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CELESTE - La voce del post-core francese
29/04/2010 (3053 letture)
Questa intervista doveva avere luogo a Ponte S. Giovannni, durante il Barone del Male fest. - vol. II; visto l'elevato tasso alcolemico della band (direttamente fra le braccia di Morfeo fino a pochi minuti prima dello show) e considerata l’ora tarda in cui si è concluso il festival (erano le 3 di notte), il gentilissimo Johan si è proposto di rispondere alle mie domande tramite e-mail. Dopo un mese abbastanza impegnativo per i Celeste (le ultime procedure per il rilascio del nuovissimo Morte(s) Nee(s), il relativo release-party, e qualche concerto per promuoverlo), il nostro gentilissimo cantante ha deciso di rispondere esaurientemente alle domande poste dal sottoscritto, facendo esprimere anche l' opinione del bassista Antoine

Moro: Bene, cominciamo a parlare di Misanthrope(s). Per me è uno dei migliori album estremi dello scorso anno (è nella prima posizione della mia classifica personale). Immagino che abbiate ottenuto interessanti risultati in tutto il mondo...
Johan: Grazie mille! Con tutte le novità che ci sono state nel 2009, è veramente un onore essere i tuoi numeri uno. E' difficile capire quanto siamo "famosi" nel mondo. Di certo Misanthrope(s) ci ha aiutato a compiere quel passo in più e spero che le cose vadano ancora meglio in futuro. Ma non tutto è stato così brillante come sembra; abbiamo ricevuto anche delle brutte critiche: ci rimproverano per esempio di continuare a fare la stessa musica di prima. Secondo me è una cosa senza alcun senso... credo sia stupido cambiare a tutti i costi, solo ed esclusivamente per il gusto di farlo; ma in futuro ne terremo sicuramente conto.

Moro: La cosa più interessante è questo nuovo modo di riproporre il (post)hardcore, lo screamo e il blackmetal. Quale è stata la scelta, o il percorso, che vi ha fatto muovere in questa direzione più "blackmetal"?
Johan: A dire il vero non lo so. Non lo avevamo previsto. Credo che molta gente veda il nostro lato blackmetal, ancor prima che esso si concretizzi dentro di noi. Non seguo più la scena post-hardcore o screamo, e quindi diventa difficile per me trovare un termine di paragone con questi mondi. In ogni caso non vorrei sapere verso quale scena relazionarci.
Antoine: Sicuramente non era una cosa prevista. Credo che siamo stati influenzati esclusivamente dalla musica che ascoltavamo durante le registrazioni dei vari album. Ad influenzare Misanthrope(s) è stato sicuramente l'ascolto di alcuni gruppi blackmetal. A dire il vero, questa nuova direzione di blackmetal lo è anche per noi, ma come hai detto tu, "questo nuovo modo" non era assolutamente previsto. Nessuno è venuto alle prove dicendo ok, facciamo un album blackmetal; è stata, più che altro un azione, incosciente.

Moro: E parlando di voi, quali band blackmetal ascoltate e quali preferite ?
Johan: "Sfortunatamente" quasi nessuna. Non ascolto molta musica... Sono abbastanza fermo a quello che ascoltavo intorno al 2000... Guillaume ascolta un po' di blackmetal e ogni tanto mi capita di sentire qualcosa da lui, ma spesso tutte le produzioni mi annoiano... So bene che è fatto di proposito, ma non capisco proprio perchè alcune band decidano di proporre quel tipo di suono (sporco e non potente)... quindi, spesso mi nausea.
Antoine: Negli ultimi anni ho scoperto una manciata di gruppi blackmetal interessanti come i Deathspell Omega o i Wolves in the Throne Room per esempio, ma come ha detto Johan, la produzione può essere spesso un aspetto problematico anche per me... Credo che possiamo inserirci nel "blackmetal moderno". Per "blackmetal moderno" intendo tutte queste nuove band attaccate alle radici black e alle sue melodie, ma che provano anche a sviluppare un nuovo tipo di suono affine alla scena metal contemporanea, con un'interessante e più corposa produzione.

Moro: Un' altra band francese che si è mossa come voi -però dall'altro lato- sono, appunto, i Deathspell Omega. Quanto li conoscete? Vi piacciono?Ci sono canzoni su Nihiliste(s) e soprattutto su Misanthrope(s) che possono considerarsi simili... (brani come A Defaut De Te Jeter... sono in tipico stile Deathspell Omega, ndr)
Johan: I Deathspell Omega possono essere un’eccezione. Non vado pazzo per loro ma sono veramente interessanti. Negli ultimi album hanno veramente un gran suono, e questo mi ha aiutato a farmeli apprezzare di più. Sono daccordo con te, ci sono delle affinità fra di noi; anche loro hanno un approccio estremo e sono alquanto caotici. Non so se possano considerarsi una band "crossover" (nel senso che mischiano più generi), ma è per questo motivo che mi piacciono.
Antoine: Mi piacciono un sacco, hanno definitivamente trovato il loro stile. E' veramente interessante vedere la loro evoluzione; secondo me, questa band è il perfetto esempio di come un gruppo possa creare qualcosa di nuovo. Si sono evoluti in modo dinamico nel mondo tradizionalista del blackmetal e hanno dato alla scena un nuovo volto, una nuova direzione... suonano incredibilmente diversi da ogni album ed è questa la ragione per cui sono così interessanti.

Moro: Avete fatto un tour praticamente senza fine per Misanthrope(s). Avete viaggiato solo in Europa? Quando avete trovato il tempo per registrare un nuovo album ?
Johan: Per me non è stato un vero tour finchè ci limitavamo a fare delle mini-gig per i weekend, ma abbiamo cercato di muoverci il più possibile. Per quanto riguarda il nuovo album invece, non ci è servito molto tempo; volevamo più o meno tutti la stessa cosa, quindi non abbiamo faticato particolarmente per tirare giù lo stesso tipo di materiale. Abbiamo anche i nostri trucchetti personali, così ci è diventato più facile lavorare con le nuove sonorità. Le parti più difficili possono riassumersi a quando Guillaume deve scrivere qualcosa di nuovo e poi per me quando devo scrivere i testi.
Antoine: Ci piacerebbe muoverci molto di più, ma ad essere onesti non è la nostra priorità; alcuni di noi lavorano, io sono ancora uno studente... adesso come adesso non avremmo potuto fare di più. A dire il vero è abbastanza sfiancante realizzare che durante ogni weekend ci ritroviamo a guidare su un'autostrada diretti o provenienti da un concerto. Stiamo pensando ad un tour in Nord America il prossimo anno... vedremo! Riguardo l'aspetto compositivo, il nostro chitarrista Guillaume è molto prolifico, e come ha detto Johan, è abbastanza facile per noi lavorare insieme. Forse è per questo che abbiamo registrato tre album in tre anni.

Moro: Avete condiviso i palchi con tutta la scena francese post-core (HKY, Isaïah, Year Of No Light, The Gay Corporation, Time To Burn, Einna....) e anche con progetti più soft come L'Homme Puma. Cosa si prova? Non c'è una specie di "lotta fra generi musicali", qualcuno che odia qualcun altro e vice-versa?
Johan: Mi piace decisamente mischiare i generi. Preferisco sicuramente suonare assieme a band più soft piuttosto che insieme ad altri della scena postHC-metal-blablabla. Per esempio, abbiamo invitato una band folk per il nostro release-party ed è stato un successo.
Antoine: Di solito abbiamo ottime relazioni con le band con cui dividiamo i palchi. Non c'è assolutamente alcun tipo di competizione fra noi; perchè mai ci dovrebbe essere? Tutt'ora rendiamo grazie ad alcuni concerti per aver conosciuto degli ottimi amici come i Time To Burn o i Revok. Piace anche a me mischiare i generi... prima di tutto perchè ci permette di scoprire e di vedere gruppi che altrimenti non conosceremmo, e a dire il vero sarebbe veramente noioso suonare con gruppi che propongono il nostro stesso tipo di musica. Ascoltiamo un sacco di generi diversi e, quindi, suonare con gruppi metal, post-rock o pop non è un problema per noi.

Moro: Pessimismo, misantropia, nichilismo... sono concetti usati e abusati negl blackmetal. Johan, puoi dirmi qualcosa a proposito dei testi? Quali sono i temi?
Johan: Come i titoli dei nostri album possono farti immaginare, mi raffronto esclusivamente verso i temi più oscuri, come gli stupri, la pedofilìa e l'incesto; gli altri temi più importanti sono la religione e la guerra. Parlo anche della nostra vita quotidiana. Quello che mi ispira di più è l'odio. Gli album sono totalmente dedicati alla femminilità: dai suoi aspetti peggiori a quelli migliori. Ho provato a dipingere in mente la mia visione della femminilità e ho provato a parlare di come il comportamento degli uomini possa affezionarsi e relazionarsi verso essa. Come al solito, tutto è trattato tramite temi veramente oscuri, ma ci sono anche dei barlumi di ottimismo e nostalgia.

Moro: A proposito delle vostre copertine: negli ultimi tre album (incluso quello che sta per uscire) c'è una sorta di attrazione verso la giovane innocenza femminile... c'è una sorta di connessione? In particolare, conosci la storia dietro la statua raffigurata in Misanthrope(s) e situata a Pere-Lachaise? (la storia sembra essere quella di una giovane donna morta per malattia e sua madre, che era una scultrice, decise di dedicargli una statua; alla memoria della propria figlia). Conosco la pagina di flickr della fotografa di quella statua. L'avete contattata per l'artwork?
Johan: Vedo che hai capito; si c'è una sorta di connessione all'innocenza femminile. A parte in Pessimiste(s) -e lo puoi capire anche dall'artwork-, questo è un tema che amo trattare e che verrà fuori anche sul prossimo album. Si, conosco la storia che c'è dietro la statua, ma devo ammettere che questo legame che c'è fra essa e le nostre tematiche è stato una vera (ma fortunata) coincidenza. Ho in effetti sentito la fotografa, siamo stati molto in contatto, ma non ho avuto più sue notizie finchè il nostro disco non è stato rilasciato… Non ha voluto nemmeno una copia dell'album... forse non gli piace la nostra musica...

Moro: Qual'è la vostra relazione con la Denovali Records? Secondo me è una delle migliori label al mondo... ha degli standard di una qualità altissima.
Johan: La nostra relazione non potrebbe andar meglio. Li considero veramente come degli amici. Non vado pazzo per tutte le loro releases ma penso che hanno fatto quasi sempre delle scelte molto intelligienti. Sono veramente felice di far parte di un'etichetta così eclettica ed eterogenea. Stano diventato sempre più grandi e questo aiuta anche noi ad avere un pubblico sempre più ampio. E' il perfetto esempio di label che trova i semi adatti, in modo lungimirante, e li fa crescere nel migliore dei modi.

Moro: Perchè la scelta di ristampare Nihiliste(s) ma non Pessimiste(s)? Vedi una certa distanza dal primo album al genere di musica che suonate ora ?
Johan: A dire il vero, stiamo pensando di ristamparlo perchè sempre più gente ce lo chiede. Ma secondo me, quell'album non è molto bello. Ci ha aiutato sicuramente a trovare la nostra strada, ma è un disco veramente acerbo.

Moro: Grazie mille per l'intervista
Johan: Grazie a te, spero di rivederti al più presto.



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