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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Pathology - The Time Of Great Purification
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( 3599 letture )
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Riprendendo a scrivere recensioni, sturandomi il cervello dal capitolo più inglorioso della mia personale cultura musicale, avendo la possibilità di avere per la testa il nulla siderale e il disprezzo infinito per gran parte dell'umanità esistente incontrata in malo modo, credo infine di essermi innamorata del brutal death. E questo quartetto made in USA ha agevolato il processo. Quartetto perchè da cinque che erano nell'ultimo full lenght Awaken to the Suffering, hanno subìto l'abbandono di Tiszczenko, il chitarrista e compositore di musiche e testi che ha abbandonato la band. Ora però, in quattro hanno iniziato a pestare marcio molto più celermente, levando quasi totalmente l'impronta grindcore che gli era stata affibiata agli esordi. Hanno eliminato le intro e le liriche studiate e psicotiche dei tempi di Incisions of Perverse Debauchery (che consiglio comunque vivamente a chi ancora non ha avuto modo di approcciarsi a loro, per comprendere da dove arrivano e perchè ora sono quì). I Pathology sono arrivati al compendium alchemico finale, una sublimazione del passato col futuro, in termini di incisività, carattere e tantissima cattiveria. Non c'è una pausa. Un outro. Nadie. Il growl, dal primo all'ultimo brano, è fognario e becero e, ringraziando la benevolenza del vocalist, privo di pig-squeal ulceranti. Tutto è baritono e gorgogliante, il che risulta eccessivo alle volte ma personalmente non disprezzabile. Comunque sia, ciò che spezza è il fatto che vi entrino nel cervello: sommariamente le linee compositive dei riff permangono in testa e ve le potete pure canticchiare da quanto sono leggiadre e allegrotte, il che fa da contrasto al tappeto delle linee ritmiche e quelle vocali del sopracitato gorgoglio cavernicolo di Jonathan Huber. Questo per quanto riguarda brani come Tyrannical Decay, Corporate Harvest, Asphyxiation Through Consuption, Oppression By Faith e Earth's Downfall. Altri brani, pur mantenendo le stesse caratteristiche appaiono anche più studiati e fini, meno tendenti alla nuova impronta ma più vicini al death delle origini con stampo moderno, quindi con influenze core oceanico per quanto può riguardare breakdown e stacchi ritmici. In più si aggiungono doppie linee canore e assoli come nel brano d'apertura, Imprisoned by Fear, Torment in Salvation, A Bleak Future, Dissection of Origins e Cultivating Humanity. Il brano di chiusura, The Everlasting Plague, è una bella pietrata conclusiva che non lascia insoddisfatti. Abbiamo persino una traccia strumentale, Distorted Conscius che fa soggiungere un dubbio, vista l'assenza della copertura vocale: non è che, nel missaggio finale, hanno un tantino esagerato con l'appiattimento della ritmica e trigger sulla batteria? Io sento una drum machine umana, il fondatore Dave Astor, che usa tutto quello di cui dispone con grande oculatezza e precisione, ma perchè allora il colpo è uguale... sempre?! Questa è l'unica pecca. Per lo più lo considero dubbio personale. Perché tuttavia, ora come ora, piglierei il primo volo per San Diego solo per dire a questi quattro omaccioni: "oh! una perla". Rispetto al punto di partenza della band si sente la crescita stilistica e le nuove influenze in quest'ultima produzione.
Complessivamente è comunque un bello spettacolo, perchè per quanto possano essere ostici da apprezzare ad un primo ascolto, nel giusto mood, nella bella atmosfera pre-autunnale, nella giusta condizione mentale e con le dovute cautele di tolleranza, forse potreste anche arrivare all'idolatria per questi promettenti giovinastri.
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Mi è arrivato, finalmente. Un gran bel disco,non c'è che dire, davvero piacevole. |
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Ascoltato e posso confermare la super sola iper sonica riproposta in questo capitolo, ao qui Legacy of the ancients gli fa un culo quadro, afterlife da sola vale tutto questo cd! |
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Di certo i MC sono una band importante però per quanto mi riguarda non trovo siano fondamentali per chi ascolta brutal o slam...preferisco di gran lunga Obituary, Entombed, Carcass per non parlare dei Cannibal Corpse...inoltre i Pathology hanno un sound molto più slam brutal che si avvicina a Kraanium, Defeated Sanity e ai nostrani Vulvectomy quindi non si parla di old school...detto questo penso che come i loro precedenti lavori non rimarrò deluso!! |
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Non ci credo....chi scrive non conosce i MC....incredibile....non è possibile....ok ho capito è uno scherzo ahahahah!!! |
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Per me, lo è: può piacere, non discuto, io personalmente li detesto; comunque rispetto ad altri gruppi coevi io trovo che siano meno rilevanti... |
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Se "Ten Commandments" è un disco poco significativo nel panorama Death, d'ora in avanti mi chiamo Babbo Natale. |
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E direi anche troppo personale, se i Malevolent sono i meno significativi molte band sarebbero da eliminare proprio dal pianeta e parlo di quell'epoca non dei giorni nostri. |
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Bella rece; sui MC sono di gran lunga i meno significativi tra i gruppi della vecchia scuola, vai serenissima anche senza! (ovviamente è un'opinione personale senza alcuna pretesa di oggettività) |
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@ Zanahary: ma scusa devo per forza essere iscritto al forum per commentare recensioni, news e quant'altro. il mio non era trolling, solo una normale opinione, non una polemica, infatti non ho mica detto che sei incapace o altro, anzi, ho apprezzato sia questa tua recensione che quella dei morbus chron. tutto qua, adesso ti auguro un buon ascolto di the ten comandments  |
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@Zanahary, you're welcome  |
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@Undercover:Grazie delle dritte @Denak: Bello il trolling dei non iscritti al forum.No words. Seppure ammetta io stessa che debba rinfrescare e rifocillare le mie conoscenze in ambito DM.Son quì anche per quello, insomma. @Mr.Freddy: Era per preferenza personale, più che per gusto generale. Le vecchie cover dei Pathology le avevo particolarmente gradite per l'impronta splatter |
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Quello in copertina è la "mascotte" (non mi frega come si scrive mascotte) del gruppo. Il loro Eddy. Ah, le copertine di Oloffson sono sempre fantastiche. |
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P.S.: come mai non vi piace la copertina? Io se dovessi trovare il difetto di Oloffson è che tende a disenare sempre le cose secondo gli stessi elementi. |
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Non vedo l'ora di ascoltarmelo. Ah, non è che non conoscendo i Malevolent Creation non si possa recensire death. Al massimo è una lacuna da colmare, ma difficilmente influisce sulla recensione in sè. |
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come non ci credo....bah, dopo Matti Way l'oblio... |
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ma come si fa a recensire dischi death e non conoscere i Malevolent Creation??? Cioè, era più normale se non conoscevi i Pathology che di certo non sono una band fondamentale, ma i MC sono proprio obbgatori... |
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Assolutamente di Fasciana e soci sono fondamentali i primi cinque: "The Ten Commandments", "Retribution" (Rob Barrett alla seconda ascia solista) e "Stillborn" con Brett Hoffmann alla voce, poi passa a "Eternal" e "In Cold Blood" con Blachowiz al microfono (e basso), conosciuti questi il resto dal mio punto di vista è piacevole in alcuni casi ma non necessario. |
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ahah, pensa che io avevo pensato potesse essere tipo un " doctor Faust" dell'era moderna, s'addio perchè Non conosco, purtroppo.Consigli su qualche loro produzione da ascoltare?°.° |
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@Zanahary Par è una sorta di Dio della cover ma adesso si è standardizzato parecchio, non hai presente i Malevolent Creation? Quello che non va nella cover è quella sorta di avvocato dei poveri che non c'entra una fava. |
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@xutij: yes il 25 è reperibilissimo per acquisto @undercover: decisamente d'accordo. meglio e cover dei primi due album. Pensare che questa gliel'ha fatta lo stesso tizio(un certo Par Olofsson) che si è occupato di grafica per Immolation e Immortal e Malevolant Creation(che non ho presente).Al di là dei generi,il tipo doveva essere uno "rodato".S'al cazzo perchè abbian scelto lui a lavoro compiuto.Troppo blanda come copertina. |
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Non l'ho ancora ascoltato ma la cover fa veramente cagare... speriamo il disco sia degno. |
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Esce il 25, sbaglio ? Comunque è sul mio "taccuino invisibile" (ovvero nella mia testa) tra le cose da sentire, e se soddisfacenti, da comprare. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Imprisoned By Fear 2. Tyrannical Decay 3. Corporate Harvest 4. Torment In Salvation 5. Asphyxiation Through Consumption 6. Remnats Of Freedom 7. Dissection Of Origins 8. Distored Conscious 9. A Bleak Future 10. Oppression By Faith 11. Cultivating Humanity 12. Earth's Downfall 13. The Everlasting Plague
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Line Up
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Oscar Ramirez (Bass) Jonathan Huber (Vocals) Dave Astor (Drums) Kevin Schwartz (Guitars)
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