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27/04/25
THE LUMINEERS
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Suicidal Angels - Eternal Domination
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02/11/2019
( 990 letture )
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Nati ad Atene nel 2001 dalla passione per il metal dell'allora adolescente Nick Melissourgos, invasato di thrash old school, i Suicidal Angels partono come un gruppo di coetanei che si vogliono divertire suonando musica pesante, finché Nick incontra il batterista Orpheas Tzortzopoulos col quale nascerà una grandissima intesa sia artistica che personale e le cose cominciano a farsi più serie. Nei primi tempi i greci pubblicano alcune demo successivamente contenute nell'EP Bloodthirsty Humanity, nel frattempo altri musicisti si avvicendano in formazione e si giunge quindi alla realizzazione del mini-CD Armies of Hell, altro step importante nella carriera della band a seguito del quale i ragazzi firmano il loro primo contratto discografico con l'americana OSM Records, la quale pubblicherà appunto il debut album Eternal Domination.
In questo esordio i Suicidal Angels dimostrano di avere le idee piuttosto chiare: suonare un thrash il più possibile vicino a quello degli esordi del genere stesso, senza innovazioni o sperimentalismi di sorta ma rifacendosi ai Maestri storici del movimento sia europei che americani. Prendere così tanta ispirazione dal passato, si sa, può rivelarsi un'arma a doppio taglio: mentre qualcuno esulterà per aver ritrovato in un nuovo ensemble sonorità che sembrano provenire direttamente dagli anni '80, qualcun altro criticherà la scelta tacciandola di mancanza di personalità e/o ispirazione. In questo caso non si può certamente negare come Melissourgos & Co risultino effettivamente molto derivativi, rifacendosi in particolare al sound dei primi Slayer e Kreator, ma pure Morbid Angel e Sodom d'annata. L'ammirazione per quello che fu è riscontrabile in ogni dove: dall'artwork del disco che si ispira alle copertine dei Sepultura alla produzione attuale ma comunque "cruda" nel suo insieme -in questo i greci sono stati coadiuvati al mixer dall'esperto Colin Davis- per passare ai testi decisamente anticlericali. Riguardo a quest'ultimo punto è chiaro che alcuni titoli e testi risultino un po' ingenui (Vomit on the Cross, Quench Your Thirst with Christian Souls, Slaughtering Christianity), ma stiamo pur sempre parlando del primo full length di un gruppo di giovincelli che si buttano anima e corpo in quella che è la "grande occasione" con tutto l'entusiasmo tipico della loro età. Certo, Eternal Domination pur essendo a tutti gli effetti curato e professionale non è esente da difetti: il disco risulta molto -troppo- omogeneo, le canzoni sono assai simili tra loro tanto che i riff possono essere confusi: sostanzialmente la coppia Melissourgos/Katsimichas ha un'idea ben chiara in testa e la segue pedissequamente in ogni brano sparando sfuriate a tutta velocità (variandole forse un poco di più in Evil Attack) e il risultato è appunto una certa mancanza di variabilità nella tracklist, seppur il lavoro delle due asce sia encomiabile in quanto a meticolosità e precisione esecutiva. Inoltre in questo esordio il vocalism di Nick è molto vicino al black metal, ora gutturale e rauco ora stridulo e abrasivo, ma tutto sommato ancora piuttosto acerbo, mentre particolare rilevanza merita il lavoro alle pelli di Orfeas che tra fill a rotazione e “tupa-tupa” esasperati sembra voler smontare il proprio drumkit a forza di calci e bacchettate.
Riff feroci e doppia cassa che riportano indietro nel tempo, Eternal Domination è un buon inizio per i Suicidal Angels ma mostra il fianco alle voci originalità e longevità: le canzoni sono valide ma messe una dietro l'altra denotano troppe affinità nel songwriting, le quali come già detto tendono a rendercele confuse e poco distinguibili l'una dall'altra. Tecnicamente gli ellenici se la cavano molto bene, anche se col tempo e con l'innesto di nuovi elementi -oltre a un'importante attività live, sempre ottima maestra- riusciranno a crescere ulteriormente, compreso il vocalism del leader: qui si intravedono le potenzialità del gruppo non ancora sbocciate del tutto, ma che presto usciranno fuori man mano che la discografia dell'act europeo avanza e aumenta l'esperienza dei Nostri. Ultima nota, la reissue dell'album uscita nel 2013 in doppio CD sotto l'egida NoiseArt Records comprende i già citati Bloodthirsty Humanity e Armies of Hell.
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Solito album revival Thrash come ce ne stavano parecchi all'epoca, ora di meno, a mia impressione. Negli anni non è che abbiano cambiato chissà il loro approccio musicale, ma si sono staccati molto da questo esordio un po' acerbo. Già da Bloodbath si sentiva che stavano cercando un sound più personale. Voto 65 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Quench Your Thirst with Christian Souls 2. Evil Attack 3. The Prophecy 4. Crematory 5. Slaughtering Christianity 6. Sacred Prayers to Expiation 7. Demon's Bloodwrath 8. Armies of Hell 9. Screams of Homicide 10. Vomit on the Cross 11. Eternal Darkness
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Line Up
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Nick Melissourgos (Voce, Chitarra) Themis Katsimichas (Chitarra) Sotiris Skarpalezos (Basso) Orpheas Tzortzopoulos (Batteria)
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