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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Sylosis - Conclusion Of An Age
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( 4370 letture )
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Sotto l'egida della Nuclear Blast giungono al debutto gli inglesi Sylosis, cinque ragazzi dediti a un death/thrash dalle forti tinte grooveggianti.
Il sound della band è infatti chiaramente legato a una concezione moderna del thrash, con leggere contaminazioni provenienti dal metalcore più cattivo: il suono è infatti molto chiaro e moderno, decisamente in contrasto con quello delle produzioni old-school; fanno anche capolino alcuni ritornelli melodici in clean, sui quali però sarebbe meglio glissare, vista la loro totale estraneità dal resto della proposta, che li rende terribilmente inappropriati. Buono invece il lavoro sulle parti più canoniche: Jamie si affida ad un collaudato scream graffiante e d'impatto, molto acuto e aggressivo, e sono rarissime le parti in cui pare non riuscire a tirare fuori tutta la violenza espressiva che i pezzi richiedono; da sottolineare i momenti in cui si abbandona allo scream più acuto possibile, in cui evidenzia doti non indifferenti, davvero da sfruttare in futuro. Le linee vocali si adeguano comunque a una sezione ritmica molto particolare, che non si acconenta di tessere tappeti sonori veloci e potenti, ma va spesso alla ricerca di passaggi inconsueti, cambi di ritmo, e stacchi vagamente melodici; se da un lato ciò contribuisce ad evitare un'eccessiva omogeneità all'interno dei pezzi, dall'altro non si possono perdonare alcune forzature e passaggi in cui basso e batteria non si amalgamano a dovere con il resto della band, e in particolar modo con le chitarre, che appaiono molto più a loro agio nelle sezioni thrash/death che nell'inserimento di riff melodici o nella creazione di trame più lente e ragionate; ne è un esempio il pezzo After Lifeless Years, il cui inizio è basato su di un bellissimo giro di batteria affiancato però da riff troppo classici e privi di qualsiasi spunto di originalità. Ciò si ripercuote lungo tutto il platter, continuamente in bilico tra thrash/death ben suonato e piacevolmente moderno e un'affannosa quanto inutile ricerca di melodia e di strutture più raffinate; anche gli assoli appaiono spesso macchinosi e tutt'altro che naturali, mentre sarebbe sicuramente piÙ apprezzabile la classica infilata di note a grande velocità e senza troppe pretese. È lodevole l'impegno dei Sylosis nel cercare di non adeguarsi eccessivamente a schemi tanto in voga, ma vista la classe dimostrata nel riproporli in maniera personale, sarebbe forse meglio accontentarsi di ciò e confezionare un prodotto semplice e onesto, piuttosto che disperdersi in direzioni oscure ed evitabili.
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VOTO LETTORI
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88.71 su 136 voti [
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7
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Solo qui in italia si critica un gruppo "PercH3 hA influenze mEtlacOre", all'estero sto disco è ritenuto una perla.
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6
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Anche questo è un ottimo disco voto 80 |
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5
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Condivido il pensiero di trismegisto. Tuttavia comprendo che questo gruppo, e specialmente questo disco possa non convincere molti, e di conseguenza capisco le critiche. Per quanto mi riguarda trovo questo disco molto gradevole, le clean vocals le rispetto solo in After Lifeless Years che risultano più che azzeccate e con un pathos d'impatto per il resto penso che si può concludere sottolineando ciò che è stato detto da trismegisto: "Questo album non è certo un capolavoro, però potrebbe essere il trampolino di lancio per un gruppo che non ha dei numeri "malvagi" alla fine". E a mio parere lo hanno dimostrato con i due successivi: il primo che ricalca (quasi ossessivamente e al limite dell'autoplagio) gli schemi di questo disco ma con a capo un mastermind con i controcoglioni e dalla voce sì meno tecnica ma più convincente e personale. A mio parere l'album che più li rappresenta nonché il migliore per ora; il secondo verso lidi più doomeggianti e quasi abbandonando la furia thrash alternate ad esplosioni di melodie contrapposte fra loro. Inoltre il nuovo singolo pare seguire la stessa strada che hanno intrapreso... sono curiosissimo di sentire il nuovo album! |
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4
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Recensione superficiale e frettolosa che non rende giustizia al disco, questo per me è un esordio con i controcazzi, un disco del genere i Soilwork & Co. se lo sognano...After Lifeless Years pezzo privo di originalità?Non ci siamo proprio....se la mettiamo così, i "riff troppo classici" hanno fatto la fortuna anche degli In Flames degli esordi,per dirne una....e non viene nemmeno menzionata Last Remaining Light e i suoi assoli spettacolari |
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3
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Vi prego di togliere la possibilità di votare agli utenti. Evidentemente non funziona come avrebbe dovuto. |
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2
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Innanzi tutto partirei da un presupposto: questo mi sembra molto più un gruppo decisamente in bilico tra death e thrash con influenze prog e qualche spunto mcore, e trovo non sia così disprezzabile una certa macchinosità nell'esecuzione..come ho già avuto modo di scrivere altre volte, è importante appoggiare band che hanno qualcosa da dare in più rispetto alla miriade di gruppi esistenti..per quanto mi riguarda questo album non è certo un capolavoro, però potrebbe essere il trampolino di lancio per un gruppo che non ha dei numeri "malvagi" alla fine |
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1
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Concordo con la rece... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Desolate Seas 01:06 2. After Lifeless Years 04:57 3. Blackest Skyline 04:56 4. Transcendence 04:27 5. Reflections Through Fire 04:29 6. Conclusion Of An Age 05:40 7. Swallow The World 05:56 8. Teras 05:20 9. Withered 04:38 10. Last Remaining Light 07:39 11. Stained Humanity 04:29 12. Oath Of Silence 05:29
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Line Up
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Jamie - Vocals Josh Middleton - Guitar Gurneet - Guitar Carl Parnell - Bass Rob - Drums
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