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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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HateSphere - Serpent Smile and Killer Eyes
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( 2914 letture )
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Nuovo massiccio lavoro per i danesi HateSphere, e nuovo wall of sound contro cui sbattere la testa a piena velocità. Nonostante alcune piccole varianti sul tema, che si traducono in un paio di pezzi che presentano un’attitudine più darkeggiante ed in un più ampio uso di solidissimi mid-times , sostanzialmente la formula su cui il thrash-death made in HateSphere si basa è rimasto immutata. Dal punto di vista produttivo la situazione è stata descritta nell’intervista che dovrebbe essere nella home-page in contemporanea a questa recensione, e pertanto vi rimando a quella, aggiungendo magari il buon lavoro di Tue Madsen al mixer; dal punto di vista musicale si tratta di una prova che merita rispetto, sia perché la band è ormai su piazza da un po’ ed ha manifestato anche una certa prolificità, sia perché la tracklist di SSAKE viene eseguita dal combo scandinavo senza incertezze o cedimenti tecnici di sorta, con una potenza ed una convinzione con pochi termini di paragone nel settore, e che ne fa una delle più apprezzate nel circus. Dopo una apertura quadrata ed assassina costituita da Lies and Deceit e The Stain, miglioramenti in sede compositiva si apprezzano maggiormente in quelli che mi sembrano essere i pezzi migliori del lotto: Damned below Judas , aggressiva come ci si aspetta, e la più articolata Drinking with the King of the Dead, l’apice dell’album, come confermatomi in privato a margine dell’intervista. Per il resto si va avanti, tra spunti talvolta al limite del death, forse addirittura vagamente brutal (Floating) senza una canzone che stacchi in particolare sulle altre tranne -e solo parzialmente- Let Them Hate. E’ sicuramente un buon disco, che non fa considerare come uno spreco i soldi spesi per il suo acquisto, ma ho il sospetto che le tanto decantate innovazioni non siano così marcate come si vorrebbe far credere, anzi, a conti fatti mi sembra di poter dire che sono sostanzialmente marginali rispetto allo standard degli HateSphere. Nessuna delusione per i fan che attendevano l’uscita di SSAKE ma, all’interno di un movimento musicale che tranne forse per i Martyr non brilla per propensione all’innovazione, gli HateSphere non si sono sforzati più di tanto per dare il loro contributo in questo senso; ma era poi quello che volevano fare?
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1
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un disco indubiamente meritevole di un giudizio positivo, ma personalmente ho apprezzato di più lo stile del primo album Hatesphere per originalità... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Lies And Deceit 2. The Slain 3. Damned Below Judas 4. Drinking With The King Of The Dead 5. Forever War 6. Feeding The Demons 7. Floating 8. Let Them Hate 9. Absolution
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Line Up
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Jacob Bredahl: Vocals Peter Lyse Hansen: Guitars Henrik Bastrup Jacobsen: Guitars Mikael Ehlert Hansen: Bass Anders Gyldenøhr: Drums
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