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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Morbid Angel - Gateways to Annihilation
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( 9283 letture )
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La fine degli anni novanta fu un periodo piuttosto difficile per i Morbid Angel, cominciato con il duro colpo derivante dalla inaspettata perdita di un frontman carismatico come Dave Vincent e continuato con il mezzo flop di Formulas Fatal to the Flesh, un disco che, riproponendo in maniera piuttosto stanca gli stilemi tipici del loro sound, aveva lasciato l'amaro in bocca ad un buon numero di fan. Trey Azaghtoth non poteva permettere che la sua creatura venisse spodestata e perdesse la posizione di predominio all'interno della scena death-metal; quindi, dopo aver richiamato il sempre talentuoso Erik Rutan, la band entra in studio per registrare il miglior disco dell'era Tucker: Gateways to Annihilation spazza via ogni dubbio sullo stato di salute della band e riconferma le loro incredibili capacità.
Il discorso riprende da dove era stato lasciato con il devastante Domination: le ritmiche ritornano ad essere più cadenzate ed il riffing è claustrofobico e sfiancante. La forza di impatto monolitica del lavoro colpisce l'ascoltatore fin dal pezzo d'apertura Summoning Redemption, fino a raggiungere nuove vette di insostenibile pesantezza quando arriva il turno di He Who Sleeps; To the Victor the Spoils alza i bpm medi del disco con ritmiche che non sarebbero state fuori luogo su Covenant; Secured Limitations è uno dei pezzi più stranianti composti dai Morbid Angel, con Azagthoth che doppia con uno screaming filtrato il growl profondissimo di Tucker prima di prodursi in un assolo di chitarra straziante; I sperimenta con ritmiche dispari ed inaspettati intermezzi d'atmosfera prima di consegnare ai blast beat di God of the Forsaken la chiusura del disco. La prova dei singoli musicisti è, come da copione, maiuscola: Pete Sandoval è la consueta macchina; Steve Tucker, che per la prima volta apporta il suo contributo nella scrittura di brani e testi, è potente ed implacabile; Erik Rutan si conferma come il migliore comprimario che Azagthoth abbia mai avuto ed il buon Trey, dal canto suo, sfodera una serie di assoli tra i più ispirati della sua carriera, oltre a dare pieno sfogo alla sua passione per la mitologia lovecraftiana nei testi.
Gateways to Annihilation rialzò di parecchio le quotazioni dei Morbid Angel, tanto da portarli a partecipare ad uno degli ultimi tour dei Pantera, allora al loro apice di popolarità. In definitiva ci troviamo di fronte ad un lavoro impenetrabile e sulfureo, capace di sfiancare anche l'ascoltatore più smaliziato e di riconfermare il valore assoluto dei Morbid Angel all'interno della scena metal di tutti i tempi.
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30
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Album monumentale, fiero tributo agli Dei oscuri e malati lovecraftiani! Dopo il devastante predecessore, Azagthoth se ne esce fuori con un album più oscuro, lento (anche se non mancano le sfuriate nel loro classico stile, goduria infinita), minaccioso, straniante e dannatamente heavy e malato. Un pò l\'altra faccia del loro sound insomma. \"Gateways To Annihilation\" è insomma un blocco di death metal anti-cosmico, un monolite di pesantezza e atmosfere sulfuree, e presenta una serie di pezzi davvero da brividi, come \"Summoning Redemption\", \"Ageless Still I Am\", \"To The Victor The Spoils\", \"Opening Of The Gates\", \"I\", \"God Of The Forsaken\", ma ripeto che tutto l\'album è un blocco di granito unico. Personalmente, dell\'era Tucker, lo metto qualche gradino sotto al precedente e ad \"Heretic\" (bistrattato da molti, ma per me è una meraviglia totale!!!!!), ma parliamo comunque di un DISCONE di asfissiante e tenebroso death metal...un disco che ragala emozioni incredibili ad ogni ascolto! Mi preme sottolineare in questo lavoro la prova di Azagthoth soprattutto in alcuni assoli, davvero alienati (e alienanti!!), una classe assurda, retaggio delle sue influenze psichedeliche che ascoltava da ragazzetto. Loro sono sempre stati la mia band preferita di sempre, ma quello che dico è un fatto oggettivo: i Morbid Angel sono sinonimo di qualità assoluta, sempre!!! |
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29
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Il disco più malato, claustrofobico e abissale dei Morbid Angel.. Opening the gates ha un finale veramente disturbante. Sono stata in fissa per mesi con questo cd quando è uscito. Per me 90 |
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28
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Se ai primi 4 do un 95 politico a ognuno, questo che, per certi versi mi piace pure di più, merita un 90 pieno. |
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27
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Ogni volta che lo ascolto mi immagino un carrarmato che devasta tutto e tutti,un album che chi ama il death metal deve avere e adorare,poi la batteria è qualcosa di devastante,voto 95 |
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26
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Un album più 'ragionato' rispetto a loro altri ma che non perde un'oncia di pesantezza, ben fatto e apprezzato |
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25
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Non ascolto più molto frequentemente gli album della (prima) era Tucker; li presi e li ascoltai parecchio quando uscirono... ma ora, anch’essi “invecchiati”, se devo rimetter su qualcosa dei Morbid Angel finisco sui precedenti, specialmente i primi due (questione di cuore probabilmente). Oggi invece ho rispolverato Gateways: ok, le pietre miliari sono una categoria sopra, ma questo rimane un gran bell’album. Compatto, senza cedimenti (magari anche senza un vero e proprio picco assoluto), suonato benissimo e con un sempre presente inconfondibile marchio di fabbrica (e che marchio!). Voto 80 |
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24
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un vero e proprio schiacciasassi un death ad altissimi livelli ... voto 92 |
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Inutile dirlo che è il loro migliore album degli anni 2000 |
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22
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Rivalutato alla grande,ottimo album!! Inferiore solo all'A,B,D... |
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Questo è un disco davvero ottimo e in generale fra la produzione dei Morbid Angel è inferiore solo ad A, C e D |
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per me non e' superiore a Formulas. due grandi album |
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Da ascoltare sempre. Secured limitations è uno schiacciante viaggio iniziatico. Album splendido, gelido, oscuro, tagliente come le corde di Azagthoth. Il ritorno del Death Metal. |
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Il disco in questione è un capolavoro. Ma non da meno lo fu 'Formulas', più grezzo ma con picchi altissimi di composizione. Da dimenticare, per quanto mi riguarda, da Heretic in poi. Ritornando a Gateways, la vera oscurità del disco è dovuta alle trame di chitarra a 7 corde, (Rutan è stato fondamentale), da cui sono state estrapolate, per la prima volta in maniera così evidente e predominante, giri armonici 'progressive', sperimentali e maligni che in parte avevamo cominciato a sentire su Domination. Che peccato quel che è venuto dopo |
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17
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Sotto ai primi quattro, ma in ogni caso un grande album, cattivo oscuro e con ottimi rallentamenti che rendono l'ascolto meno fluido rispetto ad ABCD. 83 |
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L'ultimo capolavoro targato MA. Album di non facile ascolto, ma assolutamente di gran valore. Se penso alle ultime due vaccate mi viene male. 85/100 me too |
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14
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Non dimenticherò mai la prima volta che ascoltai questo disco, ne rimasi subito stregato dalle prime note di "Summoning Redemption". Un disco che mi ha cambiato la vita, senza esagerazioni. |
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Non è male. Il mio voto è più basso: 75. |
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E' il disco dei MA che ho ascoltato di più in assoluto, forse nelle mie preferenze rimane sotto a B ma... |
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10
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Il mio preferito dell'era Tucker, lo ascolto ancora con molto piacere. |
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9
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L'ho un po' rivalutato col passare degli anni, ma per me resta 'solo' un buon disco, molto lontano dai primi quattro. A dirla in numeri per me si colloca fra 75 e 80. |
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8
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dopo il classico poker d'assi altars, blessed, covenant e domination c'è questo . 85 è giusto. |
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7
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Per me è un grande album, molto oscuro e maligno, solo una mente contorta come Azagthoth avrebbe potuto creare. voto 95 |
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6
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vabè lambru non disperare io provai con stranage world degli iron maiden ma non me l'ha data uguale quindi... questione di feeelinggg. |
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5
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@Lambruscone....ahhhhhh...sei il numero uno!...Immagino che serate "romantiche"..al chiaro di luna...col sottofondo musicale di Fall from grace...ahhhh |
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Lambrusco potresti invertire l'ordine dei fattori, quale situazione preferiresti? Sui Morbid, per me si fermano a Covenant... Fino a l' sono per per ottimi, poi la discesa... Domination non mi ha mai convinto... |
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@Doomale, sì anch'io sono legato ai primi 2 , sarà che anche grazie ad una cassetta registrata di Blessed, avevo conquistato il cu...ore di una signorina, anche perché purtroppo il cu...lo non me l'ha mai dato... |
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2
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...ahhh ...Lambruscone me fai ammazza!!!!...comunque tornando al disco....lo ritengo un buon album..con atmosfere sulfuree e malate,anche se a dirla tutta non riesco ad amarlo fino in fondo...dovrei ripassarlo anche io, anche se dei morbid preferisco di molto il primo periodo con Vincent...Altars, Blessed nn se battono assolutamente! |
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1
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Ho il vinile che mi era stato regalato all'epoca, era di un mio amico a cui il disco non era piaciuto, devo dire che anch'io non l'avevo apprezzato troppo, devo riascoltarlo bene prima di sparare le mie solite coglionate... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Kawazu 2. Summoning Redemption 3. Ageless, Still I Am 4. He Who Sleeps 5. To the Victor the Spoils 6. At One with Nothing 7. Opening of the Gates 8. Secured Limitations 9. Awakening 10. I 11. God of the Forsaken
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Line Up
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Steve Tucker (Basso, Voce) Trey Azagthoth (Chitarra, Voce su traccia 8) Erik Rutan (Chitarra, Tastiere) Pete Sandoval (Batteria)
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