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Bonfire - Byte the Bullet
03/04/2018
( 1511 letture )
Prosegue il nuovo corso avviato recentemente da Hans Ziller con i suoi Bonfire. In realtà la band ha già subito due sostanziosi cambiamenti di line up rispetto al 2015, anno del ritorno sulle scene con l'album Glorious: il batterista Harry Reischmann è stato sostituito da Tim Breideband, mentre all'esperto David Reece è stato preferito il cantante del gruppo speed/power Masters of Disguise, cioè Alexx Stahl. Dopo il doveroso festeggiamento dei 30 anni sotto il monicker Bonfire - utilizzato dal 1986 poiché prima i tedeschi possedevano l'infelice nome Cacumen - enfatizzato dall'uscita della compilation Pearls, ha visto finalmente la luce il quattordicesimo album in studio.

Byte the Bullet è un lavoro realizzato con grande mestiere dal fondatore e chitarrista del gruppo, il quale riesce ad incantare sulle aperture delle songs attraverso refrain teutonici dirompenti e sul finale dei brani tramite stratagemmi degni di un tecnico del suono. La qualità mediamente buona delle tracks fa il resto, confezionando un prodotto alquanto piacevole per gli amanti delle sonorità heavy metal e hard rock. Va sottolineato che la band non fa affidamento soltanto sulle abilità di Ziller, infatti può avvalersi di una sezione ritmica puntuale e precisa, fedele alla tradizione heavy tedesca. Inoltre l'impronta power del singer si sente eccome! In particolare sui brani rapidi dove può far valere una maggiore estensione vocale e sulle due ottime ballate del disco (Lonely Nights e Without You), lì ove riesce a dimostrare una pregevole capacità di interpretazione ricordando a tratti il nostrano Michele Luppi. La potenza dinamitarda insita nel disco esce su brani di chiara matrice speed dai connotati heavy, come la schiacciasassi Power Train e la successiva Stand Up 4 Rock, quest'ultima puro metallo martellante made in Germany. Rincarano la dose in questo senso la frizzante Reach for the Sky e la classicissima Too Far from Heaven, nella quale riaffiora il buon vecchio insegnamento "priestiano" mai realmente passato di moda. Borchie e nera pelle durissima pure sulla "perfida" Some Kinda Evil: un po' di malvagità proveniente dalle cupe foreste germaniche. Il singer però pare più a suo agio sulle ballad succitate, così si concede sulle atmosfere sognanti realizzate dalle tastiere, dai coretti angelici e dagli arpeggi delicatissimi orchestrati magistralmente da Frank Pané. Alexx Stahl prosegue nel suo incedere incalzante sulle cadenze AOR di Sweet Surrender e sulla cover dei Jethro Tull, Locomotive Breath, mentre l'orecchiabile Praying 4 a Miracle sembra essere stata scritta appositamente per lui ed è anche uno degli episodi migliori del platter. Non fanno altro che impreziosire l'ascolto il medley di musica classica presente in InstruMetal e l'immancabile bonus track Sweet Obsession del 1987, singolo di punta di Fireworks, inserita semplicemente per rimarcare l'importanza della decade più glamour del Novecento sugli attuali Bonfire.

In attesa di capire se questa formazione saprà confermarsi pure con Temple of Lies, album che uscirà il 13 aprile 2018, è giusto osservare come Ziller continui a sfornare dischi dal songwriting più che sufficiente, caratterizzati da una produzione ottima con un uso della strumentazione perfettamente dosato e ritmiche inappuntabili. Il leader dei Bonfire è parsimonioso, ma quando i suoni si fanno incandescenti regala momenti degni di nota mettendo in mostra le sue doti di solista come avviene sulla title-track. Egli sa sempre come andare a colpire l'ascoltatore con la sua sei corde (lo dimostrano le strofe infuocate di Byte the Bullet), in più l'utilizzo di alcuni accorgimenti tecnici moderni rende il tutto appetitoso.



VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
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INFORMAZIONI
2017
UDR
Hard Rock
Tracklist
1. Power Train
2. Stand up 4 Rock
3. Praying 4 a Miracle
4. Some Kinda Evil
5. Lonely Nights
6. Byte the Bullet
7. Locomotive Breath
8. Reach for the Sky
9. Sweet Surrender
10. Friedensreich
11. InstruMetal
12. Too Far from Heaven
13. Without You
14. Sweet Obsession
Line Up
Alexx Stahl (Voce)
Hans Ziller (Chitarra)
Frank Pané (Chitarra)
Ronnie Parkes (Basso)
Tim Breideben (Batteria)
 
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