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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Draconian - The Burning Halo
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( 8627 letture )
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Nuovo album, e terza fatica discografica per i Draconian, oramai affermata band dedita ad un gothic/doom corposo e vario.
Di sicuro il combo svedese in questi anni è riuscito ad attirare l'attenzione tanto della critica quanto del pubblico, raccogliendo in linea di massima consensi e in particolare l'eredità di gruppi storici, su tutti Tristania e Theatre of Tragedy, oggi palesemente non più in grado di esprimere i livelli degli esordi.
Ma a discapito dell'ottimo riscontro ottenuto, per chi scrive, la line-up proveniente da Saffle è sempre stata oltremodo sopravvalutata; difatti, non nascondo certo che quanto fatto fino ad oggi da Jacobsson e soci, mi ha sempre lasciato piuttosto indifferente, causa un sound fortemente condizionato e derivato, decisamente privo di intuizioni e di quella carica emotiva che il genere stesso dovrebbe esprimere.
Sensazioni che cedono troppo spesso il passo alla noia: disperazione, depressione, intime riflessioni che vengono eclissate da sbadigli.
Con ciò non voglio bollara questo neonato The Burning Halo come un prodotto scadente: difatti i Draconian conoscono il fatto loro, ed evidentemente non faticano a rilasciare un disco apparentemente accattivante, pompato da una sapiente orchestrazione e buona produzione, appetibile per una vasta gamma di consumatori propensi a stravedere per procaci fanciulle dietro il microfono che duettano con la "bestia" di turno.
Ma questi a conti fatti sono clichè, che la swedish-band non tenta mai di superare con acuti che potrebbero elevare la proposta. Se a tutto ciò aggiungete un album costituito solo da tre inediti (i primi tre brani), e riempito dalla ri-edizione del demo The Closed Eyes of Paradise (i tre pezzi seguenti, che oltrettutto risultano essere i più interessanti) e infine decorato da due cover On Sunday They Will Kill The World(Ekseption) e Forever My Queen (Pentagram), allora il cerchio si chiude mostrando una realtà assolutamente povera di contenuti.
A questo punto credo sia tanto inutile quanto scontato, concludere, consigliando esclusivamente l'acquisto agli amanti del genere in crisi di astinenza e ai fan del gruppo, soprattutto considerando, come già detto, che i Draconian godono di una discreta leggibilità; ma del resto non posso che sottolineare la sostanziale irrilevanza di questa uscita.
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VOTO LETTORI
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82.28 su 126 voti [
VOTA]
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13
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L'opener vale da sola "il prezzo del biglietto". E pure il dopo non è male. Gran Band. |
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12
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Album mediocre di una band totalmente superflua. Sufficienza regalata. |
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11
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Rino, i Draconian non sono solo "bravi". Sono addirittura fenomenali nei primi dischi... poi, con TBA e TSW si sono un po' persi abbassando la qualità dei loro lavori. Detto questo WTLM e ARF sono davvero eccezionali! |
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10
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a mio avviso sono molto bravi anche se questo genere l.ho scoperto solo ora |
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9
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a mio avviso sono molto bravi anche se questo genere l.ho scoperto solo ora |
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8
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laura,sono speciale anche io allora perchè questo disco mi piace parecchio,soprattutto il cantato di lisa,voce superba e ben impostata, su un tappeto sonoro di melodie belle e sognanti.voto bassino del recensore |
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7
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Sarò "speciale" ma a me piace tantissimo, li ho scoperti solo ora, peccato cosa ho perso fin' ora |
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6
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E questo sarebbe un album mediocre? Ma quante volte l'avete sentito prima di dire una cosa del genere? E' semplicemente fantastico e assolutamente degno dei predecessori. E' vero non sono un gruppo innovativo, ma tra i pochi che riesce a fondere bene Gothic e Doom senza risultare monotono. Poi il genere può piacere o no, è evidente. Voto personale: 80\100 e sono stretto con i voti. |
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5
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Ciao Giuseppe...non credo di aver liquidato la band: piuttosto ho tenuto sin dal principio a sottolineare la buona considerazione che il panorama nutre per la band svedese (mi sembrava doveroso sia verso i lettori che gli stessi DRACONIAN); ma ciò non condiziona certo il mio giudizio a favore di considerazioni standardizzate. Il mio giudizio verso il gruppo resta tale, e in modo particolare per quest'ultima fatica. Considerare "Arcane Rain Fell" o "Where Lovers Mourn" due gemme del genere ritengo sia esagerato (ovviamente parere personale ): personalmente li considero come due album discreti...ma nulla di più!!! Se poi si considera che questo "The Burning Halo" è palesemente inferiore ai suoi predecessori...bhè...la valutazione è venuta da se  |
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4
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L'album di certo non arriva ai livelli dei due predecessori, ma una band che produce una perla come Arcane Rain Fell non può essere liquidata con l'aggettivo "sopravvalutata". IMHO naturalmente  |
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3
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Assolutamente d'accordo con il bravo redattore (sempre tra i migliori dello staff). L'Ottima recensione centra in pieno il nocciolo del discorso: band sopravvalutata e album deludente. Anche a mio avviso stentata sufficienza. |
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1
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certo nn è il migliore...ma nn è male...e poi in certi momenti i tipi provano anche a sperimentare...a mio avviso il secondo dei tre lavori di questi cazzuti ragazzi!!! Voto troppo basso...io avrei dato un 73 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1 - She Dies 2 - Through Infectious Waters (A Sickness Elegy) 3 - The Dying 4 - Serenade Of Sorrow 5 - The Morningstar 6 - The Gothic Embrace 7 - On Sunday They Will Kill The World 8 - Forever My Queen
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Line Up
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Johan Ericson: guitar Andreas Karlsson: kbds Lisa Johansson: vocals Anders Jacobsson: vocals Daniel Arvidsson: guitars Fredrik Johansson: bass Jerry Torstensson: drums http://www.draconian.se/
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