Night Sky 2. Madness And Sorrow 3. 1633 4. God Of Speed 5. City Of Bones 6. Faceless 7. Time To Dare 8. Surrounded By Sadness 9. The Trace Of Things That Have No Words 10. Letting Go Of the World 11. Comfortable In Darkness
|
|
Line Up
|
Blaze Bayley - Vocals Nicolas Bermudez - Guitar Jay Walsh - Guitar David Bermudez - Bass Larry Paterson - Drums
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|