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Saille - V
23/04/2021
( 841 letture )
I Saille sono un side project di membri di un’enorme quantità di altri side project con gli stessi scopi (Mordakul, Suhrim, The Last Oblation, Aran Angmar, High Inquisitor Woe, Ycon e My Lament solo per citarne alcuni) provenienti da Belgio, Spagna e Paesi Bassi: forse è questa loro natura da progetto nato in studio a distanza a far si che, nonostante sparino tutte le proprie cartucce ad ogni album, non riescono mai a convincere del tutto. Il loro debutto del 2011, Irreversible Decay, era fortemente orientato sul black metal di stampo classico, con frequenti citazioni e scelte di arrangiamenti che ricordavano fin troppo i Dissection di The Somberlain, i contemporanei Shining svedesi e presenze sporadiche di tastiere in mezzo a riff dal sapore epico di scuola Emperor. Il secondo, Ritu, era una decisa spinta verso un black violento ma dai toni misteriosi e ritualistici, arricchito da tastiere e altri strumenti come trombone, tuba e flicorno. Eldritch e Gnosis cominciavano a peccare in ispirazione a favore di un suono “malevolo”, dissonante e compresso all’inverosimile, segnando quindi un punto di non ritorno per il gruppo.

Quando Suffering Sanctuary apre il tutto con un riff ribassato che sembra pescato a caso da un album dei Krisiun, l’amaro in bocca è assicurato, e quando le sezioni seguenti mostrano tremolo sempre più minimali con registrazioni vocali multi-traccia e dis-armonie conclusive, si ha l’impressione che ci sia molto fumo e poca sostanza. Fetid Flesh segue a ruota con possenti arpeggi distorti che si stagliano nel vuoto, e dissonanze esasperate tra blast-beat e cambi di dinamica che danno l’impressione di sentire tre o quattro canzoni diverse appiccicate in una sola, Charnel Chamber è talmente estenuante da essere difficile da mettere a fuoco, mentre Loathsome Legacy si basa su un breakdown a base di note di pianoforte basse replicate dalla chitarra che definire banale è un eufemismo. Empty Expanse risente particolarmente dell’influenza del gothic metal anni 90 nella struttura dei riff, anche se dalla doppia cassa e dai tremolo non si direbbe, Baleful Beatuy si basa esclusivamente su sonorità paludose ed oniriche come un connubio tra Burzum e gli Opeth di Blackwater Park, ma le ultime Terror Tapestry e Mirror Motions ci riportano coi piedi per terra con melodie poco incalzanti e che danno la sensazione di essere inserite per riempire un disco con dei momenti di vuoto. La produzione è esagerata nella propria chiarezza, immersa in un riverbero che peggiora l’ascolto e l’occasionale uso di sovraincisioni mixate piuttosto male (vedasi i lead di chitarra nell’ultima traccia).

I Saille continuano ad avere problemi non solo nel songwriting, ma anche nell’approccio al genere e all’ascolto. Nessuna di queste canzoni ha una struttura chiara, lineare e percorribile, ma si perdono in mille meandri tra blast-beat, riff clamorosamente incompleti e mancanza di criterio nella scelta di idee al punto che non si riesce a distinguere capo né coda. Il gruppo ha cambiato sia genere di riferimento che influenze, ma il risultato di questi sforzi non soddisfa e rende ostico l’ascolto: si complicano la vita inutilmente. Grande peccato vedere un gruppo che si fa alfiere del mettere in musica “il pauroso, lo sconvolgente e le stranezze”, parafrasando i comunicati promozionali, peccare così evidentemente di ingenuità compositiva e dispersività.



VOTO RECENSORE
53
VOTO LETTORI
59.33 su 3 voti [ VOTA]
Stagger Lee
Venerdì 23 Aprile 2021, 18.51.46
2
Io sono d'accordo con quanto scritto sotto da Sicktadone. Secondo me il 70 lo raggiunge comodamente.
Sicktadone
Venerdì 23 Aprile 2021, 15.04.18
1
Sinceramente non condivido la valutazione. Secondo me hanni tirato un disco che suona fresco e fortunatamente molto vario, ma con una sua coerenza. Merito anche al nuovo cantante che è in grado di variare il registro. Per me abbondantemente sopra il 6
INFORMAZIONI
2021
Black Lion Records
Black
Tracklist
1. Suffering Sanctuary
2. Fetid Flesh
3. Charnel Chamber
4. Loathsome Legacy
5. Empty Expanse
6. Baleful Beauty
7. Terror Tapestry
8. Mirror Motions
Line Up
Jesse Peetoom (Voce)
Juanjo Pérez (Chitarra)
Reinier Schenk (Chitarra)
Kristof Van Iseghem (Basso)
Tony Van den Eynde (Batteria)
 
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