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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Lacrimas Profundere - Memorandum
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17/07/2021
( 1406 letture )
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I Lacrimas Profundere, band gothic tedesca fondata dai fratelli Schmid, rispettivamente alla voce e alla chitarra, diedero alla luce nel lontano 1995 il loro primo lavoro, fortemente influenzato dal sound delle band inglesi di inizio anni novanta quali My Dying Bride e Paradise Lost. Negli ultimi anni, però, il gruppo ha fortemente mutato il suo sound rendendolo molto più accessibile e mettendo a confronto gli ultimi album con i primi sembra proprio di essere di fronte a due band diverse. Nel corso della storia della band, inoltre, tantissimi musicisti si sono avvicendati ai vari strumenti e oggigiorno tra i membri originali rimane ormai solo il chitarrista Schmid.
Memorandum è un album che ancora fa parte della prima fase della band in cui la lentezza e la pesantezza delle chitarre doom vengono sapientemente intrecciate al gotico più romantico, decadente e poetico. La scelta di parole latine come nel nome Lacrimas Profundere e in questo caso anche nel titolo dell'album è una tradizione prettamente tedesca derivante dalla corrente musicale nella Neue Deutsche Todeskunst. Anche la copertina dell'album in questione rispecchia tutta la bellezza triste, decadente e funerea della musica che dobbiamo aspettarci, e raffigura degli angeli in stile neoclassico inseriti in uno sfondo di enormi ali dai toni bluastri. Ci troviamo di fronte al cospetto di un album intimo, pesante, riflessivo, malinconico, autunnale, una nenia musicale dolce e ricercatissima che esprime, con i suoi ritmi cadenzati e rallentati e i suoi momenti di feroce disperazione sottolineati dalla voce growl in un incubo di sofferenza amorosa e non, lancinante e inconsolabile, la troppa sensibilità del nostro sentire umano, come il titolo Helplessness sottolinea. Nell'iniziale Infinity ascoltiamo un soffiare di vento gelido, mentre languidamente una voce soffusa ci introduce alle atmosfere che ci aspetteranno nell'album. Black Swans subito ci riporta alle orecchie i My Dying Bride di For my Fallen Angel e il recitato sofferto è innegabilmente ispirato ad Aaron Stainthorpe, anche se c'è da dire che qui l'inventiva è forse superiore con l'aggiunta della voce death e della straziante voce da soprano femminile di Anja Hötzendorfer. The Crown of living è il pezzo più interessante, che per tutta la sua durata ci scuote emozionalmente con soluzioni ispirate al black metal sinfonico in auge in quel periodo, incorporando moltissime parti strumentali e stili vocali differenti che si uniscono per dare vita al momento davvero più ispirato, complesso e completo di tutto il disco. L'album si chiude con qualche minuto di un saluto dolce, delicato, fatto sottovoce e in punta di piedi che richiama Infinity.
Memorandumè un disco contemplativo e triste, emana bellezza, la bellezza più nostalgica, sublime ed elevata che l'animo umano sia capace di concepire. È un disco perfetto da ascoltare in religioso raccoglimento magari davanti al calore di un caldo caminetto, in una serata fredda e autunnale in cui la voglia di struggersi è tanta. È un disco estremamente poetico in cui vale veramente la pena fare attenzione anche ai testi davvero molto curati, spesso criptici, delle vere e proprie poesie ermetiche. Fra l'altro, le parole con cui il primo brano si apre, ovvero: It's nothing alone and everything ...infinity cannot be eternity
sembrano trovare una possibile risposta nelle ultime righe con cui l’album si conclude:
because everything is what it seems to be, and the balance is the end of eternity
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7
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...oggi l ho voluto riascoltare.....capolavoro di immensa malinconia e bellezza....cercatelo....non vi deluderà....🤟 |
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6
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...oggi l ho voluto riascoltare.....capolavoro di immensa malinconia e bellezza....cercatelo....non vi deluderà....🤟 |
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5
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Gli aggettivi usati da Sara per descrivere l'album sono perfetti: non è da molto che ho iniziato ad appassionarmi alle sonorità gothic ma devo dire che questo lavoro è davvero intenso, plumbeo e dolorosamente appassionante. Non sarà la stagione giusta, però le emozioni che trasmettono le strumentali e le voci non possono non colpire l'ascoltatore nel profondo.
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4
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Album di una bellezza struggente e dai toni brumosi e autunnali. Hanno fatto inizialmente, tre album veramente interessanti che ascolto spesso, ovviamente con il dovuto contorno ambientale, tipo uscite invernali a cavallo nelle colline Toscane... E' stato detto e ridetto molte volte: poi hanno cambiato tutto e il tutto è diventato noioso. Ma le tre gemme iniziali, restano. Jusqu'à la prochaine fois. |
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3
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Dopo l'ottimo esordio ed il capolavoro successivo (La Naissance D'Une Reve), ecco quest'altra autentica perla. Purtroppo l'ultima, vista la negativa svolta susseguitasi. Aggressivo quanto melodico, con un cantante tra i migliori nel suo genere sia nel pulito che nel growl. Mi è proprio venuta voglia di riascoltarmelo subito! |
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2
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Nel complesso gli preferisco Burning: a Wish, o perlomeno quello è il loro lavoro che continuo ad ascoltare instancabilmente... però the crown of leaving è forse il loro brano più intenso, ascoltata e riascoltata tante di quelle volte... tra l'altro ho iniziato a seguire metallized con la recensione di The Grandiose Nowhere, ormai un decennio fa. Riconosco l'importanza dei My Dying Bride, ma non li ho mai saputi apprezzare oltre un certo tanto, a differenza dei Lacrimas Profundere. |
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1
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.....l'unico cd che ho della band....davvero emozionante ...voto giusto.... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Infinity 2. Helplessness 3. ...and How to Drown in Your Arms 4. Black Swans 5. Reminiscence 6. The Crown of Leaving 7. All Your Radiance... 8. The Embrace and the Eclipse 9. The Fate of Equilibrium
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Line Up
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Cristopher Schimd (Voce) Oliver Nicolas Schimd (Chitarra) Marco Praschberger (Chitarra) Markus Lapper (Basso) Ursula Schmidhammer (Arpa) Anja Hötzendorfer (Violino, Voce femminile) Christian Steiner (Tastiere) Lorenz Gehmacher (Batteria)
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