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Devin Townsend - Z²
( 5271 letture )
La difesa chiama a testimoniare Andrea Poletti per il caso Ziltoid contro tutti.
Povero Yorick: Prego Foletti, si accomodi.
Ad Astra: Sì, sì, buongiorno a tutti. È “Poletti” comunque, con la P. Dove posso mettermi? Vorrei sbrigarmi che ho il monopattino in divieto di sosta. Sa, non vorrei prender una multa!
Povero Yorick:Venga, venga qui Signor Monetti, si accomodi sulla poltrona, si rilassi. E non si preoccupi per il suo triciclo, non siamo mica a Milano…
Ad Astra: No ma in verità io ero qui per ritirare il certificato d’invalidità. Non è l’Inail questa?
Povero Yorick: Gobetti, Le ricordo che si trova in tribunale! Abbia rispetto Lei per le torte, cioè, per la corte!
Ad Astra: (Ragazzi, portategli del litio, crede ancora di essere la reincarnazione di Santilicheri!) Ad ogni modo, Signor “Giudice”, ammetto di conoscerlo tale Ziltoid The Omniscient. So molte cose di lui. Se me lo concedete, lo descriverei come un essere malefico ed ingordo, atterrato sulla terra all’incirca sette anni fa con l’omonimo album. Diceva di aver bisogno di caffè per far ripartire una navicella spaziale. Ha fatto un casino, il mondo è stato messo a soqquadro e poi, brutto come la miseria, si è dileguato nel silenzio più assoluto. Ora torna e vuole di nuovo fare casini; ad ogni modo, se posso esprimere un mio giudizio, non è malvagio costui, solo non ha possibilità di comunicare bene le sue emozioni. Ora però vorrei raccontarLe di questo ritorno che è un po’ particolare come dire, non sembra nemmeno più lui e se devo dirla tutta ho come l’impressione che sia un fantoccio più che un alieno reale, e penso che sotto tutta questa messa in scena ci sia un signore di nome Townsend. Sì, lui ha creato il mostro.
Povero Yorick: Dunque ammette, ma prima di cominciare con la Sua testimonianza riguardo alle dinamiche con cui l’alieno abbia agito stavolta, vorrei chiederLe quando e in che occasione Lei abbia avuto modo di conoscere il Signor Townsend Devin e di apprezzare il suo operato musicale. Coraggio, parli!
Ad Astra: Avoja che ho sentito parlare dell’operato musicale di questo qui. Fare la lista di tutte le sue produzioni risulterebbe lungo e inopportuno (e non ne ho voglia), tutti la sanno oramai questa filastrocca; ad ogni modo Le posso dire che questo secondo capitolo della saga è suddiviso in due porzioni estranee l’una all'altra; questo per poter bilanciare i suoi istinti musicali. Abbiamo un primo album che viene chiamato Sky Blue, dove vengono inserite canzoni dal suono riconoscibilissimo della Devin Townsend Band, mentre nel secondo disco, Dark Matters, viene riproposta la seconda parte della saga del già citato Ziltoid The Omniscient. L’uno non c’entra nulla con l’altro, ribadisco: sono due mondi distinti che vanno valutati e ascoltati ermeticamente.
Povero Yorick: Benissimo, Barozzi.
Ad Astra: Poletti…
Povero Yorick: Ora Le faccio un’altra domanda, Pampanotti: per quale motivo il Signor Townsend ha voluto accorpare due lavori così ben distinti sotto un unico corpo? Lei stesso ha appena detto che si trattano di due opere divergenti. Si tratta forse di una raccolta di scarti secondo lei? O di un modo come un altro per tirare i remi in barca?
Ad Astra: Signor Oncologo, non credo che siano scarti, anche se per quanto riguarda Sky Blue le similitudini con il precedente album Epicloud sono più che tangibili, quasi si potrebbe pensare a rimasugli ma la differenza è evidente anche ad uno sordo. Ragionandoci sopra, credo che inserire all'interno di un album che porta il nome un disco con al suo canzoni che non c’entrino proprio nulla risulti forzato e controproducente sotto certi aspetti, c’è piuttosto da chiedersi se non fosse stato il caso di scindere tale proposta, magari attendendo un prossimo futuro. Non è minestra riscaldata, non credo proprio, però qualcosa non torna: l’unico pensiero positivo che posso avere a riguardo è quello nell'aver usufruito della campagna di crowdfunding finanziata dai fan per aggiungere materiale ulteriore all'uscita in essere. Ma preferirei fare un passo alla volta, se vuole possiamo discutere del primo album per il momento, dato che la risposta vera non l’avremo mai.
Povero Yorick: Ecco, allora iniziamo dall'inizio, come si suol dire. Sky Blue è dunque il proseguimento del lavoro svolto dal Signor Townsend all'interno del suo Project che appena due anni fa ci aveva regalato l’altalenante Epicloud, come lei ha appena sottolineato. Secondo l’Accusa, questo Sky Blue parrebbe riprendere a mani basse quanto fatto con questi e, pescando più indietro nel tempo, da Addicted!, un album a nostro avviso piuttosto insufficiente visti gli alti standard qualitativi dell’imputato. Come mai riprendere proprio da due dischi così poco rappresentativi? Un tentativo di rattoppo forse?
Ad Astra: Non credo sia un tentativo di rapportarsi al un passato, in questo caso altalenante sì, ma non così disperato dato che, pur non apprezzandolo a pieno, trovo Addicted! fondamentale alla riuscita della quadrilogia creata negli anni passati. La sensazione piuttosto è quella di trovare il Signor Townsend impossibilitato nel registrare un nuovo concepimento senza la sua amata Anneke la quale pare album dopo album forzata e fuori luogo. Basta ascoltare la iniziale Rejoice , dove si comprende quanto il mastermind riesca, se volenteroso, a camminare ancora da solo. Pensandoci, quasi viene il dubbio che sia stata la band stessa ad adattarsi ai vocalizzi dell’olandese, e non il contrario. Ancora non comprendo come possa ostinarsi a lavorare con una persona che non ha un briciolo del range canoro che servirebbe ad una composizione così strutturata e ricercata. Chiudo sottolineando che non è rivisitazione, questo a conti fatti volenti o nolenti è il suono di Townsend nè più nè meno, figlio di una situazione smart che si è venuta a costruire anno dopo anno, perdendo la grinta di un tempo, l’estro se così possiamo dirla.
Povero Yorick: Ma se vogliamo fare ancora un altro paragone, Epicloud aveva tutte le ragioni di inserire Anneke , visto che si trattava di un lavoro ibrido tra metal e gospel. E lì sì che poteva starci, seppur le pecche fossero altre, ma in questo caso preciso risultano a tratti fuori luogo ci terrei a ribadire.
Ad Astra: Mi ascolti una volta per tutte, Capomastro dei miei birilli, gliel'ho già specificato: si accomunano ma hanno molteplici parti anche distanti le une dalle altre. Il Signor Townsend stesso all'interno del booklet conferma che la canzone Silent Militia è stata influenzata da un certo artista di nome Will. I. Am e lo giuro sul mio stesso onore. Inoltre, come è possibile sentire, elementi nuovi e freschi si possono aggiungere alla lista delle influenze. Detto questo, l’impronta “happy”, che viene alla luce notevolmente nelle ultime uscite di tale artista, è alquanto poco credibile, risultando sulfurea e prolissa (vedasi la sequenza di Rain City e Forever) . Ho idea che in questo caso il troppo stroppi. Sincero compiacimento nel senso opposto per l’ultima traccia (The Ones Who Love) che rimane in testa come un chiodo fisso, splendida nella sua semplicità.
Povero Yorick: Tintinelli, toneri i modi, sa! E spero Lei stia scherzando in merito a quel nome da lei pronunciato! Ma suppongo anche che io debba crederle sulla parola…
Ad Astra: Mi creda mi creda Signor Idraulico, è scritto nero su bianco. Per me il tutto è sì un buon disco ma nulla di epocale, direi che una sufficienza piena gliela si può regalare ma senza eccedere, propendo per un 70 tondo tondo. Diciamocela tutta, tra qualche anno, dopo che saranno usciti altri dischi del soggetto in questione, poco rimarrà di Sky Blue nella memoria dei fan, oscurata da una Z grande come tutta la cover.
Povero Yorick: Caccaruoli, se permette il giudice sono io e questa è una decisione che spetta a me, non a lei! Pertanto la mia decisione sarà insindacabile…

VOTO: 70

Ad Astra: Scusi, e io che ho detto signor Metalmeccanico?
Povero Yorick: Non s’impicci, Sgabrazzi. Passiamo piuttosto a Dark Matters, le va?
Ad Astra: Avoja, se mi va!
Povero Yorick: Ottimo. Andrò dritto al sodo: recentemente il Signor Townsend ha dichiarato tramite intervista di aver sempre desiderato di comporre per un musical. Ecco, Poletti, non Le sembra che questo secondo disco sia in realtà un tentativo di avvicinamento a quel genere di proposta?
Ad Astra: Guardi Signor Tenente Colonnello, a mio avviso questa è la massima espressione che il Signor Townsend riesca a raggiungere attraverso questo esperimento. Che sia riuscito o meno ne possiamo parlare, ma questo è in tutto e per tutto un musical che dura un’ora e poco più.
Povero Yorick: Eppure, neanche un anno fa, il Signor Townsend rilasciò il live albumRetinal Circus, a ben vedere uno spettacolo in musical anche piuttosto pirotecnico. Lo ricorda?
Ad Astra: Certo che lo ricordo! Le differenze sono molteplici però, dato che quello era un compendio delle sue precedenti esperienze a livello musicale, mentre questo, se visto sotto un’ottica particolare, è il continuo del primo capitolo di Ziltoid. Concordo sul fatto che purtroppo c'è l'influenza del voler rappresentare l’opera a teatro il prossimo aprile. L’impronta del musical è troppo marcata e va ad inficiare sulle composizioni, perdendo la forma canzone a favore di una commedia teatrale con annessi personaggi, spesso fuori luogo. Se ci pensa il disco inizia alla terza canzone, essendo le prime due un'intro; alquanto bizzarro non crede? Inoltre la decimaThrought The Wormhole è un dialogo intero dove si scopre che per una ragione inspiegabile Ziltoid e Captain Spectacular sono fratelli, inoltre tutto si risolve grazie al formidabile Planet Smasher che, odiando i musical, attraverso un “ROAR” spaventoso salva il mondo; ha quale senso questo copione?
Povero Yorick: Interessante la storia del copione sovradimensionato. E allora perché ridire la stessa cosa due volte? E soprattutto, come mai voler riprendere proprio da un disco così ermetico come lo era stato il primo Ziltoid The Omniscent? Anche il signor Townsend è caduto nella trappola dei sequel come succede ai grandi registi di kolossal?
Ad Astra: Il nostro ha confermato più di una volta che il primo capitolo era una specie di versione abbozzata, una sorta di demo di quello che, a suo dire, è riuscito a realizzare solamente in questo specifico caso. Il sequel probabilmente è da vedersi come la volontà dello stesso di ridare vita ad un personaggio caro ai fan, ma soprattutto di cimentarsi in qualcosa mai testato in precedenza. Peccato che se tolto dall'atmosfera teatrale con dialoghi annessi tutto perda di incisione e risulti fiacco, a tratti prolisso, pur rimanendo un gioiello di intelligenza nel suo piccolo perché bisogna sempre considerare che è stato generato da zero… spero che questo sia chiaro! Di certo non sono qui a sminuire tale artista, spero che Lei condivida questo mio pensiero.
Povero Yorick: Parliamoci chiaro, Mantegazzi. In Dark Matters non vi sono canzoni, eccetto qualcuna. È innegabile che si tratti più di un audio-spettacolo o come diavolo lo si voglia chiamare, ed è altrettanto chiaro che l’altro vero giudizio che si può dare a tal cosa non può che essere di valore “letterario”. Risponda a questa domanda: il concept di questo disco funziona? E soprattutto, non pensa che sia un colpo basso nei confronti di chi compra il disco pensando di ritrovarvi, appunto, un disco di musica inedita?
Ad Astra: È sì musica nuova e quindi questo non si può discutere, ma è altrettanto vero che di canzoni vere e proprie non si può parlare, poiché il concept divora tutto lo sforzo musicale. Anche nella versione senza dialoghi si ha... come dire, mancanza. Manca qualcosa che lo renda avvincente e forte come una storia di alieni possa e debba essere. Inoltre, se me lo concede, il vecchio rettiliano alla ricerca del caffè per far ripartire l’astronave, all'epoca poteva essere visto anche sotto un aspetto metaforico, a dispetto di oggi dove una Principessa Guerriera, un’orda di mosci omuncoli chiamati Poozers e quel nerd di Captain Spectacular rendono il tutto poco credibile. La storia traballa e fa acqua da ogni parte rendendosi odiosa. Credo che l’unico modo per poter apprezzare questo artificio sia l’essere alla London Arena per il concerto, qui ci sono troppi elementi che sono creati ad hoc per quel’occasione, slegati da un contesto prettamente sonoro. Chiudendo: no, non funziona, e sì, credo sia un colpo basso.
Povero Yorick: Scrittura e musica spesso collidono e vi è un sopravvento, è vero, ma converrà con me che, per quanto valide siano alcune tracce sotto un profilo strettamente musicale, la ripetitività di esse lascia ben poco all'orecchio di cui cibarsi. Le evito i parallelismi con Deconstruction
Ad Astra: Assolutamente in accordo con le Sue parole Signor Geometra! Deconstrucion è un capolavoro che non deve nemmeno essere tirato in ballo in questo momento. La ripetitività è palpabile e le strutture delle canzoni hanno il vago sapore di già sentito; il tutto se combinato con alcuni espedienti che distraggono dalla musica fine a se stessa (Laser, peti, dialoghi e rumori vari) porta ad ottenere un’arma a doppio taglio. Pochi gli elementi di spicco quali March of the Poozers (creata sulla base della canzone On Earth dei mitici Samael) e Ziltoid Goes Home dove il coro fa presa ottimamente sull’ascoltatore. Togliamoci un quarto d’ora buono di dialoghi di una storia sconclusionata e il gioco è fatto.
Povero Yorick: Le faccio un’ultima domanda, signor Sciacquacani. Crede che il Signor Townsend abbia bisogno di una pausa da tutta questa frenesia? Una pausa, che so, come quella antecedente alla nascita del Devin Townsend Project?
Ad Astra: Non so bene cosa risponderLe Signor Detective, più che una pausa opterei per una rigida selezione delle musiche da far uscire e l’approccio con i musicisti ospiti che talvolta è fuori luogo. Tendo a vedere dell’astio da parte Sua e La capisco, so come ci si sente a trovarsi delusi, anche se in parte, da un artista a noi caro.
Povero Yorick: Non le nascondo che in un'annata come questa, nel complesso priva di uscite eclatanti per noi progster, confidavo molto in questo lavoro. Ma purtroppo, da quanto abbiamo avuto modo di stabilire quest’oggi, siamo costretti a guardare verso altro…
Ad Astra: Di certo non si può parlare di un album colossale e che verrà ricordato negli anni a venire, ma gli elementi comunque per suscitare curiosità e che portano attraverso molteplici ascolti ci sono. Ho come l’idea però che gli amanti del vero Townsend avranno tra le mani altri dischi tra qualche mese, rispolverando gloriose produzioni piuttosto che un esperimento come questo.
Povero Yorick: Perfetto, ora ho abbastanza elementi per poter prendere una decisione. La Corte e il distretto di ginecolog…Voglio dire, di musicologia, La ringraziano, Signor Bubù.
Ad Astra: Grazie a Lei Sceriffo, se posso opterei in questo caso per un sonoro sei e mezzo pulito pulito. Insieme al suo voto si arriva alla cifra di...

VOTO: 68

Povero Yorick: Beccafuschio, per cortesia! Queste cose le facci dire a me! Se ne vadi ora! Se ne vadi che ha già detto anche troppo!
Stando alle testimonianze e alle prove raccolte durante quest’udienza e stando agli articoli 22 e 49 e ai commi 109 e 666 dell’articolo primo del codice musicale, condanno i signori Townsend Devin e Townsend Ziltoid ad una pena complessiva di centesimi sessantanove da scontarsi presso i commenti in calce alla recensione. La tolta è seduta.

Recensione a cura di Andrea Poletti "Ad Astra" e Carlo "Povero Yorick" Campanelli



VOTO RECENSORE
69
VOTO LETTORI
66.95 su 22 voti [ VOTA]
Silvio Berlusconi
Venerdì 8 Maggio 2020, 9.26.11
46
Questi due dischi pur essendo complessivamente sufficenti rappresentano per me la prova meno riuscita di Townsend solista. Io personalmente non ho mai avuto problemi con la formula dei "coretti" stile musical sulla quale Devin sembra essersi fissato però Z2 rappresenta il lavoro in cui sono utilizzati peggio ed alla lunga stufano,fortunatamente riuscirà a fare di meglio nei lavori successivi.
Voig
Martedì 14 Giugno 2016, 14.27.31
45
Scherziamo?
Salvatore
Venerdì 22 Maggio 2015, 20.40.38
44
l'unico brano che promuovo in pieno di tutto l'album è Rejoice, forse uno dei migliori brani del DTP. ma un ottimo brano su ventidue è un po' poco per giudicare sufficiente la prova del canadese. voto: 50
Holguin
Venerdì 1 Maggio 2015, 15.58.25
43
Album valido,poche balle...i primi due brani di sky valgono da soli l'acquisto
Danimanzo
Mercoledì 10 Dicembre 2014, 18.33.02
42
Ricevuto oggi, lo sto già consumando da ore. Da diversi anni a questa parte Devin ha rafforzato un organico intorno a sé composto da ottimi musicisti che lo assecondano in ogni suo capriccio/idea. Ho sempre reputato Townsend un piccolo grande genio creativo musicale e questo ennesimo ( doppio ) album non fa altro che riconfermarlo. Le atmosfere sono quelle, le melodie anche, ma come per A. A. Lucassen e Steven Wilson ( giusto per citarne un paio che adoro e seguo da tempo ) il trademark sa emozionare e incollare alle casse dello stereo. Per di più le ultime evoluzioni in ambito metallico hanno sancito la definitiva importanza che il signore in questione ha esercitato nel microcosmo della musica metallica.
Metal3K
Mercoledì 12 Novembre 2014, 11.08.07
41
@Innocent bystander: sulle lodi concordo, quelle devi guadagnarle. Sulle critiche nessun problema, quando poi sono costruttive tanto meglio, ci rendono ancora piu' forti. Sul rispetto reciproco invece non si baratta, quello e' dovuto e quando non viene ricevuto con le buone, bisogna utilizzare necessariamente altri metodi per ottenerlo. Fermo restando che non abbiamo bisogno che tu ci dica cosa dobbiamo fare, registrazione o meno, non credere che siamo tanto sprovveduti da non avere gli attributi o gli strumenti per tener testa a sbruffoni come te. Non saresti il primo ne' purtroppo sarai l'ultimo.
anonimo
Mercoledì 12 Novembre 2014, 8.22.55
40
@ Ad Astra: io non sono riuscito per nulla a capire "i lati critici dove si esaminano determinati aspetti" ma forse è un mio limite: cerco di evitare le parti "goliardiche" che non mi interessano e non riesco a estrapolare la parte dove si analizza il disco.
brainfucker
Martedì 11 Novembre 2014, 21.00.38
39
non so se mi ha fatto più cacare l'ascolto del disco(giusto per vedere cosa viene considerato paxxissimo e fuori dalle righe) o la recensione. non si tratta di umorismo o innovazione, l'ho trovata semplicemente illeggibile, un mattone scritto a cazzo
Omnidimensional Creator
Lunedì 10 Novembre 2014, 22.01.13
38
Recensione approssimativa e IMHO neanche divertente. Il disco è bello, Sky Blue mi piace di più di Epicloud e Addicted, Dark Matters non mi piace tanto quanto Deconstruction ma è comunque un bel disco. Poi, sempre IMHO, dischi come questi non possono essere valutati "a pezzi", ma più come opere intere. Poi ragà parliamoci chiaro, quando si parla di Devin credo che non si possa fare un ragionamento chissà quanto oggettivo, è più una questione di gusti che altro. Sky Blue: 80 Dark Matters:75
Innocent bystander
Lunedì 10 Novembre 2014, 20.18.37
37
Il commento 31 è la miglior risposta a riguardo.
Ad Astra
Lunedì 10 Novembre 2014, 20.11.51
36
mi ero promesso di non rispondere ma... la domanda è avete letto solo i lati "simpatici" della recensione o avete compreso anche i lati critici dove si esaminano determinati aspetti? La modalità goliardica è stata scelta proprio perchè in primis, devin stesso, vede ziltoid come un suo gioco, non si è mai preso troppo sul serio. Che dietro ci sia musica di qualità o meno questo è ovvio, lui ha una infinità verve creativa. In ultimo non credo che storpiare cognomi, o identificare un avvocato, magistrato o chi che sia possa nuocere al risultato finale. Ci abbiamo messo qualche battuta e allora dove sta il problema? in 35 commenti vedo qui sotto ne solo alcuni trattano di musica, vi siete sfogati... ora discutete di musica se siete in grado. passo e chiudo.
Innocent bystander
Lunedì 10 Novembre 2014, 19.47.01
35
Metal3k il rispetto te lo devi guadagnare, se pubblichi una recensione in rete ti becchi le lodi e le critiche, se vi rode mettete l'obbligo di iscrizione per commentare così i novelli scribacchini non piangono.
Keyser Söze
Lunedì 10 Novembre 2014, 19.12.59
34
O polymar, ti lamenti dello spoiler e poi ti metti a spoilerare? Che sei, emulo di Caparezza in "Kevin Spacey"?
Polymar
Lunedì 10 Novembre 2014, 15.32.39
33
Nonostante spieghi pregi e difetti del suddetto disco, la recensione in se più che divertirmi mi ha irritato per l'umorismo forzato, preferisco le recensioni classiche, ma sicuramente questo è un problema mio. Meno male che ho già sentito il disco perché sentirmi spoilerare in una riga il colpo di scena finale mi avrebbe fatto girare i cosiddetti..la recensione toglie ogni qual curiosità su come possa procedere la trama. Data la natura del prodotto la storia è da scoprire mentre ascolti, è come se tu devi ancora guardare l'Impero colpisce ancora e io ti dico a bruciapelo: bellissimo film, la mia scena preferita è quando si scopre che Vader è il padre di Luke! Menate a parte a me è piaciuto un sacco, e su molte cose quoto JimiTG, sono dischi che chiedono tanti ascolti, ma che alla fine ti ripagano alla grande
Jimi The Ghost
Domenica 9 Novembre 2014, 14.56.13
32
Continuo a rimproverarmi, ma senza esito. La domanda è Perché continuo a seguire le produzioni di questo folle artista? Certamente nutro un' ammirazione indiscussa per la sua proverbiale capacità di trovare nuove forme musicali con una capacità tecnica indiscutibile come ho adorato anche nel "Ziltoid The Omniscient". Un disco complesso quanto geniale. Lo stesso Devin ha descritto Z2 come una guerra tra Ziltoid e il DTP, ma sembrano lavorare insieme piuttosto che uno contro l'altro. "Sky Blue" si collega in qualche modo ad Epicloud, Addicted!, Accelerated Evolution and Ocean Machine. I livelli musicali del tutto incoerenti si fondono empiricamente a "Dark Matters". In sintesi, questo album dichiara che ogni nota musicale NON è solo una nota, ma è essa stessa parte di un tutto nell'insieme. come l'universo. In musica ciò può avvenire solo se una composizione viene costruita con cura e attenzione ossessiva. Quando si ascolta Devin bisogna essere consapevoli di quanto lavoro ci sia dietro ad ogni suo lavoro. Si tratta di un record immenso, pieno di piccoli dettagli, di suoni enormi, di particolari che non si può lasciare andare con superficialità e trascuratezza. Nessuno dei due è un disco facile da ascoltare perché entrambi chiedono veramente moltissimo a chi ascolta, ma allo stesso tempo, entrambi, dopo molti ascolti, ci ricompensano per l'attenzione in modi diversi, secondo i gusti personali fino a soddisfare l'uditore con "un'esperienza immersiva" unica. La vostra recensione, con il vostro stile narrativo, nella maniera più bella, va ad illustrare a pieno questo Z2 e l'universo di Devin Townsend. Bravi. Un saluto. Jimi TG
Steelminded
Domenica 9 Novembre 2014, 13.47.57
31
Ma come si fa a commentare sul disco con una rece cosi? Me lo spiagate? Qui si commenta la rece, senno una rece cosi non la facevi scusa.. Ne facevi una normale e parlavamo del disco... Anzi invito tutti coloro che vogliano parlare del disco di andare sul forum per non andare ot. Non dico piu nulla ora...
Steelminded
Domenica 9 Novembre 2014, 13.43.20
30
Pero e vero, se prendiamo colorado cafe come punto di riferimento della comicita italiana, allora ci dobbiamo star zitti e forse non e neanche tanto male... Non ci avevo pensato...
Steelminded
Domenica 9 Novembre 2014, 13.41.36
29
Difendiamo l'indifendibile?
Metal3K
Domenica 9 Novembre 2014, 13.29.42
28
@Innocent bystander: forse non mi sono spiegato, adesso provo ad essere più chiaro: pretendiamo rispetto, non ti consiglio di proseguire su questa linea. Dire la tua ti è concesso, usare questo tono spocchioso e arrogante invece no. Sono stato abbastanza chiaro? @Keyser Söze: Ok grazie per gli apprezzamenti, avevamo già capito come la pensavi. Hai anche qualcosa da dire sui contenuti? Pare proprio di no.
Keyser Söze
Domenica 9 Novembre 2014, 12.52.57
27
"La Corte e il distretto di ginecolog…Voglio dire, di musicologia, La ringraziano, Signor Bubù." Qui si raggiungono picchi di alta comicità degni di colorado cafè.
Michele "Axoras"
Domenica 9 Novembre 2014, 12.40.33
26
@Innocent bystander: Uao, ma sei un'aquila. L'hai capito dal fatto che li ho chiamati colleghi nel mio commento o dal fatto che sono nella pagina dello staff ? No, perchè entrambe sono deduzioni non da tutti eh Comunque ironia facile apparte, mi è piaciuta la formula, nonostante magari vada un po' migliorata per risultare più chiara e l'ho reso noto ai ragazzi. Tutto qui, mi sembra semplice, forse elementare. Sono ridotto a ... esprimere i miei pareri da uomo libero, sì !
Innocent bystander
Domenica 9 Novembre 2014, 12.35.12
25
Metal3k non è questione di lunghezza o difficoltà (che vi credete, Gadda? Joyce?) è questo irritante umorismo da tre soldi, proprio terra terra a darmi fastidio. Far ridere è difficile, se non sei capace non provarci neppure. Il risultato è imbarazzante.
Dani3121
Domenica 9 Novembre 2014, 12.17.04
24
Dopo svariati ascolti apprezzo molto di più Sky Blue. Trovo Z2 un pò dispersivo anche se è nella natura dell'opera stessa,intrisa com'è di lunghi dialoghi,tra l'altro essenziali per capire a fondo la narrazione. Sky Blue lo trovo superiore a Epicloud e come mood generale molto meno "happy". Penso comunque che questo progetto con Anneke abbia detto tutto quello che c'era da dire e che magari Devin possa trovare l'ispirazione per un nuovo entusiasmante corso in ambito metal. La recensione è simpatica e con un personaggio del genere ci sta. Voto: 70
Metal3K
Domenica 9 Novembre 2014, 11.49.07
23
Semplice, guarda la pagina staff e capirai. Colgo l'occasione per salutare l'amico WOA. Ps complimenti per il commento, ricco di contenuti
anonimo
Domenica 9 Novembre 2014, 11.43.09
22
no ma è illeggibile 'sta roba! perché non l'ha fatta waste of air la recensione? dopo aver stroncato epicloud ero curioso di sapere cosa ne pensasse di quest'album.
Metal3K
Domenica 9 Novembre 2014, 10.46.20
21
Ci risiamo, ogni volta che si presenta qualcosa di diverso rispetto ai canoni tradizionali viene fuori un polverone. Non credo si possa parlare di una politica precisa, anzi non credo neanche si possa dire che la maggior parte dei nostri scritti segua un approccio di questo tipo. Di certo non stiamo ignorando i vostri commenti, abbiamo già risposto in 5-6 dello staff e questo lo dimostra ampiamente. Non sarei così convinto del fatto che l'uso di forma più colloquiale renda più difficile la lettura. Se poi si parla della lunghezza dello scritto, si poteva certamente sintetizzare, ma quando si hanno molte cose da dire sull'argomento e non si hanno limiti precisi sul numero di caratteri da utilizzare nel testo, ecco allora che la libertà di espressione trova sfogo anche in termini di ampiezza espositiva. Non si tratta di un modo per mettersi in mostra, credetemi, alcune forme nascono spontaneamente e naturalmente. Di certo il problema è complesso, perchè da un lato non vorremmo mai che venissero posti dei paletti alla nostra libertà di espressione ed alla nostra spontaneità, dall'altro quando lo facciamo c'è sempre qualche professorino pronto a bacchettarci o qualcun altro che giustamente ci fa notare che stiamo andando fuori dai canoni e che non gradisce l'esperimento usato. Ci sta, siamo pronti ad ascoltare le critiche, di certo il modo in cui qualcuno qui sotto descrive quanto viene presentato appare eccessivamente ingrato e superficiale, dato che state certi che dietro c'è un lavoro faticoso, per quanto a voi piaccia ridurlo ai minimi termini, ma soprattutto c'è un'infinità di contenuti su cui vi invito a concentrarvi, ammesso che l'argomento vi interessi veramente o non vi interessi piuttosto ridurre tutto ad una polemica sterile. Ad ogni modo non siamo stupidi, sappiamo che quando concepiamo scritti atipici come questo ci esponiamo al rischio di essere criticati, ma nonostante tutto abbiamo sempre il coraggio di non snaturarci solo per far piacere ai benpensanti. Di certo ci interessa capire fino a che punto possa risultare indigesto uno scritto concepito in questo modo, ci interessa che gli scritti vengano fruiti ed apprezzati, teniamo conto delle critiche dei nostri lettori come abbiamo sempre fatto, ma ci piace anche essere trattati con il giusto rispetto. Buon proseguimento e mi accodo all'invito di concentrarci maggiormente sui contenuti. Grazie.
Edoom
Domenica 9 Novembre 2014, 10.18.29
20
Non ho intenzione di insultare gratuitamente quanto inutilmente; mi sembra di non averlo fatto e spero che nessuno si sia risentito per il mio commento. Però io davvero non capisco che cosa abbiate contro una recensione che sia riassuntiva, intensa, facilmente e soprattutto piacevolmente leggibile. Penso che l'80% dei lettori si stanchi solo a vederne la lunghezza e passi avanti. Va bene cercare altri stimoli nel fare qualcosa di un po' diverso ogni tanto, ma certe recensioni sembrano davvero un esercizio totalmente onanistico, autoreferenziale e fine a se stesso. Se vi interessa il parere di uno dei vostri lettori (che non mi sembra poi tanto isolato), secondo me dovreste rivedere almeno in parte questa "politica aziendale". E non ha senso dire di non commentare queste cose ma di pensare all'album: secondo questa logica di un romanzo dovremmo giudicare solo la trama e non il modo in cui è scritto? Ad ogni modo l'album l'ho ascoltato solo una volta per ora. Più avanti lo commenterò e voterò...
Lizard
Domenica 9 Novembre 2014, 9.50.17
19
Entropy: la verità è che sbagliamo in ogni caso. Quando ignoriamo, dopo due giorni i lettori si lamentano che "ormai Metallized è alla mercé dei maleducati, gestori intervenite, non si può più parlare" etc. Oltre al fatto che i redattori quando vengono offesi gratuitamente e vedono che non interveniamo magari si risentono, giustamente, perché non li tuteliamo. Se interveniamo a parole veniamo subito accusati di "fare muro, essere antipatici, non accettare le critiche". Se cancelliamo i commenti offensivi siamo accusati di "censura fascista"(come se fosse l'esercizio di democrazia fosse insultare la gente...). Insomma... l'argomento è infinito e più volte dibattuto. Lascerei perdere e anzi vi chiedo di farlo e restare sui commenti all'album. Grazie dell'interesse
entropy
Domenica 9 Novembre 2014, 9.38.30
18
Ok capisco che quei tre commenti siano li solo per fare polemiche fini a se stessi e per mettersi in mostra... Ma forse ( lo so e difficile) andrebbero ignorate?
Carlo
Domenica 9 Novembre 2014, 9.29.28
17
Recensione simpatica e originale. Non concordo assolutamente sul giudizio che viene dato ad Anneke (vi ricordo che canta le linee vocali che vuoleil mastro Townsend e poi torna a casa), ne su Addicted ed Epicloud. Sky blue è un gran bel dischetto, nulla di fenomenale, però ispirato. Meno Dark Matters, anche se ad essere sincero non ho amato neanche il primo Ziltoid.
Lizard
Domenica 9 Novembre 2014, 8.47.44
16
Entropy: la critiche sono prima di tutto legittime, soprattutto se costruttive. Non credo che Ad Astra si riferisse a tutti coloro che hanno commentato indistintamente, ma a qualcuno in particolare. Comunque, i commenti alla recensione arrivano sempre prima che i comme ti sul disco, quando ip disco non è stato ancora metabolizzato. Aspetteremo anche quelli.
Er Trucido
Domenica 9 Novembre 2014, 8.42.52
15
@entropy: il problema non sono le critiche come la tua, ma commenti come il 5, 6 o 9 che mostrano solo del continuo livore immotivato e non sono critiche costruttive.
entropy
Domenica 9 Novembre 2014, 3.47.39
14
Trovo giusto che ad astra si voglia difendere, pero mi e sembrato che l hai fatto in modo dal quale si percepisce tutta la tua insofferenza verso le critiche. Credo che molte siano state fatte in modo costruttivo e cmq non offensivo ( ad esempio il mio commento 7). Inoltre hai avuto anche qualche complimento. Io non commento il disco perché non l ho sentito, mi sono permesso di commentare la recensione ( non nel merito ma nella forma) perché personalmente non l ho trovata fruibile, non sono riuscito a leggerla e non l ho trovata interessante. Magari avrei dovuto dedicargli più tempo e impegno ma rimane il fatto che in definitiva non mi e stata di aiuto...
Necrotic
Domenica 9 Novembre 2014, 2.58.44
13
Scusate ma non riesco a commentare
Ad astra
Sabato 8 Novembre 2014, 23.28.10
12
1 farsi men seghe mentali dietro una tastiera no? 2presndersi un po meno sul serio sopratutto di fronte ad un disco quale ziltoid che di serio nulla ha? 3 volete ancora parlare di musica oppure fate i soliti commenti da parrucchiera del sabato pomeriggio!? Ossequi
Steelminded
Sabato 8 Novembre 2014, 23.05.41
11
Io lo so, raven non approverebbe.
Lizard
Sabato 8 Novembre 2014, 23.04.18
10
Che fossero colleghi lo ha scritto subito. Più che altro mi domando a cosa dovrebbe servire tanta ostilità da parte tua. Devi dimostrare di essere superiore per sentirti appagato dietro una tastiera?
Innocent bystander
Sabato 8 Novembre 2014, 22.51.49
9
Axoras, ma non sei un membro dello staff? Siete ridotti a farvi le seghe a vicenda?
Michele "Axoras"
Sabato 8 Novembre 2014, 22.03.38
8
Francamente, la soluzione stilistica dei colleghi è piacevole e divertente. Magari con qualche miglioria qui e lì, ma è sicuramente un modo di fare una doppia recensione alternativo e bello. Bravi ragazzi !
entropy
Sabato 8 Novembre 2014, 21.17.42
7
Anche per me questa recensione risulta poco fruibile... Ma posso capire il tentativo di fare qualcosa di diverso per trovare magari nuovi stimoli e non rendere il proprio operato troppo meccanico.
Innocent bystander
Sabato 8 Novembre 2014, 21.09.55
6
Tipo, quella cosa di santiilicheri dovrebbe far ridere? Vi dò una notizia: non lo fa.
Innocent bystander
Sabato 8 Novembre 2014, 21.04.36
5
Fossero almeno brillanti... Questo è proprio umorismo da adolescenti minchioni, da animatori di villaggi estivi, da gente cresciuta con boldi e de sica
Edoom
Sabato 8 Novembre 2014, 20.41.16
4
Ogni tanto mi chiedo perché vi ostiniate a fare recensioni di questo tipo. Non voglio fare polemica sterile ed eccessiva, ma secondo me perdete un sacco di potenziali lettori a tirare fuori simili mostri, lunghissimi e pesantissimi da leggere. E lo dico da lettore e recensore io stesso. Penso di poter affermare che la recensione in quanto tale dovrebbe essere facilmente leggibile e trasmettere con semplicità il messaggio di cui si fa portatrice. Tutta questa retorica è sostanzialmente inutile...
Carlo
Sabato 8 Novembre 2014, 20.02.03
3
Sky Blue: disco di classe che mescola Addicted (come fate a dire che Addicted non sia un ottimo disco?), Epicloud, e con echi dagli esordi e del primo Townsend solista (Biomech, Terria). Ha dei pezzi molto validi, altri che sanno un po' di filler. Avete ragione a dire che Anneke forse sta facendo troppo con Townsend. Prendiamo Fallout, un brano veramente molto buono, che su disco è cantato da Anneke. In rete ne gira una versione cantata da Townsend, che è una spanna sopra. Comunque la formula pop-metal del tuo Anneke-Townsend funziona. Sono i filler che non fanno veramente decollare l'album. Voto: 75 Dark Matters: no ragazzi, Dark Matters è un'opera enorme. Devo dire di esserne stato inizialmente deluso anche io. Ma è una di quelle cose che cresce con gli ascolti. A differenza di Sky Blue riesce a sorprendere, perché non è del tutto quello che ci si aspettava come sequel. Ciononostante, è qualcosa di più. Riguardo la storia: ovvio che sia sconslusionata e che faccia acqua da tutte le parti, è una caratteristica del franchise di Ziltoid. Non era così anche per il primo? Non è una umoristica parodia dei b-movie del secolo scorso? La storia in questa ottica funziona perfettamente e riesce nel suo intento: divertire. Forse da noi trova la barriera linguistica che indebolisce la fruizione del tutto. Per il mio gusto, questo Dark Matters è tutt'altro che deludende. La storia c'è, la musica pure, la produzione è galattica. Funziona e cresce con il tempo. D'accordo che non è Deconstruction, ma è comunque all'altezza del primo Ziltoid. Voto: 85
Keyser Söze
Sabato 8 Novembre 2014, 19.44.46
2
Complimenti Poletti e Campanelli, i soldi per il corso di scrittura creativa dell' Università Statale di Kazzenburg sono serviti a qualcosa.
chuckevil84
Sabato 8 Novembre 2014, 19.44.22
1
recensione stupenda!!!!! l'album non l'ho ancora ascoltato.
INFORMAZIONI
2014
InsideOut Music
Prog Metal
Tracklist
Sky Blue
1. Rejoice
2. Fallout
3. Midnight Sun
4. A New Reign
5. Universal Flames
6. Warrior
7. Sky Blue
8. Silent Milita
9. Rain City
10. Forever
11. Before We Die
12. The Ones Who Love

Dark Matters
1. Z²
2. From Sleep Awake
3. Ziltoidian Empire
4. Deathray
5. March of the Poozers
6. Wandering Eye
7. Earth
8. Ziltoid Goes Home
9. Through the Wormhole
10. Dimension Z
Line Up
Devin Townsend (Voce, Chitarra e Tastiere)
Anneke van Giersbergen (Voce)
Dave Young (Chitarra e Tastiere)
Brian Waddell (Basso)
Mike St-Jean (Chitarre)
Kat Epple (Flauto)
Morgan Ågren (Percussioni)
David Husvik (Batteria)

Musicisti Ospiti
Chris Jericho (Voce di “Captain Spectacular”)
Dominique Lenore Persi (Voce di “War Princess”)
Mark Cimino (Voce di “Poozer”)
Chris Devitt (Voce di “Planet Smasher”)
Bill Courage (Voce Narrante)

Orchestrazioni dell’Orchestra Filarmonica di Praga
 
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