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27/04/25
THE LUMINEERS
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Suicidal Angels - Dead Again
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31/10/2020
( 838 letture )
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Non si può certo dire che Nick Melissourgos avesse le idee poco chiare quando ha fondato i Suicidal Angels nel 2001. Album dopo album, a partire dall’acerbo Eternal Domination del 2007, la band ellenica ha portato avanti un discorso oltranzista e costante nella forma di un thrash metal feroce e calcato su quello dei grandi nomi degli anni Ottanta, senza la benché minima inflessione o volontà di cambiamento. Da questo punto di vista, Dead Again non fa eccezione e si colloca comodamente e senza sorprese nel solco di quanto lo ha preceduto e di quello che verrà.
Pubblicato nel 2010, un anno dopo Sanctify the Darkness, il terzo lavoro in studio dei Greci presenta quindi gli stessi, consueti ingredienti. Dopo una breve introduzione atmosferica, Reborn in Violence attacca come un massiccio mid-tempo, che svelto accelera fino al vero e proprio inizio del brano. Da qui in poi, e per un bel pezzo, la velocità regna sovrana. La band inanella riff maligni e slayeriani nel loro carattere squadrato e affilato, inframezzati da semplici ritornelli che consistono, come da tradizione hardcore, nella ripetizione declamata del titolo del brano. La base del genere insomma. Il discorso resta pressappoco lo stesso per la travolgente Bleeding Holocaust che, lasciando via gli arpeggi dell’opener, ripulisce la proposta colpendo dritto al punto. Dello stesso carattere spiccio anche The Trial, la cui potente base strumentale, memore in alcuni punti della lezione dei Terrorizer, mostra fino a che punto i Suicidal Angels possano risultare efficaci quando lasciano la briglia. E via così per le seguenti canzoni, asciutte, nervose, tutte incentrate sui riff di Melissourgos e sul drumming potente e preciso di Orpheas Tzortzopoulos, l’unico altro membro stabile della formazione. Beggar of Scorn rallenta i battiti e prova con un certo successo la strada dell’affondo, esaurendo il ventaglio delle possibilità espressive offerte dai Greci, che continuano a picchiare fino alla fine dell’album, alternando come consuetudine riff sparati a gran velocità, assoli lancinanti e rocciosi rallentamenti in un linguaggio ormai ben codificato. Emergono anche alcuni fraseggi chitarristi armonizzati (lo stacco di Violent Abuse o il ritornello di Final Dawn ad esempio) che ricordano ancora gli Slayer, mentre si avverte anche l’influenza Kreator e Sodom. E proprio la voce di Melissourgos può far pensare a quella dell’illustre zio Tom, ma non ne possiede il graffio rancoroso e si rivela fondamentalmente un po’ anonima. Di tutt’altro livello la prova strumentale, potente, precisa e affiatata, capace di tessere una pasta vibrante che risente solo della relativa mancanza del basso nel mix finale. Sul fronte lirico non si segnalano novità, la band evoca il consueto universo di morte, sofferenza e sottomissione, condito dalla costante e relativamente adolescenziale critica del cristianesimo.
Questo è insomma Dead Again, un album prevedibile fin dalla copertina che tiene fede alle aspettative senza scossoni. L’originalità è un concetto totalmente assente in questi 40 minuti, che però sono tutt’altro che spiacevoli. Dalla sua, la band greca ha un’ottima preparazione tecnica, un tiro invidiabile e una pregevole esecuzione dei brani, impacchettati in un prodotto pressoché perfetto, dalla produzione pulita senza essere artificiale alla copertina del sempre notevole Ed Repka. Se valutato con gli occhi del 2020, il terzo album dei Suicidal Angels si pone all’incirca a metà del loro percorso, migliorando la proposta dei primi lavori senza raggiungere il livello dei successivi, meritevoli di aver aggiunto un’oncia in più di personalità alla loro immutabile base. La band evolve comunque in una traiettoria lineare, tra gli stessi pregi e gli stessi limiti, e non ne fa mistero. L’onestà non manca, e nemmeno il mestiere. Per il resto è una questione di gusti.
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3
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Per me il loro miglior album. |
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2
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Album fantastico... Non sarà originale ma è quello che voglio ascoltare |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Damnation 2. Reborn in Violence 3. Bleeding Holocaust 4. The Trial 5. Suicide Solution 6. Beggar of Scorn 7. Victimized 8. Violent Abuse 9. The Lies of Resurrection 10. Search for Recreation 11. Dead Again 12. Final Dawn
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Line Up
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Nick Melissourgos (Voce, Chitarra) Panagiotis Spanos (Chitarra) Angelos Kritsotakis (Basso) Orpheas Tzortzopoulos (Batteria)
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