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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 3369 letture )
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Non so voi lettori, ma il sottoscritto -pur non nutrendo grandissima fiducia nei riguardi della produzione black tricolore e senza voler fare il campanilista della situazione- ammette di provare sempre un minimo di orgoglio e soddisfazione, quando capita di ritrovarsi tra le mani un lavoro nostrano ben riuscito e degno di competere con acts internazionali ben più blasonati. È questo il caso dei Nefarium, storica band proveniente dalla Valle d’Aosta ed attiva da ormai tredici anni, che con il qui presente Ad Discipulum, terzo full-lenght, sono in grado di dare una bella scossa alla loro lunga carriera discografica. Non è poi un caso che l’etichetta (Agonia Records) ci tenga ad evidenziare l’entrata in formazione del batterista Garghuf -session per Gorgoroth ed Enthroned-, oltre che l’ospitata in un paio di brani di Archaon dei 1349; da notare invece la NON pubblicizzata presenza di Wildness Perversion dei nostrani e grandissimi Mortuary Drape… … d’altronde le scelte promozionali delle labels non si discutono.
Passando ad argomentazioni più concrete, Ad Discipulum ci mostra una band conscia dei propria mezzi in grado di sintetizzare, in poco più di mezz’ora, un sound che, pur derivato in toto dalla Svezia, risulta essere fresco e non ripetitivo. La prima caratteristica importante del disco è l’alta complessità delle strutture dei brani: non siamo ai livelli schizoidi dei Deathspell Omega, ma è certo che i Nefarium evitino in tutti i modi di riproporci costruzioni e riffs, ormai triti e ritriti, tanto in voga nello swedish black. A ciò si aggiunge una grande capacità da parte della band nel mantenere una linea guida, od un filo logico, lungo lo svolgersi della composizione, in grado di scongiurare un caos strutturale fine a se stesso. A livello di influenze vorrei segnalare la presenza di melodie di Dissection-iana memoria sparse qua e la nel platter -giusto per citarne una, la bellissima Servus Servorum Satanae (Benedictus XVI)-, in grado di dare un bel quid in più ai brani. L’unico aspetto che invece continua a non convincermi pienamente è la voce di Carnifex, sicuramente in linea con lo stile della band, ma poco incisiva e decisamente monotona nell’interpretazione dei brani.
Per il resto, complimenti ai Nefarium per averci regalato un sì bel disco, sperando che l’apprezzamento di Ad Discipulum possa anche essere di buon auspicio per la nostra (bistrattata) nazionale di calcio ai mondiali in Sud Africa: il suo lungo cammino sarebbe un ulteriore motivo di orgoglio e soddisfazione.
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3
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Onore ai Nefarium per questo grande lavoro. 80. (Eh ma se c'erano cassano e balotelli). |
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2
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io invece eliminerei fisicamente marchisio e iaquinta... |
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1
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io toglierei Gilardino che è scoppiato e metterei dentro Quagliarella,Zambrotta va eliminato è andato semplicemente a male.........Maggio saprebbe fare molto meglio,Cassano dove lo mettiamo...........non puo essere che se ne stia con le chiappe al mare Vabbe,i Nefarium li ho visti coi Dark Funeral paiono una cosa degna dell'esposizione che hanno guadagnato con questo Tour.....e cmq anche Cannavaro li dietro.......speriamoche i Nefarium facciano meglio!(ovvio a fianco di Quagliarella Pazzini tutta la vita) |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Tongue Of The First Pope (Simon Peter) 2. Hands Bleeding Fear (Pontius Pilate) 3. The Bastard Son Of Satan (Jesus Christ) 4. Shepherd For Dead Lambs (Johan The Baptist) 5. Sharpening The Spear Of Longinus (Cassius Longinus) 6. Servus Servorum Satanae (Benedictus XVI) 7. Seven Whores Of Magdala (Mary Magdaleine) 8. Mass Infanticide By The King Of Judea (Herod The Great)
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Line Up
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Carnifex - Guitar, Vocals Adventor - Guitar Vexator - Bass Garghuf - Drums
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RECENSIONI |
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