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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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HIDDEN TREASURES - # 1 - Le meraviglie di un collezionista
12/10/2010 (10385 letture)
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Siamo tutti appassionati di musica, vero? Gente che per un cd particolare, per un'edizione speciale, sarebbe disposta spesso a spendere tutto quello che ha in tasca pur di poter avere almeno un singolo pezzo raro. Ebbene, ho scoperto che ad un quarto d'ora di macchina da casa mia abita un tizio che di questa passione ha fatto praticamente un lavoro, e che nell'arco di venticinque anni ha messo insieme una collezione di pezzi rari veramente importante. Nicola Nastasi è più di un semplice appassionato: è un maniaco dei vinili e dei cimeli, e ci ha aperto le porte del suo regno fatto di dischi, t-shirt, locandine, foto e molto altro. Volete dare un'occhiata?
Francesco: Nicola, non ti nascondo che non mi aspettavo di trovarmi davanti una quantità così elevata di materiale, e per di più così interessante. Partiamo dall'inizio, come è nata la tua passione per il collezionismo?
Nicola: La mia passione nacque quando comprai il primo disco dei Death, all'interno trovai un foglietto che serviva per ritirare la maglietta di quel vinile e che era marchiato da una piccola azienda semisconosciuta che oggi è il più grosso distributore di merchandising legato al metal (inutile fare pubblicità gratuita, avete capito di che azienda si parla, no? -nda). All'arrivo della T-Shirt mi mandarono il loro catalogo completo -costituito da qualche foglio fotocopiato- che proponeva dischi di vari gruppi come Metallica e molti altri in diverse versioni. Ad esempio Creeping Death in vinile verde, in vinile trasparente, rosso, etc. Così scoprii che esistevano questi prodotti e li ritirai tutti. Nel tempo scoprii che comunque quelle non erano tutte le edizioni esisitenti dei dischi, ma che ne esisitevano molte altre, e da lì cominciò la vera passione per il collezionismo che via via si è fatta sempre più estrema e professionale portandomi ad includere anche le memorabilia, cioè fanzines, magliette, posters, foto, materiale vario fuori commercio, oggetti promozionali, strumenti musicali, insomma... tutto ciò che è legato alla musica, che gli ruota attorno, ma non è vinile. Poi negli anni nuove scoperte che mi hanno portato ad avere un rete di contatti mondiale fatta di giornalisti, tour manager, amici dei componenti delle band, gente che lavora o ha lavorato con loro...
Francesco: Guarda... non saprei davvero da dove cominciare. Fammi vedere tu qualcosa di tua iniziativa.
Nicola: Bè, il mio primo amore è il metal in tutte le sue sfumature, chiaramente sono più legato al thrash anni 80 che è quello con cui sono cresciuto ed è da lì che è cominciata la collezione di vinili.
Francesco: Hai idea di quanti pezzi tu abbia?
Nicola: Più o meno 13.000 dischi -più quasi tutti i demo italiani metal su nastro editi negli anni 80 e molti di quelli stranieri- messi assieme a partire da un nucleo iniziale ottenuto in maniera un pò avventurosa. Negli anni 80 non potevo certo avere i fondi necessari per comprare tutto questo materiale, ed allora una volta rilevai interamente un pacchetto di 1300 dischi. Dalla Sicilia sono andato a Firenze in macchina dopo essermi fatto prestare da parenti ed amici sei milioni di lire dopo aver spiegato -più o meno- a che cosa mi servissero. Prima di partire mi sono dato da fare per piazzarli ed al mio ritorno li ho rivenduti per quattordici milioni. Poi ho ripagato il debito, e con il guadagno ho cominciato a rilevari blocchi di materiale per rivenderli. In questo modo la cosa è diventata praticamente un lavoro, tanto che per molti anni non ho fatto altro per vivere. Così che in venticinque anni circa ho messo insieme tutto questo materiale, specializzandomi sempre più in rarità come test pressing, prime emissioni, versioni speciali e così via. Credo di essere una autorità nel campo dei vinili, tanto da aver collaborato alla stesura di un'opera immane, un libro che cataloga tutta la produzione discografica italiana dal 77 ad oggi di qualsiasi sottogenere -hip hop, punk, hardcore, metal e così via- che dovrebbe uscire in questi giorni. In particolare io possiedo l'intera produzione punk italiana dal '77 all'87 in qualsiasi versione esistente, comprese quelle straniere. A titolo di esempio posso farti vedere questo disco di un gruppo milanese semisconosciuto chiamato Mittageisen che fu stampato nel 79 in cento copie numerate, cinquanta delle quali andarono distrutte durante il loro primo concerto. Questa è la numero 26, ti lascio immaginare quante ne possano esistere oggi. Oppure la prima uscita in assoluto dei Diaframma del 1982 -uno split assieme ai Punkow- stampata in 500 copie allegate alla fanzine Lacerba, che possiedo appunto con la fanzine in prima emissione. Oppure c'è un box-set promozionale dei Krisma di Maurizio Arceri stampato in 200 copie con tanto di set per il trucco, un puzzle, il disco e svariata altra roba. Altra cosa strana più recente è questo box-set promozionale dei Prozac + contenente un topo ed altra roba. Poi vinili rarissimi dei Peggio Punk, dei Wretched, degli Shotgun Solution...
Francesco: Questi li vidi dal vivo nell'81 assieme a Gaznevada, Victrola ed altri. Bene, magari fammi vedere qualche pezzo tipicamente metal e raccontami man mano come ne sei venuto in possesso.
Nicola: Bè... possiamo cominciare dai Metallica. Dei loro primi tre storici dischi sono uscite varie versioni in Picture Disc, e dei Picture Disc sono uscite delle rarissime prove di stampa, i test press in vinile bianco. Bene, riuscire ad averle tutte e tre non è cosa da poco. Le ho ottenute tramite persone che lavoravano con loro, che all'epoca acquisirono queste copie che io ho poi ricercato in giro per il mondo. Una l'ho comprata in Svezia, una in Olanda ed una negli Stati Uniti. Come puoi vedere dalle etichette di Ride The Lightning e di Master Of Puppets ne esistono solo tre copie al mondo, mentre di Kill'Em All ne esistono cinque. Il tutto ha richiesto circa sei anni di ricerca spasmodica.
Francesco: Lasciando per un momento da parte i dischi vedo tre chitarre. Cosa ci fanno qui?
Nicola: Bene, la prima delle tre che ho comprato è quella di Paul Chain, che lui usava dal '77. E' una Gibson "diavoletto" che come puoi vedere reca una croce rovesciata sul manico e l'autografo sul retro. La usava quando lui e Steve Sylvester cominciavano a comporre i primi pezzi ed è quella con cui ha inciso The Story of Death SS, l'altra invece apparteneva ad Emil Bandera ed è anche quella autografata. Poi c'è quella autografata dai Pantera -e quindi da Dimebag- che ho avuto tramite un collezionista italiano.
Francesco: Torniamo al collezionismo in quanto tale. Qual'è la dote più importante da possedere per arrivare a questi livelli?
Nicola: Sicuramente la pazienza. Quando punti un pezzo senza riuscire ad averlo e sei agli inizi dapprima ci resti male, poi diventa un'ossessione, non riesci più a dormire, pensi solo a quello. Poi con gli anni impari a gestire le situazioni, a mettere in preventivo di dover cedere qualche pezzo per arrivare ad altri, e sviluppi la capacità di saper aspettare nell'attesa che il pezzo arrivi sul mercato per essere il primo a fare l'offerta giusta. Poi ci vuole tanta pazienza anche nel tenere costanti i contatti con tutti anche se non cambi e/o non vendi, perchè se no questi ti mollano e rimani fuori dal giro
Francesco: Fammi vedere qualche altro vinile particolarmente raro.
Nicola: Posso farti vedere questo vinile dei Maiden del concerto al Palladium di NY dell'82, uscito ufficialmente solo per il mercato americano (la recensione linkata si riferisce ad un bootleg non ufficiale, nda) ed edito solo come promozionale. E' uscito in 300 copie in vinile trasparente per le radio, quindi le poche copie saranno state molto usate e maltrattate, non devono essercene più molte in giro. Mentre per Fear of the Dark la particolarità è che si tratta di un 12 pollici edito solo per il mercato Italiano in pochissime copie, in occasione del Monsters of Rock del 92 a Reggio Emilia, ed è ricercatissimo dai collezionisti di tutto il mondo per la sua rarità e per l'artwork particolare. Quota circa 600/700 Euro.
Francesco: E i dischi d'oro? Ne vedo veramente parecchi tutto intorno.
Nicola: Il discorso award è abbastanza particolare. E' più difficile reperirli, ma non ho idea del perchè tutti questi personaggi che li ottengono decidono poi di disfarsene. Per i musicisti posso solo pensare a semplice disinteresse, per gli addetti ai lavori -produttori, tour manager- solo ad un fatto economico. Per esempio quello del Black Album, apparteneva a George Knemeyer, che ha lavorato lungamente con loro, e lo stesso per quelli di Master of Puppets e ...And Justice For All. Poi c'è un discorso simile a quello dei dischi, perchè ogni stato ha il suo award, ed il collezionista sogna di averli tutti. Uno molto raro che possiedo è questo degli Slayer per South of Heaven, che è quello personale di Tom Araya. Di questo esiste la versione Inglese e quella Americana, con la prima più quotata della seconda -non chiedermi perchè- ma quello forse più storico è quello dei Sex Pistols, un pezzo veramente unico. Si tratta di un disco della Virgin assegnato in Francia e che la band doveva ritirare a Parigi. Poi però l'etichetta rescisse il contratto ed il disco non è mai stato consegnato. Successivamente un manager non meglio identificato della Virgin stessa lo portò alla prima fiera del disco di Parigi, dove lo mise su un banchetto per la vendita assieme ad altro materiale vario. Poi la leggenda narra che un ragazzo italiano lo massacrò letteralmente di offerte per questo cimelio fino a convincerlo. Dopo pochi minuti però questa persona se ne pentì -forse ricevette un'offerta molto superiore- e tornò indietro per convincere a sua volta l'italiano a restituirglielo, ma questo gli disse che lo aveva già rivenduto, cosa invece non vera. Il disco giunse quindi in Italia e dopo numerosi passaggi è ora nella mia collezione.
Passando alle T-shirt posso farti vedere la prima maglietta in assoluto stampata in autoproduzione dai Metallica, fu fatta in tre versioni, una con scritto metal up your ass, una con The Young Metal Attack ed una con solo Metallica, io le ho tutte e tre ed oggi ne esistono pochissime. Poi c'è questa del tour di Kill'Em All datami da un Australiano amico del fotografo Ross Halfin, fotografo ufficiale dei Metallica ed innumerevoli altre band.
Per le magliette di questo tipo ci sono varie emissioni che variano a seconda delle date riportare sul retro, con alcuni periodi più ricercati di altri, anche qui senza un motivo preciso. Poi c'è quella di Ride the Lightning senza scheletro, ma con una figura umana. Numero di copie conosciute: tre. Poi c'è questa muscle-shirt stampata per il tour francese, numero di copie conosciute: uno. Stranissima anche per iconografia, come puoi vedere. Sempre in tema di magliette posso farti vedere queste, le prime in assoluto dei Motley Crue e con i loro autografi, ma soprattutto quelle autografate indossate da Sid Vicious e Johnny Rotten durante un concerto dei Sex Pistols, concerto di cui possiedo anche la set list originale.
Francesco: Fantastico, e questi? Sono oggetti stranissimi. Di cosa si tratta?
Nicola: Questo è un altro settore del collezionismo che mi diverte moltissimo, si tratta di oggetti promozionali per lo più improbabili, creati per le case discografiche e gli addetti ai lavori come i negozianti più importanti o per i fans più incalliti. Cosa posso farti vedere? Ne ho a bizzeffe.... magari questo box di bottiglie di birra dei Maiden, oppure questi kit di sopravvivenza post nucleare dei Nuclear Assault, il cavatappi a forma di missile dei Megadeth, il liquore dei Krokus, la marmellata degli Anthrax, la bibita energetica dei Metallica, le pillole dei NIN, la pallina da golf di Nicko McBrain, lo stick fatto col sangue degli Slayer, il coltello dei Metallica marchiato Elektra Records e la loro insegna luminosa...
Francesco: Basta, basta, per carità... non so si riuscirò a pubblicare tutte queste foto. Riserviamoci il resto per una eventuale seconda ricognizione
Nicola: Come vuoi. Io sto qua.
Purtroppo si è fatto veramente tardi, mentre specialmente il settore vinili meriterebbe un approfondimento particolare. Che ne dite? Faccio visita a Nicola una seconda volta?
Per le foto si ringrazia Carmelo Currò.
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Ho incontrato Nicola al MCS, il quale mi ha chiesto quando facciamo la terza puntata. Quest'autunno devo fare un altro giro dalle sue parti  |
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wooooow! articolo veramente fantastico! \m/ |
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senza parole............. |
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Quante cose belle ... E poi dicono che in Sicilia si ascolta poco heavy metal o che non c'è cultura metal |
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L'indiana Jones del Metallo!!! Complimenti! |
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CHE MERAVIGLIA!!!!!!!.....e quanta invidia. Certo dietro c'è un lavoro immenso. Bel colpo Francesco. |
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Hellvis, per sua fortuna lo spazio non gli manca.  |
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sarebbe davvero interessante capire quanti soldi ha investito in tutto questo e soppratutto i salti mortali che ha fatto per ottenere certe cose |
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Ma dove li tiene tutti? Io ne ho sui 6000 e ho dovuto traslocarli quasi tutti nella vecchia casa di mia madre. Mia moglie aveva minacciato il divorzio... |
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Ha messo l'allarme alla porta e le sbarre alle finestre? |
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13.000 dischi?? Wow... Beh, potrebbe far su una sorta di casa-museo aperta al pubblico! Io un bel pellegrinaggio ce lo farei! |
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Senza Parole .....quanti cimeli!!!!! |
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Porca zozza quanta roba! se chiedessi il corrispondente di 6 milioni adesso mi prenderebbero per matto! |
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Quanto materiale fantastico! Una seconda visita se la merita si  |
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Grazie, credo di avere qualche vinile che potrebbe interessare ai collezionisti, magari Nicola riesce a mettermi in contatto con possibili acquirenti. |
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non credo sia interessato, visto che lo ha già, ma posso chiederglielo. |
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Come posso fare a mettermi in contatto con NIcola? Credo di essere anche io uno dei pochi a possedere il 12" dei Maiden di Fear Of The Dark, e lo vorrei vendere, vista la quotazione! |
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Minchia quanta roba!!Questo è il gioiellerie del metallo!!!!grande!! |
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Francesco..devi assolutamente fare una seconda visita...articolo galattico e pezzi da collezione che non faranno dormire la notte parecchie persone!!! |
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O_O Sono rimasto senza parole! Quanto ben di Dio...  |
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