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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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14/12/2024
( 764 letture )
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Fondati a metà anni Settanta dall’estroso tastierista e compositore Gregg Giuffria e spinti dalla rampante casa discografica statunitense Casablanca, nota per aver lanciato e dato alle stampe i primi tre lavori in studio dei Kiss, gli Angel si fecero sin da subito notare, tanto per il look total white, quanto e soprattutto per una proposta musicale in grado di mescolare in modo efficace e a tratti sorprendente glam, hard rock, pomp e progressive. La band, pur mai avvicinandosi ai numeri commerciali dei più noti compagni di scuderia, raggiunsero tuttavia e grazie specialmente ai primi tre album in studio lo status di band culto, non solo per essere stato il trampolino di lancio per la carriera di Giuffria, ma anche per alcune sonorità pionieristiche che lasciarono il segno negli anni a seguire; specialmente per aver spinto l’utilizzo delle tastiere in ambito pomp e sinfonico come raramente ascoltato in precedenza in ambito hard rock.
Questo Helluva Band rappresenta il secondo capitolo della discografia degli Angel e forse il più rappresentativo e iconico della band americana. Se la partenza è affidata a un hard rock tirato e in scia ai Deep Purple, specialmente nei riffs taglienti intessuti dalla sei corde del funambolico Punky Meadows e nelle linee vocali acute e pulite di Frank DiMino, la successiva Fortune si rivela come vera sorpresa e caposaldo non solo del disco, ma dell’intera discografia della band. Quasi nove minuti di vibrante intreccio tra pomp, progressive rock al limite del metal, in un crescendo di emozioni tra vari cambi di atmosfera e aperture tastieristiche e sinfoniche in cui i tasti d’avorio abilmente toccati dal professor Giuffria conducono da momenti cinematografici e spinte elettrizzanti, fino a una grande seconda parte in cui il cantato di DiMino si trasforma da etereo a più graffiante, in un sound che risulta precursore a quanto i Savatage arrivarono a proporre nel periodo Gutter Ballet e Streets. Veramente un pezzo straordinario che vale da solo l’intero lavoro, che in effetti scorre sì in modo piacevole per la restante durata, ma con pezzi più lineari e lontani dalla genialità di quanto appena ascoltato. Nota di menzione meritano ad ogni modo brani come Anyway You Want It e Dr. Ice, in cui le influenze Queen Earth, Wind & Fire emergono nella performance strumentale di Meadows (dai soli svolazzanti molto Brian May) e Giuffria così come in soluzioni corali nelle linee vocali. Echi di Led Zeppelin si fanno strada nei riff di Mirrors, hard rock settantiano ed elettrico di scuola Deep Purple nella tirata Pressure Point, mentre è il piano di Giuffria a tornare assoluto protagonista nella delicata ballad sinfonica Feelings, secondo miglior brano dell’album dopo la già citata Fortune prima della chiusura strumentale lasciata ai virtuosismi della breve ma sentita Angel (Theme).
Helluva Band è un album davvero rappresentativo della discografia degli Angel, che non raggiunsero più i picchi qualitativi contenuti nei tre quarti d’ora intensi di questo platter, in grado di diventare negli anni un oggetto di culto tra i fan di sonorità hard rock pomp e sinfoniche, data la scarsa reperibilità che tutt’ora caratterizza il lavoro in questione. Helluva Band è anche il battesimo di Gregg Giuffria in una dimensione pomposa, ripresa a tratti successivamente nel corso di una lunga carriera a cavallo tra hard rock e AOR che lo portò in seguito a fondare i Giuffria a metá anni Ottanta (autori di tre album da culto) e soprattutto gli House of Lords verso la fine degli Eighties. Band questa che dal sodalizio tra Giuffria e Christian sfoderò una tripletta come l’omonimo debutto, Sahara e Demons Down, tutt’ora perle che non possono mancare nella discografia dei veri cultori di hard rock melodico.
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La versione Usa dei cugini di campagna |
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...gran disco....come il primo...davvero bello.... |
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...gran disco....come il primo...davvero bello.... |
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...gran disco....come il primo...davvero bello.... |
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...gran disco....come il primo...davvero bello.... |
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Ho comprato il primo di questa band, proprio perchè ne avevo sentito dire bene...sarà che non ci arrivo io, ma quel disco è buono per giocare a freesbee...x me! |
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Ottimo seguito al capolavoro d\'esordio. I pezzi fortissimi sono in apertura: Feelin\' right e The fortune sono magnifiche. E anche la doppietta Mirrors e Feelings sono pezzi clamorosi. 80 |
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Ottimo Michael, aspetto per il commento! Continua così per la preservazione musicale/culturale, come questo bel sito dove c\'è gente preparata, Keeper The Fire Burnin\'! |
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Dears,
grazie mille per i commenti. Un piacere vedere che un disco così vintage e di nicchia rinfreschi ancora la memoria e scaldi il cuore degi appassionati.
@Fabio, ottimi i tuoi riferimenti e senz\'altro recuperiamo anche il primo Giuffria!
Cheers, Michael |
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Anche il primo di Giuffria per me è un discone, ne riparleremo se ci sarà l\'occasione..... |
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Ho verificato, pare sia bel music business come manager nei musical in effetti ma non piu in bands. Grande tastierista cmq, forse il top fu il promo degli HoL. |
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Peccato, 32 anni di silenzio… |
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Mi sembra di aver sentito dire che Gregg sia ancora attivo negli ambienti di Las Vegas, almeno sino a qualche anno fa, ma non so in che ruolo |
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@Adrian Smith: Gregg Giuffria poi formò i Giuffria e i House of Lords. Dal 1992 in poi non ha più registrato/fatto nulla, presumo si sia ritirato. |
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Come ha detto Fabio, nel primo commento, alzo, alziamo a 90. Una band che dovrebbe essere, almeno adesso, riscoperta e apprezzata. |
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Gren bell’album che mi sono rispolverato - esiste una edizione Casablanca Years in cui si trovano turti i primi (alteimwnti introvabili tramite canali fisici) albums degli Angel. Questo anche a mio avviso il loro migliore, non fosse altro che per Fortune. Qualcuno sa che fine ha fatto Giuffria? |
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Vedo che Michael valuta l\'album il migliore della band. Dal punto di vista del pomp penso anch\'io che sia così, soprattutto per merito di The Fortune che per me supera The Tower, track capolavoro dal crescendo \'drammatico\'. Poi gli Angel cambiano registro passando dall\'interlocutorio On Earth As It Is In Heaven che è l\'album più hard rock e si rifà un po\' ai Bux, la band antecedente ( nome completo all\'inizio Daddy Warbucks ) in cui militavano Meadows ( grande chitarrista, sentire il Live Without A Net ) e Jones, ma stamparono solo postumo il disco nel \'76 ( We Come To Play ). Poi altri album magistrali con White Hot e Sinful ( quest\'ultimo vero capolavoro del pop metal come veniva definito all\'epoca ). Comunque si Helluva Band è davvero un caposaldo del l\'epopea pomp seventies ed anche molto originale per l\'epoca. Gregg padrone dei tasti d\'Avorio. Alzo a 90, ma sono un fan incallito della band |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Feelin’ Right 2. The Fortune 3. Anyway You Want It 4. Dr. Ice 5. Mirrors 6. Feelings 7. Pressure Point 8. Chicken Soup 9. Angel Theme
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Line Up
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Frank DiMino (Voce) Punky Meadows (Chitarra) Gregg Giuffria (Piano, Organo, Tastiera) Mickie Jones (Basso) Barry Brands (Batteria)
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