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JURASSIC ROCK - #8 - Twentieth Century's Albums
17/04/2009 (58799 letture)
"I guess I just wasn't made for these times"Brian Wilson

Un esauriente numero del magazine Rolling Stone di qualche tempo fa riportava la classifica dei 500 album più importanti della storia della musica internazionale - The RS 500 Greatest Albums of All Time: sia rock con tutte le sue derivazioni e i suoi sottogeneri, che quella comunemente detta leggera ,da cui si evincevano varie curiosità e particolari di un certo interesse.
Il sondaggio dei 500 Albums ha dato poi vita ad un libro la cui introduzione è stata curata da Steve Van Zandt-Little Steven (il calabrese Steve Lento) che scopriamo così, oltre che per anni chitarrista di Springsteen e della E-Street Band, ora anche giornalista musicale nonché curatore di programmi radiofonici e produttore televisivo e che di suo ha poi aggiunto – giustamente - Robert Johnson alla 27a posizione se non altro per un merito alla sua storia musicale.
Vorremmo riportarvi parte di quella classifica, almeno per quanto riguarda i primi venti album, lavori che tutti conoscono anche se non particolarmente interessati a quel tipo di musica.
Mi limiterò ad un personale commento con la speranza che ognuno di voi possa aggiungere del proprio.

La prima curiosità, spulciando con certosina pazienza la classifica, è che solo due lavori non fanno parte della produzione anglo-americana e non sono quindi in lingua inglese - che è ovviamente la padrona incontrastata del gioco. Sono Trans-Europe Express dei teutonici Kraftwerk (n° 253) - ovviamente in lingua tedesca- e Buena Vista Social Club (n° 260) attribuito alla produzione cubana dei B.V.S.C. anche se il tram era guidato da Ry Cooder; due autentiche perle nel loro particolare genere.
Ci sono comunque tre canadesi , Neil Young, The Band, Joni Mitchell, gli irlandesi Van Morrison, U2, Sinèad O Connors (mancano però i Cranberries altrettanto importanti ma vabbé...) e gli australiani AC/DC.
Ci sono 126 albums , il 25% del totale, usciti fra il 1960 e il 1970, ben 183 (36%) fra il 1971 e il 1980; il meglio stava lì... Dal 2000 ad oggi sono presenti solo 13 lavori, poco meno del 3%, evidente segno che il rock "ha già dato" .
Chi la fa da padrone sono ovviamente i quattro di Liverpool: nei primi 20 album ben 5 sono dei Beatles di cui, ovviamente, la Numero Uno; la classifica includerà un totale di 11 dei 12 album da studio dei Fab Four.
Bob Dylan è presente con 10 lavori, di cui 3 nella top twenty, su un totale di suoi 31 album di studio. Anche i Rolling Stones hanno 10 lavori in classifica, su un totale di 21 studio-album, di cui 1 nei primi 20. Seguono Bruce Springsteen con 8 album, 1 nella golden-area, The Who con ben 6 su 10, David Bowie, Led Zeppelin, Neil Young, U2 ed Elton John con 5.
L'album più venduto di tutti i tempi, Thriller di Michael Jackson (40 milioni di copie) è presente alla 20a posizione, lo stesso Jackson ha altri 2 albums nella classifica totale, Off The Wall (n° 68) e Bad (n° 202).
Poco o per niente conosciuti in Italia nomi come Little Walter, bluesman morto nel 1970, alla 198a posizione, il punk-rock degli X (n°286) nonostante ben 11 albums all'attivo, il rapper NAS (n° 400), Big Star di Memphis, attivi negli anni ‘70 (n°403-438-456), il cantante country-folk John Prine (n° 458), gli EPMD alla 459a posizione con il loro hip-hop, Merle Haggard tipico cantante country (n° 484), D'Angelo (Michael Eugene Archer), giovane pianista e interprete di R&b al 488 posto con Voodoo (anno 2000). Altri nomi che hanno avuto una fugace apparizione in Europa come Cheap Trick, Jay Z, Willie Nelson, The Cars, Dolly Parton, Black Flag etc. - tutti di chiara matrice americana - tendono a sbilanciare la classifica verso preferenze a stelle e striscie a scanso di realtà non meno importanti.
Per esempio, il periodo d'oro del prog che annoverava nomi di tutto rispetto come King Crimson, Yes, ELP, Genesis, Gentle Giant. Nice ed altri è presente con il solo Acqualung dei Jethro Tull, peraltro al 337° posto; un po' pochino visto il grande impatto che il genere, di origine inglese, ha avuto sulla generazione musicale degli anni ’70 anche americana (Rush, Kansas etc. ma anche Dream Theatre) e seguenti.
Come si è potuto dimenticare tout-court pietre miliari come Nursery Crime, Close To The Edge oppure In The Court Of the Crimson King? O addirittura la monumentale in tutti i sensi Tubular Bells di Mike Oldfield o non considerare per niente John Barleycorn Must Die e riuscire a dormire la notte, a favore per esempio di una Patsy Cline - l'equivalente della nostra Orietta Berti? E' vero che al n° 187 c'è So di Peter Gabriel ma siamo già nell'ambito più pop dello storico interprete di Musical Box.
Pink Floyd presenti con il celebrato Dark Side Of The Moon in 43a posizione e The Wall in 87a : e il seminale A Sacerful Of Secret ? E UmmaGumma? Relegare poi alla 101a posizione Fresh Cream dei Cream mi sembra quasi un sacrilegio se consideriamo che molto prima troviamo Billy Joel, Gun's & Roses, i Love o, in 25°, i Fleetwood Mac - sicuramente grandi hit-makers ma non certo altrettanto determinanti nel panorama musicale mondiale. Ai posteri o a voi, l'ardua sentenza...

LA CLASSIFICA – PRIMI 20

1) Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band – 1967 – The Beatles
Sgt. Pepper's non poteva essere che al primo posto; e chi altrimenti? Un Lp universalmente riconosciuto come il più determinante nelle musica pop-rock di tutti i tempi: il più celebrato, il più amato, il più raccontato, il più discusso, il più criptico ma nello stesso tempo il più chiaro e illuminato lavoro dei Fab Four.
Uscito nel giugno del 1967 dopo 5 lunghi mesi di registrazioni, è entrato immediatamente negli occhi e nei cuori della gente per quel suo suono completamente innovativo, quelle soluzioni musicali nuove e inusuali (compressioni, echi, voci filtrate, inedite equalizzazioni) opera di un ispiratissimo Paul McCartney e dei tre ragazzi che hanno seguito fedelmente le indicazioni del bassista e del "manovratore" tale George Martin. Una serie di canzoni di altissimo livello Lucy in The Sky With Diamonds, She's Leaving Home. A Day In The Life cucite a mo’ di album concept, una autentica novità per il periodo. Rumori di sottofondo, ambientazione teatral-circense, melodie orientali, complete stonature passate per canzone (Ringo in With A Little Help...),orchestre di soli corni e/o di soli tromboni, vaudeville e dixieland in piena psico-era, parodie (Good Morning, Good Morning) e non-sense ( Getting Better, Being For Benefit...).
Insomma un campionario della più sana e/o assurda libertà creativa realizzata magnificamente dai Quattro in piena forma; probabilmente …con un piccolo aiuto dai loro amici….
Certosino lavoro di montaggio dei nastri da parte di Geoff Emerick, che in seguito lavorerà per i Pink Floyd e grande lavoro grafico quello relativo alla copertina realizzata dall'artista di avanguardia Peter Blake, una delle massime espressioni della pop-art. Insomma un autentico Capolavoro in tutti i sensi.

2) Pet Sounds – 1965 -The Beach Boys.
Finito il lavoro, il cantante e autore dei testi Mike Love sbotta "Chi ascolterà questa merda?". Non dovevano essere molto convinti i Ragazzi della Spiaggia di questo loro undicesimo ellepì assolutamente fuori dai canoni delle surfing-songs che li aveva fino ad ora caratterizzati. Brian Wilson, autore di quasi tutto il lavoro, dichiara ironicamente: "Ci vorrebbero le orecchie di un cane, anzi è proprio un disco per animali", ecco come nacque il titolo di Pet Sounds.
Oltre 100 musicisti agli ordini di Wilson, clavicembali, Theremin-synt, flauti, armonie complicate; troppo inusuale e "avanti".
La Capitol tergiversò abbastanza prima di decidersi a pubblicarlo e negli USA non andò oltre la 30a posizione a differenza in UK dove arrivò in vetta. Fortunatamente il tempo diede ragione a Brian Wilson decretando a Pet Sounds un successo clamoroso e inaspettato che continua ancora oggi. Del resto brani come Wouldn't It Be Nice, God Only Know, Sloop John B, Caroline No, non si ascoltano spesso...e soprattutto non si creano spesso; dopo questo lavoro Brian ebbe un tracollo fisico-mentale da cui non si riprese facilmente.

3) Revolver – 1966 – The Beatles.
Che altro si può dire che non si sia ancora stato detto dell'Opera Omnia dei Beatles? Che Rubber Soul, album precedente, il sesto, avrebbe potuto benissimo essere doppio e Revolver l'altra metà mancante tanto le atmosfere e il feeling sono speculari.
Revolver continua l'aspetto avventuroso e introspettivo del precedente lavoro anzi ampliandolo e preparando il rush finale per quello che sarà Sgt. Pepper's... il capolavoro del secolo. Eleanor Rigby, For No One, Got To Get Into My Life, Taxman, And Your Bird Can Sing, Tomorrow Never Know...e se non vi bastano anche ...Yellow Submarine. Un classico esempio di psichedelic-art il collage di copertina ad opera del bassista e amico di John, Klaus Voorman in seguito nella Plastic Ono Band.

4) Highway 61 Revisited– 1965 - Bob Dylan.
Bruce Springsteen ebbe a dire che Like A Rolling Stone, brano di apertura di questo 6° album del Menestrello di Duluth "...è come un calcio nella porta della mente...".
Effettivamente il cantico-dei-cantici della musica folk-rock americana ha stregato un paio di generazioni di musicisti nonché milioni di ascoltatori che, anche se non simpatizzando particolarmente per il pifferaio magico, (vedi il sottoscritto), non possono non riconoscere a questo disco una notevole innovazione stilistica. Dylan da questo momento si affida completamente alla strumentazione elettrificata sfidando le ire dei puristi del folk (i fischi di Newport lo attendono), ma convincendoli poi con la freschezza e l'ambizione letteraria della poesia dei propri brani. Oltre all'inno generazionale di apertura ricordiamo anche Highway 61 Revisited, l'insana Ballad of a Thin Man (...do you, mister Jones?..),Tombstone Blues, l'acustica e surrealistica chiusura di Desolation Row (oltre 11 minuti). Album realizzato in soli 6 giorni come a dire che quando la vena creativa c'è, non serve stare molto in studio.

5) Rubber Soul – 1965 – The Beatles.
Nuovo riconoscimento per i Beatles alla quinta posizione. Registrato in pochissimi giorni, solo due mesi prima dell'uscita, a dimostrazione di una perfetta intesa e ispirazione, l'album raggiunse immediatamente la prima posizione su entrambe le sponde dell'Atlantico.
Merito di una perfetta miscela di tradizione R&R (Drive My Car, Run For Your Life, Wait), ballate intimiste (Girl, Michelle, In My Life) e ricerca sonora in questo caso ad opera di un orientaleggiante George Harrison; If I Needed Someone e soprattutto il memorabile l'utilizzo in prima assoluta del sitar in Norwegian Wood. Perfetti gli impasti vocali di Nowhere Man e di I'm Looking Through You. Da qui all'eternità...

6) What's Going On – 1971 – Marvin Gaye.
Un grande, forse il più grande cantante soul della storia. Il fratello Frankie, tornando a casa dal Vietnam, non incontrò che indifferenza nei suoi confronti e in quello dei commilitoni, odio e ingiustizia verso gente che in fondo aveva fatto solo il proprio dovere. Su questi temi, sul punto di vista dei veterani, si sviluppano i 9 brani per il concept di Marvin fra cui la lunga Right On, Mercy Mercy Me, Inner City Blues oltre ovviamente alla celebre e coveratissima What's Going On (Aretha Franklin, Donny Hathaway etc.).
Grande successo da subito con oltre un anno di permanenza nelle USA-charts, oltre 2 milioni di copie, e celebrato come artista dell'anno dal Time, da Rolling Stone magazine e dal New York Times; per il quotidiano inglese Observer è il disco del secolo. Marvin morì nel 1984 ucciso con un colpo di pistola dal padre ubriaco.

7) Exile On The Main Street – 1972 – Rolling Stones.
Quattordicesimo lavoro, questa volta doppio, per Jagger e soci - anzi per Richards & C. visto che fu registrato nella sua villa, Nellcote, sulla Costa Azzurra, dove gli Stones scontavano appunto un dorato esilio per problemi con il fisco e con la polizia alle calcagna per eccessi di droga. Curioso come Nellcote fosse il quartiere generale della Gestapo in terra di Francia nella Seconda Guerra Mondiale e svastiche e orpelli nazisti fossero ancora ben visibili !!!
Prodotto da Jimmy Miller, in Happy anche alla batteria, e coadiuvati da grandi session-men come Bobby Keys, Jim Price, Billy Preston e Nicky Hopkins, confezionano un lavoro, giusto prosieguo di Sticky Fingers, che può essere definito l'antesignano del grunge tanto è crudo, essenziale e figlio del country-boogie-rock. Tumbling Dice il brano che trascinò il lavoro in classifica, altri brani memorabili Rocks Off, Sweet Virginia, Black Angel, All Down The Line.

8) London Calling – 1979 – Clash.
L'anno in cui moriva Syd Vicious si celebrava questo secondo funerale del punk con il doppio ellepi che, pur pescando a piene mani nella attitudine nel "suono sporco", ne prendeva musicalmente le distanze. Un lavoro, il loro terzo, avanzato, lontano anni luce dagli sputi su e giù dal palco e dai due accordi malridotti; una notevole complessità compositiva che passa dal reggae al rockabilly, al funky al post-punk di London Calling e Train In Vain, allo ska di Rudie Can't Fail, alla rock-ballad di Spanish Bomb e Death or Glory o al remake di Brand New Cadillac dimostrando la maturità della nuova coppia del rock internazionale, quella di Strummer-Jones che si ispirava più a Jagger-Richards che non a Lennon/McCartney.
Memorabile la copertina con Paul Simonon che, in un raptus artistico, spacca il suo basso Fender Precision on stage al Palladium di New York salvo poi rendersene conto e piangere di disperazione a concerto finito. Foto di Pennie Smith. Seguirà Sandinista, un altro album dei Clash celebrato da Rolling Stone con il 404° posto.

9) Blonde On Blonde – 1966 – Bob Dylan.
Robert Allen Zimmerman era già al settimo album quando licenziò questo doppio, il primo dell'era "LP", lavoro ancora in pieno periodo acustico. Riccioli al vento e volto contratto (una foto, pare, di Claudia Cardinale), è il biglietto da visita della copertina. Registrato a Nashville, patria indiscussa del country, il disco si srotola su 4 facciate in maniera altalenante concedendo brani freschi di facile lettura musicale come I Want You, Absolutely Sweet Mary, 4th Time Around che fa il verso a Norvegian Wood di Lennon, a composizioni più complesse e fruibili solo da un pubblico di lingua anglosassone che afferra le articolate e tortuose liriche del Cantastorie: Visions of Johanna con i suoi 7 minuti e Sad Eyed Lady Of The Lowlands che occupa un'intera facciata di uno dei due LP in oltre 11 minuti di voce, chitarra e armonica. Nonostante la gran mole di collaboratori di nome, dagli Hawks, l'ossatura della futura Band di Robbie Robertson e Rick Danko, a Richard Manuel a Levon Helm ad Al Kooper, un po' il suo padrino artistico, gli arrangiamenti risultano scarni e ridotti all'osso per lasciare ben in vista la strascicata voce del Menestrello.

10) The White Album – 1968 – The Beatles.
Il minimalismo ha toccato le sue vette con una copertina completamente bianca!!! E chi, se non i Beatles, potevano permettersi di non mettere nessuna foto, nessun indizio nemmeno sul retro, ed un nome decifrabile solo al tatto? Doppio album per le beghe infinite dei Quattro ormai giunti agli sgoccioli; nessuno voleva lasciar fuori un proprio brano a favore degli altri. E così Harrison ne ha ben 4 brani fra cui la bellissima While My Guitar Gently Weep, con Clapton alla solista, Don't Pass Me By di Ringo - che già aveva lasciato - e un'altra ventina di Lennon/McCartney anche se all'ascolto è facilmente identificabile quali siano quelli di uno o dell'altro che ormai lavoravano da separati in casa. Obladi,Obladà, Back In The USS, I Will, Martha My Dear, Dear Prudence, il proto-metal Helter Skelter sono chiaramente del Macca; Revolution #1, Julia, Happiness Is A Warm Gun o la sperimentale Revolution #9 sono di Lennon (e Yoko...).
Lavoro travagliato che ha visto all'opera ben tre studi contemporaneamente pur di incrociare il meno possibile i plettri ed un'opera che, tutto sommato, grazie al mastodontico lavoro di taglia-e-cuci di George Martin e Geoff Emerick. è risultata ancora una volta vincente premiando comunque la vena artistica dei quattro seppure disgiunti. La fine è vicina.

11) The Sun Sessions – 1976 – Elvis Presley.
Troppo "indietro" per poter esprimere un giudizio...
(Elvis Presley, Scotty Moore, Bill Black, D.J.Fontana, Jimmie Lott, Johnny Bernero).

12) Kind Of Blue – 1959 – Miles Davis.
Troppo "avanti" per poter esprimere un giudizio...
(Miles Davis, John Coltrane, Cannonball Adderley,Wynton Kelly, Bill Evans, Paul Chambers, Jimmy Cobb).

13) Velvet Underground and Nico – 1967 – Velvet Underground.
Sponsorizzati dall'artista visual-art Andy Warhol - che mise il suo nome sulla copertina e non quello dei Vevet, ecco il loro primo lavoro più noto come il "Banana Album", visto che un titolo vero non ce l'aveva. Il nucleo di partenza era quello dei Velvet Underground, formazione sperimentale/psichedelica di New York e cioè Lou Reed, John Cale, Sterling Morrison e Moe Tucker; fu durante le travagliate incisioni che Warhol inserì l'amica tedesca Nico nei tre pezzi in cui compare.
Registrato al risparmio e in pochissimi giorni, il master fu rimpallato fra diverse etichette senza trovare inizialmente una distribuzione ed anche quando uscì per la Verve non ebbe grande riscontro. Fu, in seguito, con i successi solisti di Reed e Cale che il disco, prima di culto, fu riscoperto e portato al tardivo successo. Oltre ai brani in cui compare Nico, Femme Fatale, il suo ritratto, All Tomorrow's Parties e I'll Be Your Mirror, ricordiamo la "ninna nanna" Sunday Morning, Heroin e il "manifesto" Venus In Furs. Il repertorio dell'intero lavoro non è una vetrina di arrangiamenti sofisticati e/o belle intonazioni (qualcuno lo definì un inquietante e sordo rumore di fondo) ma pura alienazione urbana, disperazione esistenziale, solitudine cronica, violenza morale: un bel disco per ottimisti incalliti insomma.

14) Abbey Road – 1969 – The Beatles.
"...one things I can tell you is you've got to be free..." -John Lennon da Come Togehter-. Attraversato il pedestrian crossing più famoso del mondo, da quel momento ci fu il "rompete le righe": ognuno per strade diverse portandosi dietro il fardello dei propri rancori, risentimenti ed ego repressi; si rivedranno più volte nelle aule dei tribunali per dividersi la dote e ribadire che la magia era definitivamente finita.
Paul faticò parecchio per tenere il bandolo della matassa di questo ultimo lavoro in studio e portarlo a livelli che hanno del miracoloso: se pensiamo a Oh Darling, uno dei punti più alti della sua carriera, a Here Comes The Sun di George, ospite Eric Clapton, ma anche a Come Together di Lennon che si attirò però parecchie grane per un presunto plagio ai danni di Chuck Berry (You can't catch me) e che gli costò caro. C'erano poi Something, il più coverizzato brano di Harrison, e una seconda facciata-medley fatta assemblando tutte le prove e i takes di studio eseguiti finora; da You Never Give Me Your Money a The End/ Her Majesty passando per Golden Slumbers e She Came In Trought the Bathroom Window. Gran bel monumento tombale.

15) Are You Experienced - 1967 – Jimi Hendrix.
Arrivato a Londra alla fine del 1966, invitato dal manager ed ex Animals Chas Chandler, Jimi creò le sue personali Experiences con Noel Redding al basso e Mitch Mitchell alla batteria, non grandi virtuosi dello strumento ma molto on tuning con il leader. Il disco del debutto fu realizzato nei tempi morti delle numerose tournèe che vedevano protagonista la incendiaria (in tutti i sensi...) Fender di Hendrix con un repertorio che faceva tesoro degli insegnamenti degli Isley Brothers, di Little Richard e del blues più viscerale. Hey Joe di Billy Roberts, unico brano non originale e inizialmente solo sulle copie americane, fa da apripista al long-playing, proiettandolo direttamente alle vette delle charts dietro al solo SGT.Pepper's creando la storia di Hendrix, del suo pedale wha-wha e della sua chitarra mancina. Consolideranno il mito Purple Haze, Fire, Manic Depression, Are You Experience,The Wind Cries Mary, poi l'Isola di Wight, Woodstock e la tragica fine lo proietteranno nella leggenda.

16) Blood On The Tracks – 1975 – Bob Dylan.
Dopo quasi 15 anni di gloriosa carriera e ben 16 album, Dylan ottiene con questo disco il massimo risultato finora conseguito; doppio disco d'oro nello stesso 1975 e doppio platino negli anni 90. E' prevalentemente un lavoro acustico che potrebbe benissimo essere stato prodotto anche nel decennio precedente e realizzato a New York con una possente schiera di musicisti-collaboratori di spessore.
Questo disco riavvicina un po' il Dylan classico al suo pubblico che aveva storto il naso all'uscita dei precedenti e non memorabili Before The Flood e il live Planet Waves. Addirittura l'album "Dylan" del ‘73 era solo una raccolta di cover reinterpretate dalla voce nasale del menestrello. A ritroso e alla ricerca del tempo perduto, Mr Zimmerman confeziona un album scarno ed essenziale ma allo stesso tempo intenso, prezioso, maturo facendo tesoro delle ballate degli anni ‘60 come la lunga Idiot Wind , la celebrata Tangled up in Blue, la classica Lily,Rosemary and the Jack of Hearts in cui torna a far capolina in apertura la fedele armonica a bocca, la "dylaniana al 100%" Shelter From the Storm alla ricerca di un rifugio dall'infelicità generata dai problemi con la moglie Sara. Un Dylan dunque musicalmente ritrovato, premiato da critica e pubblico .

17) Nevermind – 1991 – Nirvana.
David Geffen, manager di lungo corso, aveva visto giusto scritturando questo trio di Seattle con all'attivo un solo album indie e mettendo loro a disposizione risorse illimitate. Il suo successo, oltre 15 milioni di copie, è tutt'ora inspiegabile se rapportato a normali canoni di valutazione. Band simil-grunge ne bazzicavano molte al periodo, melodie scarne ed essenziali come se ne trovano (vd. Husker Du, Pixies) e la voce mal impostata e corrosiva certo non aiuta. "Non pensare mai" la parola d'ordine di una generazione, ma la chiave di volta del disco è l'anima martoriata e violentata di Kurt Cobain che fa la differenza e da ai brani e all'intero lavoro un quid di dolore, sofferenza, inquietudine e di "attesa" del tragico evento che purtroppo inevitabilmente avrà da succedere. Come non ricordare la cupa e depressiva Come As You Are, l'incedere marziale e rabbioso di Lithium, la distorsissima In Bloom (divertententissimo il video b/w con il pubblico e gli urletti per i...Beatles), l'allucinata Something in the Way e ovviamente l'emozionante ed epocale Smells Like Teen Spirit. Rock? Grunge? Punk? Non importa, sicuramente un anthem che va al di là di mode, di stili e di epoche.
Una stella al merito anche al fonico Butch Vig che ha "inventato" in studio il particolare sound della band e il suono della chitarra di Kurt; i Nir inizialmente non convinti, criticarono molto il risultato così ottenuto. Novoselic riciclato come predicatore di qualche religione o setta in una US-FM/Radio e Grohl si è ritirato...ah suona ancora ? Come distruggere un mito. Peccato!

18) Born To Run –1975 - Bruce Springsteen.
Per stessa ammissione del "Dylan di Asbury Park", questo album si è rivelato un mostro che ha mangiato tutto il passato, il presente ed il futuro del Boss. Ogni suo lavoro, ogni sua nota, ogni sua lirica di questi 35 anni ha avuto ed avrà come pietra di paragone il "Nato per Correre" e, purtroppo per lui, il confronto sarà inevitabilmente perdente.
Un album perfetto, questo terzo di Bruce, che aveva incidentalmente creato buone aspettative seppure acerbe con "Greetings..." e "The Wild...", tanto da convincere la CBS ad investire pesante sul rocker. Bruce voleva un suono "alla Phil Spector" ma ebbe fortunatamente in cambio il suono "alla Mike Appel" che fece un lavoro determinante al mixer. La grandezza dell'album sta nelle storie raccontate, nell'irruenza del 25enne Spring, nel suo Asbury Sound, mix di r&r-folk-blues, nella magia della E Street Band, nel poderoso sax del soul-man Clarence Clemons, nella solare copertina, nel fiato dei fratelli Brecker in Meeting Across the River, nell'indispensabile supporto di Danny Federici, nei pestaggi di Max Weinberg e Vinnie Lopez, in Thunder Road, in Backstreet, nella per niente notturna Night, nel Roy Bittan di Jungleland e ovviamente in Born to Run: scusate se è poco!

19) Astral Weeks – 1968- Van Morrison.
Lasciati alle spalle The Them, i successi di Brown Eyed Girl e del proto-punk di Gloria, George Ivan Morrison da Belfast gioca la carta del suo particolare celtic-R&B con un disco pacato e languido spiazzando i suoi estimatori per il repentino cambiamento e lasciando estasiati i critici che paragonando il disco ad una "pittura Impressionista" lo elessero "Disco dell'Anno".
Realizzato con un quintetto jazz di cui facevano parte anche Richard Davis e Connie Kay del Modern Jazz Quartet, è stato registrato a New York secondo gli umori del momento; buoni i primi takes e poche sovrapposizioni per dare alle canzoni una atmosfera da semi-live. La sua inusuale e inconfondibile voce da un colore particolare a brani come al folk di Sweet Thing, alla frenetica e saltellante The Way Young Lovers Do, alla dolcissima Madame George e ovviamente alla title-trak Astral Weeks. L'intero lavoro comunque non ebbe una riconoscenza immediata dalle classifiche tanto che si aggiudicò il disco d'oro solo nel 2001 testimonianza di una vendita costante nel tempo per un disco di culto.
Confermando la buona ispirazione e scrittura, l'irlandese si ripeterà due stagioni dopo con Moondance e con il seguente Tupelo Honey

20) Thriller –1982- Michael Jackson.
Se la funky-dance è una religione, Michael Jackson è il suo profeta. Tutto si può dire di quest'uomo (?!?!?!) ma non si può mettere in dubbio la sua genialità e la sua musicalità. Iniziato dal padre a 6 anni con i Jackson Five (riguardatevi i video delle songs ABC e I Want You Back; sono una lezione di R&B e stile), Jako ha ormai alle spalle oltre di 40 anni di onorata carriera che gli permettono di essere superiore anche alle più malevoli critiche musicali. Dopo il buon Off the Wall, la Epic gli mette a disposizione 1 milione di dollari per la nuova produzione, Quincy Jones recluta i Toto e Eddie Van Halen più uno stuolo di super professionisti per confezionare il più discusso album della storia. Quaranta milioni di copie tuttora vendute, sei singoli estratti su nove brani in totale e tutti al primo posto fra cui Beat It e The Girl is Mine , il primo video-film, Thriller, il primo trasmesso dalla nascente MTV e il cui solo making-of ha venduto 500.000 copie del DVD, kitch-tour pazzeschi e miliardari, vendite stratosferiche del merchandising. Tutti abbiamo sentito qualche volta se non ballato Wanna Be Startin' Somethin', Human Nature o Billie Jean quindi mettetevi l'anima in pace e ammettete che Michael in qualche modo, nel bene o nel male, ha segnato la vostra adolescenza. Magari avete ancora il suo StereoOtto in macchina.


I 10 SINGOLI MIGLIORI DELLA STORIA

1) "Like a Rolling Stones"Bob Dylan.
Dall'album Highway 61 Revisited del 1965 è universalmente riconosciuta come "La ballata dei Perdenti". Curiosamente il disco venne dapprima rifiutato dalla Columbia per l'eccessiva lunghezza (oltre 6 minuti, il condensato di 20 pagine di testo e appunti) e l'esecuzione live anche fischiata qualche giorno dopo l'uscita, 25 luglio 1965, al Festival di Newport per l'uso delle chitarre elettriche nel genere country ; da allora il folk americano non sarà più lo stesso. Tre mesi ai vertici delle US charts scalzato poi da Help dei Beatles.

2) "(I Can't Get No) SatisfactionRolling Stones.
Un condensato di 50 anni di storia del rock. Uno dei primi esempi di chitarre distorte con fuzzbox e un grandissimo inno generazionale che, per via del testo sessualmente esplicito, ha collezionato più censure di un film di Tinto Brass. In seguito, il Congresso Americano, ravvedutosi, l'ha inserita nel U.S. National Recording Register. Casualmente uscì lo stesso mese e anno della precedente canzone di Bob Dylan. Quelli eran giorni !!!

3) "Imagine" - John Lennon.
Un ruffianissimo inno alla pace, alla fratellanza, all'anti-materialismo e anti-capitalismo cantato da uno stramiliardario...Mah !!! A me mi piace da morire; l'avrei messo al primo posto... Scusate ma sono di parte del resto in più di 100 paesi del mondo gode dello stesso rispetto pari a quello del proprio inno nazionale; "siamo tutti un solo paese, un solo popolo, un solo mondo".

4) "What's Going On" - Marvin Gaye.
Gli anni "60 erano quelli della sperimentazione musicale, dell'innovazione, della scoperta e anche della protesta; Marvin Gaye era il paladino di quella nera. Mai più una canzone così bella. Nel 2001, Bono Vox ne ha prodotto una versione "All Stars", Christina Aguileira, Gwen Stefani, Destiny's Child etc. a favore di un programma anti-AIDS.

5) "Respect" - Aretha Franklin.
Buon successo di Otis Redding nel ‘65 ma consegnata ai posteri da una debuttante Aretha Franklin nel 1967 (Otis non la prese bene). Il brano più famoso della storia del rhythm & soul, quello in cui tutti gli artisti grandi e piccoli si sono cimentati almeno una volta senza comunque mai arrivare alla grandezza della Soul Lady. Celebrato anche come inno anti-apartheid all'inizio degli anni "70 quando le minoranze chiedevano "Rispetto" all' intera società americana.

6) "Good Vibrations" - The Beach Boys.
Ritorniamo alla voglia di sperimentare degli anni "60. Brian Wilson & C. con il fiato sul collo dei Beatles tentano nuove strade musicali e ci riescono in pieno con questo sperimentale e inusuale collage. Pet Sound sarà il sigillo. Nel 1967 il singolo sarà primo in tutto il mondo, in Italia farà capolino nella 20a posizione; aveva fatto meglio Barbara Ann con un 5° posto.

7) "Johnny B. Goode" - Chuck Berry.
Sentite cosa si era capaci di fare nel 1958 in un piccolo studiolo di Chicago, il Chess, dove germinava il nuovo suono. Canzone in parte autobiografica tratta in maniera personale del sogno americano dove B. sta per Berry e Goode il suo luogo di origine. Chucky, un innovatore del rock e della chitarra rock; un "coulored country-boy" passato dalle stalle all'eternità.

8) "Hey Jude" - The Beatles.
Era una nenia inventata al momento da McCartney per far stare buono in auto il piccolo Julian Lennon (inizialmente "Hey Jules" ) ma poi sviluppatasi nei famosi 7 minuti del primo 45 giri più lungo della storia. Primo singolo anche per la neonata Apple di proprietà dei Fab 4, venderà qualcosa come 8 milioni di copie. Un inizio niente male sfatando così anche le fosche previsione della EMI che non prevedeva alcun successo per un brano così lungo.

9) "Smells Like Teen Spirit" - Nirvana.
Nirvana? No, Cobain, solo Cobain...

10) "What'd I Say" - Ray Charles.
Curiosa la genesi di questo brano nato direttamente "on stage" da Ray per riempire il tempo per cui era stato pagato in un night di Milwakee nel "59. Non avendo più repertorio cominciò a interagire con il pubblico (nda. call and response) facendo ripetere le sue strofe inventate lì per lì (ripetete Ciò che dico...) e suonando ad libitum la stessa frase musicale. La trovata farà storia anche per numerosi altri artisti nei secoli dei secoli . Dopo l'ascolto di questa canzone, tale John Winston Lennon da Liverpool imbracciò una scassata chitarrina e si convinse che la musica sarebbe stata il suo futuro.



Replica Van Pelt
Giovedì 27 Febbraio 2020, 18.54.26
148
alla fine è una classifica che va presa per quello che è,più che la classifica (immagino frutto personale) mi interessano gli artisti/band,il periodo storico,mi diverto con poco,perchè una "formazione" sarebbe talmente vasta per una vita sola che già non riesco ad ascoltare tutto quello che vorrei,pazienza,che poi Sgt sia il numero 1 gli do il giusto peso,certo che di mancanze ce ne sono ma come quadro complessivo non è male.ciao
Analizzatore
Giovedì 27 Febbraio 2020, 12.25.41
147
Si intendeva dire che la formazione dovrebbe iniziare dalla musica classica, ad essere rigorosi...
Rob Fleming
Giovedì 27 Febbraio 2020, 12.19.44
146
No. Non inizia dal '65. Anzi, quanto meno dalle registrazioni del '37 di Robert Johnson; e poi e poi... L'anno 1965 l'ho indicato io perché più o meno in quegli anni (chi ha parlato di Rubber Soul?!?) il rock/pop iniziava ad offrire qualcosa di "più adulto". Anche se tra Kinks, Beatles, Stones, Dylan (a livello testuale) ovviamente anche prima perché all'epoca..."The Times They Are a-Changin'"
Analizzatore
Giovedì 27 Febbraio 2020, 11.58.58
145
Nessuno nega l'importanza della formazione. Ovviamente questa non dovrebbe cominciare dal '65, no?
Analizzatore
Giovedì 27 Febbraio 2020, 11.51.52
144
L'unico dato realmente importante di queste classifiche è la storicizzazione delle valutazioni critiche (del solo "main stream" ovviamente), che permetterà un domani far di capire a tutti quanto oggi siamo succubi della cultura pop anglofona e della sua becera azione di mercificazione di ogni cosa. Per scoprire gemme del passato io eviterei Rolling Stone come in questi giorni gli italiani fanno con il coronavirus.
Rob Fleming
Giovedì 27 Febbraio 2020, 11.18.59
143
@Analizzatore: non sono d'accordo con quello che scrivi. Per me il meglio sta lì, tra il '65 e il '99. Ma sono assolutamente e contraddittoriamente d'accordo con te quando dici: "Quello è il periodo formativo di chi scrive queste classifiche e di chi le legge. Quindi credo che il valore affettivo, per quando dissimulato, abbia una indiscutibile influenza nel giudizio e ne alteri l'oggettività". Pura verità. Quando eravamo adolescenti (decennio anni '80) eravamo bombardati dal revival anni '60. Oggi che il pallino è passato ai 15 degli anni '80 è tutto un ricordo di quanto erano belli quegli anni. Le classifiche valgono quello che valgono: io con queste menate ho edificato i miei gusti a suon di soldini. Se sei vergine di ascolti o certe epoche non le hai vissute in prima persona, le graduatorie ti consentono di conoscere (sempre che si abbia la curiosità di farlo) e crearti i tuoi gusti. Quindi in tale ottica ben vegano anche i critici patinati di Rolling Stone
S.P.A.M.
Giovedì 27 Febbraio 2020, 11.16.48
142
Caro ANALIZZATORE, hai perfettamente ragione ma la formazione è tutto. Come le Scuole Medie per il Liceo. Se non hai le basi tutto quello che viene dopo per te è "Lingua morta". Comunque WE WILL ROCK YOU...!!!
Analizzatore
Giovedì 27 Febbraio 2020, 10.52.51
141
No. Il meglio non stava lì. Quello è il periodo formativo di chi scrive queste classifiche e di chi le legge. Quindi credo che il valore affettivo, per quando dissimulato, abbia una indiscutibile influenza nel giudizio e ne alteri l'oggettività. Ciò che è venuto dopo non necessariamente è inferiore. Trovo queste classifiche inutili (persino dannose), soprattutto se redatte dai critici pettinati di Rolling Stone.
Galilee
Mercoledì 26 Febbraio 2020, 18.58.23
140
Ci sono quasi tutti i gruppi che citi. Non nei primi 20. Ora sinceramente voler infilare i traffic nei primi venti mi sembra una follia con tutte le band importanti che mancano.
S.P.A.M.
Mercoledì 26 Febbraio 2020, 18.51.35
139
...e i Queen, I Genesis, I King Crimsopn , I Traffic ecc...? Comunque il 60% dei dischi in classifica riguarda il periodo 1965 - 1980 . Ammetterete che il meglio stava li ? Comunque La giusta visione della classifica l'ha data chi ha scritto questo epitaffio "..una pietra tombale di un periodo e tempo irripetibile,per tanti motivi (nel bene e nel male),una resa dei conti,una fine..."
Painkiller
Mercoledì 26 Febbraio 2020, 18.38.12
138
Pink Floyd.....eh
Galilee
Mercoledì 26 Febbraio 2020, 18.20.20
137
Già.. E I LED Zeppelin?
SkullBeneathTheSkin
Mercoledì 26 Febbraio 2020, 17.55.22
136
Rolling stone ha fatto una sola cosa centrata, scegliersi il nome per la testata... da lì in poi penso che abbia fatto collezione di "tampe" e malumori come nessun altro ... dove sono i Pink Floyd?
Replica Van Pelt
Mercoledì 26 Febbraio 2020, 17.46.39
135
Piccola riflessione e quantomai inutile,ma è da almeno un ventennio/trentennio che il rock (hard blues metal prog e sottogeneri) è scomparso dalle classifiche (??),non c'è più un album che "spacchi" le classifiche,al limite siamo nella mediocrità,eppure di album (vedi recensioni qui) ne escano un infinità,ma la quantità non fa la qualità,questo Rolling Stone compagno di tante letture mi sembra una pietra tombale di un periodo e tempo irripetibile,per tanti motivi (nel bene e nel male),una resa dei conti,una fine.
Galilee
Mercoledì 26 Febbraio 2020, 16.44.38
134
Hai dimenticato Brassin e Cabrel... . D'accordo su Dylan, ma è proprio il cantautore americano. Personalmente preferisco un De André on un Jacques Brel.. Proprio perché non sono Americano.
Rob Fleming
Mercoledì 26 Febbraio 2020, 16.31.40
133
@Galilee: Touche pas Johnny!!! (di cui ho un live bellissimo "A Bercy" di fine anni '80) Poi è chiaro che hai ragione: Gainsbourg (che apprezzo e molto) avrebbe avuto occupato i primi....diciamo...10 posti. Poi, à suivre" i dischi di Jane Birkin e B.B., quelli però scritti da Gainsbourg. Su Neil Young e Dylan la vediamo un po' allo stesso modo, ma penso che soprattutto per il secondo per ragioni anagrafiche. Se avessimo avuto 15 anni nel '63 forse l'avremmo pensata in modo diverso. Chissà...
Galilee
Mercoledì 26 Febbraio 2020, 16.14.41
132
Quindi accontentiamoci...
Galilee
Mercoledì 26 Febbraio 2020, 16.12.34
131
Da Fan numero uno di Michael Jackson, in questa classifica lo metterei lo stesso dopo i the Beatles. Però I primi 4 lavori nei primi 100 posti li avrei piazzati comunque. Come Thriller non può non stare nei primi 10. E con tutto il bene che posso volere a Neil Young e Bob Dylan, sinceramente le collocazioni le trovo esagerate. Per la quantità soprattutto. E un Jaques brel allora? Marvin Gaye intoccabile. Poi lancio una polemica. Se MJ fosse stato un bianco avrebbe ottenuto molti più meriti in questa classifica. Però c'è sempre un lato positivo. Se Rolling Stone fosse stata una rivista Francese, in classifica non ci sarebbero neppure i the Beatles, ma Johnny Hallyday e Vanessa Paradis in pole position....
Painkiller
Mercoledì 26 Febbraio 2020, 15.54.59
130
Indiscutibile l’impatto che gli scarafaggi hanno avuto sulla società, ma MJ è inarrivabile, artisticamente parlando. L’ho visto dal vivo, ed è stato impressionante. Ballerino, coreografo, musicista completo, la sua voce dal vivo era semplicemente sublime, chiara, potente, fresca. Un timbro unico. Sono grato di averlo visto e sentito da vicino.
Galilee
Martedì 25 Febbraio 2020, 21.59.49
129
Fosse un classifica oggettiva e fatta con giudizio le prime 10 posizioni sarebbero occupate solo da dischi di Michael Jackson, e al massimo un paio degli Entombed...
S.P.A.M
Lunedì 24 Febbraio 2020, 16.02.02
128
X ROB FLEMING ......... 1) Con Michael Jackson suonano anche i Van Halen e Toto , oltre a Jennifer Batten ; mica pizza & fichi !!! .... 2) Hai ragione, i Creedence mi piacevano da matti per quel loro suono essenziale e "sporco", poi anche loro hanno cambiato indirizzo e ...pufff, svaniti ...!!! ALLA PROSSIMA RAGA
Fabio Rasta
Lunedì 8 Ottobre 2018, 16.25.38
127
AAAAAAAAAHHHHHHHHH! Minchia! Io pensavo di Rock e derivati! Allora basta, non parlo +, mi cospargo il capo di cenere, chiedo scusa a tutti e mi ritiro in buon ordine. Una classifica così ha senso come il parmigiano reggiano sulle cozze alla marinara.
Rob Fleming
Lunedì 8 Ottobre 2018, 16.19.27
126
Un paio di precisazioni: The wall nasce come album nel '79. La storia che narra è quella nota. Alan Parker ha girato il film un paio di anni dopo aggiungendo un paio di canzoni che rimasero fuori dal disco. Così come il Tommy di Ken Russell divenne film anni dopo la pubblicazione del disco. Hair e JCS sono opere teatrali che diventano film negli anni '70. Colonne sonore stupende che risplendono ancora di più grazie alle immagini
Rob Fleming
Lunedì 8 Ottobre 2018, 16.14.12
125
Ciao @Fabio Rasta. Vado con ordine. Il libro di Rolling Stones riguarda i più grandi 500 album della storia senza distinzioni. Quindi ci sta che dentro si trovi di tutto e non solo rock e derivati. Compreso Michael Jackson. Per quanto riguarda MJ posso dire che Thriller l'ho comprato anch'io perché dentro ci suona e canta Paul McCartney. Beat it e Billy Jean sono brani stupendi, Thiller stessa mi piace, ma il resto è trooooppo lontano dalle mie corde: grande cantante, grande ballerino, icona pop, ma non ho preso più nulla. Sulla presenza del disco nei primi 20 però posso capirlo. E' l'album più venduto della storia. Difficile non piazzarlo in alta classifica. Vado avanti. Pur ovviamente riconoscendone la bellezza, prima di Nevermind avrei una vagonata di album da citare. Però Nevermind è uno spartiacque; questo è indiscutibile (poi Ten per me è infinitamente più bello). Di The Wall hai già detto (e pure benissimo). Capitolo Springsteen: mi regalarono a 14 anni un libro con i suoi testi tradotti: bellissimi. Musicalmente...ho qualcosa, ma non mi acchiappa. L'album che preferisco è Born in the USA. Ma ho avuto "un'illuminazione" proprio qualche giorno fa leggendo un articolo su di lui. Non mi prende perché il suo suono è troppo pieno. Mi spiego. La più grande r'n'r band di sempre per me? I Creedence Clearwater Revival: 2 chitarre, basso, batteria, un piano in qua e in là. Springsteen ha il piano, l'organo, il sax, 10 chitarre...Troppa roba.
No Fun
Lunedì 8 Ottobre 2018, 16.05.40
124
Non ricordo quando né sotto quale rece, hai detto che suonavi in una band e che poi avevate cambiato il nome perché non ricordo quale band aveva pubblicato una cosa con un nome simile... o forse mi sbaglio con qualcun altro... boh
Fabio Rasta
Lunedì 8 Ottobre 2018, 16.00.54
123
Area: beato te, io non ci capisco una mazza e se non ho il testo con traduzione x me è abbastanza nebbia in val padana. /// ... ah si che coglione, l'ho detto quando parlavo di BENNATO. Perdonami No Fun, sono bruciato!!!
No Fun
Lunedì 8 Ottobre 2018, 16.00.37
122
@Fabio Rasta, il film l'avevo visto da piccolino, quasi quasi me lo rivedo! Però pensavo che il film fosse tratto dall'album, non che l'album fosse stato fatto come colonna sonora. O forse è stato concepito per essere una colonna sonora... pardon non avevo notato il "continua"
Fabio Rasta
Lunedì 8 Ottobre 2018, 15.56.58
121
118 letto. Ma musicista x me è un parolone. Musicante, magari, come diceva PINO DANIELE. Ma come fai a sapere che suono?, io non l'ho detto.
Area
Lunedì 8 Ottobre 2018, 15.55.03
120
@Fabio Rasta, D'accordo con te... quando si leggono e si capiscono i testi molte cose si riescono ad apprezzarle meno e riesci a vederle anche in altri modi... Chi dice "Io ascolto solo quando capisco le parole"... beh non é che serva un Inglese avanzato per comprendere i testi di un po tutti gli artisti. Poi c'é sempre da considerare anche il contesto e gli anni. Penso ad esempio al Rap Americano dove forse l'unica difficoltà (comunque arginabile agilmente) consiste nel comprendere molti termini in Slang sia dei Neri che degli Ispanici, ma comunque niente di così complicato anche con una conoscenza basica. Con un Bob Marley o uno Springsteen é uguale.
Fabio Rasta
Lunedì 8 Ottobre 2018, 15.53.59
119
.... un po' come ascoltare Jesus Christ Superstar o la colonna sonora di Hair se non si ha visto il film, non ha senso. Tra parentesi WATERS toccò il fondo della sua depressione sul successivo The Final Cut che è da suicidio. Quindi comprendo le tue osservazioni, in effetti pesantuccio a tratti lo è, xò, inerente alla storia che racconta, è assolutamente geniale. Quindi ti domando: il film lo hai visto? /// Domanda invece x tutti: ma sono l'unico, su un sito tra l'altro prevalentemente Metallico, che ha storto il naso quando ha visto Michael Jackson? Non è una crociata contro di lui, sia ben chiaro. E' che mi faccio delle domande e mi piace di capire.
No Fun
Lunedì 8 Ottobre 2018, 15.53.55
118
@Fabio Rasta, no no hai ragione, ho tirato fuori The Wall solo per fare un esempio per dire: "non ti preoccupare a "tirare merda" su qualcosa, dì pure la tua che siamo curiosi". A me The Wall non piace ma lungi da me non riconoscerne l'importanza e l'originalità. Poi come ho già detto io ci capisco poco, mi piace solo ogni tanto confrontarmi, so bene che chi commenta qui ha ben altre competenze, soprattutto chi come te è un musicista, quindi massimo rispetto per quello che scrivi. Un saluto!
Fabio Rasta
Lunedì 8 Ottobre 2018, 15.35.43
117
Lo sapevo che andava a finire così!... Adesso devo rispondere anche al 107 visto che Rob Fleming mi ha abbandonato. Posso comprendere benissimo, No Fun, le tue osservazioni su The Wall, però devi considerare alcuni fattori. Il primo, quello + evidente, è che al suo interno, DAVID GILMOUR, ci ha regalato almeno un paio di assoli, sicuramente tra i + belli della storia del Rock, che tutti conosciamo. A proposito, rolling stone ha fatto una classifica anche di quelli. Poi si tratta di una colonna sonora. Ha poco senso se non si conosce la storia narrata. Vi sono artisti che acquistano immenso valore conoscendo i testi. Non di sicuro sono AC/DC, MOTÖRHEAD eccetera. Ma un BOB DYLAN, BOB MARLEY, BRUCE SPRINGSTEEN, gente così, va apprezzata sicuramente testi alla mano. .....continua.....
Area
Lunedì 8 Ottobre 2018, 15.32.17
116
@Fabio Rasta, beh Jackson 5 mitici direi! A chi piace la Black Music loro li ascolta.
Fabio Rasta
Lunedì 8 Ottobre 2018, 14.58.24
115
A me piacevano i JACKSON 5, li conoscevo già da bambino xchè avevano trasmesso il cartone animato; anche Yellow Submarine avevano trasmesso tra parentesi. Ti parlo dei tardi anni '70. Mi sa che io e te abbiamo concetti di Rock un po' differenti. Ne abbiamo già avuto modo parlando dei Cure. X quello che penso io, e non pretendo che sia verità assoluta, MJ di Rock, in quel momento, se ne aveva, era talmente sepolto sotto un mare di dance da affogarci inesorabilmente. Daccordo sulle influenze Funky e Soul (inevitabili peraltro), quindi vieni al mio caruggio sull'importanza del Live at the Apollo di JAMES BROWN, o dei FUNKADELIC, o di SLY &TFS, qui del tutto assenti. Tutto il mio sproloquio, non era x tirare merda a MJ, che non mi è mai piaciuto da solista, ma che ho sempre rispettato musicalmente (come uomo lasciamo perdere che penso fosse l'unico nero al mondo che voleva diventare bianco). Era invece x rimarcare il fatto che un minestrone senza senso è stato buttato lì alla bene meglio e poi spacciato come bibbia solo xchè porta la firma di una rivista che di Rock ha solo il nome. Allora piuttosto di Thriller, ci poteva stare Exodus del '77, per risonanza mondiale ed importanza degli argomenti trattati, inoltre prima ed unica Rockstar del terzo mondo. Tanto se c'è il pop allora tanto vale metterci il Reggae. /// Ah, il ripassino l'ho fatto: Thriller è catalogato prevalentemente come (e incollo): Pop Rhythm and blues Post-disco Art pop, oppure Pop post-disco rock funk, oppure R & B , pop , rock , funk, o anche Funk, pop, post-disco, quiet storm, dance. Non ti sto ad elencare le fonti. Quiet storm è la prima volta che lo sento. Leggo ora sia una (e incollo) contaminazione radiofonica di pop, soul, R&B, jazz, fusion, con tanto di sintetizzatori e drum machine. /// Comunque non si può raccogliere tutta la grande storia e tradizione della Motown solo in Thriller, confezionato ad arte x le masse, questo xlo- devi ammetterlo, e buttare tutto il resto al cesso. /// Un saluto.
Galilee
Sabato 6 Ottobre 2018, 13.56.48
114
Fabio Rasta , sono un pò imprecise le tue affermazioni. Primo MJ faceva pop perché li affibiarono quel titolo. In realtà lui è sempre stato un innovatore. È thriller è un concentrato di soul funky rock e R&B etc etc.. Michael è importante per il rock perche è riuscito ad unire due culture in una maniera che non aveva mai fatto nessuno. Inoltre cio ebbe conseguenze non solo musicali. Citi Donna Summer che fa disco, Mj non centra nulla con tale musica. Mi citi la Motown, ma Mj è uno dei protagonisti della storia della Motown con i suoi 4 album solisti e 8 con i Jackson 5. Mj canta dal 68, molti che hai citato hanno pure iniziato dopo. Insomma un ripassino sarebbe necessario.
Richard
Sabato 6 Ottobre 2018, 13.49.06
113
ahahahahahahaha ... ci sentiamo spesso con GNECCHI ma anche con DI CIOCCIO,... riferirò... (in quanto a Fra Claudio non girare il coltello nelle ferita appena aperta...)
Fabio Rasta
Sabato 6 Ottobre 2018, 13.38.03
112
Richard; da uno che ha divideva il Pullmann con CLAUDIO CANALI, che ha dato la mano a BENNATO, il mio primo maestro di schitarrate ed armonica, solo simpatia?!? Da parte mia rispetto e ammirazione incondizionate. Saluto, abbraccio e strettone di mano!!! /// Breve OT: se vedi ancora MAURO GNECCHI, digli che ci sono appassionati che lo mettono tra i suoi batteristi preferiti, al fianco di intoccabili mostri sacri, xchè il Sound e lo Stile dei batteristi italiani del '70, tipo roba alla FRANCO MICALIZZI, è tuttora ineguagliato, e lui di questo era un campione assoluto.
No Fun
Sabato 6 Ottobre 2018, 13.37.34
111
Ah ah @Fabio Rasta, mi sembra che ne hai dette un bel po' (d'accordissimo sui Clash, avrei messo i Sex Pistols o i Ramones). Mi sembra sia una classifica di album di tutti i generi musicali popolari, dal rock al folk al pop etc. Però è appunto una classifica di album, non di artisti, perché altrimenti sarebbe da cancellare: fosse di artisti avresti molti più bluesmen o jazzisti o folksinger lassù in cima tra i primi dieci. Ci sono musicisti che non hanno fatto album importanti pur avendo fatto tanta tanta musica importante. Poi certo che bisogna mettere da parte i gusti personali, altrimenti io avrei infilato tranquillamente Eat More Possum degli Antiseen o un best of di Leadbelly tra i primi posti per dire...
Fabio Rasta
Sabato 6 Ottobre 2018, 13.27.09
110
Dove sono In Rock, Led Zeppelin IV, The Dark Side, gli ALLMAN BROTHERS, nei singoli mancano addirittura Sweet Home Alabama o Long Train Runnin'. Hanno fatto un minestrone senza senso. Come fai a mettere MUDDY WATERS dietro o con gli u2. Non si parla di calciatori, Maradona Pelè e dietro tutti gli altri. Se c'è Michael Jackson allora ci va anche madonna, se metti i Clash, prima mi ci devi mettere il Punk quello vero (mi scusino i fan di STRUMMER e soci ma ce l'avevo qui), Richard Milella fa notare come sia del tutto assente il Prog; poi al suo 4 parla (forse/spero ironicamente) dei fior di esperti. Io ribadisco il mio pensiero: gente prezzolata che non può dire quello che pensa. Avrei da vomitare fino a domani ma stavolta mi fermo davvero qua che è meglio.
Richard
Sabato 6 Ottobre 2018, 13.24.58
109
Fabio rasta, hai detto una sacrosanta verità "...Queste sono classifiche che se prendi ogni abitante della terra, avrà sempre qualcosa che non va..." ... resta il fatto che comunque queste civili discussioni servono a scoprire o riscoprire valori musicali che non si perderanno MAI nel tempo. Una verità assoluta è che oltre il 60% dei dischi storici è uscita fra 1960 e il 1971 e questo è un chiaro dato di fatto. Non so quante delle registrazioni uscite negli ultimi 20/30 potranno vantare di essere inserite in classifiche storiche. Un'altra nota a margine è che, purtroppo, ho preferito abbandonare la scrittura (questo articolo è di 10 anni fa) per questa comunque nobile zine per la scarsa attenzione che i nuovi "Interlocutori - Responsabili" delle pagine davano alla storia. Se questo articolo, come altri scritti da me, fa ancora discutere dopo 10 anni un motivo ci sarà .... Chi non conosce il passato non può apprezzare il futuro. Che si godano pure i loro Psycroptic, Night gaunt, Arsis, Tytus, Don Broco, Kraanium, Mystifier, Arion ecc. GRAZIE a tutti voi per l'immensa simpatia dimostrata....PS ; Date anche un'occhiata all'articolo su WOODSTOCK e ditemi che ne pensate
Fabio Rasta
Sabato 6 Ottobre 2018, 12.32.55
108
Ciao No Fun: si è vero, l'ha detto al 4, ma ripeto, dovrei stilare un enciclica xchè è inutile che ti dico che i Clash non esistono lì, e poi non ti spiego xchè secondo me lì non esistono; e poi parliamo di Rock o di Pop, o di tutt'e due, xchè se mi metti Thriller, che è pop, allora non esiste senza i Bee Jees, Diana Ross, Donna Summer, la Motown, James Brown, Sly & The Family Stone. E se parliamo solo di Rock, allora Michael Jackson cosa ci fa??? E poi se chiedi ad un nero di Haarlem, tipo George Jefferson, ti dirà che al primo posto ci va Live At The Apollo di JAMES BROWN, i FUNKADELIC e SLY & TFS, poi cosa facciamo, le classifiche razziste?!. Vi sono alcune cose oggettivamente inconfutabili, tipo l'importanza dei BEATLES (si, tre album forse sono troppi!) o di DYLAN (ma allora parliamo anche del Folk? Xchè se cosi allora ci va anche gente tipo BILL MONROE, o WOODY GUTHRIE, HANK WILLIAMS), che piacciano o meno, e se parliamo di Blues poi lasciamo perdere. E il Country? Dove lo mettiamo? E cosa ci fa la EXPERIENCE, o i DOORS, o Back In Black dietro i NIRVANA? Poi L'importanza dell'Heavy Metal su tutta la scena Rock mondiale? Letteralmente boicottati!!! Ma dai! Basta, che mi faccio del nervoso io, e lo faccio fare a uno che magari pensa che i NIRVANA siano degli illuminati senza precedenti.
No Fun
Sabato 6 Ottobre 2018, 12.01.28
107
Finalmente qualcuno che l'ha detto! Sticky Fingers tutta la vita! La slide di Sister Morphine mi fa sbavare. P.s. è stato il buon Richard a dire all'inizio dei commenti: forza dite la vostra, fuoco alle polveri! Per cui @FabioRasta non ti tirare indietro! Su chi getteresti merda ? P.p.s. a me ad es The Wall fa cagare, lo trovo altezzoso, magniloquente noioso etc etc aiuto!
Rob Fleming
Sabato 6 Ottobre 2018, 10.55.09
106
@Fabio Rasta #104: no. Ma sicuramente li abbiamo arricchiti con tutti i soldi che abbiamo speso in dischi/cd e cassette
Rob Fleming
Sabato 6 Ottobre 2018, 10.53.45
105
Sticky fingers tutta la vita (e volendo anche Let it bleed). Ma neanche da mettersi lì a pensarci. Per me Exile, che è buono sia chiaro, beneficia dall'aurea del "doppio album" che all'epoca era il momento della consacrazione (ora invece col cd a 80 minuti sarebbero tutti doppi). Stesso discorso di Physical Graffiti: qualità altalenante (sempre a mio avviso, ovviamente). Il White Album? Pressoché perfetto. Peccato per Revolution n. 9. Ma se la si considera nell'ambito della sperimentazione pura, allora in QUEL doppio ci sta perché lì dentro c'è proprio tutto: dalla musica conosciuta sino a quel momento a quella che verrà
Fabio Rasta
Sabato 6 Ottobre 2018, 10.44.47
104
P.S. : daccordissimo sull'utilità didattica, ma tu e i tuoi amici almeno non siete sul libro paga di nessuna casa discografica o multinazionale alcuna!
Fabio Rasta
Sabato 6 Ottobre 2018, 10.41.06
103
Ciao Rob Fleming, anche tu allora hai notato che abbiamo moltissimi gusti in comune (io dalla recensione di Ace Of Spades e dalla venerazione x PAUL RODGERS, i FREE e i GRAND FUNK RR). E' ovvio che ognuno ha i suoi beniamini, ma tra te e rolling stone, scelgo la tua già ad occhi chiusi. Già che ci siamo ti chiedo: secondo te xchè è sempre + idolatrato Exile On The Main Street (qui al 7° posto), +ttosto che il quasi contemporaneo Sticky Fingers che gli è oggettivamente superiore x troppi versi? Qui non si parla di gusti personali ma di realtà oggettive. ...masledetti tastini... sxcusa...
Rob Fleming
Sabato 6 Ottobre 2018, 10.04.32
102
Come spesso accade mi trovo d'accordo con @Fabio Rasta e quindi anch'io non scriverò che il mio personalissimo podio è: 1 Abbey Road; 2 The Wall; 3 Made in Japan. Tutto è opinabile, ma a volte è divertente. Io acquisto tantissimi libri sui "100 dischi...1001 da ascoltare prima di morire...". Li leggo e se c'è una qualche recensione che mi convince provo ad ascoltarli e se mi piacciono procedo all'acquisto. Così facevo con i miei amici. Ci scambiavamo le nostre liste più che altro per approfondire. E la curiosità e il tempo (e le cassette duplicate) ti consentivano di venire a conoscenza di mondi musicali impensabili. A mio avviso se presi così questi libri sono fondamentali per la divulgazione della musica
Fabio Rasta
Sabato 6 Ottobre 2018, 9.56.44
101
Queste sono classifiche che se prendi ogni abitante della terra, avrà sempre qualcosa che non va; ed è normale sia così. Quello che vorrei invece sottolineare io, è il fatto che Rolling Stone è una rivista troppo prezzolata x stilare una classifica che abbia anche solo una parvenza di neutralità. Sarebbe come fare arbitrare il Real Madrid direttamente al tirapiedi di florentino Perez (che già + o - ... ). Evito di entrare in merito a cosa cambierei io che, a parte l'interesse discutibile che potrebbero suscitare le mie proposte (giacché ognuno avrà già la sua ...), dovrei scrivere un'enciclica che ci vorrebbe un anno. In + mi troverei costretto a vomitare merda su qualcosa che assolutamente mi pare fuori posto, che, oltre che non essere mia abitudine, potrebbe offendere qualcuno a cui invece quella cosa piace, poiché, una volta partito, poi è difficile fermarmi. ... un saluto!!!
Galilee
Venerdì 5 Ottobre 2018, 15.05.04
100
X Richard... beh mi ero accorto che la classifica non fosse tua. C'e scritto grosso come una casa Rolling Stone etc etc... Non sono così pirla..😉 Per carità, tutte le posizioni sono argomentato e in parte giustificata. Ma i titoli che Ho messo ci starebbero bene altrettanto. In altre classifiche ad esempio ci sono. I Dati di Jackson anche se di dieci anni fa sono sbagliati fidati. Anche se presi dal libro. Su questo ho la certezza assoluta. Riguardo alle collection degli Eagles non saprei dire quale sia. Basta andare a vedere. Anyway questa collection e thriller si sorpassano a vicenda. Ora è in testa la collection. Il prossimo anno sarà thriller. Anche perchè sta per uscire il blu ray con tanto di short movie più making of tutto rimasterizzato e in full hd. Senza contare magari qualche special in più. L'hanno appena presentato a Venezia.
Area
Venerdì 5 Ottobre 2018, 13.56.57
99
Per quel che mi riguarda la prima e la terza posizione con Sgt Pepper e Revolver, cioé due dei miei preferiti di una delle mie band preferite da quando sono piccolino beh... direi scelte giustissime!
Rob Fleming
Venerdì 5 Ottobre 2018, 10.29.08
98
@Galilee: il sorpasso degli Eagles non lo sapevo. Quello più impressionante è che immagino si tratti della raccolta 71-75. Cioè una raccolta senza la loro canzone più famosa (ma che, aggiungo io, riflette il loro periodo migliore: Desperado è uno di quei dischi che mi ha veramente segnato musicalmente).
Richard
Venerdì 5 Ottobre 2018, 0.04.24
97
caro Galilee, forse devo precisare a tutti che la classifica non l'ho fatta io ma l'ho presa pari pari da un librone di Rolling Stone di anni e anni fa. Per quanto riguarda i BEATLES ogni disco compreso nella classifica ha il suo bel > perchè < e tutti chiaramente plausibili. I dischi mancanti che tu hai citato li avevo già segnalati nell'articolo (per Steve Wonder però SONG IN THE KEYS OF LIFE... solo il mio parere eh...). Per quanto riguarda le vendite di Jackson i dati sono quelli di 10 ANNI FA... data di pubblicazione dell'articolo. Solo in questi ultimi tempi la raccolta degli Eagles ha superato Thriller. Purtroppo l'articolo non si può aggiornare ma solo ...riscrivere...chissà, forse.
Galilee
Giovedì 4 Ottobre 2018, 22.17.32
96
A me questi libri piacciono un sacco. Anche se sono fatti male. Con 500 titoli poi, qualcosa di fico che non si conosce già sicuramente si riesce a trovare. Sulla scelta dei dischi ovviamente ognuno ha i suoi. Non si potrà mai essere d'accordo al 100%, però con un po di giudizio e cultura si può tranquillamente patteggiare e discutere. Questi primi 20 li ho forse tutti, tranne Van Morrison. È ovviamente avrei qualcosa da ridire. Primo ,adoro i Beatles ma mettere 5 dischi nei primi 20 mi sembra esagerato. 3 potevano bastare. Secondo...Thriller al 20 posto non esiste. Thriller deve stare tra i primi 10 minimo. Terzo.... mancano alcuni dischi fondamentali che hanno sicuramente lasciato più il segno chessò...di Nevermind dei nirvana. E ne cito solo 4. Perché secondo me sono proprio questi 4 che mancano all'appello. 1 Prince urple rain. .2 Steve wonder : innervision....3 Led Zeppelin...uno a caso... 4 Pink Floyd : dark side of the moon... Poi vabbè del Boss preferisco altro decisamente. X Richard... qualche imprecisione su thriller.... il disco ha venduto piu di 25 mila copie solo in USA. Il disco più venduto è una raccolta degli Eagles. Thriller nel mondo ha venduto piu di 100 milioni di copie. Sono dati certificati e rilasciati da Sony stessa e dall' estatement. Fu Michael a scegliere Eddy Van Halen e Steve Lukather. Impazziva per le due rispettive band. Però non si osava chiamarli. È diventata famosa la telefonata di Quincy a Eddy, nella quale Eddy non crede che all'altro capo del telefono c'e Quincy jones, di conseguenza lo manda affanculo e abbassa la cornetta...
No Fun
Giovedì 4 Ottobre 2018, 22.02.38
95
Comunque per rispondere al post n 4 di Richard di nove anni fa (!!) toglierei Sg Pepper dal primo posto e ci metterei Velvet Underground and Nico. Sg Pepper nel 67 è un album immenso ma nel 67 è un'esplosione di album psichedelici. Nessun problema a dire che Sg Pepper li sovrasta, lo preferisco di molto ad esempio a The Piper at Gates of Dawn ma già con The Doors e Surrealistic Pillow è però lotta dura. Uno tra questi due va messo. Ma rispetto a questi il debut dei Velvet Underground spalanca le porte a qualcosa di veramente nuovo oscuro malato e affascinante, guardano con coraggio verso un angolo buio della stanza colorata (anche The End dei Doors lo fa). Aggiungerei Never Mind The Bollocks e tolgo London Calling. Truffa o no è un album fondamentale, straripante. Giusto Nevermind, l'album più importante degli anni 90, e lo dico anche se, pur avendo amato Kurt e i Nirvana dolorosamente, ho sempre preferito di gran lunga gli altri album, anzi di Nevermind mi piace solo Lounge Act. Ma l'importanza è indiscutibile. Tra i singoli invece non capisco perché manchi Strawberry Fields Forever, una canzone magnifica e importante che mi fa davvero sbavare! Ok ho detto la mia. Aiuto!
Richard
Giovedì 4 Ottobre 2018, 20.06.10
94
...e non si riprese più ... E' ancora rintronato , purtroppo.
Rob Fleming
Giovedì 4 Ottobre 2018, 19.26.59
93
E da Revolver nacque Pet Sounds, da Pet Sounds il Sgt. Pepper; dal Sgt. Pepper...Brian Wilson impazzì. Si bloccò su Smile e collassò.
Fabio Rasta
Giovedì 4 Ottobre 2018, 18.21.05
92
... solo x conoscenza: i BEACH BOYS sono stati i primi ad usare il multitraccia. Quando i BEATLES ascoltarono Good Vibration x la prima volta, si illuminarono letteralmente, capirono che con questa geniale trovata potevano spingersi oltre l'immaginabile, e lì nacque Revolver.
Analizzatore
Giovedì 4 Ottobre 2018, 17.45.46
91
Pet Sounds è del 66.
Analizzatore
Giovedì 4 Ottobre 2018, 17.43.58
90
Li ho citati per l'influenza che ha avuto sul rock Pet Sounds, che siano quasi contemporanei (vengono na nticchia prima) dei Beatles è noto. Neanche i primi Bealtes erano proprio "rock", comunque.
No Fun
Giovedì 4 Ottobre 2018, 17.32.51
89
@Analizzatore ok ma guarda che Brian Wilson dei Beach Boys a metà anni 50 aveva 13 anni... Tra Beatles e Beach Boys per il rock non c'è gara. I Beatles furono il primo o comunque il più importante gruppo rock ma i Beach Boys... rock? Ma quando mai... Tutto questo secondo il mio umile parere (odio scrivere questa frase ma qui ci vuole perché finché si parla di gusti ok, ma lungi da me voler disquisire sulle origini del rock e dire questo è importante questo no, non sono proprio in grado...)
Analizzatore
Giovedì 4 Ottobre 2018, 16.22.48
88
Le classifiche di Rolling Stone sembrano scrtte con l'intento di istillare riprovazione nel lettore. Leggerle è una perdita di tempo. A proposito dell'inizio della storia del rock, ammesso che sia possibile stabilirlo, questo non è certamente imputabile ai Beatles. Lo si dovrebbe ricercare in cose proposte da Chuck Berry, Little Richard, Buddy Holly, Beach Boys, ecc. a metà dei '50. Andrebbe confutata con forza anche la tesi che vede i Beatles come dei precursori in ogni cosa.
Rob Fleming
Giovedì 4 Ottobre 2018, 14.31.11
87
@Richard: quanto scritto sui Beatles nel tuo ultimo post è il Vangelo. (E concordo su Sgt. Pepper. La cui Title track dopo una sola settimana dall'uscita beneficiava di una cover in concerto da parte di Hendrix. L'impatto culturale dalla copertina, alle canzoni che si susseguivano senza soluzione di continuità, all'accordo finale di A day in the life che su vinile sarebbe proseguito all'infinito fu immenso. E definitivo)
Richard
Giovedì 4 Ottobre 2018, 13.56.42
86
Cari NoFun E Rob Fleming - alcune considerazioni ; ancjhe a me la voce di Dylan non è mai piaciuta, le sue canzoni le preferisco quando sono rivisitate da altri (chi ha detto Byrds ?). ASTRAL WEEK non è di vostro gradimento ma è il punto di partenza di una carriera musicale strepitosa, da li partirono le sue idee poi rielaborate e migliorate in seguito. ... NoFun, i BEATLES non hanno riscritto la storia del rock, l'hanno INIZIATA (e già qui basta e avanza...) poi in seguito hanno affrontato e aperto TUTTI i generi musiclali; cantautori, ballate, beat, r'n'r, hard rock, vaudeville e molto altro ancora. Riconosciamogli i meriti. SGT: PEPPER per esempio non ha voluto seguire una moda ...l'ha creata !!!
No Fun
Giovedì 4 Ottobre 2018, 13.40.56
85
Ah ah no, su questo mi trovi in completo disaccordo, adoro la sua voce stonata! Concordo invece su quanto detto sotto su sg Pepper, capisco l'amore che prova il buon Richard ma secondo me non è un disco così fondamentale, mi sembra anzi come se i Beatles avessero voluto seguire una moda facendolo, anche se resta un disco stupendo. Poi dai, secondo me non ha senso mettere cinque dischi della stessa band e che cavolo, sembra abbiano riscritto la storia del rock a ogni album, mi sembra esagerato.
Rob Fleming
Giovedì 4 Ottobre 2018, 12.33.31
84
@No Fun: e mi sto contenendo sul menestrello di Duluth al quale riconosco di aver composto decine di brani stupendi, ma la cui voce è realmente inaffrontabile. Anzi, è molto meglio ora così inspessita ed arrochita rispetto a quando aveva 20-30 anni
No Fun
Giovedì 4 Ottobre 2018, 12.21.30
83
Grande @Rob Fleming 82, sono d'accordo, finalmente qualcuno l'ha detto! Astral Week è una palla!! (non hai detto così, questo lo dico io). L'ho ascoltato non so quante volte in macchina cercando di convincermi ma niente, ho solo rischiato di finire in una risaia per il sonno...
Rob Fleming
Giovedì 4 Ottobre 2018, 7.41.54
82
@Richard: mi permetto di scrivere che secondo me Dear Prudence del White Album è di Lennon (che infatti la canta) dedicata alla sorella di Mia Farrow e non di McCartney. Ma son quisquilie. Comunque articoli come questi (o i libri cui sono dedicati) sono molto interessanti perché se letti attivamente possono farti scoprire perle inestimabili. O farti chiedere dopo l' ennesimo ascolto: ma perché Astral weeks è così celebrato? A me pare abbastanza noioso, meglio Moondance.
Richard
Mercoledì 3 Ottobre 2018, 23.30.58
81
GRAZIE a te per l'affetto ...... ps; Un album non durava un mese ma anni, infatti dopo 40 anni li ho ancora e ascolto ancora ....!!!
lucignolo
Mercoledì 3 Ottobre 2018, 21.54.55
80
@ rich perfettamente daccordo,oggi siamo abituati a ingoiare musica senza nemmeno masticarla,prima un album ci durava anche un mese per il piacere di scoprirlo ascolto dopo ascolto,ora non lasciano nulla.A me non riesce,ho anche difficoltà ad ascoltare il nuovo perchè esce tutto e tanto ad una velocità incredibile per stargli dietro.Io mi affidavo a rockerilla in edicola,leggevo le recensioni,i generi,sdraiato sul letto da adolescente era un viaggio al di la dell'oceano e nella lontana inghilterra.aimhè...cosa si è perso.Cerco,nel mio piccolo,di trasmettere questo piacere,ma è difficile,difficilissimo.Non ti ho ringraziato per l'articolo,che è comunque "storia" (e a parte la storia dei 45) grazie.
Richard
Mercoledì 3 Ottobre 2018, 20.29.02
79
Certi dischi e brani vanno contestualizzati. In un certo periodo hanno un'aurea particolare dettata dal momento storico, emotivo, dall'odore della carta, dall'apertura della confezione, dallo scricchiolare del magnetismo ed molti altri fattori esterni. SGT.PEPPERS acquistato a 13 anni con i risparmi delle mance era una conquista tutta mia, un modo di vedere e sentire musica che si è perso nel corso del tempo. La musica non è più una conquista da assaporare nota per nota, solco per solco ma un sottofondo a volte gradevole, a volte fastidioso ma comunque sempre a portata di mano e ... GRATUITO ...
lucignolo
Mercoledì 3 Ottobre 2018, 20.05.08
78
@Richard....almeno te non ti hanno buttato nel sudicio come il mio 500 greatest albums. (mi ci stavo scervellando sui 45). Anche revolver lo trovo inferiore,non ci siamo ancora a certi livelli successivi. Il sergente pepe,è tanto che non lo ascolto ma mi piacevano tantissimo i due intro con la batteria...sul lato a e b mi sembra.Però era ancora un album "beat" ,la maturazione a rock sarebbe completa con il biancone doppio.Però che bellezza c'è in queste "evoluzioni"....c'è veramente la storia e le sue contraddizioni.
Rob Fleming
Mercoledì 3 Ottobre 2018, 19.21.36
77
Lungi da me toccare il Sergente Pepe. Io ovviamente non ho vissuto in diretta quegli anni e quindi, probabilmente, ragiono con orecchie diverse da un tredicenne del '67. Però ritengo che Revolver, White Album e soprattutto Abbey Road (e anch'io adoro letteralmente Let it be, siamo in pochi, ma vabbè) non siano invecchiati affatto e siano attualissimi. Il Sgt. Pepper, al contrario, tolta la tripletta iniziale, She's leaving home e il finale con il bottissimo offre "solo" bellissimi brani pop, ma qualitativamente inferiori agli album precitati. Poi potremmo parlare a lungo sul suo impatto culturale e allora non se ne uscirebbe più.
Richard
Mercoledì 3 Ottobre 2018, 17.48.31
76
Ah, è vero. I 45 non c'erano, quelli sono opera mia. Ma anche le recensioni dei 33 giri però..
Richard
Mercoledì 3 Ottobre 2018, 17.47.47
75
Grrrrr...... non toccatemi il Sgt. Peppers dei miei 13 anni. L'unico ad averlo in 2a media. I miei sogni, le mie speranze, i miei progetti, le mie illusini tutti legati al queli FA.VO.LO.SO. disco. Grazie Ragazzi di leggermi e commentarmi. E' una soddisfazione per un articolo che ormai ha ben 10 anni ...
Lucignolo
Mercoledì 3 Ottobre 2018, 17.14.28
74
Mi fa piacere , personalmente la summa è questa 1 White Album primo album per modernità rock di suono e compositiva.2 let It Be la maturità del rock 3 abbey road il primo album pop rock.ciao
Rob Fleming
Mercoledì 3 Ottobre 2018, 16.44.22
73
Grande Lucignolo! Finalmente qualcuno che la vede come me (almeno siamo in due). Abbey Road (a dirla tutta per me è il più bel disco della storia) e il White Album sono nettamente superiori dal punto di vista qualitativo alla comunque eccellenza del Sgt. Pepper (e anche Rubber Soul e Revolver per me lo sono). E anche sul secondo avrei qualcosa da ridire. Dopo decine e decine di ascolti non comprendo ancora tutta questa magnificenza (complice un'offerta ho comprato addirittura un libro e l'ho pure letto su Pet Sounds). Comunque un libro da comprare, leggere, prendere appunti e colmare le lacune
lucignolo
Mercoledì 3 Ottobre 2018, 16.27.05
72
fantastico!! chi pensava di ritrovarlo qui,se non sabaglio uscì i primi anni del 2000,e mi ha fatto compagnia al cesso (perdonate l'espressione) fino a pochi mesi fa....quando mi è stato buttato via ignobilmente.10 anni come minimo.e ci avevo messo tutti i segnetti e le spiegazzature agli angoli ,un lavorone (però non c'erano i singoli).Il numero 1 secondo me è sopravvalutato,tutto sommato riflette l'epoca e non ne va oltre,ci avrei visto meglio the white album,primo album "moderno",che risentendolo oggi non perde nulla della sua frechezza sonora e compositiva.ciao,ora me lo vado a ricomprare.
stefano
Venerdì 23 Novembre 2012, 14.03.08
71
Iron man? Enter sadman? Starway to heaven? Smoke on the water? Livin'on a prayer? The number of the beast? Bohemian rapsody? Whish you were here? Tutti frutti? Be bop a lula? Surfin in the USA? Sweet child'o mine? Every rose has it thorn? I was made for lovin you? dove le mettiamo?????????????
Delirious Nomad
Mercoledì 10 Ottobre 2012, 19.15.02
70
Allora tornerò a trovarti di tanto in tanto, ti saluto!
Richard
Mercoledì 10 Ottobre 2012, 19.08.35
69
ah ah ah ah No no è che ci lavoro al Pc quindi ci stò 16/18 ore al dì e con più browser....tutto qui Grazie comunque della...compagnai
Delirious Nomad
Mercoledì 10 Ottobre 2012, 19.02.48
68
Ma è stato un piacere leggere l'articolo, figurati! Sai, dal tuo commento sembra quasi che tu sia bloccato su questa pagina e ti senta solo!
Richard
Mercoledì 10 Ottobre 2012, 18.49.00
67
vero Delirious , infatti l'avevo fatto presente... Grazie di essere passato di qui...
Delirious Nomad
Mercoledì 10 Ottobre 2012, 18.30.33
66
Mi basta l'esclusione di Deep Purple, Genesis e Queen per vomitare "forever" su Rolling Stone. Detto ciò, l'articolo è ottimamente scritto.
Argo
Domenica 24 Giugno 2012, 16.24.13
65
Al commento 51... direi che 30 milioni di depressi in giro per il mondo possono tranquillamente esserci... quindi risponderei "si" alla tua domanda retorica...
Richard
Domenica 24 Giugno 2012, 16.11.25
64
OK ragazzi, avete tutti ragione... Le classifiche penso servano anche a questo, a stimolare un sano scambio di vedute... Però ammettiamolo, nel loro genere questi dischi sono veramente pietre miliari, che poi piacciano o meno questo è tutto subordinato ai gusti particolari... Grazie comunque per il cortese dibattito...
Sambalzalzal
Domenica 24 Giugno 2012, 15.44.55
63
vichingo@ si era proprio a quello che mi riferivo infatti! (il non dare retta era in generale eh, non era rivolto a te)Quanti Rolling Stones, Kerrang e similaria hanno fatto diventare famose bands a Gennaio e le hanno massacrate a Giugno. Non possono permettersi di stilare classifiche di sorta xchè sono totalmente interessate. Poi obbiettivamente, non ne vedo proprio l'utilità... personalmente sono una persona molto attaccata ai propri gusti musicali, agli album ed ai ricordi ad essi legati, sarebbe impossibile essere obbiettivo nel mettere un album sopra o sotto ad un altro...
il vichingo
Domenica 24 Giugno 2012, 15.37.06
62
@Samba: se ti riferisci al Grunge nel tuo commento, allora ti do ragione.
Sambalzalzal
Domenica 24 Giugno 2012, 15.33.41
61
Non capisco quale congiunzione stellare o divinità arcaica si celi dietro alla scelta di mettere in classifica Nevermind e Thriller e tralasciare per esempio Appetite For Destruction o qualsiasi altro album a nome Queen, per esempio... ma cmq ti quoto vichingo@ impossibile farne una oggettiva. Primo. Secondo, non dare neanche retta ai giornali addetti ai lavori che si ergono a depositari assoluti della cultura musicale. Creare generi un giorno e poi seppellirli quello seguente non è cultura, è fare affari!
Olof
Domenica 24 Giugno 2012, 15.14.27
60
Ok, De gustibus!
il vichingo
Domenica 24 Giugno 2012, 15.03.15
59
Sono d'accordo con Lizard e Undercover. Per quanto concerne la classifica, mi sembra quasi impossibile stilarne una che sia sufficientemente oggettiva e allo stesso tempo soddisfi tutti; quindi non perderei neanche tanto tempo a commentarla
Lizard
Domenica 24 Giugno 2012, 15.01.19
58
Aggiungo, a scanso di equivoci, che mettere tre-quattro album di uno stesso artista, per poi non metterne nessuno di band quanto meno imprescindibili come quelli che citi tu, piuttosto che i Doors, per fare un altro esempio, e' assurdo. Ma ben vengano i Nirvana, non vedo il problema.
Undercover
Domenica 24 Giugno 2012, 14.58.33
57
Non sono d'accordo con Olof perché "Nevermind" ha una sua importanza "STORICA" assoluta, quanto un "Dark Side Of The Moon" e tanti altri album. E' fondamentale per un'era quella grunge che al contrario dell'ignoranza portata avanti da molti che la ritiene figlia di un quinquennio a stento, si protrae per ben tre lustri, dal 1983 al 1997 con le ultime forme reali di visione post del genere. Quell'album è il simbolo di come il movimento di Seattle no fu un lampo a ciel sereno, non un'estemporanea visione del mondo attraverso un disco concepito tanto per, bensì una mole gigantesca di band in circolo che si univano in qualcosa di unico e non ripetibile, come lo sono stati tutti i movimenti definiti primordiali, quello è un mondo a sè e averne offerto l'accesso a tutti con l'orecchiabilità di quel sound Nirvana è stato grandioso, parlo però solo di suono, perché per il resto la gente e parlo della massa, si è limitato a quello, come al solito si sottovaluta per non dire disconosce il valore dell'arte create dal circolo di Seattle e affini, è diventata una vera e propria guerra contro i mulini al vento ma comprendo che per alcuni capire certe cose sembra voler dire rinuniciare alla propria integrità d'ascolto o culturale, bigottismo in una parola. Poi che la classifica sia una cagata in se per se, non sto manco a discuterne, non avrei messo neanche la metà degli album citati nei primi venti.
Lizard
Domenica 24 Giugno 2012, 14.55.25
56
Ripeto: secondo me sottovaluti l'importanza di Nevermind. Comunque, diciamo che per quello che valgono queste classifiche, si'. Non avrei problemi ad inserirlo in mezzo ad altri dischi storici, al di la' dei miei gusti personali.
Olof
Domenica 24 Giugno 2012, 14.38.57
55
Gusti a parte, x voi davvero Nevermind può stare in una classifica con sgt peppers, are you experienced? ecc... più di foxtrot, led zeppelin IV, il già citato a night at the opera? E' solo questo che contesto.
Olof
Domenica 24 Giugno 2012, 14.38.56
54
Gusti a parte, x voi davvero Nevermind può stare in una classifica con sgt peppers, are you experienced? ecc... più di foxtrot, led zeppelin IV, il già citato a night at the opera? E' solo questo che contesto.
Lizard
Domenica 24 Giugno 2012, 14.34.06
53
Piu' che altro mi sembra che tu sottovaluti enormemente cosa abbia significato davvero Nevermind, al di la' sia dei gusti personali che dello stesso valore intrinseco della musica. Poi e' chiaro che classifiche del genere siano fondamentalmente un pretesto per far parlare
Olof
Domenica 24 Giugno 2012, 14.13.32
52
Lungi da me criticare il gusto, che è sacro. A me non piacciono nè i nirvana nè alcuni album di questa lista (trovo, ad esempio, abbey road nettamente superiore sia a rubber soul sia al white album), però, a questi stessi album della top 20 riconosco un'importanza storica oggettiva e innegabile, che prescinde dal gusto. Nevermind non rientra, secondo me, mai mai mai in questa "importanza storica", o meglio: se includiamo Nevermind, allora davvero prima bisogna mettere i dischi prog, l'hard rock, la nwobhm, i queen (gruppo che fa genere a sè), il Thrash (se includiamo Nevermind, Master of puppets dove lo mettiamo allora?!?!!?) Non farei questo discorso se non avessi visto i Nirvana in questa classifica, fanno perdere coerenza alla top 20. Ci limitiamo ai mostri sacri del rock '50 '60? Bene. Includiamo un album del 91 dei Nirvana? allora c'è da mettere TANTA TANTA roba migliore anni luce davanti a Nevermind. Spero di essermi spiegato e di non aver offeso nessuno!
Richard
Domenica 24 Giugno 2012, 13.52.43
51
beh...più di 30 milioni di fans si sono fatti coglionare allora... Non sono un pò troppi ?
Olof
Domenica 24 Giugno 2012, 13.46.20
50
ahahah Nevermind.... Basta questa inclusione a far perdere totalmente di credibilità tutta la classifica (già discutibile di suo, ma vabbè...) Ancora coi Nirvana? dopo 20 anni c'è ancora gente che si fa coglionare da Cobain e soci? Non riesco a crederci...
Argo
Domenica 24 Giugno 2012, 12.02.30
49
Boh, i Nirvana non li avrei certo messi nella classifica, dove invece meritatamente e direi logicamente vanno i Beatles.
BILLOROCK fci.
Sabato 23 Giugno 2012, 13.04.21
48
ahahahah
Richard
Sabato 23 Giugno 2012, 12.57.45
47
yeahhh... uno a zero
BILLOROCK fci.
Sabato 23 Giugno 2012, 12.40.53
46
azz.. è vero....mi sono incartato, diciamo così il libro è influenzato dal età degli editori, però e si vero che ci sono canzoni immortali che ci sono giunte canzoni immortali...
Richard
Sabato 23 Giugno 2012, 12.10.49
45
Per i treni è un modo di dire... come quello della campagna del resto... Però vedo che in parte ti contraddici e quindi dai ragione a me... Smoke on the Water, Paranoid, Stairway to Heaven (no Star way...) etc... sono proprio brani di 40 anni fà come gran parte della classifica che hai appena letto... Eh eh eh eh eh eh
BILLOROCK fci.
Sabato 23 Giugno 2012, 11.47.09
44
hahah Richard, st anger direi di no... ma se all alba del 2012 si cantano ancora canzoni come, number of the beast, highway to hell, we are the champion, paranoid, starway to heaven, smoke in the water ecc ecc ecc .. un motivo ci sarà . ps. perchè erano puntuali una volta i treni??miracolo...
Richard
Sabato 23 Giugno 2012, 11.41.54
43
Grazie BilloRock della tua osservazione ma sinceramente il meglio stava proprio qui... Ehhhh...non ci sono più le canzoni di una volta ... (qui una volta era tutta campagna...una volta i treni arrivavano puntuali...etc...). non credo che fra vent'anni canteremo ancora St.Anger et simila...
BILLOROCK fci.
Sabato 23 Giugno 2012, 11.34.34
42
è una classifica relativa all età degli editori, scommetto che se rifacessero questo libro degli editori nati negli anni 80, alle prime posizioni ci sarebbe, qeen , metallica, iron maide, ac/dc, ecc.... ps. odio la fissazione sui Beatles, per l amor di Dio hanno inventato un genere, ma non tutte le canzoni erano fantastiche eh?! ripeto classifiche più anagrafiche, che reali.
admin.
Venerdì 5 Giugno 2009, 22.47.21
41
perchè il leader CAZZUS CLAP non concede interviste...
LAMBRUSCORE
Venerdì 29 Maggio 2009, 19.10.24
40
come mai manca "PUTRID PUSSY WAREHOUSE" dei nostrani "CLITORIDUS INVAGINATUS"????
kurt
Domenica 3 Maggio 2009, 12.55.27
39
Smells Like Teen Spirit" - Nirvana. .......sob sob...
Raven
Lunedì 27 Aprile 2009, 21.20.41
38
Ditelo a loro, fine OT
Khaine
Lunedì 27 Aprile 2009, 20.31.05
37
E' come se i Metallica rinnegassero il thrash!!! Ops, però c'è stato un periodo in cui, in effetti... ok, basta con l'OT
Ribbon
Lunedì 27 Aprile 2009, 14.09.27
36
Concordo...
Richard
Lunedì 27 Aprile 2009, 13.01.55
35
...è come se Bowie rinnegasse il glam, Clapton il blues e Billy Joel il piano-bar...
Ribbon
Domenica 26 Aprile 2009, 15.50.09
34
Se ne saranno anche dissociati, ma i loro primi tre album non sono molto lontani dalla NWOBHM...forse qualche synth e qualche fronzolo in più...come anche i cori alla Bee Gees, ma senza non sarebbero i Def Leppard...ad ogni modo i primi quattro album sono di tutto rispetto...anche qualche traccia sparsa negli album dei primi '90..il resto è storia comune a quasi tutte le glam/rock band anni '80...
Raven
Domenica 26 Aprile 2009, 14.21.23
33
No, loro se ne sono ripetuamente dissociati dichiarando di non aver mai capito la loro assimilazione alla nwobhm ed al metal in generale.
Richard
Domenica 26 Aprile 2009, 12.10.40
32
Nonostante una ventina di album di buon livello, qualcuno anche numero 1 in America ( The Grand Illusion, Pieces of Eight, Cornerstones, Paradise Theatre ...), la prog-rock band dei fratelli Panozzo non appare nei Top 500. Del resto il prog , sia inglese che americano, è praticamente assente. Per quanto riguarda i Def Leppard credo siano unanimemente considerati ottimi metallari e i portabandiera del nwobhm ...perchè no ???
pincheloco
Sabato 25 Aprile 2009, 22.46.55
31
Beh a parte la grave mancanza di Traffic, Mike Oldfield e tanti altri come giustamente ai detto tu....trovo abominevole il fatto che manchi Made In Japan. Ci sono tracce di Styx?
Raven
Sabato 25 Aprile 2009, 14.38.34
30
Ci sarebbe molto da dire in proposito, ma credo che in questo senso non siano affatto rappresentativi i Def Leppard, che anzi non si sono mai considerati nemmeno metal. Tuttavia un paio di dischi interessanti di questa area nel decennio 80-85 magari sitrovano
Richard
Sabato 25 Aprile 2009, 14.02.08
29
(......e niente nwobhm..???......) Pochissimo... Anzi solo Def Leppard con Pyromania (1983) che con i suoi 9 milioni di album occupa unla miserrima 384a posizione e Hysteria (1987), con 13 milioni di copie vendute è alla 472a posizione ; praticamente quasi in fondo alle preferenze... Del resto, nonostante le colossali vendite, il nwobhm non è mai stato considerato un vero genere che facesse tendenza o scuola ma solo una "costola" dell'hard rock.
Raven
Sabato 25 Aprile 2009, 11.47.24
28
e niente nwobhm? completamente ignorata? che americani ed inglesi siano sciovinisti è certo.
Richard
Venerdì 24 Aprile 2009, 21.02.17
27
In questa particolare classifica gli americani sono stati più sciovinisti e integralisti che mai !!! Anche si mi trovo sostanzialmente d'accordo sulle Top Twenty, poco spazio agli inglesi nelle posizoni alte, ovviamente Beatles a parte, e nemmeno cagato il prog di cui sappiamo benissimo l'importanza e la bellezza di certe pagine musicali. I Creedence cominciamo a trovarli in 95a posizione >Green River< del 69 (un album non eccezionale) e >Cosmo's Factory< (già meglio come lavoro) alla 265a, Quicksilver con Happy Trail alla 189a , questo sì un bel disco. Dei Deep non mi sembra di avere trovato traccia. Intensificherò le ricerche. Intanto continuate con i vostri suggerimenti... GRAZIE A TUTTI
pincheloco
Venerdì 24 Aprile 2009, 12.00.23
26
Grande Richard come sempre. Concordo con la totale assenza del prog. inglese. Dove sono anche gruppi come Deep Purple, Quicksilver o Credence C.R. e tanti altri? Trovo strano che trattandosi in prevalenza di personaggi d'oltreoceanco non compaiano abbastanza in alto anche i Boston comunque immensi e molto seguiti in America. Non c'è in classifica la P.F.M. (SIGH!!!)?
Giasse
Giovedì 23 Aprile 2009, 13.30.53
25
x Richard: ARE YOU EXPERIENCED? ma che è? HEY JUDE è una tiritera insopportabile, dai... cmq il duello delle birre lo accetto volentieri, ma paghi tu! Riguardo alla perversione... ti sembra una cosa brutta? eidentemente no... Non ti ho fatto i miei complimenti perché temo di ripetermi, tuttavia l'articolo è davvero godibile (anche se effettivamente avrei preferito ti dedicassi ai VOMITORY & C...)
Raven
Giovedì 23 Aprile 2009, 12.18.07
24
Nessuna offesa, solo discussione, (appunto....)
loomis
Mercoledì 22 Aprile 2009, 15.34.28
23
onestamente sono rilassatissimo e alle elementari la merendina non me la rubavano perche' me la mangiavo prima. poi mica stavo litigando (almeno mi pare cosi') e se per caso ho offeso qualcuno (cosa che mi pare alquanto inverosimile) chiedo scusa. ad ogni modo la mia era una semplice riflessione sull'utilita' di queste classifiche perche' e' mia opinione che un opera d'arte non puo mai essere inferiore ad un altra se ha lasciato un segno profondo in almeno una persona.
Enzy
Mercoledì 22 Aprile 2009, 15.18.18
22
Questa, al di là degli sterili numerini, non è una classifica ma il "Pantheon" della musica rock degli ultimi 50/60 anni. Può essere personale oppure opinabile fin che vuoi ma comunque serve a parlare di una cosa sacrosanta che è poi la stessa essenza della vita: LA MUSICA. Comunque Loomis, adesso datti una calmata e rilassati ; sei fra amici e nessuno ti vuole male anche se alle elementari ti rubavano sempre la merendina !!!
loomis
Mercoledì 22 Aprile 2009, 14.35.33
21
ah si una curiosita'. come si chiama l'album dei beatles nella cui copertina se guardata in negativo compare un numero di telefono?
loomis
Mercoledì 22 Aprile 2009, 14.28.34
20
beh discutere.... certo... ma a che serve discutere su una scelta discrezionale di un giornalista? uno dice che gli piace un album un altro dice che gliene piace un altro, il terzo si lamenta perche' il suo album preferito e' troppo basso in classifica, il quarto si arrabbia perche' il suo gruppo preferito non e' in classifica... mi sembra una discussione un po' sterile. spessissimo mi capita di trovare classifche sul miglior chitarrista, batterista, la migliore canzone rock o il miglior frontman... ma come si fa a stabilire che smells like teen spirit e' meglio di una south of heaven (ho citato questa canzone perche' la sto ascoltando al momento) o che thriller e' meglio di led zeppelinIV (sempr citando a caso) o chi sia piu' bravo tra bon scott e ozzy osbourne.... ma dai!!!!
raven
Mercoledì 22 Aprile 2009, 13.03.56
19
Servono a fare quello che hai appena fatto tu, discutere. Conoscendo ovviamente i meccanismi che portano a formulare le medesime . Voglio lefoto del duello Giasse/Richard. (e cmq Hendrix mi sembra un pò basso in classifica )
loomis
Mercoledì 22 Aprile 2009, 12.37.39
18
secondo me queste classifiche hanno l'utilita' di un culo senza buco. la musica non e' competizione, e' sentimento, feeling, divertimento ma non una gara in cui vince il gruppo preferito del giornalista o chi vende piu copie. D'altronde e' impossibile stabilire quale sia la canzone piu' bella di sempre o l'album piu' importante, va a gusti, memorie personali, esperienza. tutte queste classifiche sono inutili punto.
Richard
Martedì 21 Aprile 2009, 16.38.10
17
Sei partito caricando a testa bassa !!!!!! Neanche saluti e già spari dei giudizi (negativi) sui miei preferiti.... IMAGINE: bella ma retorica mi sembra di averlo detto già io (ma sarai mica bello tu !!!). HEY JUDE : tiritera ??? TIRITERA ??? fossimo vissuti nell'ottocento ti avrei sfidato a duello. Ti sfido comunque a duello di birre.. SATISFACTION: perversa ??? E' un complimento o che cosa? NEVERMIND sopravvalutato - già detto.... (saranno belli i tuoi Vomitory & C.....) Meno male che finora nessuno contesta la posizione di ARE YOU EXPERIENCED ? Potrebbe finire male...
Giasse
Martedì 21 Aprile 2009, 16.26.40
16
Io ne conosco pochi, date le mie preferenze un po' più extreme. Nevermind: sopravvalutato; London Calling: stupendo (il miglior disco anni '70); Thriller: avanguardistico. I singoli? Imagine: bella ma retorica; Hey Jude: tiritera; (I Can't Get No) Satisfaction: perversa; Johnny B. Goode: il vero mito della storia del rock.
baruni
Lunedì 20 Aprile 2009, 17.16.46
15
articolo meraviglioso! complimenti davvero! anche se, concordando con il buon Raven, il prog è decisamente messo troppo nell'angolo...lo so, sono di parte, ma che buò fà? PS: ma tutto il movimento psichedelico di fine sessanta e inizio settanta?! così su due piedi mi vengono in mente The Doors, Grateful Dead, l'immensa Janis, Jefferson Airplane....
Richard
Lunedì 20 Aprile 2009, 16.43.29
14
Non credo, non comunque per Rolling Stone, che certe scelte siano più o meno pilotate da bassi interessi di etichetta. Prima o poi si verrebe a sapere e verrebbe a crollare sia la credibilità del giornale che quella dei recemsori. La classifica rispecchia grosso modo quanto di buono nella musica è stato fatto in questi 50 anni. Se fosse rifatta fra 20 non cambierebbe di molto. Poichè quasi un quarto delle "prime scelte" viene dagli anni 60/70 è ovvio che la classifica sarà sbilanciata verso quel periodo storico. Del resto chi può negare che il meglio è venuto proprio da lì ? Chi può obbiettare e cosa obbiettare sulle prime 20 posizioni ? Manca qualcosa è vero ma leggete e ascoltate attentamente i 20 hit, troverete le idee e le soluzioni per tutto quello che è venuto poi... O no ? . Personalmente dissento sulla mancanza nelle prime posizioni (se non nelle 20 almeno nelle prime 30) di Steve Wonder >Songs in the Key of Life (59) , Bob Marley > Babylon by Bus (s.v.), > John Mayall > With Eric Clapton (195) oppure >Hard Road (s.v.), Carole King >Tapestry (36), Chicago >Chicago II (s.v.),... Come vedete tutto è opinabile e si potrebbe continuare all'infinito ! ! !
Khaine
Lunedì 20 Aprile 2009, 12.43.52
13
.... riprendo da prima... comunque complimentissimi a Richard che, ancora una volta, centra il bersaglio affondando la nave. 30 recensioni in un colpo solo! Questa non l'avevo mai vista, giuro!
Khaine
Lunedì 20 Aprile 2009, 12.42.50
12
Analisi sbalorditiva! Credo che sotto le scelte filo-americane di Rolling Stones ci sia in qualche modo da cercare la volotnà delle etichette discografiche che sponsorizzano, in una maniera o nell'altra, la rivista. O forse bisogna pensare che i preparatissimi critici dell'autorevole periodico non abbiano conoscenza più lata del genere di musica per le cui recensioni vengono profumatamente pagati? Comun
Fuso
Sabato 18 Aprile 2009, 21.24.07
11
...non vedo i Cannibal Corpse !!! ah ah scherzo, grande Ricciard....ma quanti hard disck hai nel cervello??? a me è rimasto un solo neurone e non funziona neppure bene....
Richard
Sabato 18 Aprile 2009, 12.51.00
10
... e The Doors ? ...e Led Zeppelin ? ...e Paranoid dei Sabbath ? ...e CSN&Y ? La classifica avrebbe mille sfaccettature e comunque capite che alla fine fatta così in maniera personalistica non avrebbe mai fine. . Giustissima l'osservazione per Janis Joplin la cui "Pearl " appare in 122a posizione (un pò pochino per una voce unica e un album storico) e giusta anche per i Queen il cui "A NIght at the Opera" fa capolino in una misera 230a posizione. . Io, per esempio, dei Rolling Stones avrei preferito "Aftermath" al comunque eccellente >Exile.
Ribbon
Sabato 18 Aprile 2009, 10.09.45
9
Concordo pienamente con Valentina: dov'è finita Janis? E poi devo ringraziare Nikolas, perché (perdono!) mi ero completamente dimenticato dei Queen! In effetti è vero, adesso che mi ci fai pensare...perché non compaiono nelle prime posizioni? Anche se ci sarebbe da discutere su come si sia giocato a strumentalizzare la loro immagine e la loro musica...ma questa è un'altra storia...
Raven
Sabato 18 Aprile 2009, 8.00.29
8
Per esempio il prog, come tu stesso sottolinei, e' decisamante marginale, troppo marginale.
Nikolas
Sabato 18 Aprile 2009, 1.19.48
7
Ovviamente per discutibilissima intendevo che è discutibile in quanto TUTTE le classifiche alla fine risentono di una soggettività non trascurabile, anche quelle degli epserti. Un nome su tutti che manca? Queen - A Night At The Opera
valentina
Sabato 18 Aprile 2009, 0.47.56
6
SI davvero un grande articolo, educativo e stimolante. Personalmente noto molto la mancanza di grandi voci e artisti femminili, oltre la solo citata Aretha. Mi viene il mente la grandiosa voce di Nina Simone e la struggente - a dire poco - Janis. Bellissimo comunque aver considerato anche il soul e l'R&B, mi ha fatto comprendere sempre di più come la musica sia in realtà priva di schemi e regole.Grandissimo Marvin Gaye, Otis Redding..bellissimo articolo insomma.
Ribbon
Venerdì 17 Aprile 2009, 21.40.13
5
Articolo magistrale..."TITANICO" oserei dire...una sola considerazione su ciò che ne emerge: non c'è da stupirsi se l'imbarazzante maggioranza dei lavori citati è di lingua anglosassone, a stelle e strisce in particolare; tutto ciò che si può considerare "musica leggera" è nato in suolo statunitense, grazie all'incontro delle malinconiche melodie blues (di derivazione latifondista - se rendo l'idea) con la progressiva espansione della libertà di pensiero e di espressione che ha dato vita al blues "moderno", a jazz e boogie, da cui poi deriva tutto il resto. La mazzata definitiva ci fu nel periodo '39-'45, uscita dal quale l'Europa, quella continentale (dato che il britannico leone marino se l'è cavata con qualche graffio ed una città martirizzata per riempire con una parola nuova i vocabolari), bucherellata a mo' di groviera, aveva ben altro a cui pensare, piuttosto che sperimentare nuovi generi e nuovi strumenti musicali. E' solo grazie al sistema mediatico, che in pochi anni è cresciuto a dismisura, che anche in territorio nostrano sono giunte le innovazioni teoriche e pratiche nel campo della musica. Insomma, beati gli "auanagana" che di tedesco hanno importato würstel invece di bossoli!
Richard
Venerdì 17 Aprile 2009, 19.55.29
4
Beh...non discutibilissima. Sono rappresentati ( politically corrected) un pò tutti i generi, beat, soul , r&b, psichedelia, r&r, folk-rock, easy listening... insomma quanto di meglio sia passato in questi ultimi 50 anni sui giradischi del pianeta. Un paio di nomi però sono di troppo, un altro paio di nomi mancano certamente. Potreste dare voi delle indicazioni togliendo o aggiungendo. Considerate però che non deve essere solo il VOSTRO personale parere ma una opinione con una visione più ampia del "sistema" musicale. In pratica; non mettete quello che piace SOLO a voi ma il nome o il brano che pensate manchi sicuramente per rendere (forse) più completa la classifica. Considerate comunque che questa è fatta da fior di esperti !!! 3...2...1...fire
Nikolas
Venerdì 17 Aprile 2009, 19.28.49
3
Classifica discutibilissima, l'articolo no! Fantastico come sempre... forse un po' di più!
Raven
Venerdì 17 Aprile 2009, 18.51.25
2
La classifica è decisamente discutibile e, come sottolineato, mostra una spiccata tendenza verso gli USa a scapito dell'Europa. vorrei far notare la presenza di alcuni di questi nomi nel nostro data base, (ed alri si aggiungeranno), cosa che ben poche testate di settore possono vantare. Monumentale come sempre l'articolo.
Enzy
Venerdì 17 Aprile 2009, 17.04.27
1
...e c'è bisogno di commenti ? TROPPO GRANDE. si commenta da sola
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