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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Scar Symmetry - Holographic Universe
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( 4126 letture )
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Il passaggio da una casa discografica abbastanza piccola alla grande ala protettrice della Nuclear Blast sembra aver fatto abbastanza bene agli Scar Symmetry, i quali registrano un concreto miglioramento rispetto a “Pitch Black Progress”, soprattutto per ciò che attiene all’organizzazione generale dei pezzi, ora decisamente più fluida e scorrevole, (anche se, ad onor del vero, senza particolari balzi in avanti nel contenuto generale), risultato questo da ascrivere probabilmente ad una maggiore consapevolezza dei propri mezzi e della fresca appartenenza al “giro che conta”.
Fautori di un Power/Prog/Death melodico, (anche se di veramente Death ci sono soltanto le parti vocali non clean), gli Scar Symmetry si cimentano qui con un concept abbastanza complesso avente a che fare con le filosofie orientali ed il loro correlarsi concettualmente con alcuni aspetti della fisica quantistica - peraltro scienza da considerarsi come perenne work-in-progress e futuro del genere umano – e che approfondiamo maggiormente in sede di intervista, che, oltre ad una serie di titoli ad effetto , produce alla fine anche un Cd più che godibile, passando da situazioni più tradizionali nell’impostazione come “Fear Catalyst” ad altre più cervellotiche come la title-track.
Anche se loro amano definirsi un gruppo dal background estremo, in realtà in HU è la melodia a farla da padrona, (melodia esaltata anche da una serie di arrangiamenti dal discreto in su), accompagnata da una serie di armonizzazioni e di soli veloci e tecnici - ma anche questi non certo di estrazione estrema - ed a volerla dire tutta, anche il cantato in screaming è ormai entrato da tempo nella normalità della gamma espressiva del settore, e non contribuisce quindi più di tanto ad estremizzare la musica degli Scar Symmetry, ma questi sono alla fine solo dettagli, ciò che conta è stabilire se Hu è un buon lavoro o meno, ed io credo che lo sia.
Aperto da un efficace “Morphogenesis” – c’è anche il video – e seguita poco opportunamente a mio parere da una simil-ballad come “Timewave zero” che forse introduce troppo in fretta un’atmosfera rilassata, (si fa per dire, comunque), HU si sviluppa abbastanza bene fino a “Ghost Prototipe I”, pur senza sussulti di assoluta eccellenza, per poi, proprio a partire da questo pezzo, salire abbastanza sensibilmente di tono proprio partendo dai suoi spunti prog-oriented, passando poi all’Heavy anthemico di “Fear Catalyst” e all’irruenza irrefrenabile di “Trapezoid”.
“Prism and the Gate” “suona come una macchina che non funziona nel modo giusto”, (testuale dall’intervista), per poi passare alla complicata e convulsa title-track, viatico per la chiusura del Cd affidata prima ad un pezzo che scarica la tensione di “Holographic Universe”, ossia “The 3 dimensional Shadow” e poi alla nuovamente epica “Ghost Prototype II”.
Da aggiungere che tutta la band offre una buona prova tecnica con una menzione speciale per le parti clean del cantato che evidenziano un timbro in grado di eccellere anche in una ipotetica prova di pop d’elite, e non lo dico in senso dispregiativo, vi assicuro.
Da ascoltare più volte per apprezzarne tutti gli aspetti, HU pone gli Scar Symmetry su un piano di sicuro interesse, adesso mancano loro soltanto un nome di grande risonanza, e se lo faranno probabilmente sfruttando la longa manus della Nuclear, ed un prossimo disco che sfondi definitivamente, ma quello compete soltanto a loro.
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4
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Ottimo album che sto riascoltando ultimamente! 85 |
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3
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Dei primi 3 albums è sicuramente il peggiore e si inizia a respirare aria di "già sentito". Per me non va oltre il 60/65. |
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2
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La title track convulsa e complicata? è questo tutto quello sei riuscito a dire di un autentico capolavoro come quello? ma l'hai ascoltato bene? c'è tutto in quel pezzo, la title track è monumentale ! sentiti bene le ritmiche, i levare, la potenza sconfinata che sprigiona! ci sono piccoli colpi di classe in ogni dove in quei 10 minuti! |
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1
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gran bell'album! melodico, potente, trascinante, e ben suonato e prodotto! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Morphogenesis 2. Timewave Zero 3. Quantumleaper 4. Artificial Sun Projection 5. The Missing Coordinates 6. Ghost Prototype I (Measurement of Thought) 7. Fear Catalyst 8. Trapezoid 9. Prism and Gate 10. Holographic Universe 11. The Three-Dimensional Shadow 12. Ghost Prototype II (Deus Ex Machina)
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Line Up
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Jonas Kjellgren - rhythm and lead guitar Henrik Ohlsson - Drums Per Nilsson - rhythm and lead Guitar Christian Älvestam - Vocals Kenneth Seil - bass
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