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Who’s Next dei The Who, pubblicato il 2 agosto 1971 per la Decca Records, segue cronologicamente la monumentale opera rock Tommy. A fronte dello straordinario successo ottenuto dal disco, ricordato come una delle pietre miliari della musica rock, Who’s Next fu giudicato severamente dallo stesso Pete Townshend, che lo definì solo un album di compromesso. Il motivo di tale asserzione, che parrebbe altrimenti assurda, va ricercato nel fatto che all’epoca l’artista avrebbe voluto dare vita ad una nuova opera rock dal titolo Lifehouse, che non vide però mai la luce. La musica composta la ritroviamo così proprio su Who’s Next ed ecco spiegata la poca considerazione del chitarrista. La cover del platter è una delle più note e ritrae i membri del gruppo che hanno appena finito di urinare su un blocco di cemento. L’immagine riporta alla mente il famoso monolite del film 2001 Odissea nello Spazio di Stanley Kubrick ed in effetti il gruppo avrebbe voluto partecipare alla colonna sonora di quel capolavoro della cinematografia mondiale: la cosa non si concretizzò e questo svelerebbe un significato irriverente ed ironico nell’artwork di Who’s Next.
Il gruppo britannico è in uno stato di grazia eccezionale e definire perfetto questo full length è quasi riduttivo. Si parte con l’immensa Baba O’Riley, dedicata al maestro spirituale Meher Baba ed a Terry Riley (il creatore della musica minimale), caratterizzata dall’uso quasi ipnotico e ammaliante del sintetizzatore e da un tema portante a dir poco favoloso, sul quale si staglia una superba prova vocale di Roger Daltrey; si tratta di una delle song migliori mai composte dai The Who nella loro carriera. Da notare che le parti di violino finali furono suonate da Dave Arbus. Segue Bargain, altro pezzo da novanta, una sorta di semiballata caratterizzata da un coinvolgente riff principale di Townshend, autore anche di un pregevole assolo; superba la prova alle pelli di Keith Moon. Love Ain't For Keeping è un breve pezzo acustico del quale si apprezza l’ottimo refrain. My Wife, pezzo di facile presa con cui si chiude il lato A, è l’unica canzone non scritta da Townshend, bensì è stata composta e cantata dal bassista John Entwistle. Di ben altro spessore The Song Is Over, aperta dal pianoforte del turnista Nicky Hopkins, accompagnato dalla meravigliosa ugola di Daltrey; il brano cresce d’intensità mettendo ancora una volta in mostra un eccellente Keith Moon alla batteria. Il piano di Hopkins è nuovamente protagonista nella dolce Getting In Tune, con Daltrey sempre sugli scudi. La disincantata Going Mobile ha un andamento acustico simpatico e pone ancora in risalto la bravura di Moon; due curiosità: la voce è di Townshend e si tratta di un brano mai eseguito dal vivo dalla band. La struggente ballata Behind Blue Eyes, coverizzata da Limp Bizkit, Bryan Adams, Sheryl Crow, Jon English, Suzanne Vega, Paula Fernandes, Silvertide, Chieftains e dai nostrani New Bread, è una delle canzoni più belle della musica rock, il conosciutissimo triste ritornello continua ad emozionare ad ogni ascolto. Il finale spetta alla lunga e travolgente Won't Get Fooled Again, dove torna prepotentemente protagonista il sintetizzatore: tutto in questa canzone è perfetto, dal drumming del mai troppo compianto Moon al virtuosismo di Townsend, dalle parti di basso di Entwistle all’urlo rabbioso di Daltrey nel finale. Le liriche sono ispirate generalmente al tema dell’amore, tranne Baba O’Riley (che tratta di problematiche legate al mondo dei giovani) e la politicizzata Won't Get Fooled Again.
Nel 1995 l’album è stato ristampato su CD con nove tracce in più, tra cui brillano la delicata Pure and Easy (che doveva costituire uno dei punti di forza del progetto Lifehouse) e Baby Don't You Do It, rifacimento di un pezzo di Marvin Gaye; per i più appassionati, infine, esiste anche una corposa versione deluxe uscita nel 2003.
Who’s Next è un disco innovativo per quei tempi, che ci presenta una band ispiratissima; nove tracce stupende che, a fronte del tempo che passa inesorabile, mantengono ancora una freschezza compositiva inalterata e mi accompagnano indefessamente da oltre trent’anni.
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VOTO LETTORI
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88.83 su 165 voti [
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41
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Altro discone comprato ai tempi dell\'università che ho consumato a furia di ascoltarlo ripetutamente e che non ha affatto bisogno di ulteriori commenti rispetto all\'ottima recensione fatta. Voto 100 a mani basse proprio. |
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40
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Lo comprai tornai a casa e lo misi nel lettore cd. Arrivato alla fine mi resi conto di avere ascoltato una dei più importanti album di sempre. Baba o’’riley poi... E nessuno nel 1971 faceva quella musica. Erano 20 anni avanti |
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39
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Il sacro disco della domenica mattina in questo frangente è stato questo vinile leggendario che trasuda storia del Rock dalla iconica copertina fino alle note conclusive di Won't Get Fooled Again......che altro dire.... Mitologico.
Ossequi! |
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38
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album indispensabile per un fans del rock, superbo,non ci sono altri aggettivi quando lo ascoltai per la prima volta dopo aver ascoltato tommy e live at leeds, e non avevo gli impianti hi-fi di oggi rimasi basito , pensate all'inizio di baba ,l'intro di Keith il basso di john, il riff di pete e la voce di roger per poi il finale di arbus rimasi sotto schok , non dico l'espressione della mia faccia dopo aver ascoltato a prima pelle The Song Is Over, Behind Blue Eyes e Won't Get Fooled Again , il finale di wont è e rimarrà sempre uno dei finali più belli della storia del rock da urlo. voto 99 |
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37
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Beh Rasta..song is over e' la piu' grande ballad dei nostri(con un Pete superbo al canto,e ci sarebbe da aprire un capitolo anzi una enciclopedia su quel formidabile musicista che e' Townsend,per me nanche bravissimo cantante)..getting in tune e' un'altra (super)ballad..non mi piacciono solo i pezzi muscolosi tranquillo..a proposito proprio oggi mi riascoltavo Tommy..ma che pezzo e' Cousin Kevin..???superbo.Anche Entwistle..che manico!!! |
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36
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... con tutto il rispetto Pable, i "riempitivi" che tu citi, x me sono pezzi + che validi. Fossero tutti così i filler. O sei particolarmente un tantino esigente, oppure consideri di meno i pezzi un po' + tranquilli. Il Rock non dovrebbe essere solo distorsori e cavalcate furiose. Max rispetto comunque x i gusti personali che sono insindacabili. Un saluto. |
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Ah.se preferisco quadrophenia a who'a next e' per la presenza in quest'ultimo di.alcuni riempitivi(love for keeping,goin mobile e my wife)..se fossero state inserite tracce come heaven and hell e long live rock saremmo di fronte ad un capolavoro insuperabile..quadrophenia lo trovo piu' "quadrato" e anche piu' struggente |
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Song is over pero' e' in gran parte cantata da Pete..non volevo fare il fanatico..trovo scandaloso la.sottovalutazione che si fa di questo gruppo da parte di molta critica...quadrophenia per me e' da top 10 della storia del rock..questo album nei dieci successivi |
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Se qualche immancabile detrattore, dopo il poco diplomatico Live At Leeds, avesse nutrito dubbi sulla bravura dei quattro Rockers, direi che con Who's Next, ricevette una bella lezione. Ed anche se non l'avrebbero mai ammesso, la verità è ancora lì adesso. Disco monolitico con una copertina (appunto) dissacrante ed oltraggiosa, ma dai contenuti eccelsi; lo dico lo stesso anche se non mi piace ripetere concetti già espressi in rece e precedenti commenti. X una volta... quando ci vuole... ...e qui ci vuole! |
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Won't Get Fooled Again da sola vale l'acquisto del disco a scatola chiusa! |
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Semplicemente un album capolavoro. Voto 100 tutta la vita. |
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Il mio preferito della band nonché capolavoro fondamentale della storia del rock. Per brani leggendari come Baba O'Riley, Won't get Fooled Again, Behind Blue Eyes, Bargain come pure le splendide Getting in Tune e Song is Over ogni commento è superfluo. |
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Il progetto Lifehouse, menzionato nel testo e che avrebbe dovuto essere al posto di Who's Next, mi sembra veramente il frutto incompreso di un genio o di una mente profondamente disagiata o entrambe le cose insieme... |
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Il loro vertice e Behind Blue Eyes è il capolavoro nel capolavoro 85 |
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Capolavoro dei portavoce dei Mods! |
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Baba O' Riley basta e avanza per capire la magnificenza degli Who e di Keith Moon alla batteria. Disco da pelle d'oca,con canzoni magnifiche,una dietro l'altra |
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Baba O'Riley è uno dei più grandi pezzi della storia del Rock. Capolavoro assoluto! |
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100!!! Ottima recensione. |
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non mi aspettavo di vedere gli Who su questo tipo di sito... ho notato che ce altro apparte metal..approfondiro... ora apparte le mie chiacchiere devo dire che questo disco vale il voto del recensore... da ascoltare almeno una volta nella vita... |
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Sarei tentato a dare un centello in quanto siamo dinanzi a qualcosa di unico e mai sentito all'epoca, qualcosa che si discostava da tutte le sonorità di band quali Zeppelin, Stones, Deep Purple. Che dire dei pezzi ? Behind Blue Eyes, Baba O'Riley, Won't Get Fooled Again solo per citarne alcuni, sono inarrivabili, non ce n'è per nessuno Capolavoro |
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Baba O'Riley è in assoluto una delle mie canzoni preferite. Un grandissimo disco, fate un monumento a Pete Townshend! |
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per ora il mio voto è "solo" 90, ma non lo metto perché effettivamente devo riascoltarmelo, e non vorrei essermi perso qualcosa |
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@ il saggio:  |
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Baba o'riley la considero come il capolavoro della musica... troppo bella. e comunque la recensione non è bella... è meravigliosa |
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Splendida recensione! capolavoro! |
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Album leggendario!! 100 se lo merita e come! Non che 98 sia un brutto voto ma questo rappresenta la storia del rock! |
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Una bella pisciata in compagnia sulla sorgente cementificazione: le cover anni '70 spesso erano gravide di significati, come la musica generata. 'Baba O'Reley' vale da sola tutto il brith rock '90 e oltre. Capolavoro epocale |
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Ottima ed esaustiva recensione, bravo Fabio! |
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??? Ma non c'era già una completa recensione di questo album ??? |
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Complimenti bella recensione per un album da paura !! |
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Regalato a mio padre qualche Natale fa, disco fondamentale per la storia del rock |
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Semplicemente bellissimo, da inserire nella dieta quotidiana di chiunque. |
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Album spettacolare, praticamente perfetto. Dopo aver acquistato annoni fa il disco, ho comprato anche la versione del 1995: anche le outtake sono da paura!!! Il mio voto è 99, a questo album sono legatissimo come a Live at Leeds! |
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5
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Uno dei dischi fondamentali della musica; intremontabile,e sempre attuale! |
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queste sono recensioni, quella dei limp bizkit e la cover che mi piace di più non dico che si avvicina all'originale come bellezza ma quasi ci arriva |
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che discone! uno degli apici del rock e della musica tutta! spettacolare. |
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1
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Uno dei dischi più belli di tutti i tempi per uno dei gruppi più grandi di sempre. Emozionante, esemplare, tutto. |
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