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Anthrax - Vol. 8: The Threat Is Real
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Dopo aver sfornato nel 1995 il modesto Stomp 442, gli statunitensi Anthrax, con la medesima formazione, attesero tre anni per riuscire nell’impresa di far addirittura di peggio. L’ottava release della band statunitense intitolata Volume 8: The Threat Is Real viene, infatti, relegata tra i lavori più opachi e controversi realizzati da Scott Ian e compagni nella loro carriera. Contraddistinto da una cover ridicola (nemmeno in questo caso riuscirono a fare di meglio), il disco reitera in sostanza il medesimo songwriting del predecessore ampliandone gli errori. Preliminarmente va detto che in quel periodo storico (siamo nel 1998) l’heavy metal in tutte le sue espressioni viveva un periodo di grande difficoltà. I generi più in voga (grunge, groove e nu metal) finirono per contaminarlo con risultati in larga parte modesti. Anche i paladini del thrash provarono a virare su altre tipologie di sonorità con insuccessi talvolta clamorosi come Load e Reload dei Metallica, Risk dei Megadeth e Diabolus in Musica degli Slayer (in quest’ultimo caso, tuttavia, vi sono pareri contrastanti). Non ci si deve meravigliare, quindi, se i newyorkesi Anthrax finirono inopinatamente per intraprendere la medesima strada allontanandosi dal thrash per abbracciare decisamente groove, funky, rap e, come vedremo, addirittura il country!
Nella realizzazione di Volume 8: The Threat Is Real, prodotto in collaborazione con Paul Crook che suonò la chitarra in quattro brani, ci si avvalse del prezioso contributo di Phil Anselmo (Killing Box) e Dimebag Darrell (Inside Out e Born Again Idiot) e, difatti, la panterizzazione della musica è palese e presente, peraltro, in altri pezzi quali Hoh Tied e Big Fat. Il riffing propinatoci è, tuttavia, lontano anni luce dal micidiale groove di Vulgar Display of Power e risulta alla lunga stucchevole. Che dire, poi, dell’assurdità di virare al country (Toast to the Extras in maniera imbarazzante e per taluni versi Harms Way più incline al rock): ricordo ancora la cocente delusione quanto speranzoso misi il CD appena acquistato nel lettore rimanendo allibito da ciò che stavo ascoltando! Mi chiedevo dove fossero finiti i veri Anthrax che avevo amato alla follia in release fantastiche quali Spreading the Disease e Among the Living! Quelli per i quali mi ero sobbarcato chilometri di strada per andare a vederli a Modena nel 1988 all’epoca del tour a supporto di State of Euphoria ! Tutto il platter, fatta eccezione per l’opener Crush contraddistinta da un efficace drumming di Charlie Benante e da un trascinante tema portante, lascia a desiderare: Catharsis ha un andamento stucchevole e quasi irritante, P & V (Piss & Vinegar) è ripetitiva nel suo incedere (sembra una scopiazzatura di Locomotive Breath dei Jethro Tull!), Alpha Male è insipida come una minestra senza sale e la conclusiva, lenta, Stealing from a Thief/Pieces dispone di un refrain fastidioso; nemmeno le escursioni nell’hardcore/punk (604 e Cupajoe) tanto caro ai S.O.D. -Scott Ian e Charlie Benante ne facevano parte insieme a Dan Lilker e Billy Milano- bastano a far raggiungere la sufficienza a questo full length. Oltre a ciò soggiungo che il disco dura un’eternità (quasi 63 minuti) a fronte di una proposta scadente per gli standard qualitativi a cui eravamo stati abituati.
A causa del flop di Volume 8: The Threat Is Real il gruppo rischiò il definitivo scioglimento. Evito di parlare del singer che non ho mai apprezzato nemmeno ai tempi dell’ottimo Sound of a White Noise perché per me il cantante degli Anthrax resta e resterà sempre Joey Belladonna (Bush l’ho sempre reputato un corpo estraneo, ma è ovviamente una questione di meri gusti personali). La crisi in cui versa il metal negli ultimi anni ha riportato alla luce moltissimi lavori del passato che passarono inosservati quando furono pubblicati: nel caso in specie, tuttavia, permane addosso quella sensazione di rabbia per il declino di un combo che avrebbe avuto le potenzialità di scrivere altre pagine indelebili nella storia della musica e che si trovò invece impastoiato in scelte opinabili e confusionarie. Non resta che esortarvi ad evitarlo qualora non lo conosciate.
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A me non dispiace. Non sono gli Anthrax degli album precedenti, ci sono dei brani evitabili, ma se lo si valuta prescindendo dal nome della band è un album discreto. Stessa cosa per Stomp 443. |
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Il disco non è certo super, ma qualche gran pezzo per me c\'è. |
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@AI sound of White Noise è un grandissimo album, non mi pare proprio senza idee. Stomp carino. Questo pessimo. |
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Non è l\'era Bush che ha affossato gli Anthrax, è che dopo Persistence hanno proprio finito le idee e tentato strade davvero improponibili. Salvo due canzoni in questo. 60 |
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Sono usciti dei video a tema Anthrax 40 dove ogni capitolo approfondisce un momento preciso della loro carriera. E ovviamente c'è anche Vol 8 dove sono ben spiegati i motivi del fallimento del disco. Problemi con la casa discografica e la sua distribuzione inesistente. Guardateli sono molto interessanti. |
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Assolutamente da riprendere in mano e rivalutare. A parte che spacca il culo, Bush sembra posseduto... ma ci sono canzoni veramente belle, e le prime due sono tra le più spettacolari degli Anthrax |
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Ci ho riprovato, ma non sono riuscito a rivalutarlo più di tanto. Non che l’abbia mai considerato una ciofeca totale, nemmeno all’epoca. Stomp 442 tutto sommato ero riuscito ad apprezzarlo abbastanza, nonostante fosse per me parecchi gradini sotto Sound of White Noise. Questo Vol.8 mi risulta inferiore anche al suddetto Stomp 442, e anche se non è da buttare lo considero il peggiore della discografia. E dire che parte pure bene con le prime 3/4 tracce... ma poi, anche nell’alternanza stilistica, nessun pezzo che mi faccia saltare dalla sedia, neanche le due brevi sfuriate hardcore. Non brutto... ma pallosetto assai. Voto 70, non di più. |
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Rivalutazione totale di questo cd, l'ho sempre ascoltato poco, ma ultimamente gira spesso nel mio stereo. I 4 cd con Bush sono per me i capolavori della band in questione, quelli con Belladonna non mi vanno, salvo solo Spreading e Worship, e in parte Persistence. |
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Segue la linea dell'ottimo Stomp 442, una spanna sotto perché qualche brano l'ho trovato sottotono ma penso che il voto della recensione sia troppo severo, magari giusto per l'epoca ma ora rivalutandolo un 70 non glielo toglie nessuno. |
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voto 70 mi piace un sacco . |
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d'oro ovvio  |
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Risk è stato disco d'ora e che vuol dire che è stato un album di succeso? Mah |
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Sono insuccessi dal profilo di chi ama ill thrash è palese e non c'è nemmeno da discutere. Che cosa c'entrano le vendite? |
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recensione condivisibile tranne nel passo in cui si dice che load e reload furono degli insuccessi per i metallica. Sono andati entrambi al primo posto delle classifiche americane, chiamali insuccessi. |
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Mi verrebbe da dire che lo avete rispolverato a fare. Impiegavate il tempo per rispolverare uno che vale la pena di averlo. |
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l'unica che passo è inside out.. |
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Disco brutto, voto giusto, ma Bush ha una voce della madonna, grandissimo cantante, peccato abbia sprecato gran parte della sua carriera in un gruppo che non l'ha valorizzato (se non in SOWN). |
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Su questo non c'è dubbio, purtroppo il punto più basso dei newyorkesi. |
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@ Compagno di Merende: e vabbè dai, comunque siamo in accordio circa la qualità scarsa del disco Grazie per l'intervento! |
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Sarà, ma chiedersi nel 1998 dove fossero finiti gli Anthrax di Spreading the Disease sembra un po' anacronistico. |
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Disco un po' sottotono ma tutt'altro che insufficiente a mio avviso. |
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brutto. inutile dire altro.ma stomp lo ritengi tutt'altro che modesto... |
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Il pegiore degli Anthrax, un disco che ha ben poco a che fare con gli Anthrax (quelli veri!) |
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E ovviamente con il thrash di cui erano paladini. |
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@ Compagno di merende: buongiorno a te anche se non hai capito che la recensione la leggono anche ragazzi giovanissimi che magari non conoscono gli Anthrax e per loro vanno per forza. fatti i riferimenti con il passato. |
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Buongiorno, nonostante le premesse fuori tema della recensione (paragoni con passato remoto e thrash), concordo in pieno sul giudizio, per me unico vero disco inascoltabile dei grandi Anthrax |
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@ Galilee: non mi risulta il diuco fu un flop perchè è scarso tutto qui. |
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Non sono d'accordo. A me è sempre piaciuto. Ci sono ottime song al suo interno. Bush per me è sempre grandioso quindi.. Gusti. Il disco comunque fu anche un flop perchè la casa discografica per la quale uscì fallì e la distribuzione fu pessima. Così lessi in un intervista fatta a Scott Ian. Qualcuno conferma? Voto: 70 |
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Disco che possiedo da anni, ma che avrò ascoltato al massimo 4 volte. A parte la prima canzone ricordo poco o nulla. Preferisco comunque Bush a Belladonna, e a parte il disco in questione, gli altri di Bush sono veramente ottimi, a partire da We've come 4Yall. |
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Ahahaah, c'hai pure ragione Ogni tanto una possibilità ad un disco che non mi è piaciuto la do, magari col tempo cambiano i gusti o i momenti per l'ascolto. Più in generale ho sempre provato una repulsione nel separarmi dai dischi, per cui me li tengo lì, anche se ad oggi evito di comprare tanta robaccia grazie agli streaming  |
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Penso Trucido che per rivalutarlo ti deve finire in custodia un altro cd per sbaglio!!!  |
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La penso come il buon Fabio, anche per me è il loro peggiore, salvo un paio di brani, ma tutto troppo monotono e privo di mordente, per di più come fatto notare è veramente troppo lungo, arrivare in fondo è una via crucis. Io comunque ce l'ho ancora, non l'ho rivenduto, nel cuore covo la speranza di riuscire a rivalutarlo un giorno (sì lo so, è una speranza vana ) |
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Dopo stomp 442 il nulla,cominciando da questo vol.8 :,the SHIT is real |
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disco che riflette la crisi del thrash |
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Neil Turbin se li mangiava a colazione entrambi. |
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Bush è insopportabile, Belladonna tutta la vita| |
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Non la penso come il recensore per me John Bush è un grandissimo cantante appartenente a l'era anthrax, Sound of a White Noise 1993 & We've Come for You All 2003 sono due CAPOLAVORI ASSOLUTI del post thrash metal moderno. |
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Il loro peggiore, una merda assoluta. Rivenduto anch'io come AL |
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brutto, poco da aggiungere! |
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Al, il trucco sta nel romperlo in pezzettini piccoli piccoli  |
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@Flag: io invece ho cercato di farlo cadere nel cesso solo che poi si stava otturando... rivenduto pochi mesi dopo l'acquisto. |
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Un disco caduto subito nel dimenticatoio, e che merita di restarci per sempre. |
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boh, il disco è quello che è, ma per me johnu bush è un cantante davvero valido che ha permesso alla band di fare ottimi album(anche se ritengo belladonna perfetto per la prima fase degli anthrax)..alla fine so gusti, per esempio io avrei evitato la reunion con belladonna |
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Disco peggiore degli anthrax. Si salva pochissimo tra la confusione generale, tra qualche rimasuglio groove metal panteriano, vari pezzi hard rock piatto ed ordinario, sporadiche ed inutili incursioni nell'hardcore di SODiana memoria (era da poco in corso la reunion con Billy "lo smilzo" Milano), e un paio di pezzi country western (!?!). Passare oltre... |
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