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Pathology - The Time Of Great Purification
( 3599 letture )
Riprendendo a scrivere recensioni, sturandomi il cervello dal capitolo più inglorioso della mia personale cultura musicale, avendo la possibilità di avere per la testa il nulla siderale e il disprezzo infinito per gran parte dell'umanità esistente incontrata in malo modo, credo infine di essermi innamorata del brutal death.
E questo quartetto made in USA ha agevolato il processo.
Quartetto perchè da cinque che erano nell'ultimo full lenght Awaken to the Suffering, hanno subìto l'abbandono di Tiszczenko, il chitarrista e compositore di musiche e testi che ha abbandonato la band. Ora però, in quattro hanno iniziato a pestare marcio molto più celermente, levando quasi totalmente l'impronta grindcore che gli era stata affibiata agli esordi. Hanno eliminato le intro e le liriche studiate e psicotiche dei tempi di Incisions of Perverse Debauchery (che consiglio comunque vivamente a chi ancora non ha avuto modo di approcciarsi a loro, per comprendere da dove arrivano e perchè ora sono quì).
I Pathology sono arrivati al compendium alchemico finale, una sublimazione del passato col futuro, in termini di incisività, carattere e tantissima cattiveria.
Non c'è una pausa. Un outro. Nadie.
Il growl, dal primo all'ultimo brano, è fognario e becero e, ringraziando la benevolenza del vocalist, privo di pig-squeal ulceranti. Tutto è baritono e gorgogliante, il che risulta eccessivo alle volte ma personalmente non disprezzabile.
Comunque sia, ciò che spezza è il fatto che vi entrino nel cervello: sommariamente le linee compositive dei riff permangono in testa e ve le potete pure canticchiare da quanto sono leggiadre e allegrotte, il che fa da contrasto al tappeto delle linee ritmiche e quelle vocali del sopracitato gorgoglio cavernicolo di Jonathan Huber.
Questo per quanto riguarda brani come Tyrannical Decay, Corporate Harvest, Asphyxiation Through Consuption, Oppression By Faith e Earth's Downfall.
Altri brani, pur mantenendo le stesse caratteristiche appaiono anche più studiati e fini, meno tendenti alla nuova impronta ma più vicini al death delle origini con stampo moderno, quindi con influenze core oceanico per quanto può riguardare breakdown e stacchi ritmici. In più si aggiungono doppie linee canore e assoli come nel brano d'apertura, Imprisoned by Fear, Torment in Salvation, A Bleak Future, Dissection of Origins e Cultivating Humanity.
Il brano di chiusura, The Everlasting Plague, è una bella pietrata conclusiva che non lascia insoddisfatti.
Abbiamo persino una traccia strumentale, Distorted Conscius che fa soggiungere un dubbio, vista l'assenza della copertura vocale: non è che, nel missaggio finale, hanno un tantino esagerato con l'appiattimento della ritmica e trigger sulla batteria? Io sento una drum machine umana, il fondatore Dave Astor, che usa tutto quello di cui dispone con grande oculatezza e precisione, ma perchè allora il colpo è uguale... sempre?! Questa è l'unica pecca. Per lo più lo considero dubbio personale.
Perché tuttavia, ora come ora, piglierei il primo volo per San Diego solo per dire a questi quattro omaccioni: "oh! una perla".
Rispetto al punto di partenza della band si sente la crescita stilistica e le nuove influenze in quest'ultima produzione.

Complessivamente è comunque un bello spettacolo, perchè per quanto possano essere ostici da apprezzare ad un primo ascolto, nel giusto mood, nella bella atmosfera pre-autunnale, nella giusta condizione mentale e con le dovute cautele di tolleranza, forse potreste anche arrivare all'idolatria per questi promettenti giovinastri.



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
89.8 su 5 voti [ VOTA]
xutij
Martedì 16 Ottobre 2012, 21.23.42
23
Mi è arrivato, finalmente. Un gran bel disco,non c'è che dire, davvero piacevole.
EdoCFH
Lunedì 24 Settembre 2012, 14.55.27
22
Ascoltato e posso confermare la super sola iper sonica riproposta in questo capitolo, ao qui Legacy of the ancients gli fa un culo quadro, afterlife da sola vale tutto questo cd!
Faget
Giovedì 20 Settembre 2012, 17.14.15
21
Di certo i MC sono una band importante però per quanto mi riguarda non trovo siano fondamentali per chi ascolta brutal o slam...preferisco di gran lunga Obituary, Entombed, Carcass per non parlare dei Cannibal Corpse...inoltre i Pathology hanno un sound molto più slam brutal che si avvicina a Kraanium, Defeated Sanity e ai nostrani Vulvectomy quindi non si parla di old school...detto questo penso che come i loro precedenti lavori non rimarrò deluso!!
Fenriz voice of darkness
Mercoledì 19 Settembre 2012, 18.51.45
20
Non ci credo....chi scrive non conosce i MC....incredibile....non è possibile....ok ho capito è uno scherzo ahahahah!!!
sans
Mercoledì 19 Settembre 2012, 17.58.14
19
Per me, lo è: può piacere, non discuto, io personalmente li detesto; comunque rispetto ad altri gruppi coevi io trovo che siano meno rilevanti...
il vichingo
Mercoledì 19 Settembre 2012, 14.07.06
18
Se "Ten Commandments" è un disco poco significativo nel panorama Death, d'ora in avanti mi chiamo Babbo Natale.
Undercover
Mercoledì 19 Settembre 2012, 13.49.26
17
E direi anche troppo personale, se i Malevolent sono i meno significativi molte band sarebbero da eliminare proprio dal pianeta e parlo di quell'epoca non dei giorni nostri.
sans
Mercoledì 19 Settembre 2012, 10.10.04
16
Bella rece; sui MC sono di gran lunga i meno significativi tra i gruppi della vecchia scuola, vai serenissima anche senza! (ovviamente è un'opinione personale senza alcuna pretesa di oggettività)
Denak
Martedì 18 Settembre 2012, 20.41.45
15
@ Zanahary: ma scusa devo per forza essere iscritto al forum per commentare recensioni, news e quant'altro. il mio non era trolling, solo una normale opinione, non una polemica, infatti non ho mica detto che sei incapace o altro, anzi, ho apprezzato sia questa tua recensione che quella dei morbus chron. tutto qua, adesso ti auguro un buon ascolto di the ten comandments
Undercover
Martedì 18 Settembre 2012, 20.39.57
14
@Zanahary, you're welcome
Zanahary
Martedì 18 Settembre 2012, 20.11.48
13
@Undercover:Grazie delle dritte @Denak: Bello il trolling dei non iscritti al forum.No words. Seppure ammetta io stessa che debba rinfrescare e rifocillare le mie conoscenze in ambito DM.Son quì anche per quello, insomma. @Mr.Freddy: Era per preferenza personale, più che per gusto generale. Le vecchie cover dei Pathology le avevo particolarmente gradite per l'impronta splatter
xutij
Martedì 18 Settembre 2012, 15.12.25
12
Quello in copertina è la "mascotte" (non mi frega come si scrive mascotte) del gruppo. Il loro Eddy. Ah, le copertine di Oloffson sono sempre fantastiche.
MrFreddy
Martedì 18 Settembre 2012, 14.58.22
11
P.S.: come mai non vi piace la copertina? Io se dovessi trovare il difetto di Oloffson è che tende a disenare sempre le cose secondo gli stessi elementi.
MrFreddy
Martedì 18 Settembre 2012, 14.55.56
10
Non vedo l'ora di ascoltarmelo. Ah, non è che non conoscendo i Malevolent Creation non si possa recensire death. Al massimo è una lacuna da colmare, ma difficilmente influisce sulla recensione in sè.
EdoCFH
Martedì 18 Settembre 2012, 13.39.15
9
come non ci credo....bah, dopo Matti Way l'oblio...
Denak
Martedì 18 Settembre 2012, 12.00.54
8
obbligatori
Denak
Martedì 18 Settembre 2012, 12.00.32
7
ma come si fa a recensire dischi death e non conoscere i Malevolent Creation??? Cioè, era più normale se non conoscevi i Pathology che di certo non sono una band fondamentale, ma i MC sono proprio obbgatori...
Undercover
Martedì 18 Settembre 2012, 1.51.57
6
Assolutamente di Fasciana e soci sono fondamentali i primi cinque: "The Ten Commandments", "Retribution" (Rob Barrett alla seconda ascia solista) e "Stillborn" con Brett Hoffmann alla voce, poi passa a "Eternal" e "In Cold Blood" con Blachowiz al microfono (e basso), conosciuti questi il resto dal mio punto di vista è piacevole in alcuni casi ma non necessario.
Zanahary
Martedì 18 Settembre 2012, 1.35.49
5
ahah, pensa che io avevo pensato potesse essere tipo un " doctor Faust" dell'era moderna, s'addio perchè Non conosco, purtroppo.Consigli su qualche loro produzione da ascoltare?°.°
Undercover
Martedì 18 Settembre 2012, 0.59.19
4
@Zanahary Par è una sorta di Dio della cover ma adesso si è standardizzato parecchio, non hai presente i Malevolent Creation? Quello che non va nella cover è quella sorta di avvocato dei poveri che non c'entra una fava.
Zanahary
Martedì 18 Settembre 2012, 0.52.58
3
@xutij: yes il 25 è reperibilissimo per acquisto @undercover: decisamente d'accordo. meglio e cover dei primi due album. Pensare che questa gliel'ha fatta lo stesso tizio(un certo Par Olofsson) che si è occupato di grafica per Immolation e Immortal e Malevolant Creation(che non ho presente).Al di là dei generi,il tipo doveva essere uno "rodato".S'al cazzo perchè abbian scelto lui a lavoro compiuto.Troppo blanda come copertina.
Undercover
Lunedì 17 Settembre 2012, 21.19.38
2
Non l'ho ancora ascoltato ma la cover fa veramente cagare... speriamo il disco sia degno.
xutij
Lunedì 17 Settembre 2012, 21.14.31
1
Esce il 25, sbaglio ? Comunque è sul mio "taccuino invisibile" (ovvero nella mia testa) tra le cose da sentire, e se soddisfacenti, da comprare.
INFORMAZIONI
2012
Victory Records
Brutal
Tracklist
1. Imprisoned By Fear
2. Tyrannical Decay
3. Corporate Harvest
4. Torment In Salvation
5. Asphyxiation Through Consumption
6. Remnats Of Freedom
7. Dissection Of Origins
8. Distored Conscious
9. A Bleak Future
10. Oppression By Faith
11. Cultivating Humanity
12. Earth's Downfall
13. The Everlasting Plague
Line Up
Oscar Ramirez (Bass)
Jonathan Huber (Vocals)
Dave Astor (Drums)
Kevin Schwartz (Guitars)
 
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