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SIMONE FIORLETTA - Presenta il nuovo disco
02/07/07 (3985 letture)
L’occasione per ringraziare Simone Fiorletta per l’ennesima esclusiva concessa a me ed a Metallized, è anche l’occasione per parlare del suo nuovo disco con lui e di ciò che da esso può scaturire.


1 – Ciao Simone, eravamo rimasti d’accordo di sentirci dopo il Torino Drum Festival, ma mi pare che ci siano stati degli intoppi no?
Ciao Francesco, ebbene si...purtroppo proprio in quei giorni Torino ha subito gravi danni causati dal maltempo. Comunque ne approfitto per dire che l'evento è stato posticipato ai giorni 12-13-14 Ottobre con la partcipazione di "Tony Liotta And The Human Steps" (in cui ci sono io alla chitarra), Thomas Lang, Alessia Mattalia, Ian Paice ed altri.

2 – Passiamo a MSD, lo sento ancora più discorsivo del precedente, ancora più aperto ad altri stili, che dici?
Si, hai perfettamente ragione però il tutto non è studiato a tavolino, come si usa dire. In realtà anche questa volta ho raccontato le mie esperienze musicandole e così in base ai sentimenti, alle situazioni, agli eventi sono venute fuori songs differenti tra loro.

3 – Può essere che ciò dipenda dal tipo di band che hai messo su per l’occasione? E a proposito, forse vale la pena di sottolineare di chi si tratta.
Dal punto di vista stilistico la band mi ha influenzato in minima parte dato che, come nei miei lavori precedenti, anche questa volta sono io l'unico autore dei brani (fatta eccezione per una canzone) inserendo, in sede di composizione, parti di batteria, basso ecc. Sicuramente, però, gli ottimi musicisti che mi hanno affiancato hanno saputo inserire perfettamente il loro stile nelle mie composizioni rendendole più complete. Con questo album ho avuto modo di lavorare con Andrea De Paoli (Labyrinth) alle tastiere, grandissimo musicista nonchè grandissimo amico; Pasko (Loredana Bertè, Cans) al basso ed il leggendario Tony Liotta (Santana, Sting ed altri) alla batteria. In una traccia dell'album c'è anche la presenza di William Marino alla chitarra (Mina, Sandy Marton ed altri) in cui è possibile sentirlo esibirsi in un solo.

4 – E’ stato molto difficile coinvolgerli tutti?
Veramente, in un certo senso, sono io ad essere stato coinvolto...mi spiego meglio. Dopo la publicazione di "Parallel Worlds" (Settembre 2005) ho avuto modo di far ascoltare la mia musica a De Paoli e, dopo un suo grosso apprezzamento, gli proposi di lavorare con me nel mio nuovo album e lui accettò senza esitare. Proprio in quel periodo De Paoli era in tour con il progetto di Tony Liotta, che vede anche Pasko al basso, e così conobbi il resto della band. In seguito ad un rapporto di amicizia instauratosi immediatamente, da entrambe le parti nacque la voglia di suonare insieme e così li coinvolsi in questo album...stessa cosa fece Liotta coinvolgendomi nel suo progetto. Si può dire che è nata una sorta di "squadra" più che di gruppo, capisci?

5 – Mi parli in particolare della collaborazione di W. Marino?
Nasce tutto da "Tony Liotta And The Human Steps" dato che Marino era il chitarrista di questo progetto e così conobbi anche lui, persona davvero gentilissima oltre ad essere un grande musicista. Parlando del più e del meno mi balzò alla mente di proporgli una partecipazione su "My Secret Diary" ed anche lui, con mia meraviglia, accettò senza pensarci su due volte e così in un attimo mi sono ritrovato con una band eccezionale e con uno special guest di sicuro non comune.

6 – Quando si ha a che fare con musicisti così navigati è possibile “ridurli” a semplici esecutori della propria musica oppure hanno aggiunto del loro nei vari pezzi?
Credo che la bravura di un musicista, che poi lo porta a lavorare con infinità di persone (come nel caso di Liotta, De Paoli e Marino in particolare), sia la capacità di farsi da parte al momento giusto nella consapevolezza di non essere sempre il protagonista. Questo è ciò che la band ha fatto in questo album. Di sicuro hanno suonato nel loro stile, con le loro tecniche, con la loro inventiva, ma nell'ascolto di "My Secret Diary" nessuno domina sull'altro o cose simili. Diciamo che per De Paoli il discorso è un po' diverso dal momento in cui sono stato proprio io ad esigere i suoi soli su ciascuna canzone e così l'album in questione, a mio avviso, non è indirizzato solo ad un pubblico chitarristico, ma almeno anche a tutti i tastieristi che amano il genere strumentale.

7 – Mi fai una breve Track by Track del disco?
"A Day In California", opener dell'album, nata dal desiderio di poter andare un giorno in America ed aspettando quel dì immagino come possa essere...suonando. "I Came Back", come dice il titolo e da come si può ascoltare nella song, è una sorta di saluto verso tutti per annunciare il mio ritorno. "To Fly Over The Rainbow"...credo che capiti a tutti di fantasticare , di viaggiare con la mente, di sognare ad occhi aperti, di volare con la mente anche fino oltre l'arcobaleno. "Welcome, Anita!", canzone a cui sono molto legato. Anita è la figlia di un mio caro cugino nata appena un anno fa e che io personalmente ho battezzato. Come dice il titolo, è un benvenuto a questa piccolina nel nostro mondo. "Only Three Minutes To Dream" nata in un periodo in cui, per impegni vari, avevo pochissimo tempo da condividere con la mia ragazza. "Solo tre minuti per sognare" è un modo di descrivere un arco temporale molto breve ma intenso. "Borderline" è ispirata al disturbo mentale di personalità, per questa la song risulta essere un po' variegata nel complesso. "You Are My Past, Present, Future" è una song strutturata in tre periodi che fanno riferimento a tre fasi della vita vissute con la propria compagna. "Brawl In A Saloon" è nata dall'esigenza di inserire una song, usiamo questo termine, virtuosa e così mi è balzato nella mente l'immagine di una "rissa in un saloon" ed ho provato a musicarla a mio modo. "The Beginning Of A New Era" è stata la prima canzone che ho composto dopo aver fatto la conoscenza di tutti i membri della band e, in un certo senso, sapevo che sarebbe stato l'inizio di un nuovo percorso molto interessante. "Good Bye" è una sorta di risposta a "I Came Back": mentre in quest'ultima, come detto prima, annuncio il mio ritorno, con "Good Bye", invece, saluto tutti gli ascoltatori concludendo così l'album. Sai?! Mi piace molto comunicare con le mie canzoni e con i titoli che do ad ognuno di esse.

8 – Mi sembra che il mixaggio abbia privilegiato ancora più del solito la ricerca di un suono pulito, forse perdendo leggermente in impatto, sei d’accordo?
Si, sono pienamente d'accordo. In "My Secret Diary" non cercavo un sound duro, come dici tu, d'impatto, ma credevo, e credo tutt'ora, che per la migliore riuscita di un certo tipo di songs ciò che conti sia la pulizia sonora ed il poter distinguere chiaramente strumento per strumento.

9 – Sarà possibile vedere la line-up di MSD in un vero e proprio tour, magari con sviluppi fuori confine?
Detto con tutta sincerità...non so. I miei lavori sono sempre nati come progetto studio, però non si sa mai. Facciamo così, se sarò on-stage con questo progetto sarai il primo a saperlo, ok?!

10 – Ok, ho trovato molto simpatica “Brawl in a Saloon”, c’è anche un video, me ne parli?
Come anticipato, "Brawl In A Saloon" è nata dalla voglia di comporre un brano tecnico basato principalmente sulla velocità. Non avevo alcuna intenzione, però, di creare una canzone fredda e così ho giocato con l'idea della rissa ma immaginandola in un film comico, in cui ci sono immagini accellerate e così via, hai presente? Il video, che potete vedere su www.myspace.com/simonefiorletta, è un video amatoriale fatto in casa...se avete voglia di vederlo vi invito a venire a visitare la mia pagina ufficiale di myspace oppure passate su www.simonefiorletta.it

11 – Cosa stai ascoltando in questo periodo? dammi un consiglio.
Come da un po' di tempo a questa parte, vado sempre più alla ricerca del Metal made in Italy. In questo anno hanno visto la pubblicazione album davvero molto notevoli quali Labyrinth, Vision Divine, Eldritch...

12 – Una ultima curiosità, sei molto “descrittivo” nell’uso della chitarra, potresti in futuro proporre un pezzo con una vera e propria linea vocale?
Innanzi tutto ti ringrazio perchè credo che essere considerati descrittivi senza l'uso della parola sia davvero una grossa soddisfazione ed un grosso traguardo. A questo punto ti anticipo che sto già lavorando ad un album cantato, ci sono già quattro canzoni pronte, però non sarò io il cantante. Per ora la line-up di questo album è: Milan Polak (Paul Gilbert, Billy Sheehan, Marty Friedman ed altri) chitarra e voce; io alla chitarra; Armando Pizzuti (Moonlight Comedy) al basso, Tony Liotta, Andrea Scala (Moonlight Comedy) e Marco Aiello ( un mio amico molto giovane ma davvero molto bravo) alla batteria. Sto aspettando anche la risposta da parte di un altro bassista che, per ora, preferisco non nominare. Parallelamente ho iniziato anche la stesura del nuovo disco dei Moonlight Comedy. Ho anche altri lavori tra le mani ma preferisco non dilungarmi troppo. Francesco, siamo arrivati al termine di questa intervista e non posso far altro che ringraziarti, è sempre un piacere scambiare quattro chiacchiere con te...ciao a tutti!!!

Ok, ciao bello, a risentirci.



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