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Tarja - The Brightest Void
19/09/2016
( 2400 letture )
A tre anni dall'uscita di Colours in the Dark, Tarja ritorna con il suo ultimo lavoro, The Brightest Void, questo piccolo disco a dire la verità però non è altro che un'anticipazione, o un prequel come lo definisce la cantante stessa, di quella che sarà la vera propria uscita per la Turunen, The Shadow Self. Tuttavia, come una vera e propria anticipazione che si rispetti, l'artista ci regala sei brani inediti, di cui due saranno contenuti nella successiva release, due cover e infine il duetto con Sharon Den Adel, traccia che avevamo già ascoltato con l'uscita dell'ultimo album dei Within Temptation .

L'iniziale massiccio riff di No Bitter End ci riporta in un contesto metal, per poi invece trasformarsi una melodia più accattivante, dall'andamento rockeggiante e quasi easy listening, che si pone in contrasto con le venature heavy date dalla chitarra all'inizio. Anche nella successiva Your Heaven And Your Hell viene ripreso questo approccio più hard rock, che vede inoltre la partecipazione di Michael Monroe ad affiancare Tarja in un duetto esplosivo che ha tutte le sfumature di un'ambientazione statunitense.
Le successive tracce mostrano invece una Tarja più introspettiva, ma il sound che l'accompagna non è meno corposo o diretto, le atmosfere però sembrano farsi più oscure e suggestive, soprattutto nell'inquietante e dal sound moderno Witch-Hunt e in An Empty Dream, canzone per altro composta per la colonna sonora di un thriller dell'underground argentino, Coraz Muerto.
Shameless invece ci riporta in un vivace terreno hard rock, mentre House Of Wax e Goldfinger vengono re-intepretate dalla musicista, la prima viene mantenuta abbastanza fedele alla versione originale di Paul McCartney, anche se ne viene quasi amplificata la drammaticità dal cantato intenso di Tarja, alla seconda invece viene tolta la patina vintage rendendola più rockeggiante e moderna.

L'idea di Tarja sembra quasi quella di voler rilasciare un EP abbondante, in cui, oltre ad inserire ciò che sarebbe risultato eccessivo in una normale uscita, ci dà un assaggio di quello che potremmo trovare in The Shadow Self. La nota cantante finlandese appare più disinvolta e non concentrata in una ricerca quasi spasmodica della sperimentazione, nonostante ciò la cantante finlandese sfrutta la sua voce al meglio: ovviamente il suo cantato lirico ha -giustamente- ancora un notevole spazio, ma oltre a questo Tarja inserisce anche alcuni momenti in un cantato più moderno che rendono le linee vocali più interessanti e varie. Il sound che risulta da The Brightest Void è decisamente più immediato rispetto al precedente lavoro della Turunen, alternando riffoni quasi hard rock/heavy metal e altri momenti più fruibili ed immediati, non manca qualche spunto originale che arricchisce il disco (ad esempio la parte del sassofono in Your Heaven And Your Hell), in più gli arrangiamenti sono curati nel dettaglio.
Insomma The Brightest Void si rivela un antipasto promettente, che accresce tutte le aspettative per il sequel, The Shadow Self.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
72.41 su 12 voti [ VOTA]
Prometheus
Mercoledì 21 Settembre 2016, 16.34.04
4
A me gli altri brani sembrano molto, molto banali e già sentiti. Trovo poi che le linee vocali siano abbastanza bruttine (il ritornello alla Avril Lavigne di No Bitter End è imbarazzante) e, soprattutto, che la voce di Tarja sia totalmente fuori luogo, come i cavoli a merenda. Forse è una delle cantanti meno versatili al mondo: finché canta musica sacra e arie antiche è adorabile, ma appena si sposta in altro diventa quasi sempre disturbante. In particolare, nei brani rock e metal ho sempre l'impressione che stia facendo un'imitazione caricaturale, come una comica. Invece, in quei due brani già citati, non solo la sua voce mi sembra molto più calzante e, cosa inaudita, persino espressiva, ma l'arrangiamento minimale penso sia molto bello e interessante. Nulla a che vedere con pezzi rock/metal nati vecchi! Per me l'album migliore di Tarja è Colours In The Dark e mi sarebbe piaciuto ascoltarla ancora in atmosfere ambient/new age, magari con un maggiore accento sull'elettronica. Insomma, meno rock/metal e più Massive Attack, Enya e Bjork.
andrea fvg
Mercoledì 21 Settembre 2016, 6.44.54
3
per me è il contrario (mi riferisco al commento di prometheus): non mi è mai piaciuta Witch Hunt e apprezzo An Empty Dream ma niente di più! Il resto dell'album invece mi piace un sacco, insieme al "fratello maggiore" direi che sono senza dubbio diventati istantaneamente i miei preferiti! Your Heaven... è una canzone molto sottovalutata secondo me, e capita da pochi, dandole qualche chance rivela il suo vero potenziale. Eagle Eye la trovo finlandesissima, nei termini in cui mi fa venire in mente un paesaggio incontaminato à la into the wild modellato sulla Finlandia. House of Wax, come dice Giada, è davvero super drammatica (non mi sarei aspettato altro) e idem dicasi per Goldfinger, con un finale come se non ci fosse un domani!
Beta
Lunedì 19 Settembre 2016, 18.00.44
2
Giada si è sbattuta per fare due rece, direi che un paio di commenti posso sforzarmi di scriverli è uno degli album che ho ascoltato di più durante le mie vacanze. Onestamente penso che sia assolutamente sorvolabile, ma non posso nemmeno negare che lo abbia trovato molto piacevole. Sono d'accordo con quanto scritto da Arianrhod nell'ultimo paragrafo, sia per quanto riguarda le sperimentazioni, sia per il cantato di Tarja, sia per il fatto che sia un album che davvero fa ben sperare per l'uscita vera e propria. Bella rece, comunque, concisa e completa
Prometheus
Lunedì 19 Settembre 2016, 15.10.11
1
"An Empty Dream" e "Witch Hunt" sono brani davvero molto belli, mentre il resto dell'album lo trovo molto brutto.
INFORMAZIONI
2016
earMUSIC
Symphonic Metal
Tracklist
1. No Bitter End
2. Your Heaven And Your Hell
3. Eagle Eye
4. An Empty Dream
5. Witch-Hunt
6. Shameless
7. House Of Wax
8. Goldfinger
9. Paradise (What About Us?)
Line Up
Tarja Turunen (Voce)

Musicisti Ospiti:
Michael Monroe (Voce in traccia 2)
Toni Turunen (Voce in traccia 3)
Chad Smith (Batteria in traccia 3)
Within Temptation (voce, strumenti in traccia 9)
 
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