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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Suicidal Angels - Sanctify The Darkness
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( 4109 letture )
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La Grecia è uno di quei paesi da cui non ti aspetti mai troppo: a parte qualche nome, la vicina penisola non ha mai brillato per la presenza di una grossa corrente metallica; ed è anche per questo che i ha fatto piacere la comparsa nel mio lettore di questo Sanctify The Darkness, nuovo full-length dei Suicidal Angels, su cui girano ottime voci, tra cui le dichiarazioni fatte su di loro da parte di Mille Petrozza.
Forti debitori, guarda caso, del thrash europeo di fine '80, Kreator su tutti, i greci aggiungono un tocco leggermente punk-oriented in alcune strutture ritmiche e linee vocali dall'andamento cadenzato che ricordano in una certa misura la scuola brasiliana, non tanto quella di mostri sacri come i Sepultura, ma più quella dei poco conosciuti Korzus; il risultato, come prevedibile, è tutt'altro che musica innovativa ed originale, ma una volta preso per buono questo si può passare a parlare di come il disco effettivamente suona all'orecchio dell'ascoltatore.
E quindi, c'è da dire che il disco suona in maniera assolutamente ambivalente, che lo si ascolti con attenzione -come nel mio caso- per sviscerarlo analiticamente, o che lo si lasci scorrere senza troppe pretese; nel qual caso il disco potrebbe risultare anche davvero molto buono e piacevole. Ma non credo che i lettori di Metallized vogliano questo, e quindi va detto che, a fronte di una facciata davvero d'impatto, il disco mostra alcune crepe che ne minano il giudizio complessivo. La band greca si presenta con un sound compatto, in cui a trainare il tutto è l'ottimo lavoro di riffing, chiaramente mutuato dai mostri sacri del genere, ma in grado di colpire soprattutto quando lanciato alle maggiori velocità: nei momenti in cui la sei corde si assegna il ruolo di protagonista si godono infatti i migliori momenti del disco, vedere l'attacco di Apokathilosis o Beyond The Laws per credere; a fronte di ciò il resto della prova dei greci si muove però su coordinate fin troppo statiche e di poca presa: la batteria, penalizzata anche da un suono che poteva essere largamente migliore, è ottima sui brani più veloci -davvero trascinante ad esempio in No More Than Illusion- ma abbastanza molle sulle decelerazioni, in cui però fortunatamente ci pensa come al solito la chitarra a mantenere viva l'attenzione. Il punto che però dividerà maggiormente è quello della prestazione dietro il microfono di Nick Melissourgos, il cui tono non è certo dei più incisivi e penetranti: le sue linee vocali puntano più sulla velocità delle strofe che sulla loro cattiveria; a qualcuno questa raffica di parole sparate in microfono potrebbe piacere, ma personalmente ritengo che dopo qualche ascolto il pubblico senta inevitabilmente la voglia di una prova vocale più aggressiva e convincente, onde scongiurare la noia che, anche se dopo molti ascolti, rischia seriamente di fare la sua comparsa.
Insomma, musicalmente la Grecia ci consegna una band in forma, capace di mescolare varie scuole nel proprio sound; ai nostri manca però ancora una certa abilità in fase compositiva per ottenere un sound davvero personale. Nel frattempo, questo Sanctify The Darkness ce lo godiamo abbastanza, pur con i limiti citati sopra.
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13
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sbaglio o sento anche slayer un pò in tutto il disco? sono derivativi ma non male. direi che un 75 lo vale. |
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12
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album piatto senza un minimo di idea, ma non orribile. voto 55 |
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11
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io sinceramente li trovo una delle band attualmente più interessanti tra le nuove leve |
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10
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sinceramente trovo la media dei voti dei lettori assolutamente ingenerosa |
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9
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Bello rozzo e ignorante , voto 77 |
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7
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Ottimo disco, pieno di aggressività ed energia, voto 80. Se non ricordo male, c'era anche la rece di Bloodbath, che fine ha fatto? |
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6
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Bravissimi, mi piacciono moltissimo! Non capisco questo voto basso dei lettori. Non innovativi ma comunque bravissimi! Voto 82 |
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5
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Discone di qualità. Veramente interessanti questi Suicidal Angels. |
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4
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Reputo questo gruppo come uno dei migliori nella scena thrash attuale e di grande prospettiva (vista anche l'ottima uscita di dead again), live sono delle bestie, molto kreator/slayer le influenze, grande album saro esagerato ma per me 85/100 |
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3
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troppo slayer forse.....ma, piccolo particolare, non sono gli slayer!!!!i boss della nuclear blast scoprono l'acqua calda......che novità!band carina ma inutile da far paura!e voce fastidiosa. |
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2
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Bella recensione e bell'album. Un disco che trasuda e sputa Slayer da ogni canzone. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Bloodthirsty 2. The Pestilence Of Saints 3. Inquisition 4. Apokathilosis 5. … Lies 6. No More Than Illusion 7. Atheist 8. Beyond The Laws Of Church 9. Mourning Of The Cursed 10. Dark Abyss (Your Fate Is Colored Black) 11. Child Molester
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Line Up
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Nick Melissourgos - Vocals, Guitar Orpheas Tzortzopoulos - Drums Angelos Kritsotakis - Bass
Panos Spanos - Guitar
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