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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Lacrimas Profundere - Burning: A Wish
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08/01/2022
( 1215 letture )
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Facente ancora parte della prima fase di carriera dei Lacrimas Profundere, Burning: A Wish è un album in cui in cui la pesantezza, la lentezza e la malinconia fanno da padrone, nonostante a partire proprio da qui si comincino a notare degli elementi che fanno presagire il futuro cambiamento di sound della band dei fratelli Schmid. La voce growl è relegata soltanto ad alcuni momenti dell'album come ad esempio alla fine dell'ottima Without, mentre il resto è adagiato su un rassicurante, pacato e profondo tono gothic, in cui Christopher ad ogni modo fa la sua ottima figura.
Tra gli aspetti positivi c’è è che il disco riesce parzialmente a scrollarsi di dosso quell'alone di My Dying Bride che fino al precedente Memorandum aleggiava e va così ad acquisire una certa originalità e personalità. La copertina è completamente sui toni del blu con un effetto particolare in negativo di alcuni pistilli nella parte destra al centro. Parlando del sound dei tedeschi, in generale le chitarre sono più morbide, distese, a tratti melliflue e nella maggior parte dei frangenti dimostrano d’aver perso gran parte dell'impronta doom, che rimane piuttosto assopita in qualche riff e sprazzo qua e là; c'è invece un uso molto consistente delle tastiere, che diventeranno un marchio di fabbrica nelle future uscite, mentre l'utilizzo che se ne fa in questo disco è piuttosto raffinato e per nulla scontato. Dopo una breve introduzione decisamente melanconica appunto, Melantroduction, i tedeschi sfornano i due pezzi più orecchiabili e riusciti, Without e Adorer and Somebody, che richiamano i fasti doom. In A Summer's End è quasi completamente costruita sullo strumentale delle tastiere e l'atmosfera decisamente plumbea è ripetutamente squassata da delle schitarrate che anche qui rimandano ad un vago sentore doom. Solicitude, Silence è invece il brano più legato ai lavori passati, caratterizzato da chitarre in evidenza, un'accattivante ritmica e la voce growl di Christopher Schmid che si staglia prepotente. Molto suggestiva anche la successiva 2 Sec. and a Tear che unisce growl e una voce femminile. Si fa decisamente più semplice e dimesso nei tratti l'album da Lastdance in poi, che da una sensuale e ritmata danza sprofonda lentamente negli ultimi brani decisamente dai toni sommessi, pacati ed elegantemente gothic.
La semplicità che qui comincia ad emergere andrà a svilupparsi nei prossimi album dei Lacrimas Profundere ma, in conclusione, Burning: A Wish è tutto sommato un album piacevole, che si fa ascoltare volentieri e che sicuramente gli amanti delle sonorità gotiche e romantiche non potranno che apprezzare.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Melantroduction 2. Without 3. Adorer and Somebody 4. A Summer’s End 5. Solicitude, Silence 6. 2 Sec.and a Tear 7. Lastdance 8. Morning…grey 9. Diotima 10. Re-Silence
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Line Up
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Christopher Schmid (Voce) Oliver Schmid (Chitarra) Marco Praschberger (Chitarra) Christian Steiner (Tastiera) Rico Galvagno (Basso) Willi Wurm (Batteria)
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