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Master - The Human Machine
( 3765 letture )
E sono dieci. Un bel mucchio di album per i Master, death band americana ben conosciuta ai fan del genere.

Attivi da ormai oltre 25 anni, non avendo ormai più nulla da dimostrare -per quanto in realtà solo un membro su tre sia quello della line-up originaria- i Master possono permettersi un disco diretto, sfrontato e sufficientemente ignorante da fare breccia nel cuore dei deathster più puri. E lo fanno benissimo.

Devo dire che ai primi ascolti questo The Human Machine non mi aveva colpito particolarmente: la musica dei nostri non segue infatti la tendenza maggioritaria nel death metal moderno, orientata a velocità estremamente sostenute, tecnica spesso esasperata e produzioni molto curate e minuziose. Abituato ormai anch'io a simili tratti, a primo acchito mi sono trovato incapace dell'apprezzare il death metal caustico e senza fronzoli di questo disco, e solo numerosissimi ascolti mi hanno permesso di goderne appieno.

La musica dei Master è destinata infatti a chi vuole pezzi monolitici, asfissianti, quasi claustrofobici, che ricordano i primi Obituary e Carcass: la voce di Paul Speckmann -cantante della band sin dalla sua formazione- è abrasiva e si ficca in testa all'ascoltatore col suo timbro al limite del gutturale, mentre chitarre dai toni notevolmente bassi e una batteria insistente su ritmi semplici e martellanti costituiscono un muro sonoro tanto imponente quanto paradossalmente semplice; non troviamo infatti la traccia di passaggi tecnicamente incredibili o tracce di un songwriting machiavellico e contorto.
Il risultato è che brani come It's What Your Country Can Do For You, Suppress Free Thinking o Faceless Victims Expected, pur penalizzati alla fine da una sostanziale omogenità tra di loro, corrodono l'ascoltatore catturandolo nei loro ritmi monontoni e inarrestabili; una scelta stilistica inevitabilmente destinata a limitare la fetta di pubblico agguantabile agli amanti di sonorità ben precise, ma che dimostra coraggio e coerenza d'intenti, oltre che la perfetta conoscenza dei propri mezzi e delle proprie capacità: i Master fanno questo death metal, che piaccia o no; inutile andare a sviscerare track-by-track, analizzare passaggi particolari o rimarcare questo o quel dato tecnico.

The Human Machine è un disco per nostalgici, non offre un minimo di innovazione ed è alla fine anche abbastanza ripetitivo; insomma non è un capolavoro, ma un disco onesto e suonato con convinzione. Potrebbe piacere come lasciare del tutto indifferenti, personalmente credo che continuerò ad ascoltarlo molto a lungo!



VOTO RECENSORE
74
VOTO LETTORI
70.44 su 59 voti [ VOTA]
alessio
Venerdì 28 Maggio 2010, 2.40.05
8
scusate è il brutal che ci perde contro il vecchio death ciao
alessio
Venerdì 28 Maggio 2010, 2.39.08
7
belloooooooooo i master sono una macchina perfetta,purtroppo troppo messi da parte rispetto a altri gruppi piu famosi.poi minchia il death vecchia squola è fantastico perde il confronto con il brutal a parere mio poi visti recentemente a roma devastanti!!!!!!!!!!! grande attitudine rispetto
AngelSlayer
Mercoledì 17 Marzo 2010, 16.55.25
6
Confermo il voto del recensore, io dò 75 però!
AngelSlayer
Mercoledì 17 Marzo 2010, 16.55.24
5
Confermo il voto del recensore, io dò 75 però!
Night Wolf
Mercoledì 17 Marzo 2010, 16.47.29
4
Hehehe..pareri..Io lo considero un gran disco...Chiaramente gli alti e bassi ci sono per tutti, nessuno è perfetto, perciò, se nella loro discografia ci sia qualche album che pecchi, bhe è normale...Sta di fatto che è cmq un gruppo molto sottovalutato, perchè ci sono dei loro lavori che sono straordinari...Ti dirò che parlo anche un pò per parte in quanto è il mio secondo gruppo preferito...ne ho solo 2 di gruppi e questo è il secondo ....cmq nonostante questo accorgimento soggettivo, per il resto cm dicevo prima meritano molto di più...
Undercover
Mercoledì 17 Marzo 2010, 16.18.07
3
Infatti sui primu due album tanto di cappello è sul resto della discografia di Paul e compagni che si può usare qualsiasi aggettivo che non sia legato a una qualità continua ed elevata purtroppo, poi il gusto personale non si discute ma tolti quelli iniziali in tanti se li mettono sotto e di uscite migliori di "Human Machine" fra l'inizio di quest'anno e l'anno passato ce ne son state a decine a mio parere.
Night Wolf
Mercoledì 17 Marzo 2010, 16.01.47
2
Grnde gruppo, leggendari.... Questo the human machine a me è piaciuto un sacco..è un disco per pochi e secondo me va compreso bene...Grezzo, potente...sar pure ripetitivo, anche se a me ha colpito molto...ma è suonato divinamente, a mio modo di vedere, sentendo loro..le band death hanno ancora molto da imparare e personalmente, preferisco 100000 volte questo human machine che altri album death usciti ultimamente in maniera molto più ammorbidita....Non vorrei contraddirti undercover..ma i Master sono storici e storia...hanno contribbuito alla nascita del Death Metal cn Death e Possesed.e i loro primi dischi nn hanno nulla di meno rispetto a quelli delle band citate ora...anzi, forse proprio per il fatto che sono una band rimasta di nicchia che nn è mai riuscita a trovare un etichetta o un che cosa che nn li abbia portati nel mainstream hanno cmq portato avanti una certa mentalità, un certo stile e credo anche na certa filosofia....ad ogni modo fam a e bravura cn gran dispiacere non sono equilibrate..i master meritano molto molto di più...e nn solo per quanto riguarda i live... Grandi Master... Lunga vita ai Master....
Undercover
Mercoledì 17 Marzo 2010, 10.48.04
1
Se non fosse per i loro primi due dischi band che su cd è utile quanto un sottobicchiere. L'ennesimo tassello di una carriera dozzinale "The Human Machine" è piatto proprio, non ci sono brani che m'ispirano. Sarà anche vecchia scuola ma Paul e soci vale vederli live perchè in casa dei nuovi lavori ce ne sia stato uno che mi abbia detto quantomeno più di eh suonano death. Storici ma non storia.
INFORMAZIONI
2010
Pulverised Records
Death
Tracklist
1. The Human Machine
2. It’s What Your Country Can Do for You
3. Twisted Truth
4. True Color
5. Suppress Free Thinking
6. A Replica of Invention
7. Faceless Victims Expelled
8. Worship the Sun
9. The Lack of Space
10. Impale to Kill
Line Up
Paul Speckmann - Vocals, Bass
Alex Nejezchleba - Guitar
Zdenek Pradlovsky - Drums
 
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