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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Suicidal Angels - Bloodbath
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( 3869 letture )
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I greci Suicidal Angels sono una delle realtà più interessanti e valide dell'odierno panorama thrash metal, una di quelle nuove leve destinate a tenere alto l'onore del genere riproponendone gli stilemi classici. Anche il loro quarto lavoro, Bloodbath, non si discosta troppo da questi elementi tradizionali e conferma il buon livello compositivo dei Nostri, i quali vanno a costruire le proprie canzoni su una buona manciata di riff febbricitanti e più che discreti. La produzione è nitida, moderna, compatta e asciutta, ideale per esaltare i corposi suoni di batteria e permettere a tutti gli strumenti di risaltare nel missaggio: il lavoro in sede di registrazione operato dalla NoiseArt Records delinea dunque un full-length pienamente professionale e al passo coi tempi nonostante i toni revivalisti della musica in esso contenuta.
Naturalmente siamo al cospetto di brani velocissimi e frenetici, privi di orpelli e refrain vocali, incentrati sulla rabbia e su vocals aggressive ma né urlate, né particolarmente spinte. Certo, le linee vocali rappresentano forse l'aspetto meno coinvolgente dell'opera, ma non demeritano e alla fine si può tranquillamente affermare che esse sono in linea con la proposta schietta e minimale del combo ellenico. Spiccano gli ampi incaponimenti strumentali, nei quali è possibile gustare a pieno i riff nervosi e la martellante sezione ritmica, la quale si articola anche in occasionali rallentamenti o andamenti comunque meno tirati. Nei limiti del genere, nella sua accezione più minimale, le strutture sono ben arrangiate e suonate con grande precisione, anche se probabilmente avrebbero potuto godere di maggior varietà invece di assestarsi su un canovaccio quasi pedissequo di thrash incessante e poco stratificato. I brani più veloci e incalzanti rispondono ai nomi di Moshing Crew, Summoning of the Dead, Bloodbath, Face The God, Morbid Intention to Kill e Skinning the Undead, quest'ultima davvero coinvolgente e devastante; la title-track, con le sue furibonde ritmiche a rincorsa, è uno dei pezzi migliori e più ispirati del lotto, mentre Face the God riserva ritmi vertiginosi e Morbid Intention to kill stordisce l'ascoltatore con repentine mitragliate in mezzo agli occhi. Abbastanza deludenti, invece, i tentativi di variare un po' i ritmi: le saltellanti Chaos (The Curse is Burning Inside), Legacy of Pain e Bleeding Cries non convincono affatto ed anzi tendono ad annoiare nonostante la presenza di qualche discreto solo melodico, posto in essere per diversificare anche la tendenza a sciorinare solismi generalmente fulminei e caotici.
Al di là di queste considerazioni, va detto che l'adrenalina e la veemenza tipiche del settore raramente vengono meno, nel pieno rispetto della tradizione old school. Certo, in Torment Payback compare persino qualche riff più moderno, ma si tratta solo di sparute sperimentazioni che non intaccano il profilo del platter, peraltro arricchito pure dalla collaborazione illustre con l'icona death metal Martin van Drunen (che canta in Legacy Of Pain) e da un artwork di copertina bellissimo e sanguinario. Disco dunque gradevole, perfetto per scapocciare un po’ senza troppe pretese se si ama il thrash d'annata, quello più verace.
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9
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Adoro questa new wave of european thrash |
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8
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i suicidal angels, pur non inventando nulla, mi stanno piacendo davvero tanto. Preferisco mille volte loro che presunti gruppi che si definiscono finto moderni, dai suoni laccati e paraculi. Viva il vero metal |
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7
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Steelminded, chi critica quell'attitudine anni 80, quella che giustamente defiscii come 'limite' del distinguere l' originale dalla 'copia' (anche se così non è, ma è solo una mia opinione sia chiaro), in realtà fa proprio parte di quel mood che è il thrash old school. Nel mio piccolo non faccio distinzione tra un gruppo storico e uno nuovo. Se un disco di thrash mi piace sono ancora più contento se a realizzarlo è una millenial band. Chi critica questo revivalismo (non solo in ambito thrash) e ha tutta questa voglia di novità, non deve fare altro che ascoltare le band che hai indicato nel tuo ultimo post. Chi vuole ascoltare l'old school thrash non farà altro che cercare nuovi album e band che realizzano queste 'sonorità' perché è questo che vogliono. Un buono o un buonissimo disco che rientra dentro questa 'categoria'. E come chi ascolta altri generi, che so black o death, mai mi sognerei di dire: ma non è sempre la stessa 'roba'? Ma se a lo piace cosi !!!!! ...... |
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completo: trivium, 5finger death punch e altri esponenti del cosiddetto moderno metal... |
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Capisco quello che vuoi dire, forse è proprio lì element criticabile, ossia quello di pretendere di suonare come se fossimo negli anni ottanta, compresa attitudine, suoni e produzione... anche se caro rik è una sottile linea quella che si traccia in questo caso... voglio dire, in fin dei conti, il thrash suona così, come si può fare allora a distinguere quello autentici dai gruppi revivalistici? È un bell'enigma... faccio questo discorso perché ormai vedo sempre più band che vengono etichettate come tali o comunque anacronistiche... sai che ti dico? Ben vengano i Suicidal e altri piuttosto che trivium e altri compari... a me va bene così... |
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Ciao Steelminded, concordo con quanto da Te scritto. Non entro nel merito della questione relativa al fatto di chi esprime la sua opinione dicendo di contestare chi suona un certo tipo di heavy metal, che può essere power, traditional heavy oppure thrash old school al giorno d'oggi. Senza prendere in considerazione le band che hanno creato i vari generi e chi più e chi meno è ancora in grado di realizzare validi album, se ci riferiamo alle millenial band, e mi riferisco in modo al thrash old school che seguo in modo particolare, per quello che è la mia opinione è che questi giovani gruppi 'vogliono' proprio suonare come se fossero negli anni 80. Sono proprio queste le 'sonorità' che vogliono realizzare. Per questi ragazzi che non hanno vissuto in diretta quei mitici anni 80, ma che si sono trovati come 'lascito' (parlo di thrash ) centinaia di dischi validi e che è quello il genere musicale che più gli piace, è abbastanza normale che cerchino di 'vivere' quel periodo suonando proprio quella musica. Ci sono moltissimi giovani gruppi che cercano anche di avere una produzione il meno bombastica possibile. Mi sembra di notare addirittura mai come in questi ultimi anni, un proliferare di nuove 'giovani' band che hanno proprio nel loro dna il thrash old school e che è quello che vogliono suonare. Ma questo vale anche per altre diramazioni dell' heavy metal tipiche degli anni 80. L' ambito del thrash non è vastissimo, ma se c'è entusiasmo, capacità tecnica, attitudine e tanta voglia di thrash, un valido dischetto c'è sempre la possibilità che venga realizzato. Chi cerca innovazione o che ritiene che il thrash old school non abbia più niente da offrire, non deve far altro che guardarsi intorno e rivolgere la sua voglia di 'novità' in altri ambiti metal, dove mi sembra di capire c'è solo l'imbarazzo della scelta. A chi segue con passione ed entusiasmo il vecchio thrash, sapere che ci sono nuove leve che realizzano nuovi album non può che fare piacere. Comunque Steelminded questa tua osservazione è valida anche per la musica 'commerciale' .... e li si che si 'copiano' alla grande ..... |
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3
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Ciao rik, hai perfettamente ragione... Non inventano nulla questo è chiaro, ma lo fanno bene. Però una nota a piè di pagina vorrei farla sull'atteggiamento critico che si ha nei confronti del filone cosiddetto revivalistico... insomma, voglio dire, perché non si dovrebbe più suonare thrash oggigiorno? Perché non più heavy metal classico o power? Affermare questo o tacciare di revivalismo inutile band che suonano tali generi secondo me è pari ad affermare che il genere stesso è morto e non ha più nulla da dire. Sono certo che sarai d'accordo, anche considerando il tuo nick name... |
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2
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Onestissima band di thrash metal diciamo old school per capirci. Nonostante la produzione sia aggiornata, non risulta plasticosa. Sebbene la loro attitudine è rivolta al thrash anni 80, questa non è una mera copia del sound che fu. L' ambito è quello thrash e nei limiti del possibile riescono a creare dei bei spunti. Anche il cantato non è poi così male. Se si vuole si possomo trovare gruppi validi in ambito thrash della millenial era. Giovani e con tanta grinta e pieni di furore thrash. (Imho). |
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1
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Album spaventoso, enorme, lascia senza fiato alla fine di 30+ minuti senza tregua... da tempo non mi emozionano così per un disco degli anni 10... Evviva. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Bloodbath 2. Moshing Crew 3. Chaos (The Curse is Burning Inside) 4. Face of God 5. Morbid Intention to kill 6. Summoning of the Dead 7. Legacy of Pain 8. Torment Payback 9. Skinning the Undead 10. Bleeding Cries
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Line Up
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Nick (Voce, Chitarra) Panos (Chitarra) Angel (Basso) Orpheas (Batteria)
Musicisti Ospiti Martin Van Drunen (Voce in traccia 7)
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