|
27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
|
|
Nachtmystium - Addicts: Black Meddle Pt. 2
|
( 4656 letture )
|
Confesso che aspettavo con molta curiosità un nuovo lavoro da parte degli americani Nachtmystium, autori due anni fa di quell’eccellente lavoro di “rottura” col black metal tradizionale che risponde al nome di Assassins: Black Meddle pt. 1. In realtà, già dalla precedente release, Instinct: Decay, sintomi di importanti cambiamenti, quali l’utilizzo di vocals filtrate o le chitarre stracariche di effetti, legati comunque ad un black metal di matrice darkthroniana, iniziavano a farsi largo. Assassins: Black Meddle pt. 1 è andato a spingere ulteriormente sul pedale della sperimentazione, iniettando nel sound della band americana una sana dose di psichedelia, creata ad arte dai synth di Sanford Parker, in seguito confluito insieme al mastermind Azentrius nei riformatisi Twilight. Ora è il turno del nuovo arrivato Addicts: Black Meddle Pt. 2 -uscito anch’esso come il fratello maggiore sotto l’ala protettiva della Century Media- una release che promette un’ulteriore evoluzione/provocazione per il combo americano. La line-up della band è stata completamente rivoluzionata, Azentrius è ormai pieno padrone del gruppo, supportato dalle “fantasie” elettroniche di Sanford Parker e da un nuovo chitarrista che risponde al nome di Pat Clancy. Invece, a sostituire un mostro di tecnica ed esecuzione come Tony Laureano, ecco giungere in soccorso Wrest, mastermind dei Leviathan e membro dei Twilight.
Ho riflettuto molto sulla classificazione del genere da dare a questo lavoro, optando alla fine per un generico inclassificabile, vista la quasi totale assenza del black metal, in favore di nuove e particolari influenze che andremo prontamente ad analizzare con un track-by-track del disco. L’apertura è affidata a Cry For Help, una specie di intro composta da colpi effettati di grancassa, rumorini di fondo e Azentrius impegnato a sospirare lo spelling della seguente frase: nothing hurts than being born (traduzione: niente ferisce che l’essere nati). Improvvisamente, ecco partire le chitarre furiose di High On Hate, unica traccia riconducibile al passato black metal della band. Un bel brano di apertura fatto di suoni pastosi, una bella linea di screaming di Azentrius ed un finale melodico con tanto di assolo finale di chitarra. I grandi cambiamenti arrivano con la meravigliosa e trascinante Nightfall, sostanzialmente un brano rock leggermente sporcato da chitarre black e dallo screaming rabbioso di Azentrius. L’atmosfera stessa della traccia risulta essere molto più “spensierata” rispetto alla composizione precedente, e viene nuovamente dato grande spazio ad assoli melodici di chitarra. Altro colpo da novanta della band americana è la successiva No Funeral, un brano assolutamente fuori da ogni schema. Wrest impone dei tempi di batteria molto semplici, su cui domina una melodia di synth molto pop di Parker, e sullo sfondo viene inserito un muro di chitarre appena percettibile. Confesso che al primo ascolto pensavo addirittura che fosse un fake di qualche tipo, ma quando quella melodia inizia ad entrarti nella testa, non esce più. Then Fires è il perfetto punto di incrocio tra la psichedelia mostrata in Assassins: Black Meddle pt. 1 ed il nuovo corso black/sludge dei Twilight. Nella successiva Addicts ritorna a farla padrone il rock: un basso pulsante, arpeggi distorti dalla forte melodia, ed un Wrest stratosferico alla batteria, fanno di questa traccia il vero high-light del disco. Poco coinvolgente è invece la pachidermica The End Is Eternal, altro residuo dell’esperienza Twilight. Convince poco anche la successiva Blood Trance Fusion, composizione dalle atmosfere acide e morbose, nella quale compaiono gli ultimi residui black metal ed un improvviso stacco thrash finale. Decisamente migliore la più melodica Ruined Life Continuum, un rock dai toni onirici, oserei definirla. Chiude Every Last Drop, un perfetto viaggio lisergico nello spazio profondo.
Finita questo lungo track-by-track è tempo dei commenti finali. Addicts: Black Meddle Pt. 2 è paradossalmente un disco semplice, ma allo stesso tempo, complesso e terribilmente difficile da assimilare e comprendere completamente. E’ chiaro che Azentrius, ormai padrone assoluto della baracca, ha voluto sfogare fino in fondo tutto il proprio patrimonio di influenze, dando origine ad un ibrido musicale che toglie quasi definitivamente i Nachtmystium dal panorama black metal. Quello che stupisce di più, oltre che ad una penna particolarmente ispirata per quel che concerne il riffing dal forte accento melodico, è la naturalezza con la quale brani tanto diversi quali High On Hate e No Funeral vadano tranquillamente a braccetto, segno di una forte identità di fondo nella composizione. Un disco da prendere con le pinze quindi, richiedendo una grande apertura mentale da parte dell’ascoltatore, ma che ritengo non deluderà assolutamente.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
5
|
bel disco, è praticamente un disco indie-rock. A volte capita di sentirci dietro gli Interpol; il tutto coperto da uno strato di lordura e sporcizia, però è un disco veramente "rock". bello.. non vedevo l'ora che uscisse. |
|
|
|
|
|
|
4
|
Boh...per essere un bel disco è un bel disco ma... io rivoglio i vecchi Nachtmystium... |
|
|
|
|
|
|
3
|
Non nascondo che Assassin non mi aveva entusiasmato...Sono molto legato ai vecchi Nactmystium, e canzoni come Life of Fire sono per me insostituibili...Però non posso negare che questo nuovo platter sia praticamente quasi perfetto sotto ogni punto di vista...Canzoni come Ten Fires, End is Eternal, la title track e Nightfall mettono i brividi...Grandioso. |
|
|
|
|
|
|
2
|
Aspettavo questa rece (che, confesso, avrei voluto fare io) con trepidazione. Dopo aver mal-trattato "Assassins" su queste pagine, era d'obbligo rimediare almeno qui, visto che i due album sono, ognuno a suo modo, eccellenti (il primo con anima black, il secondo con anima progressive). Non cogliere neanche stavolta la perla, sarebbe stato delittuoso, dunque grazie B.K.! Io addirittura avrei abbondato col voto, in quanto esperimenti del genere sono da lodare anche solo nelle intenzioni. Hail Nachtmystium. |
|
|
|
|
|
|
1
|
Secondo me questo disco, in parole povere, è semplicemente un capolavoro! Superiore anche al precedente Assassins! Grandiosi! il miglior disco del 2010, se la contende con l'ultimo Anathema... |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Cry For Help 2. High On Hate 3. Nightfall 4. No Funeral 5. Then Fires 6. Addicts 7. The End is Eternal 8. Blood Trance Fusion 9. Ruined Life Continuum 10. Every Last Drop
|
|
Line Up
|
Blake "Azentrius" Judd - Vocals, Guitars, Bass Pat Clancy – Guitar Sanford Parker - Keyboards, Effects Wrest – session drums
Guests: Bruce Lamont (Yakuza) - Vocals Russ Strahan (Pentagram) - Guitar Solos Matt Johnson (Pharoh) - Guitar Solos
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|