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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Delirium X Tremens - Troi
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05/12/2016
( 3737 letture )
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Belluno, 1998. Il vento delle Dolomiti soffia, furibondo sulla città, raggiungendo le ombre della città dove è nata una nuova realtà italiana. Loro si chiamano Delirium X Tremens ed ora, diciotto anni dopo, sfruttando quei venti impetuosi, ci portano il loro terzo full-length, pubblicato sotto l’egida della Punishment 18 Records. Partito per volere di Pondro e Ciardo, il gruppo veneto si assesta nel 2003 con l’ingresso in line-up di Med alle chitarre e Thomas alla batteria e pubblica un EP autoprodotto, in cui si riconosce subito l’interesse della band a trattare concept scientifici e particolari. Poi il salto in avanti, con il passaggio alla Punishment 18 Records che li porta a pubblicare due album ogni quattro anni, CreHated from No_Thing (2007) e Belo Dunum, Echoes from the Past (2011). Quindi, cinque anni di silenzio discografico in cui i nostri si dedicano alle attività live, in Italia ed all’estero con tour e tappe nei più importanti club della penisola, per poi giungere più carichi che mai di nuovo in studio, per registrare il qui presente Troi.
L’apertura atmosferica di Ancient Wings dura qualche secondo, prima di sbatterci in faccia una prepotente ritmica death metal che ci cattura. La voce di Ciardo è potente ma anche molto versatile e si adatta alla perfezione alla composizione strumentale, cesellando il proprio growl di volta in volta. Tale versatilità è ben udibile nella successiva Col di Lana, Mount of Blood che inizia con un coro “paesano”, presto aggredito da una rullata di batteria di Thomas con la conseguente cavalcata furiosa degli strumenti a corde di Med e Pondro, in uno dei brani più belli e che farà sicuramente sfaceli se riproposto dal vivo. L’accoppiata successiva The Dead of Stone / The Voice of the Holy River condensa la particolarità del death metal proposto dalla band veneta, raramente scontato e sempre e comunque sugli scudi, con soluzioni talvolta atipiche ma che possiedono sempre la loro personalità ben definita. Poi arriva il verso di un gufo che annuncia l’inizio di una delle traccia più epiche e piacevoli del lotto, Owl per l’appunto. Il contrasto tra i cori, le voci in clean e il growl prepotente che si associa ad una sezione ritmica quadrata e dedita alla costruzione di un ottimo muro sonoro, è il punto forte del pezzo e, a suo modo, una rappresentazione in piccolo di quello che è questo nuovo album dei Delirium X Tremens. Tale lato positivo viene accentuato nel brano con testo in italiano Spettri nella Steppa dove a cori ed un’impostazione narratrice piuttosto azzeccate, si unisce una sezione ritmica di alto livello, dove spicca l’accoppiata Pondro / Thomas nella costruzione di un simil-breakdown molto potente e catchy. Molto bella anche la cover di Song to Hall Up High degli irraggiungibili Bathory, che funge un po’ da ponte verso la chiusura dell’album con la doppietta When the Mountains Call the Storm e The Picture con quest’ultima molto più atmosferica tra armoniche a bocca, suoni della natura e la consueta costruzione ritmica ad essi legata che ormai è un vero e proprio marchio di fabbrica della band di Belluno. Anche qui, ottima scelta delle linee soliste della chitarra di Med, opportunamente ricalcate dalla voce in growl di Ciardo, per un risultato di sicuro effetto.
Il risultato finale è molto buono. Se cercate un disco che non tradisce le sue radici death metal, ma le edulcora con elementi caratteristici ed un songwriting accattivante, allora Troi dei Delirium X Tremens è un album che fa per voi. La band è oliata da tredici anni di attività condivisa e, nel risultato finale, tale affiatamento si sente ed è utile per offrire quel quid in più ad un lavoro già di per sé ben strutturato. Gli elementi vincenti del disco sono la voce di Ciardo che si alterna tra il più potente growl in puro stile death americano e un evocativa voce pulita tra cori e lettura di testi in italiano, e la sezione ritmica costruita dai tre strumenti, che rimane serrata ed aggressiva per buona parte della registrazione, senza tuttavia privarci di alcune linee soliste più melodiche che rendono il tutto ancora più godibile. Non c’è molto altro da aggiungere se non che Troi è un disco consigliato e a cui deve essere concesso almeno un ascolto, per farsi un’idea di ciò che sono i Delirium X Tremens del 2016. Il furioso vento delle Dolomiti soffia implacabile, ancora.
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8
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Bravo hai detto bene.. Ottimo album che ho comprato appena uscito |
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7
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Album fantastico, non posso fare altro che consigliarlo a tutti gli amanti del genere.
Band italiana, che se non lo fosse avrebbe sicuramente più successo.
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6
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Da veneto non posso che essere contento per loro,paradossalmente forse continuo a preferire l'album del 2007 con cui ho iniziato ad ascoltarli anche se sono bellissimi anche i successivi con temi che riguardano la nostra tradizione...per me prosegue il discorso del precedente oltre a livello di concept anche a livello qualitativo,se dovessi scegliere le canzoni che mi hanno impresso di più direi sicuramente "col de lana,mount of blood" e il blocco centrale "The Voice of the Holy RIver""Owl"e soprattutto "Spettri nella steppa",sperando che avvenimenti come quelli che hanno vissuto gli alpini non accadano più...sono veramente contento che tra molti che abbiamo cercato almeno loro ce l'hanno fatta e continuano così...stesso discorso fatto per altre band,che sia nord,centro o sud italia,le realtà valide le abbiamo,basta saper ascoltare |
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5
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Doomm farò un pensiero anche al resto della discografia, meritano |
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4
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Mi fa piacere ti sia piaciuto Lisa..sti ragazzi meritano davvero. Anche Belo Dunum e' molto bello...Non vedo l'ora mi arrivi. Concordo sulle splendide Dolomiti... |
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3
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Mi è arrivato oggi, molto bello davvero una bella scoperta per me questa band. Album consigliato per chi vuole ascoltare una band nuova, di spessore e italiana..Come al solito saremo i soliti 4 gatti! E tra parentesi, per me le Dolomiti sono il posto più bello del mondo....Bravi ragazzi! |
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2
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In rete per ascoltarlo non si trova nulla tranne col di lana ( gran pezzo tra l'altro). Quindi ho tagliato la testa al toro e l'ho ordinato stamattina a scatola chiusa. So gia di non rimaner deluso. Continuate cosi ragazzi anche se e' dura quando si hanno pochi riscontri. Avanti. |
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1
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Questo lo aspettavo proprio. Grande band e acquisto obbligatorio. Ripasso dopo i giusti ascolti ma so' gia che non mi deluderanno, gia' il precedente era ottimo. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Ancient Wings 2. Col di Lana, Mount of Blood 3. The Dead of Stone 4. The Voice of the Holy River 5. Owl 6. Spettri nella Steppa 7. Song to Hall Up High (Cover) 7. When the Mountains Call the Storm 8. The Picture
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Line Up
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Ciardo (Voce) Med (Chitarra) Pondro (Basso) Thomas (Batteria)
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